sabato 20 marzo 2010

Torna il percorso di arte con-temporanea al Superstudio Più

(con)TEMPORARYART

vernissage 22 marzo | ore 18-22 | 23-30 marzo | ore 16-20 | superstudio più e dintorni | milano


Dopo il successo di pubblico, di critica e stampa ottenuto nelle prime due edizioni (14.000 presenze totali nelle due edizioni 2008), torna dal 22 al 30 marzo 2010 la terza edizione di (con)TemporaryArt, in concomitanza con il più importante appuntamento di arte contemporanea a Milano, MiArt (26-29 marzo).

(con)TemporaryArt è il percorso di arte con-temporanea che al Superstudio Più e in alcune location selezionate in zona Tortona, propone un calendario di qualità con artisti emergenti, artisti affermati con nuove proposte, progetti curatoriali, linguaggi trasversali, tutti insieme nella stessa settimana con mostre personali, collettive, installazioni, performance, musica live, party, incontri con gli autori, eventi speciali "one shot" concentrati in un unico luogo, in una ristretta area della città.
Qualità senza snobismi culturali, ricerca con attenzione ai veri talenti, grandi installazioni, percorsi museali, varietà di proposte, crossing di linguaggi, in una inedita visione dell'arte oggi.
(con)TemporaryArt si pone come un percorso originale e sorprendente, aperto a tutti, per scoprire le nuove tendenze dell'arte offerte a un pubblico non solo di "addetti" ma anche di giovani, di nuovi collezionisti, di creativi, di amatori, di curiosi.
Le date prescelte (22-30 marzo), che anticipano e posticipano di qualche giorno l'apertura del MiArt, permettono anche a chi è impegnato con la Fiera principale, di avere il tempo di gustarsi questa manifestazione complementare.
L'innovativa manifestazione è nata in sintonia con il Comune di Milano, con il Sindaco Letizia Moratti e il prezioso contributo dell'Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, con l'intento di arricchire il panorama artistico e l'offerta culturale di Milano nei giorni della grande Fiera annuale MiArt.
(con)TemporaryArt crea un circuito complementare "fuori salone" nel quartiere creativo della città a partire dal Superstudio Più, polo espositivo e culturale e location-icona della città, in via Tortona 27, famoso in tutto il mondo per gli eventi di respiro internazionale in ambito di moda, design, arte contemporanea, danza e performing arts.
"La città viene qui interpretata come una scena da allestire - spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory -. E l'arte contemporanea diventa una sceneggiatura attraverso la quale raccontare, emozionare e svelare i nostri desideri, le paure, i sogni e le attese".
Il progetto prevede inoltre la partecipazione dell' Università IULM, che in qualità di main partner rinnova il suo impegno nell'arte contemporanea, coinvolgendo tra l'altro i suoi studenti nel ruolo di art assistant e diversificando così la sua presenza, già consolidata al MiArt, nelle fiere dell'arte.
Due le mostre internazionali di questa terza edizione: la personale di Shepard Fairey, artista divenuto fenomeno culturale con l'iconografia di Barack Obama, una delle più efficaci illustrazioni della politica americana, a cura di Alberto Mattia Martini, e l'esposizione di Banksy, lo street artist dall'identità nascosta più discusso del momento, promossa dall'Università IULM a cura di Rosita Legnani e Anna De Gregorio, con opere provenienti dalla collezione di Andipa Gallery di Londra. A cui si aggiungono la presentazione del libro e la mostra di Flavio Lucchini curata da Luca Beatrice; i fiori di Dany Vescovi, Fulvio Di Piazza, Felipe Cardeña e Corrado Bonomi; il progetto Cross Painting di Italian Factory con Cristiano Tassinari, Svitlana Grebenyuk, Daniele Girardi, Luca Conca, Desiderio, Andrea Zucchi e Alessandro Busci; la personale di Stefano Abbiati a cura di Gianluca Marziani. E ancora, nel Basement lo spazio dedicato ai giovani talenti a cura di Chiara Canali, con J&Peg, Daniela Cavallo, Elena Monzo, e Daniele D'Acquisto, in art.box l'installazione a cura di Alessandro Trabucco con Franko B, Michelangelo Galliani e Matteo Basilé, mentre in esterno sui muri del Superstudio il progetto di Art Kitchen con NEVE e Ivan e l'escavatrice-opera d'arte di Giacomo Cossio. E poi le sorprese delle opere di grandi dimensioni "ExtraExtraLarge" a cura di Alberto Zanchetta con Marco Cingolani, Kim Dorland, Giovanni Frangi, Omar Galliani, Enzo Cucchi, Fabio Viale, e di piccole dimensioni "ExtraExtraSmall" a cura di Emma Gravagnuolo, la recycle art di Marillina Fortuna, la rassegna di video-art internazionale curata da Daniele Capra, gli oggetti pop di art design di Andy, e le installazioni cartoon di Umberto Voxci, Non mancano gli eventi speciali correlati e le mostre in via Tortona e dintorni: l'asta Christie's a Palazzo Clerici dei tombini art Metroweb che hanno invaso le vie di zona Tortona, la personale di Alfredo Rapetti ad Anfiteatro Arte, le collettive a Rojo®artspace e nello Spazio Closed, e le performance al Teatro Libero.

Bookstore Skira con libri e cataloghi d'arte, anche rari e introvabili.
(con)TemporaryArt è un progetto di Gisella Borioli | Associazione M.A.T. (Milano Altri Talenti) realizzato da AreaArt, con il patrocinio del Comune di Milano, Cultura e del Comune di Milano Consiglio Di Zona 6.

Programma completo sul sito www.con-temporaryart.it


(con)TemporaryArt
dal 22 marzo al 30 marzo 2010
ore 16.00-20.00
www.con-temporaryart.it
In collaborazione con M.A.T.
e con i curatori: Luca Beatrice, Chiara Canali, Daniele Capra, Valeria Crippa, Giovanni Gardella, Anna De Gregorio, Lorenzo Gatti, Emma Gravagnuolo, Rosita Legnani, Alberto Mattia Martini, Gianluca Marziani, Fabio Migliorati, Mattia Munari, Anty Pansera, Jacopo Perfetti, Alessandro Riva, Francesca Sassoli Tauscheck, Alessandro Trabucco, Alberto Zanchetta

Ideatrice del progetto e Direttore Artistico (CON)TEMPORARYART: Gisella Borioli
Direzione organizzativa, Comunicazione e Ufficio stampa (CON)TEMPORARYART:
Chiara Ferella Falda
tel +39 02422501 fax +39 02475851
cell +39 335 1080528
info@con-temporaryart.it
In collaborazione con
Elena Pardini +39 348 3399463
tel +39 0242250148 fax +39 02475851
info@con-temporaryart.it
Assistente alla segreteria
Chiara Perfetti tel +39 0242250149/61 fax +39 02475851 info@con-temporaryart.it

Immagine: Banksy, Precision Bombing, 2000, Andipa Gallery
Stencil and spraypaint on canvas, Edition of 10, Numbered
43 x 47 cm, (16 7/8 x 18 1/2 in.)



sabato 13 marzo 2010

Smartarea presenta: Stefano Abbiati

MINERALIZZAZIONI

inaugurazione 16 marzo 2010 | ore 20.00 | a cura di gianluca marziani | presso la myowngallery | milano


Smartarea dedica una personale a Stefano Abbiati, dal 16 al 30 marzo 2010, a cura di Gianluca Marziani. "Mineralizzazioni" è un viaggio figurativo tra immaginari preumani e postumani, con una scansione espositiva che ricalca la struttura della tragedia greca.

La galleria d'arte contemporanea Smartarea presenta "Mineralizzazioni", una personale con oltre cinquanta opere di Stefano Abbiati (Milano, 1979), a cura di Gianluca Marziani.

Smartarea è una galleria d'arte contemporanea nata nel 2008 e produce eventi ad alta densità artistica ma molto leggeri e flessibili nell'organizzazione. La dimensione comunicativa e commerciale della galleria è sul web, mentre le sedi espositive delle mostre sono scelte di volta in volta con lo scopo di coniugare innovazione e visibilità.
"Mineralizzazioni" si potrà visitare alla MyOwnGallery, nel pieno di Zona Tortona, dal 16 al 30 marzo 2010, in coincidenza con il MiArt 2010 (26-29 marzo 2010) ed il (con)TemporaryArt (22-29 marzo 2010), il circuito dell'arte contemporanea che proprio in quel periodo animerà Zona Tortona a Milano. In parallelo Smartarea offrirà molte occasioni per seguire e commentare sul web la costruzione della mostra attraverso videointerviste e aggiornamenti continui su twitter e facebook

LA MOSTRA
La mineralizzazione, più volte nominata nel mastodontico "Canti del Caos" di Antonio Moresco, esprime la vitalità complessa che scorre sotto la superficie del reale. Assume un valore filosofico che abbraccia la natura naturans ed espande la figura umana oltre il suo status apparente. Stefano Abbiati rende visibile quel mineralizzarsi che da matrice chimica si trasforma in atto morale, quasi a ribadire la complessità metastorica della pittura e della stessa umanità che crea (l'opera) e viene ricreata (come soggetto dell'opera).
La scansione espositiva è la stessa che definisce l'andamento della tragedia classica. Un ritmo sincronico dove le opere diventano cicli tra passaggi narrativi e metafore. Come mai legare mineralizzazione e tragedia? Perché entrambe hanno una vitalità esteriore e una gigantesca battaglia sotto l'estetica del visibile; perché agiscono oltre la misura umana del tempo e dello spazio solitamente percepiti; perché la natura (mineralizzazione) e il sapere (tragedia come archetipo della specularità tra arte e vita) sono ossigeno e sangue dell'umana specie.
Si parte con un prologo dal titolo Fetus, ovvero, una serie di opere sui feti, visti dall'artista come precondizione della crescita evolutiva, fase chimica che definisce la natura organica della nostra complessità adulta. Un testo del curatore (da leggere su una parete della galleria) identifica ciò che nella tradizione si chiamava parodo, ovvero, il canto d'apertura del Coro.
Il primo episodio si intitola Infanzia e riguarda alcune opere sul tema dei bambini, punto di sintesi della contraddizione tra corpo e livelli interiori. É qui che la mineralizzazione elabora un archetipo decisivo, codificando la purezza complessa che solo nell'infanzia rende il senso di una formazione in atto.
Lo stasimo, meglio noto come commentario tra gli episodi, viene sviluppato dal testo del curatore. L'apporto curatoriale, oltre agli aspetti canonici del ruolo, elabora per l'occasione una funzione analitica, speculare agli usi letterari del Coro greco.
Il secondo episodio, denominato MetaCirkus, riprende immagini antiche di spettacoli circensi, rielaborate da Abbiati in versione noir.
Un altro stasimo, in attesa dell'epilogo catartico, viene elaborato dalle parole del curatore (anche questo leggibile sul muro e, come tutti gli altri, sulle pagine del catalogo).
L'esodo, intitolato Fissione Organica, mette al centro figure angeliche e demoniache in piena libertà. Corpi estremi che identificano il punto di chiusura del cerchio narrativo: prima una condizione fetale di metaforico sonno incosciente (Fetus), poi uno stato di coscienza dinamica (Infanzia), quindi una condizione di sonno cosciente (MetaCirkus), fino al fatidico atto finale che porta alla trasformazione definitiva (Fissione Organica) e davvero "rivoluzionaria".



Stefano Abbiati. Mineralizzazioni
Inaugurazione martedì 16 marzo a partire dalle ore 20.00
Inaugurazione (con)TemporaryArt lunedì 22 marzo a partire dalle ore 18.00 - Acoustic performance con NeraVirtù
Orari di visita: Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (escluso domenica 21 marzo)
Ingresso libero
MyOwnGallery
Via Tortona, 27
20122 - Milano
Per informazioni:
Smartarea
Online - Milano - Verona
Direttore artistico: Gino Spezzacatene
info@smartarea.it
Tel.: +39 0245074757
Cell.: +39 3317784459
Skype: smartarea.it
Web: www.smartarea.it
Twitter: http://twitter.com/smartweet
Facebook: www.facebook.com/pages/Smartarea/14010374506
YouTube: www.youtube.com/user/smartareaTV

Immagine: MetaCirkus 1, olio su lino, 100x140, 2009



mercoledì 3 marzo 2010

Il Novecento a Castel Sant'Elmo di Napoli

NOVECENTO A NAPOLI (1910-1980)
PER UN MUSEO IN PROGRESS

inaugurazione 4 marzo 2010 | ore 18.00 | apertura al pubblico dal 5 marzo | castel sant'elmo | napoli


Nato da un progetto di Nicola Spinosa, il Museo intende documentare, attraverso una selezione condotta con metodo storico-critico, quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento, entro i limiti cronologici indicati, nel campo della produzione artistica; in particolare, da quanti si applicarono, in quegli anni, soprattutto o quasi esclusivamente, in pittura, scultura e in varie sperimentazioni grafiche. Così da costituire uno strumento indispensabile, ma in città fino a oggi del tutto assente o quasi, perché dell' arte a Napoli nel secolo scorso possano essere adeguatamente evidenziati, come per altri aspetti e momenti della precedente vicenda artistica documentati in vari musei napoletani, ma non solo, tendenze e scelte, ruoli e incidenze, nel campo più vasto delle diverse esperienze condotte in altri ambiti culturali, sia locali che nazionali e internazionali.

Per questo nuovo Museo, che si aggiunge alle altre strutture affini dipendenti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, realizzato, intenzionalmente e significativamente negli spazi del Carcere Alto di Castel Sant'Elmo adiacenti la Biblioteca e la Fototeca di Storia dell'Arte aperte al pubblico, sono state selezionate ed esposte circa 170 opere realizzate da 90 artisti napoletani, ma con l'aggiunta anche di alcune presenze di artisti non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in città.
Si tratta di un nucleo notevole di dipinti, sculture, disegni o incisioni costituito integralmente con opere provenienti dalle stesse raccolte museali della Soprintendenza, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dal Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e, soprattutto, con donazioni o con la formula del 'comodato', oggi sempre più diffusa in Italia e da tempo all'estero, di generosi artisti e collezionisti privati. Con il programma o l'auspicio che si tratti solo di un primo nucleo, che, con gli anni a venire, possa ulteriormente accrescersi, così da documentare altri, diversi e successivi aspetti della produzione artistica napoletana, ma non solo, del secolo scorso, per i quali al momento si è ritenuto più opportuno sospendere ogni giudizio critico non basato su sempre indispensabili basi storiche.

La scelta degli artisti e delle opere è stata curata da Angela Tecce, direttrice del complesso di Castel Sant'Elmo, con la costante collaborazione dello stesso Nicola Spinosa, mentre la realizzazione del Museo si è resa possibile per il diretto coinvolgimento nel progetto della Regione Campania-Assessorato al Turismo e Assessorato ai Beni Culturali, con l'utilizzo dei fondi disponibili grazie al co-finanziamento dell'Unione Europea POR- FESR Campania 2007-2013.
La Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee ha concorso, per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla realizzazione dei relativi apparati didattici, informativi e audiovisivi. Con il contributo di Italcoat, Metropolitana di Napoli, Seda Group.

'Novecento a Napoli' si articola attraverso un percorso cronologico suddiviso per sezioni: dalla documentazione della Secessione dei ventitré (1909) o del primo Futurismo a Napoli (1910-1914) al movimento dei Circumvisionisti e del secondo Futurismo (anni Venti-Trenta); dalle varie testimonianze su quanto si produsse tra le due guerre alle esperienze succedutesi nel secondo dopoguerra (1948-1958), dal Gruppo 'Sud' al cosiddetto Neorealismo, dal gruppo del M.A.C. all'Informale o al Gruppo '58 . Seguono le sezioni riservate agli anni Settanta, con particolare riferimento, ma non solo, alle Sperimentazioni Poetico-visive e all'attività dei gruppi legati alle esperienze condotte nel campo del sociale. Fino all'ultima sezione, dove è documentata l'attività di quanti, pur continuando a operare dopo l'80 sperimentando linguaggi diversi, si erano già affermati in città in quel decennio, prima che il terribile sisma del 23 novembre colpisse e segnasse nel profondo realtà e prospettive di Napoli e di altre aree meridionali.

Sono state, pertanto, selezionate ed esposte opere di: Carlo Alfano, Enrico Baj, Mathelda Balatresi, Renato Barisani, Guido Biasi, Andrea Bizanzio, Giovanni Brancaccio, Giannetto Bravi, Emilio Buccafusca, Enrico Bugli, Francesco Cangiullo, Giuseppe Capogrossi, Luciano Caruso, Guido Casciaro, Giuseppe Casciaro, Luigi Castellano (Luca), Raffaele Castello, Alberto Chiancone, Vincenzo Ciardo, Francesco Clemente, Carlo Cocchia, Mario Colucci, Mario Cortiello, Salvatore Cotugno, Luigi Crisconio, Edgardo Curcio, Renato De Fusco, Lucio del Pezzo, Crescenzo Del Vecchio Berlingieri, Armando De Stefano, Gianni De Tora, Fortunato Depero, Giuseppe Desiato, Bruno Di Bello, Gerardo Di Fiore, Carmine Di Ruggiero, Baldo Diodato, Salvatore Emblema, Francesco Galante, Saverio Gatto, Vincenzo Gemito, Manlio Giarrizzo, Edoardo Giordano (Buchicco), Franco Girosi, Emilio Greco, Raffaele Lippi, Nino Longobardi, Luigi Mainolfi, Antonio Mancini, Giuseppe Maraniello, Tommaso Marinetti, Stelio Maria Martini, Umberto Mastroianni, Rosaria Matarese, Elio Mazzella, Luigi Mazzella, Emilio Notte, Mimmo Paladino, Maria Palliggiano, Franco Palumbo, Rosa Panaro, Edoardo Pansini, Guglielmo Peirce, Augusto Perez, Mario Persico, Giuseppe Pirozzi, Gianni Pisani, Carmine Rezzuti, Clara Rezzuti, Paolo Ricci, Guglielmo Roehrssen di Cammarata, Errico Ruotolo, Corrado Russo, Mimma Russo, Quintino Scolavino, Domenico Spinosa, Bruno Starita, Federico Starnone, Tony Stefanucci, Guido Tatafiore, Ernesto Tatafiore, Giovanni Tizzano, Ennio Tomai, Raffaele Uccella, Maurizio Valenzi, Antonio Venditti, Gennaro Villani, Eugenio Viti, Elio Waschimps, Natalino Zullo.



Novecento a Napoli
Castel Sant'Elmo, Via T. Angelini, 22
Orario: tutti i giorni ore 8.30-19.30; martedì chiuso; la biglietteria chiude un'ora prima
Ingresso: intero € 3,00 - ridotto € 1,50 - gratuito per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
Informazioni:
848 800 288 ad apertura Museo; dall'estero, dai cellulari e dai telefoni non abilitati +39.06.39967050 (lun.-ven. 9,00-18,00 / sab. 9,00-14,00)

Info: Il Museo dispone, inoltre, di un catalogo edito da Electa, con le presentazioni del Presidente della Giunta Regionale Antonio Bassolino, del Direttore Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee Roberto Cecchi e del Soprintendente Lorenza Mochi Onori; una premessa di Nicola Spinosa, una introduzione della Direttrice Angela Tecce; e con saggi critici di Maria Antonietta Picone Petrusa, Angela Tecce, Mario Franco e Aurora Spinosa, Katia Fiorentino.
Organizzazione Civita
Didattica: Le NuvolePierreciProgettto Museo
Video di Mario Franco
Ufficio stampa:
Soprintendenza, Simona Golia tel. 081 2294478 fax 081 2294498
polomusna.uffstampa@arti.beniculturali.it
Civita, Barbara Izzo, Arianna Diana tel. 06 692050220-258; izzo@civita.it
Electa Enrica Steffenini tel. 02 21563433; elestamp@mondadori.it;
Carolina Perreca tel. 081 4297435; comunicazione.napoli.electa@mondadori.it

come arrivare
dall'autostrada tangenziale di Napoli - uscita via Cilea
dall'aeroporto Alibus fino a piazza Municipio e funicolare Centrale in piazzetta Augusteo (via Toledo), fermata piazza Fuga
dalla stazione FS metropolitana linea 2 fermata Montesanto; funicolare di Montesanto fermata Morghen e autobus V1 proveniente da Piazza Vanvitelli
dalla stazione marittima (porto di Napoli) funicolare Centrale in piazzetta Augusteo (via Toledo), fermata piazza Fuga



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