dal 9 maggio 2009 | ore 19 su invito | a cura di maurizio calvesi | palazzo sant'elia | palrmo
La Sicilia e la citta' di Palermo dedicano una mostra antologica ad Alberto Sughi, personalita' di forte spicco e grande protagonista dell'arte italiana dal secondo dopoguerra, nella sede rinnovata di Palazzo Sant'Elia, uno dei gioelli Settecenteschi del capoluogo siciliano.
La mostra di Alberto Sughi comprende opere di pittura e di disegni dal 1958 ad oggi, ripercorre le tappe salienti della lunga e intensa carriera di un artista che oggi ricopre un ruolo significativo e riconosciuto da autorevoli storici e critici d'arte nel panorama artistico contemporaneo.
La mostra e' curata dal Prof. Maurizio Calvesi dal cui saggio Alberto Sughi, Dove va l'uomo, pubblicato da SKIRA nel catalogo della mostra, proviene il seguente estratto:
"Conosco da tempo la pittura di Sughi, ovviamente; da mezzo secolo, da quando ne parlavo con Arcangeli, a Bologna, nei secondi anni Cinquanta, allora però la nostra attenzione era radicalmente presa dalla vicenda dell'Informale, dalla discussione sul "naturalismo" arcangeliano, sulla connessa situazione in fieri e soprattutto su Burri, che amavamo, come amavamo Pollock; mentre io amavo, e Momi non amava, Lucio Fontana; come io amavo e Momi non amava Picasso o il Futurismo.
Sughi ci appariva fuori da quel dibattito, sebbene poi presto mi colpisse quella sua percezione di un'uscita dalla poetica del realismo tramite un espressionismo non ripetitivo ma sfiorato da alcune precocissime aperture su Bacon.
Ciò che concorreva a precludere l'apprezzamento delle forme più qualificate del realismo, nel quale Sughi veniva genericamente compreso, era, se ormai posso dirlo, l'atteggiamento della critica sostenitrice, abbastanza arrogante e faziosa, respingente, almeno in alcuni casi più aggressivi; e non disposta a concedere nulla alle avanguardie che ci appassionavano.
Finché uno dei più intelligenti di quella schiera, Marcello Venturoli, non lasciò cadere simili preclusioni (per questo perdette il posto a "Paese Sera"), e voglio ricordarlo soprattutto perché, guarda caso, un critico sensibile e dall'intelligenza aperta come la sua era stato anche il primo a scrivere su Sughi.
Tornare oggi su quelle sue opere, intensifica una forte impressione della loro qualità; prenderne le mosse per una approfondita visitazione di tutti gli sviluppi di Sughi consente di ancorare a una certezza la sensazione di essere di fronte a una personalità di forte spicco. E di valutare con uno sguardo più a lungo soffermato, l'originalità, la coerenza e la profondità di una poetica, che già avevo intravisto ma non verifìcato.
Ma poi anche di scoprire una virtù che non conoscevo di Sughi, una virtù critica, direi, ovvero la capacità di parlare della propria pittura, e della pittura più in generale, in termini di una sottigliezza assolutamente rara, fuori da ogni schema o luogo comune, e dentro a una consapevolezza di notevole lucidità."
L'Antologica di Sughi a Palermo e' curata dal Prof. Maurizio Calvesi e organizzata dalla Provincia di Palermo e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il sostegno della Regione Sicilia e del Comune di Palermo affiancati dalla Fondazione Banco di Sicilia.
Alberto Sughi, Mostra Antologica
dal 9 Maggio al 2 Agosto 2009 Palazzo Sant'Elia
Via Maqueda 81 Palermo (90133)
Orario: continuato 10.00-19,00; giorno di chiusura lunedì
Biglietto: ingresso libero
Organizzazione RomArtificio
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venerdì 8 maggio 2009
Alberto Sughi al Palazzo Sant'Elia di Palermo
ALBERTO SUGHI
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