sabato 28 maggio 2011

Stefania Salti - Sembianze Traverse. Sotto la corteccia c’è la pelle che ride

Napoli - dal 27 maggio al 14 giugno 2011
Stefania Salti - Sembianze Traverse. Sotto la corteccia c’è la pelle che ride

STUDIO D'ARTE LE MUSE
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Via Toledo 272 (80134)
+39 0816583303 , +39 3408222584
studiolemuse@gmail.com
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Eventi in corso nei dintorni

Le opere di Stefania Salti sono frutto di un viaggio lungo una vita con passaggi temporali oltre che stilistici, attraverso una materia che da densa e corpulenta nei dipinti, si trasforma in elemento impalpabile e rarefatto negli acquerelli.
orario: da lunedì a venerdì dalle 17 alle 20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 27 maggio 2011. ore 18.30
curatori: Maria Antonietta Roselli, Joanna Irena Wrobel
autori: Stefania Salti
note: presentazione: Lucia De Cristofaro
genere: arte contemporanea, personale



La prima personale dell’ artista ravennate Stefania Salti presso lo Studio d’ Arte LE MUSE di Napoli, si inaugurerà venerdì 27 maggio, ore 18.30, con la presentazione di Lucia De Cristofaro, giornalista e direttore del mensile Albatros Magazine. La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno 2011.
Le opere di Stefania Salti, artista poliedrica e cittadina del mondo, sono frutto di un viaggio lungo una vita, alla continua ricerca di un’ arte incentrata sulle molteplici possibilità espressive dei mezzi adoperati, con passaggi temporali oltre che stilistici, attraverso una materia che da densa e corpulenta nei dipinti, si trasforma in elemento impalpabile e rarefatto negli acquerelli.
La Salti, da sempre attratta dal mutare della natura, instaura un saldo contatto / dialogo con l’ ambiente circostante, traducendo le proprie emozioni in paesaggi interiori dove addentrarsi poco alla volta, assaporando lentamente le sfumature straordinarie, le superfici tridimensionali e scabrose, la materia densa ed elaborata. Le opere dall’atmosfera rarefatta e sospesa, invitano alla riflessione e alla lettura approfondita. Inestricabili grovigli di segni pittorici, fanno scorgere ed intuire un universo magico e sconosciuto. Un mondo misterioso, nel quale perdersi, per ritrovare le nuove realtà e le nuove sensazioni. Un percorso di ricerca orientato a cogliere dietro all’ aspetto abituale e reale la sostanza poetica con risultati di autentica originalità.
Il critico Alessandro Sibilia scrive dell’artista: “Quella della Salti è una forma di semi-astrazione lirica, volendo sottolineare con questo la presenza nelle tele di ingredienti che pur nell’assenza della figura, riconducono inevitabilmente ad orizzonti e scenari a carattere naturale: sono paesaggi, frammenti di natura trattatati con una sostanza che a sua volta esalta ancora di più il carattere terroso od aereo delle immagini.
La visione paesaggistica dell’artista si sta spingendo a rintracciare dentro di sé, piuttosto che fuori, quegli ingredienti che vanno infine a comporre la veduta.
In un certo senso la sensibilità della Salti rintraccia nei propri dubbi ed emozioni lo scatenarsi di quegli elementi naturali da cui è sempre stata attratta, traducendoli così in paesaggi dell’animo o stati atmosferici interiori. L’opera è in questo modo il punto di incontro dell’osservazione sia fenomenica che psicologica della realtà.”
( CAJO )


sabato 14 maggio 2011

Architetti in Arte edizione 2011

Lecce - dal 14 al 19 maggio 2011
Architetti in Arte edizione 2011

CASTELLO CARLO V
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Viale Xxv Luglio (73100)
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Eventi in corso nei dintorni

L’Associazione “Architetti in Arte”, rivolta alla conoscenza del patrimonio individuale degli architetti che si applicano nelle arti visive, presenta all’attenzione del pubblico, per il secondo anno consecutivo dalla nascita, un nutrito gruppo di professionisti impegnato in pittura, fotografia e design
orario: mattina 9.00-13.00, pomeriggio 16,30-19,00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 14 maggio 2011. h 19
catalogo: Editore Associazione Architetti in Arte, Direttore Antonio Pellegrino, Redazione “Architetti in Arte
autori: Romano Alcide Rizzo, Antonio Bramato, Nunzio Caricato, Paolo Casicci, Sergio Catalano, Pietro Centonze,Laura Cera, Luigi Chiriacò, Fabiana Cicirillo, Marcello Congedo, Salvatore Coroneo, Carpentieri e Architetti, Nicola Elia, Angelica Foscarini, Gianni Francia, Antonio Galati,Lorenzo Gemma, Fabrizio Ghio, Daniele Giordano, Antonio Giuppa, Paola Ianni, Silvana Inguscio, Stefano Leopizzi,Guido Lommi, Eugenia Minerva, Mauro Mogetti, Clorinda Pagano, Michele Pagano/Maria Forleo/Elena Rizzo, Antonio Pellegrino, Dario Russo, Gianluigi Russo, Alessio Sacquegna,Giovanni Scanderebech, Silvia Scoditti/Patrizia Marzo/Ada Mazzei, Luana Selmi, Gianna Spirito, Dedalo Studio, Piero Surdo, Toto Tommasi, Gianluca Vetrugno
telefono evento: +39 3477246249
note: Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Ordine Architetti PP&C di Lecce, Accademia di BB AA di Lecce
genere: architettura, collettiva
email: anpelle@yahoo.it




Nicola Liberatore - Narrazioni

Monopoli (BA) - dal 14 maggio all'undici giugno 2011
Nicola Liberatore - Narrazioni

GALLERIA SPAZIOSEI
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Via Sant'Anna 6 (70043)
+39 080802903 , +39 3396162515
spaziosei@alice.it
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Eventi in corso nei dintorni

Opere ricche di narrazione e sorprese metaforiche, che consentono la lettura del rapporto fra la soggettività, la storia, il tempo.
orario: da martedì a sabato ore 17.30- 21.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 14 maggio 2011. ore 19.30
catalogo: in galleria.
curatori: Mina Tarantino
autori: Nicola Liberatore
patrocini: Regione Puglia
Città di Monopoli
genere: arte contemporanea, personale


Sabato 14 maggio 2011, alle ore 19.30, negli spazi espositivi della Galleria SPAZIOSEI di Monopoli, sarà inaugurata la mostra personale “narrazioni” del Maestro Nicola LIBERATORE, a cura di Mina TARANTINO.
Nicola LIBERATORE, nato a S. Marco in Lamis, sul Gargano, vive e lavora a Foggia.
Negli anni ’70 frequenta l’Accademia di Belle Arti e si abilita all’insegnamento in Disegno e Storia dell’Arte; dal 1984 è tra gli artisti del Laboratorio Artivisive di Foggia e collabora alle iniziative di Spazio55 -arte contemporanea- di Foggia.
La sua attività espositiva, iniziata nel 1979 e sviluppatasi attraverso itinerari svolti da Nord a Sud, ha fatto sì che la sua arte fosse conosciuta in tutto il territorio nazionale, riscuotendo un costante e crescente apprezzamento da parte della critica più raffinata. Numerose sono le sue opere che figurano in musei e collezioni pubbliche e private.
La mostra “narrazioni” presenta opere che, come racconta lo stesso Liberatore, sono «ottenute per interazione, per stratificazione, per strappi di fragili reperti estratti dalla memoria che si articolano intorno alla riflessione sul tempo e sulla “ricerca di una spiritualità più ampia per il nostro lacerato presente”. Reperti che restituiscono altri significati al mio percorso espressivo come “arte della crisi/crisi dell’uomo”. “Confeziono” opere ricche di narrazione e sorprese metaforiche, che consentono la lettura del rapporto fra la soggettività, la storia, il tempo. Dalla stratificazione di stoffe, merletti, carte, dalla materia slabbrata e tra pastosità cromatiche di pigmenti, emergono segni, reperti, scritture, sindoni, “ sembianze di donne e madonne, sante e regine”, icone minimali avvolte da garze e veli, che rendono le opere enigmatiche, impalpabili e introspettive e che solo la memoria può custodire ben oltre lo scorrere del tempo».
Santa FIZZAROTTI SELVAGGI, critico d’arte, scrive di lui in catalogo: «Nicola Liberatore ritrova l’antica dignità della parola pittorica ponendo in scena il senso del mistero che accompagna la storia dell’umanità. La questione delle origini ritrova le sue radici nel percorso di questo sentiero.
Nella notte dei tempi forse l'emozione divenne gesto, il gesto si tramutò in suono, il suono si trasformò in parola e musica. Nacque il segno che generò la scrittura. I graffiti sulle pareti delle grotte di Altamira o Porto Badisco, come in altri luoghi del nostro pianeta, sono la rappresentazione del desiderio di lasciare traccia di sé nel mondo.
Noi pensiamo per immagini che volta per volta si fanno linguaggio condivisibile delle arti. Ritrovare la memoria, in questo caso, significa riscoprire quella terra lontana, tutto ciò che è stato, le prime sensazioni, le prime percezioni di una realtà Altra i cui confini sono sfuggenti e indefinibili.
Non a caso Nicola Liberatore afferma che ci restituisce attraverso le sue Opere: “fragili reperti estratti dalla memoria che si articolano intorno alla riflessione sul tempo e sulla “ricerca di una spiritualità più ampia per il nostro lacerato presente”.


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