giovedì 17 dicembre 2009

Anche Napoli a fumetti. Presentazione al Museo Nitsch per la Zeroguida 2010

Quattro volumi annuali, tascabili e gratuiti, interpretati da noti illustratori e fumettisti italiani. Per raccontare le città attraverso i luoghi più significativi e non convenzionali presenti sul territorio. Una guida semplice e veloce da consultare dove ciascuna voce è corredata da puntuali recensioni e informazioni quali orari, indirizzi e recapiti telefonici. “Una risorsa da tenere sempre con sé, ma anche un oggetto da collezione, confezionato un cofanetto”.
Questo sono le ZeroGuide, volumetti la cui edizione 2010 è appena stata presentata alla Triennale di Milano con una novità rispetto allo scorso anno: l'inserimento di Napoli, a fianco delle edizioni dedicate a Milano, Roma e Torino. E per l'edizione napoletana presentazione speciale al Museo Nitsch, con tanto di talk, dj set e aperitivo.
Le sezioni e le pagine interne non sono dunque accompagnate da immagini fotografiche, bensì da disegni - e da un breve fumetto di 6 pagine - realizzati da illustratori italiani, chiamati dal curatore Matteo Stefanelli a reinterpretare le atmosfere e i luoghi urbani. Coinvolti per questa terza edizione Gabriella Giandelli (Milano), Fabian Negrin (Napoli) e gli emergenti Giacomo Nanni(Roma) e Lorenzo “Lrnz” Ceccotti (Torino).


Presentazione: giovedì 17 dicembre 2009 - ore 19.00
Vico Lungo Pontecorvo 29/D - Napoli
Info: 0815641655 -
info@fondazionemorra.org
Web: www.fondazionemorra.org

venerdì 30 ottobre 2009

La settima edizione della Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea di Firenze


BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE CONTEMPORANEA - CITTA' DI FIRENZE

inaugurazione 5 dicembre | ore 11.00 | fortezza da basso | firenze



La settima edizione della Biennale dell'Arte Contemporanea di Firenze sarà la Biennale del Dialogo tra le civiltà. L'edizione 2009 ribadisce con forza la partecipazione al programma delle Nazioni Unite "Dialogo fra le civiltà" secondo il pensiero espresso da Kofi Annan: "Io credo che il dialogo sia una opportunità per le persone provenienti da diverse culture e tradizioni di conoscersi meglio fra loro, sia che vivano negli estremi opposti del mondo sia che vivano nella stessa strada".

Dal 5 al 13 dicembre 2009 nello storico scenario della Fortezza da Basso 700 artisti provenienti da tutto il mondo esporranno più di 2.000 opere e saranno presenti alla mostra per uno straordinario incontro tra culture, linguaggi e stili diversi. Gli Artisti provenienti da 77 Paesi si incontreranno a Firenze per confrontare le loro tecniche espressive, rintracciare tematiche comuni, esporre le loro opere più recenti. Alcuni aspetti che maggiormente colpiscono gli artisti partecipanti alla Biennale sono la confluenza di tanti stili, linguaggi e esperienze artistiche diverse, l'apertura di un dialogo tra culture lontane tra loro e il semplice nascere di nuove amicizie che sapranno superare le grandi distanze dai Paesi di provenienza mentre le differenze linguistiche vengono integrate dal linguaggio universale dell'Arte.
La Biennale si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, il Patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze. Alle precedenti inaugurazioni hanno presenziato autorità e ambasciatori di diverse nazioni, accolte dal Corteo Storico Fiorentino in costumi d'epoca.

Importanti personaggi saranno ospiti della Biennale, insieme agli artisti illustri che riceveranno il premio "Lorenzo il Magnifico" alla carriera 2009: Marina Abramovic,e Shu Yong.

La Giuria Internazionale, che assegna i premi ed i riconoscimenti agli artisti vincitori della mostra, è costituita da: Elza Ajzenberg, coordinatrice del programma di storia dell'arte ed estetica dell'Università di San Paolo, Brasile; Dominique Edouard Bacheler, critico e storico dell'arte, Parigi, Francia; Pang Bang Ben, membro della Chinese Fine Arts Association, consulente del Chinese Oil Painting Artists Institute, professore emerito e artista, Cina; R.B. Bhaskaran, past-president della Lalit Kala, National Academy of Art, India; Francesco Buranelli, direttore generale della Commissione Pontificia per i beni della Chiesa, Stato del Vaticano; Pasquale Celona, Presidente della Biennale, Firenze, Italia; Piero Celona, direttore generale della Biennale, Firenze, Italia; Gregorio Luke, critico d'arte, esperto di arte dell'America Latina, Long Beach California, Stati Uniti; Bianca Laura Petretto, curatrice, giornalista, esperta di arte moderna e arte orientale, Italia; Matty Roca, curatrice, museografa, storica dell'arte, Cancun, Messico; Gerfried Stocker, direttore artistico Ars Electronica, Linz, Austria; Rosa Tejada educator del Metropolitan Museum, New York, Stati Uniti; Stefano Francolini, già direttore C3 Ministero dei Beni culturali, Italia, direttore artistico della Biennale 2009.

E' compito del Comitato Scientifico Internazionale della Biennale selezionare nelle varie edizioni della mostra gli artisti partecipanti nelle categorie di: pittura, scultura, grafica, mixed media, installazioni, fotografia e arte digitale. Gli artisti vengono scelti in base al loro talento, senza pregiudizi di stile o di corrente e non vengono inquadrati nell'ottica di rappresentare il proprio paese. Dalle testimonianze degli stessi artisti è emerso che la Biennale di Firenze è una delle mostre più democratiche, perché lascia agli artisti la scelta delle opere da esporre e ad ognuno assegna lo stesso spazio espositivo.

Tra gli artisti che hanno ricevuto nelle precedenti edizioni il Premio Lorenzo il Mgnifico possiamo ricordare David Hockney, Christo e Jeanne Claude, Richard Anuszkiewicz, Gilbert and George. Nell'edizione del 2001 il Principe Carlo ha esposto alcuni dei suoi acquerelli. Nel 2003 David Hockney ha tenuto una conferenza sugli strumenti ottici degli artisti del Rinascimento. Molte personalità hanno espresso il proprio apprezzamento per le opere esposte alla Biennale, da Carla Fracci a Mario Luzi, da Ferruccio Soleri a Marta Marzotto. Nel 2003 i Laboratori di Restauro dei Musei Vaticani hanno portato preziose testimonianze dei loro interventi di restauro sul patrimonio artistico mondiale. Nella stessa edizione è stata premiata, quale simbolo della creatività italiana nel mondo, la Ferrari, che ha portato splendidi esemplari delle auto più famose. La Biennale è sempre uscita dalle mura della Fortezza da Basso, sede dell'esposizione, coinvolgendo la città di Firenze e il suo comprensorio, con installazioni e sculture come quelle di Casagrande & Rintala, Fred Eversley, Robert Holmes, Mehves Demiren, Virginia Sé, Carole Feuerman, Karin Giusti, Sumio Inoue, Sietze Groenewold, Les Christensen, per citarne solo alcuni, nelle piazze, nei caffé, nelle chiese, nella stazione e nell'aeroporto di Firenze.

Eventi collaterali, conferenze e performances animano i giorni della Biennale, che richiamano migliaia di visitatori da tutto il mondo.



Biennale Internazionale Arte Contemporanea. Città di Firenze
Dal 5 al 13 dicembre 2009
Fortezza da Basso, viale Strozzi 1
Orario : dalle ore 10.00 alle ore 20.00
Ingresso: intero 10. euro - ridotto 8 euro
Ente Organizzatore : Arte Studio srl - viale Belfiore n. 54 - 50144 - Firenze
INFORMAZIONI - TEL. 055 - 3249173 - FAX - 055 - 333540
UFFICIO STAMPA - TEL. 055-292082
www.florencebiennale.org
info@artestudio.net
Immagine: Chinese Myth - 2008 - 3x3 mt, Olio su tela. Shu Yong - Cortesia dell'Artista


giovedì 22 ottobre 2009

Filiberto Menna. La linea analitica dell’arte contemporanea


Salerno - dal 22 ottobre al 4 novembre 2009

CHIESA DELL'ADDOLORATA
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Largo Abate Conforti (84121)
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Una mostra che presenta attraverso l’opera di otto artisti internazionali di recente generazione l’attualità della linea analitica dell’arte moderna, di cui Menna è stato strenuo difensore, facendosi portavoce delle istanze più innovatrici che si esprimevano nell’arte del secondo Novecento.
vernissage: 22 ottobre 2009.
curatori: Stefania Zuliani
autori: Meris Angioletti, Filippo Centenari, Sabine Delafon, Luca Francesconi, Mariangela Levita, Domenico Antonio Mancini, Luisa Rabbia, Ciro Vitale
patrocini: Dottorato in Metodi e Metodologie della Ricerca Archeologica e Storico Artistica
note: In occasione del convegno Filiberto Menna. Il progetto moderno dell’arte. Contributi curatoriali di Alessandro Demma, Maria Giovanna Mancini, Antonello Tolve, Eugenio Viola
genere: arte contemporanea, collettiva

A vent’anni dalla prematura scomparsa di Filiberto Menna, la Fondazione a lui dedicata, intende, con un Convegno – Filiberto Menna. Il progetto moderno dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva e di Angelo Trimarco – e una mostra –Filiberto Menna. La linea analitica dell’arte contemporanea, a cura di Stefania Zuliani – ricordarne il lavoro teorico e critico e, insieme, il magistero di docente di Storia dell’Arte Contemporanea nell’Ateneo salernitano.

Si tratta di un lavoro teorico complesso e di una decisa esperienza critica che il convegno e la mostra, promossi dalla Fondazione Filiberto Menna e dall’Università degli Studi di Salerno – Dipartimento di Beni culturali con il sostegno del Comune di Salerno, della Provincia di Salerno, della Regione Campania e della Fondazione Carisal, riattraverseranno grazie al contributo di importanti studiosi internazionali.

Sarà inoltre chiamata a misurarsi con il pensiero e la lezione di Menna una giovane generazione di artisti e curatori, protagonisti di una mostra che trae spunto dalle riflessioni raccolte nel saggio La linea analitica dell’arte moderna, fra i testi più significativi della produzione teorica del critico salernitano.



martedì 20 ottobre 2009

Gianni Dorigo. Il pianeta delle Tempeste Frammenti d’immagini dal cinema dell’URSS

23 Ottobre 2009 - 6 Gennaio 2010


Giovedì 22 ottobre alle ore 18.00 apre a Firenze il nuovo spazio Sangallo ART Station con la mostra personale di Gianni Dorigo, Il Pianeta delle tempeste.

Il titolo della mostra è tratto dall’omonimo film, tradotto in italiano come “I sette navigatori dello spazio”, un piccolo cult girato nel 1962 da Klushantsev, è la prima pellicola di fantascienza russa giunta in Italia. Un titolo che manifesta una precisa intenzione: in questa come in altre precedenti occasioni espositive, infatti, Gianni Dorigo si è ispirato al cinema per realizzare 30 nuove opere dedicate alle pietre miliari dell’avanguardia russa e sovietica, dalla Corazzata Potemkin a Ivan il Terribile.

L’atteggiamento dell’artista nei confronti del cinema è vorace ma enciclopedico: il suo lavoro si può ben definire una traduzione delle sequenze cinematografiche concentrate nell’atto unico, lentissimo ma istantaneo, della pittura. Traduzione che però, come l’etimologia insegna, è anche tradimento: Dorigo non è un pubblicitario, anche se conosce a fondo i meccanismi della comunicazione di massa, e non è un grafico anche se insegna grafica. È un artista “totale” che usa la pittura, la scrittura, il colore, la fotocopia, l’immagine moltiplicata con tutta la sete bruciante di strumenti che può concedersi soltanto chi è in possesso di uno stile abbastanza forte da non scomporsi e non confondersi di fronte a qualunque avventura di linguaggio. Dorigo ha trovato la sua strada orientando la pittura in direzione della comunicazione di massa con le sue forme e i suoi codici; ma ha sempre ricompreso le immagini medianiche, di qualunque natura esse fossero, nelle forme e nei limiti propri della pittura. Un compito niente affatto facile che implica lo sforzo costante di rivolgere lo sguardo in più direzioni contemporaneamente: uno sforzo di leggerezza, di auto-ironia, di immancabile presenza al mondo.

Gianni Dorigo è nato a Ferrara il 30 settembre del 1953. vive e lavora a Firenze. Al suo attivo ha più di 30 mostre personali; la prima, nel 1974, è stata presentata da Antonio Bueno. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Lara Vinca Masini, Eugenio Miccini, Tommaso Paloscia, Claudio Cerritelli, Omar Calabrese, Luca Beatrice. Nel 1995 il Comune di Certaldo ha voluto dedicargli un’importante mostra antologica allestita a Palazzo Pretorio.

Mostra a cura di Martina Corgnati.

Catalogo trilingue (italiano, inglese, russo) in galleria, Cambi Editore.
Testi in catalogo di Martina Corgnati, Claudio Carabba, Andrej A. Tarkovskij e Andrea Ulivi (Istituto Internazionale Andrej A. Tarkovskij, Firenze) e un racconto di Marco Innocenti.

Inaugurazione giovedì 22 ottobre 2009 ore 18.00

Orari: Martedì – Sabato 10.00 – 13.00; 15.30 – 19.30; o su appuntamento
Chiuso Domenica e Lunedì

sabato 17 ottobre 2009

fino al 15.XI.2009 Candida Höfer Napoli, Museo di Capodimonte



Attenzione alla luce, potrebbe abbagliare. In un mix di colori forti, si apre un invito alla riflessione. Una scoperta alla visita. Per guardare con occhi nuovi quello che esisteva già...





Una sensibile differenza ha dimostrato Candida Höfer (Eberswalde, 1944; vive a Colonia) in questa nuova serie di sedici fotografie appena realizzate a Napoli, nell'osservare i luoghi di culto sacro e profano. Ambienti speciali come possono essere le chiese, ma anche gli archivi, le biblioteche e i teatri, sedi di devozione particolare da parte di un pubblico che di quei luoghi è spesso abitante.
Höfer guarda la città campana senza lasciarsi sedurre dai vicoli brulicanti di persone, dai grandi spazi urbani affollati, ma entra in silenzio negli ambienti, svuotandoli eccezionalmente dalla presenza umana. La scoperta che ne fa è sensazionale. Architetture in cui si percepisce chiaramente la maestosità regale del passato nella Reggia di Portici, edificata per volere di Carlo III di Borbone, dove l'attenzione al giusto equilibrio delle parti fotografate è dato dal sentirsi catapultati in quell'imbuto prospettico determinato dagli affreschi piuttosto che dallo spazio reale.
Accompagnata solo dal silenzio, che ha spento il brusio di fondo, Höfer ha colto ogni dettaglio del sistema di tavoli, balconate e scaffalature dove sono posti i volumi antichi della Biblioteca Oratoriana Statale del complesso nazionale dei Girolamini, dell'Archivio di Stato - dall'insieme bicromo di bianco e marrone di documenti e librerie, compensato dalla tavolozza di colori affrescati nel soffitto - e della Biblioteca Nazionale.
Miniere ricche di atti e libri d'arte, come il Fondo Lucchesi Palli, immortalato nella sua assoluta simmetria, dettata dalle lampade pendenti dal soffitto. Quel senso di grandiosità diventa così attuale, sebbene anche per il conoscitore di Napoli alcuni di questi luoghi rimangano alle volte difficili da visitare, come il Salone dei Busti di Castel Capuano.
Candida Höfer - Biblioteca Oratoriana Statale, annessa al monumento Nazionale dei Girolamini - 2009 - fotografia - cm 200x246,5
Spazzate via le persone perché "sono una distrazione alla visione dello spazio", come afferma la fotografa tedesca, la luce, rigorosamente naturale, domina gli ambienti. Occupa i tre quarti dell'interno della chiesa di San Francesco di Paola, dove la neoclassica volta a riquadri, decorati con dentelli e fioroni, risulta impressa con la forza sottile di un tratto grafico.
Assenza di presenze umane anche nel luogo per eccellenza frequentato da visitatori, come il Museo di Capodimonte, che ospita la serie degli Arazzi con la battaglia di Pavia, o la chiesa della Certosa di San Martino, sfavillante nel bianco dei marmi enfatizzato dalla luce zenitale che invade la navata.
L'impostazione prospettica dell'assolutezza architettonica appresa alla scuola di Bernd e Hilla Becher è elemento fondante della poetica di Höfer, ma il salto qualitativo appare come una capovolta verso il passato rinascimentale - di tradizione italiana - che fonda le regole matematiche per la costruzione dello spazio.
Candida Höfer - Reggia di Portici, proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Napoli - 2009 - fotografia - cm 200x240,5
Negli scatti meditati di Höfer, la luce che segna i dettagli riempie lo spazio ma invita allo stesso tempo a entrare, a percorrere i lunghi corridoi del Lazzaretto di Santa Maria della Pace e a sedersi sui palchi del Teatro San Carlo. Per godersi uno spettacolo, quello dell'architettura.

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irene tedesco
mostra visitata il 2 ottobre 2009


dal 2 ottobre al 15 novembre 2009
Candida Höfer - Napoli
a cura di Angela Tecce
Museo di Capodimonte
Via di Miano, 2 - 80131 Napoli
Orario: da giovedì a martedì ore 8.30-19.30
Ingresso: € 7,50
Catalogo Electa
Info: tel. +39 0817499111; fax +39 0812294498; sspm-na@arti.beniculturali.it; www.museo-capodimonte.it

fino al 31.XII.2010 La pittura pompeiana Napoli, Mann


La Bibbia della pittura antica vulgata nelle sale dell’ex Palazzo agli Studi. Interessate da un restauro sobrio e volutamente non spettacolare. Per ricomporre i contesti secondo un principio: guardando s’impara...






Parola d’ordine: semplicità. Del resto, come e perché stravolgere un glorioso edificio storico? Perché inseguire i prodigi dell’architettura, quando si possiedono i miracoli dell’archeologia? Infine, perché investire su uno show a enne zeri, quando si annaspa per l’ordinaria amministrazione? Il Museo Archeologico è, da anni, un cantiere. Oggi tocca a una sezione, domani a un’altra (bronzi e marmi di Villa dei Papiri sono ormai allocati, in autunno toccherà alla Collezione Farnese). Spesso però ci s’imbatte nell’amara sorpresa di sale chiuse per lavori in corso, o per annosa carenza di personale. Come dire: le preoccupazioni vere qui sono altre.
Perciò non bisogna perdere di vista le finalità più urgenti. In primis, risistemare la collezione di affreschi vesuviani. Obiettivo raggiunto grazie a un imponente lavoro scientifico, che ha fruttato un monumentale volume e un nuovo allestimento per le pitture pompeiane (appellativo che “riassume” altresì i pezzi provenienti dagli scavi di Ercolano, Stabiae e Boscoreale).
Tesori da maneggiare con cautela e che ponevano, oltre agli ovvi problemi di conservazione, quelli dell’esposizione a un grande pubblico di non specialisti. Perseo e Andromeda - da Pompei - 62-79 d.C. - cm 128x106 - Museo Archeologico Nazionale, Napoli - photo Luigi SpinaQuestioni risolte innanzitutto con una prima sala interamente dedicata alle tecniche e ai materiali e poi, lungo tutto il percorso, con pannelli didascalici generosi d’informazioni: chi vuol legger lieto sia, anche se si può esser già paghi di guardare le figure.
E che figure. Vien subito da chiedersi dove fosse finito il corpo nei secoli bui, come avesse fatto a rimanere stecchita per centinaia di anni quell’anatomia umana qui così morbidamente e naturalmente delineata, accarezzata da panneggi e definita da volumetrie. Idem per la prospettiva che, sebbene prevalentemente prestata all’ornamento, riesce comunque a colpire e sfondare, talvolta con soluzioni audaci.
Le “scoperte” si susseguono, tra gli ambienti e i cubicoli che si propongono soprattutto di offrire dei reperti una ricomposizione ricondotta al proprio contesto: arte non come piacere d’élite, ma parte integrante del quotidiano, dalle decorazioni architettoniche alle scenette piccanti, dalla mitologia ai ritratti, alle nature morte.
Va da sé che - come onestamente premesso dai curatori - non sono tutti capolavori, essendo i pittori romani perlopiù “esecutori”, copisti di modelli greci; ma è indubbio che tra questi documenti, pietre miliari per la codificazione degli stili nella pittura classica, allignino la bellezza e la creatività, trasparenti negli abbinamenti cromatici.
Corte ellenistica (particolare) - da Boscoreale - 60 a.C. ca. - cm 200x325 - Museo Archeologico Nazionale, Napoli - photo Luigi Spina
Fronte sul quale arrivano non poche sorprese. Dici Pompei e, automaticamente, vedi rosso: igneo, voluttuoso, profondamente “campano”. Ma, accanto, l’inaspettata freschezza dei verdi e degli azzurri irrompe dalla dominante ocra, intonata alle pareti, che regala alla “passeggiata” un impatto omogeneo e coerente.
Un restyling spartano, dunque, per filologia e pragmatismo. Una lectio magistralis umile e utile.

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anita pepe
mostra visitata il 30 aprile 2009


dal 29 aprile 2009 al 31 dicembre 2010
La pittura pompeiana
a cura di Mariarosaria Borriello e Valeria Sampaolo
MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo Nazionale, 19 - 80135 Napoli
Orario: da mercoledì a lunedì ore 9-19.30
Ingresso: intero € 10; ridotto € 6,75
Catalogo Electa
Info: tel. +39 081440166; fax +39 081440013; www.archeona.arti.beniculturali.it

Il contemporaneo a Lucca? È esplosivo, come una... P 38


Nasce come spazio di produzione artistica, ma anche come luogo di relazione, aperto a progetti e a collaborazioni con artisti e istituzioni internazionali. Lucca si conferma fra le realtà toscane più aperte al contemporaneo - prossima l'apertura del Lucca Digital Photo Fest - con l'inaugurazione, in pieno centro storico, del nuovo spazio P 38, che debutta con la mostra collettiva Setting for production.
Sette artisti, nati fra gli anni settanta e ottanta e provenienti da diverse parti d'Europa - Rabea Eipperle, Jan Haubelt, Helena Hladilova, Filippo Manzini, Gian Andrea Poletta, Namsal Siedlecki, Filip Smetana - sono stati invitati a lavorare per gli spazi del nuovo project sull'idea di “set” nella sua più vasta accezione di apparato di disposizione e di esposizione di persone o di cose, materiali e immateriali.


Inaugurazione: sabato 17 ottobre 2009 - ore 18.00
Via del Battistero 38 - Lucca
Info: 0583491104 -
info@p38.it
Web: www.p38.it

venerdì 16 ottobre 2009

IL REALISMO SURREALE DI EDWARD HOPPER

"Se potessi esprimerlo con le parole non ci sarebbe nessuna ragione per dipingerlo" era solito dire Edward Hopper, il piu' popolare e noto artista americano del XX secolo. Per la prima volta l'Italia gli rende omaggio con una rassegna antologica: oltre 160 opere (in gran parte provenienti dal Whitney Museum of American Art di New York), tra cui celebri capolavori come "Summer interior", "Morning Sun" e "A woman in the sun", ma anche diversi quadri mai esposti saranno in mostra da questa sera fino al 31 gennaio a Milano, a Palazzo Reale, per poi approdare nella capitale, al museo della Fondazione Roma, dal 16 febbraio al 13 giugno prossimi. Un uomo dall'aspetto anonimo e dalla biografia ordinaria che, come sottolinea la studiosa Carol Troyen, "ha saputo dare vita a immagini indimenticabili di luoghi comuni, dalle tavole calde aperte tutta la notte alle anonime facciate dei negozi, dalle sale di cinema dal fascino pomposo ai bungalow di Cape Code immersi nel sole di fine estate". Immagini a prima vista semplici e ordinarie, tratte dalla vita del ceto medio cui lui stesso apparteneva, ma allo stesso tempo cosi' particolari da rendere la sua estetica una delle piu' riconoscibili e incisive del tempo. Era particolarmente taciturno Edward Hopper, convinto che ogni opera non andasse mai spiegata a parole, cosi' pensava e parlava disegnando. Lo ha fatto per oltre sessant'anni, attraversando avanguardie e correnti pittoriche senza modificare il proprio stile, restando tenacemente realista. Ma di un realismo tutto suo, sempre portatore di qualche elemento surreale, di punti di vista insoliti, di una luce magica e penetrante.

Il percorso della mostra attraversa tutta la produzione di Hopper, ed e' suddiviso in sette sezioni seguendo un ordine tematico e cronologico, dalla formazione accademica degli anni in cui studiava a Parigi, fino al periodo "classico" e piu' noto degli anni '30, '40 e '50, per concludere con le grandi e intense immagini degli ultimi anni. Una mostra che, ha voluto sottolineare l'assessore milanese alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, "ci fa vedere Hopper mentre crea". E infatti, dopo le prime sezioni dedicate ad "Autoritratti", "Formazione e prime opere", "Hopper a Parigi" e incisioni, giunge "L'elaborazione di Hopper: dal disegno alla tela", che celebra la sua straordinaria mano di disegnatore e il suo metodo di lavoro. Se l'innovazione e la poesia di questo artista risiedono nel suo modo di presentare le evocazioni astratte e atmosferiche di tempo, luogo e memoria, e' proprio attraverso i disegni che si puo' capire l'infinito lavoro che compiva per raggiungere quel risultato, dal particolare al generale.

Per esempio, da un gruppo significativo di bozzetti preparatori per "Morning sun" e per il precedente "New York movie", si puo' vedere chiaramente come prenda forma la figura femminile: all'inizio quasi un ritratto della moglie Jo, sua unica modella, per poi giungere all "maschera" del cinema assorta nei suoi pensieri e bella come una diva. Concludono l'esposizione le sale dedicate a "L'erotismo di Hopper" e "L'essenza dell'artista. Luogo tempo e memoria", tutto arricchito da un importante apparato fotografico, biografico e storico, in cui viene ripercorsa la storia americana dagli anni '20 agli anni '60 del XX secolo. Novita' nella novita' l'installazione multimediale e interattiva di Gustav Deutsch, film-maker e artista austriaco, che fara' entrare fisicamente i visitatori nel mondo di Hopper grazie alla ricostruzione della scenografia raffigurata nel dipinto "Morning sun". Tutti potranno diventare protagonisti del quadro, entrando sul "set" come attori di brevi rappresentazioni, filmate da una telecamera e proiettate su uno schermo.

Il Bauhaus di scena. A Palazzo Ducale vasta retrospettiva su Otto Hofmann


OTTO HOFMANN

fino al 14 febbraio 2010 | appartamento del doge | palazzo ducale | venezia

Genova ricorda i 90 anni dalla nascita del Bauhaus con un'ampia retrospettiva su Otto Hofmann (1907-1996), artista tedesco tra i più interessanti del gruppo che condivise quell'esperienza nella celebre scuola a Dessau.

Sono esposte quattrocento opere - molte inedite - tra dipinti, disegni, fotografie, ceramiche, xilografie, documenti d'epoca e, vera rarità, i quaderni illustrati da Hofmann delle lezioni tenute da Kandinskij e Klee tra il 1928 e il 1930.

La mostra, ideata e curata da Giovanni Battista Martini, oltre a fornire un'occasione di approfondimento sugli aspetti interdisciplinari che caratterizzano il Bauhaus e le avanguardie artistiche nel secolo scorso, propone un percorso nel quale si intrecciano gli eventi personali dell'artista e quelli storici del Novecento: dalla nascita del nazionalsocialismo all'invasione della Russia, dalla divisione delle due Germanie alla costruzione del Muro.

Hofmann ha fatto proprio il linguaggio della pittura astratta e ne ha contemporaneamente rifiutato i dogmi a favore di una costante ricerca di libertà d'espressione dall'alto valore poetico e spirituale. Nella prima delle cinque sezioni si documenta la permanenza di Hofmann al Bauhaus dove tiene la sua prima mostra personale negli anni '30.

Un'apposita sala vede poi riunite le lettere, correlate da piccoli acquerelli di un'intensa e struggente bellezza, inviate dal fronte russo alla moglie e ad alcuni amici dal 1941 al 1946.

Ci sono quindi i lavori dell'immediato dopoguerra, realizzati al suo ritorno in Turingia, in un clima di sofferenza per le crescenti divergenze con la nuova classe dirigente comunista, a quelli del 1950-51 a Berlino Ovest, molti dei quali andati dispersi a causa della fuga dell'artista e ritrovati dopo la caduta del Muro.

In mostra anche le opere eseguite durante i lunghi soggiorni tra Parigi, Bruxelles, Cagnes, Berlino e quelle di Pompeiana, piccolo borgo della Riviera Ligure, dove trascorse gli ultimi vent'anni della sua vita, attratto dalla luce e dai colori del Mediterraneo.

In mostra anche una rassegna con 50 fotografie originali di molti artisti Bauhaus: László Moholy-Nagy, Lucia Moholy, Florence Henri, Walter Peterhans, Lux Feininger, Piet Zwart, Franz Roh, Greta Stern e naturalmente Hofmann. Per questi artisti c'è l'esigenza di definire la fotografia come un elemento autonomo, sia rispetto alla pittura, sia a un uso descrittivo e documentaristico. László Moholy-Nagy è il precursore e la figura chiave di questa nuova ricerca. Gli artisti Bauhaus elaborano l'immagine fotografica, creano rospettive inusuali, tagli insoliti, e ci restituiscono un'interpretazione del mondo circostante e della vita quotidiana collegata a nuovi codici visivi.



OTTO HOFMANN
La Poetica del Bauhaus
Dal 16 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010
Appartamento del Doge, Palazzo Ducale, Genova
Orari: dalle 9.00 alle 19.00, Lunedì chiuso
Biglietti: 9 euro intero - 6 euro ridotto - 3 euro scuole
Mercoledì ingresso a prezzo speciale 3 euro
Prenotazioni biglietteria di Palazzo Ducale: tel. 010 5574065
www.palazzoducale.genova.it
Ufficio Stampa Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
Camilla Talfani - Massimo Sorci - Isabella Bernardin
Tel. 010.5574012 - 74826 - 74071
press@palazzoducale.genova.it


Immagine: Otto Hofmann, Komposition, 1932, olio su tela, Städtische Museen Jena, Kunstsammlung


lunedì 12 ottobre 2009

Più vero del vero. Cadaveri a Zurigo per la mostra blockbuster…


Ma quali Picasso, Van Gogh, o Leonardo da Vinci. Per fare una mostra di successo, basta esporre… un uomo. O meglio, un ex-uomo, un cadavere. Le prove? Sono più di 28 milioni le persone che in tutto il mondo hanno visitato la mostra Körperwelten negli ultimi anni.
Veri corpi umani disseccati, grazie all'invenzione spettacolare di Gunther von Hagens, la cosiddetta plastinazione - una tecnica di conservazione che gli permette di ottenere corpi plastinati durevoli e fedeli alla natura mediante un'impregnazione sotto vuoto. I corpi plastinati di von Hagens convincono non solo per la preparazione precisissima e scientificamente fondata, ma anche per la forma di presentazione creativa-estetica e spesso anche insolita.
Ora l'esposizione anatomica ritorna in Svizzera, per riprendere il grande successo che ha avuto a Basilea precisamente dieci anni fa, dove la mostra ha attirato oltre 600mila visitatori. Per la presentazione a Zurigo il dottor Gunther von Hagens e la dottoressa Angelina Whalley hanno ideato un concetto di mostra completamente nuovo: Körperwelten & il ciclo della vita. Illustrato con dei cadaveri…

Fino al 28 febbraio 2010
Körperwelten Zurich
Giessereistrasse 18 - CH-8005 Zurich
Web:
www.koerperwelten.de


Nuovo corso all'Istituto Luigi Sturzo a Roma


PROGRAMMAZIONE, FINANZIAMENTI E PROGETTAZIONE CULTURALE TRA CREATIVITA' E INNOVAZIONE



3-4-5-6 novembre 2009 | palazzo baldassini, via delle coppelle 35 | roma


Dal 3 al 6 novembre l'Istituto Luigi Sturzo propone la XVI edizione del corso "Programmazione, Finanziamenti e Progettazione culturale tra creatività e innovazione", proposta formativa nata dall'esperienza maturata dall'ente nel settore della progettazione e del management culturale.

Il corso si inserisce nell'ambito del progetto formativo "Strumenti per la Cultura" che prosegue con successo dal 2003 con iniziative di formazione specialistica rivolte a operatori del settore culturale e a tutti coloro che intendono operare nella cultura.

Durante le quattro giornate non saranno trasferite solo conoscenze teoriche generali riguardo specifiche linee di finanziamento ma, attraverso esercitazioni pratiche individuali e di gruppo, si forniranno ai corsisti gli strumenti fondamentali per la presentazione di proposte strutturalmente complete e conformi ai parametri normalmente richiesti dalla Commissione europea. Tra gli altri saranno presi in considerazione, in particolare, il Programma Quadro Cultura e il Lifelong Learning Programme.

Al termine del percorso formativo i corsisti saranno in grado di identificare e utilizzare gli strumenti finanziari a disposizione per il settore culturale trasformando idee progettuali in proposte operative creative e innovative.

Il costo del corso dal 2003 permane a 400 euro, nonostante la costante crescita qualitativa dell'iniziativa legata all'importante contributo dato da professionisti del settore, alla specificità dei materiali didattici messi a disposizione e alla efficacia della metodologia didattica adottata.

Il numero massimo di partecipanti ammissibili è 24. Le iscrizioni scadono il 2 novembre 2009. Il programma è scaricabile dal sito www.sturzo.it

Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 06.6840421, oppure scrivere a corsi@sturzo.it

sabato 10 ottobre 2009

OMAR GALLIANI - Dep Art Milano 16 ottobre ore 18.00


Newsletter editorialeNewsletter editoriale
OMAR GALLIANI
"Apri gli occhi... chiudi gli occhi"
sarà presente l'artista

Inaugurazione venerdi 16 ottobre 2009
Ore 18,00


catalogo con testo di Flavio Arensi
Le immagini delle opere saranno disponibili al seguente link a partire da mercoledi 14 ottobre

Newsletter editoriale
Dep Art
Via Mario Giuriati, 9 (22 marzo-v.le campania)
Milano 20129
Tel. 02 36536520 / 335 1998212
art@depart.it - www.depart.it
orario: da martedi a sabato 15-19
Mattine e festivi su appuntamento


Si apre Lu.Be.C. 2009, rassegna delle soluzioni ICT per la valorizzazione dei beni culturali e del turismo

Lu.Be.C. 2009

22 e 23 ottobre 2009 | real collegio | lucca


L'investimento nei beni culturali tra sostenibilità gestionale ed effetti sull'indotto, comunicazione digitale per la promozione turistica, beni culturali come leva per la promozione del made in Italy, volontariato, allestimenti innovativi e museografia contemporanea: questi e molti altri i temi di Lu.Be.C 2009.
Lu.Be.C., giunto quest'anno alla quinta edizione, sarà incentrato sul tema dello sviluppo economico territoriale attraverso la valorizzazione dei beni culturali. L'incontro promuove e approfondisce la conoscenza dello scenario complessivo del settore, sia sotto il profilo dell'innovazione tecnologica e gestionale, sia sotto quello dell'integrazione tra le diverse tipologie di risorse turistico - culturali, inscindibilmente legate agli strumenti dell'economia, del marketing, della comunicazione.
In un giorno e mezzo di lavori, PA centrale e locale, operatori dell'ICT, imprese, musei, biblioteche, archivi, siti archeologici, soggetti pubblici e privati, consapevoli della necessità di una riforma nelle procedure tradizionali e di un aggiornamento continuo delle professionalità, si incontreranno tra i desk espositivi e le sessioni convegnisti che di Lu.Be.C., occasione proficua di incontro per costruire nuove strategie e rispondere alle pressanti esigenze di tutti gli operatori coinvolti nella filiera beni culturali - turismo - tecnologia.
Il coinvolgimento di un ospite d'eccezione quale la Cina è in linea con l'internazionalizzazione dell'edizione 2009: il Direttore Generale dell'Ente Nazionale del Turismo Cinese presenterà il suo punto di vista sul nostro Paese e potrà conoscere contemporaneamente il mondo delle PMI che ruotano intorno alla filiera.
In questo quadro gli espositori potranno incontrare professionisti ed operatori del settore provenienti dalla Pubblica Amministrazione, da centri di ricerca, musei, università e associazioni e scoprire l'applicazione di nuove tecnologie agli ambienti virtuali, alla comunicazione, fruizione e conservazione del patrimonio culturale.
Hanno confermato la loro partecipazione ai dibattiti e alla rassegna: Ministero per i beni e le attività culturali, Marco Cammelli, Mario Resca, Provincia dell'Aquila, Fiorenzo Alferi, Paco Lanciano, Museo Italiano del Fumetto e dell'Immagine, UVAL -DPS, Ministero dello Sviluppo Economico, Paolo Cocchi, Microsoft, Umberto Croppi, Regione Toscana, Andrea Marcucci, Fabio Pammolli, Maddalena Ragni, Alberto Versace, Sincro Consulting, Stefania Pezzopane, A&G Soluzioni Digitali, Giampiero Marchesi, Paola Verdinelli De Cesare, MAV - Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, Benedetta Stratta, Infologic, Paolo Di Nola, Scuola Normale Superiore di Pisa, Massimo Bressan, Stefano De Caro, Cesvot, Francesca Leon, Francesco Palumbo, Claudio Rosati, Sun Microsystems, CESVOT, Franco Ricca, Giuliana Ericani, Cattid RFID Lab "La Sapienza", Stefano Filipponi, Fondazione Campus Studi del Mediterraneo, Caterina Rapetti, Comune di Lucca, Stefania Vola, Patrizio Petrucci, Asteria Multimedia, Gian Bruno Ravenni, MACO Olografa, Renzo Razzano, Ente Nazionale del Turismo Cinese, Maria Pia Bertolucci,Vilau, Antonia d'Aniello, Ermanno Bonomi, Confcultura, Michele Vianello, Lucense, Benedetto Benedetti, Camera di Commercio di Lucca, Massimo Rovelli, Paolo Lanari, Carlo Musacchio, Shxiong Shanhua, Luigi Maria Di Corato, M.E.T.A., Maria Adriana Giusti, Marilena Pasquali, Centrica, Alberto Bellelli, ArtCò Multimedia, Antonio Calicchia, Liberologico, Luca Sbrilli, Art Mall, Massimo Maisto, Nicola e Cristina Mattera, Serena Ferrari, Gavino Sini, Pubblidada, Moreno Bruni, Patrizia Asproni, Provincia di Roma, Carlo Sangalli, Giuseppe Pizza, Mario Lolli Ghetti, Provincia di Lucca, Percorsi di Luce, Cristina Rapisarda Sassoon, APT Lucca, Vezio De Lucia, Antonia Recchia, APT Versilia, Mario Dal Co', Luigi Covatta, Claudio Ricci, Luigi Perissich, Emil Abirascid, Alferi Voltan, Marco Cappellini,Comune di Carpi, Studio Azzurro e molti altri ancora..
Lu.Be.C. 2009 si svolge
Sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica
Con il patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per il Turismo, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero degli Affari Esteri, Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, ANCI, UPI. Con il sostegno ed il contributo di
Comune di Lucca, Provincia di Lucca, Regione Toscana, Camera di Commercio di Lucca, Fondazione Banca del Monte, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
In collaborazione con Confcultura, Ministero per i Beni e le Attività Cultura



Lu.Be.C. 2009
22 e 23 ottobre 2009
Lucca, Real Collegio
www.lubec.it
Scarica il Programma preliminare
La partecipazione ai convegni è gratuita, l'iscrizione necessaria. Iscriviti
Diventa espositore, presenta i tuoi progetti! Scrivi a espositori@promopa.it
Informazioni
Promo P.A. Fondazione
Segreteria Organizzativa Convegni

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sabato 19 settembre 2009

I paesaggi e la natura dell’arte

fino al 30.IX.2009
I paesaggi e la natura dell’arte
Benevento, Arcos

Nel cuore antico di Benevento ci s’immerge nel paesaggio contemporaneo. A coglier le essenze più disparate della natura. Con gli occhi sui materiali e la mente altrove. Tra gli archi di Arcos e gli echi di Eccher...

Ancora guidato dal pretesto tematico, il Museo d’Arte Contemporanea del Sannio diventa questa volta mecenate di venticinque differenti intercettazioni dell’inesauribile voce di Madre Natura.
L’evento s’incastra all’interno di un ventaglio di attività, promosse dalla Provincia di Benevento e dall’Assessorato al Turismo, insieme ai Beni Culturali della Regione Campania, per presentare in cornice le proposte del territorio e diventare un’occasione in più di richiamo e attrazione per i visitatori.
L’argomento è antico e complesso. E allora si comincia dolcemente, con la testa nelle favole. Entrando ci accoglie la “bellezza pericolosa” di Francesco Simeti, la natura rigogliosa che si bagna nel dolore prima di esser ricoperta di fiori e foglie, divenuta per l’occasione un parato di minuscoli Bambi ripetuti ossessivamente. Quanto basta per risvegliare il bambino che è in noi, caricandolo dopo un solo respiro della stessa angosciante paura impadronitasi del piccolo cerbiatto che avanza alla ricerca della mamma.
Poi l’occhio si addentra. Attratto dalla naturale deperibilità dei cavolfiori o dei coni al gusto di pistacchio e fragola di Mario Merz. E curiosamente rapito da sei sacchi colmi di carbone, esposti lì accanto su due scansie da Jannis Kounellis, come indizio provocatorio di una natura operosa e sotterranea.
Finché la mente si ferma. Dentro la malinconia dei pensieri di Germano Sartelli, di fronte alle ragnatele polverose e a semplici nidi di paglia, evocatori di odori e sapori di un mondo povero e quotidiano. O nel profumo fortemente simbolico di cera d’api delle imbarcazioni di Wolfgang Laib, davanti a lignee testimonianze di una cultura primitiva e agricola.
Francesco Simeti - Body part - 2009 - courtesy Galleria Francesca Minini, Milano
In ogni ambiente si respira un sentimento personale di mistero o sogno, che la musica - laddove è presente - contribuisce a riempire di ricordi ancestrali. Come nel video di Guido van der Werve, in cui la natura è innanzitutto un luogo intimo, in cui immergersi con lentezza per tentare di raggiungere quello che la realtà non è in grado di svelare immediatamente.
Il genio ama confondere e alla fine del percorso si giunge carichi d’idee, angosce e felicità. Impauriti anche per la piccolezza umana di fronte allo spettacolo infinito e inspiegabile dell’universo. Come i fiori a colori e le bacche rosso fuoco, inquietanti nella loro intramontabile banalità, recisi da Marc Quinn, o il meteorite di polistirolo puntinato di lenticchie catapultato sulla terra da Gianni Caravaggio. Nel puzzo eterno e nauseabondo di morte, tanto caro a Hermann Nitsch, che si sprigiona dal fondo di un secchio cimiteriale colmo d’acqua e di gerbere. Mentre sembrano riecheggiare i versi: “Caggiono i regni intanto / Passano genti e linguaggi: ella nol vede / E l’uomo d’eternità s’arroga il vanto”.
Gianni Caravaggio - Universo positivo, universo negativo - 2002-04 - courtesy Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice (TO) - coll. privata, Torino
La panoramica - come tutte le collettive - dona e sottrae, regala e ruba, soggiogando lo sguardo a continue sorprese e spingendo le tonalità dell’animo verso la natura più disuguale, attraverso sentieri verdi d’erba o grigi di ciottoli. Guidati da una didascalia non puntuale, che costringe in qualche caso a guardarsi indietro e ragionare. Pertanto, a pensarci, va bene così.







mercoledì 16 settembre 2009

Christian Holstad alla Galleria Civica di Modena



I CONFESS

inaugurazione domenica 20 settembre 2009 | alle 12,00 | a cura di milovan farronato | palazzo santa margherita | modena


La mostra, organizzata e coprodotta da Galleria Civica di Modena e da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si accompagna alle iniziative del festival filosofia dedicato quest'anno al tema della Comunità. Per l'occasione la mostra sarà aperta al pubblico già a partire da venerdì 18 settembre 2009.

Il percorso espositivo presenta installazioni, sculture e disegni inediti, un itinerario personale e crudo che si spinge ad investigare le contraddizioni della società americana contemporanea. Un racconto introspettivo articolato in 12 stazioni successive. Tra ascese e cadute, creatività e dissacrazione, la mostra rivisita le tappe salienti della produzione di Christian Holstad.
Strutturata in due ambienti contigui la mostra si apre con una "cappella votiva" realizzata con assi di legno inchiodate tra loro, sulle cui pareti sono affissi dodici disegni inediti, che ripercorrono una personale via crucis. E una seconda stanza, in cui l'illuminazione è capovolta e le opere appese al soffitto sono collegate tra loro da catene che disegnano un improbabile candelabro. Anche in questo caso si tratta di dodici stazioni, dodici tappe introspettive, un itinerario tra visione e allucinazioni, cadute e ascese sul Monte Calvario percorso dalla Comunità americana contemporanea.

Sempre a Palazzo Santa Margherita venerdì 18 settembre, alle ore 17.30 inaugura nelle Sale Superiori la mostra Ethos degli italiani. Olivo Barbieri site specific_MODENA 08 e, nell'ambito di Area Progetto, dedicato alla creatività giovanile emergente, l'installazione di Ana Maria Bresciani dal titolo Omnia Vincit Labor, entrambe le iniziative rientrano nel programma del festival filosofia e resteranno aperte al pubblico fino al prossimo 18 ottobre.

In occasione della notte del Tiratardi, nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita, sabato 19 settembre, a partire dalle 24,00, Dj Set by Christian Holstad.



Christian Holstad. I Confess
20 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
Galleria Civica di Modena
Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena
da martedì a venerdì 10,30-13,00; 15,00-18,00
sabato, domenica e festivi 10,30-18,00
lunedì chiuso
ingresso gratuito
info: tel. +39 059 2032911/2032940
www.galleriacivicadimodena.it
Immagine:Christian Holstad The Gift, 2009, grafite e foglia d'oro su carta da giornale, courtesy Galleria Massimo De Carlo, Milano.


lunedì 14 settembre 2009

HENRI MATISSE - LES COUCOUS TAPIS BLEU ET ROSE

HENRI MATISSE - LES COUCOUS TAPIS BLEU ET ROSE

23-24-25 febbraio 2009
Christie's - Parigi
Stima:€ 12.000.000,00 - € 18.000.000,00
Aggiudicato:€ 35.905.000,00

ArtVerona: il grande evento che apre i dialoghi del mercato dell'arte



ARTVERONA. FIERA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

dal 17 al 21 settembre 2009 | verona

Il grande evento che apre i dialoghi del mercato dell'arte e si svolge in contemporanea con Abitare il Tempo

Quinta edizione di ArtVerona. Con importanti novità. Invece che ad ottobre, si svolge a metà settembre, e apre così il mercato della seconda parte dell'anno.

Avviene in contemporanea con Abitare il Tempo, ora che è più vivo il dibattito sul rapporto fra il collezionismo di design e quello di arte contemporanea.

È il più ampio panorama delle gallerie italiane di qualità con un vivace contesto di eventi curati da esperti di fama.

ArtVerona 09 rinnova ed esalta la qualità degli espositori e delle opere proposte. E ne arricchisce la presenza con molti originali collateral, che contribuiscono a fare di ArtVerona non solo una delle più importanti manifestazioni di mercato, ma anche un attrattivo evento artistico culturale.

Famosi e stimati sono i curatori che li hanno progettati e li presentano.

La bella atmosfera, la fluidità dei percorsi, l'efficienza organizzativa, il fascino di Verona intorno: restano immutate le caratteristiche che hanno già dato ad ArtVerona il contributo per il suo successo.

venerdì 11 settembre 2009

Ambra Morosi inaugura a Pistoia a Palazzo Pretorio


SOLI NELL’ARIA

inaugurazione sabato 12 settembre | ore 17,00 | a cura della dott.ssa ambra grieco | palazzo pretorio | pistoia


Sabato 12 settembre alle ore 17 si inaugura presso la suggestiva cornice dell'atrio del Tribunale di Pistoia, la nuova mostra personale della pittrice Ambra Morosi dal titolo: "Soli nell'Aria".
Una ventina di grandi opere racconteranno il nuovo percorso dell'artista pistoiese. Dai venti dell'Estensionismo, del quale la Morosi è stata la fondatrice, ad un approdo più "fisico" della Sua interpretazione estetica, ma ancora clamorosamente magico.
La mostra è curata dalla Dott.ssa Ambra Grieco e si svolgerà presso la sede di Palazzo Pretorio a Pistoia.

L’arte di Ambra Morosi ha origine nei primi anni ’80 da esperienze classicheggianti e successivamente iperrealiste. Dal 1984 al 1994 ha lavorato ad una continua ricerca di “trasformazione sfumata della materia” cioè ad una particolare tecnica di sfumato che non toglie ma costruisce la forma. Le prime esperienze espositive risalgono al 1984; da allora è sempre presente nel panorama artistico con numerose personali e collettive di livello, in ognuna delle quali si distingue per il suo originalissimo codice formale. Nel 1994 presenta la prima mostra sull’Estensionismo, un’avanguardia da lei creata ed alla quale aderiscono altri artistie e nel 1995 riceve in Campidoglio il prestigioso premio dell’Accademia dei Dioscuri per la sua ricerca. Il gruppo si scioglie nel 2004, ma la pittrice porta avanti la sua produzione estensionista a tutt’oggi, con numerose personali in prestigiose sedi italiane ed estere.

L’arte della Morosi non è riconducibile ad alcuna corrente o moda artistica dir si voglia, il suo codice estetico è ben riconoscibile proprio per la sua assoluta originalità. L’artista preferisce lavorare su tele di grandi dimensioni, nelle quali affronta la sua tematica preferita: la figura umana, l’Io e la sua interiorità… L’emozione dell’Io e il suo mistero. La pittrice utilizza una tecnica mista (mixed media), servendosi di olii magri, acrilici e pastelli.

Sue opere sono in collezioni private in U.S.A., Giappone (Osaka), nel Museo di Arte Moderna di Cracovia e nella Galleria Vaticana.



Ambra Morosi dal titolo Soli nell'Aria
Vernissage: 12 Settembre 2009 ore 17:00
Dal 12 settembre al 30 settembre 2009
Orario di apertura: lun-dom dalle 09:30 alle 19.30
Ingresso libero
Atrio del Tribunale di Pistoia
Palazzo Pretorio
Piazza Duomo 6
51100 Pistoia PT
info@estensionismo.com
www.estensionismo.com


Alessandro Bruschetti Futurismo aeropittorico e purilumetria

Alessandro Bruschetti
Futurismo aeropittorico e purilumetria

- Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia
- Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago, Perugia

5 settembre – 1 novembre 2009



Nell’anno del Centenario della nascita del Futurismo l’Umbria dedica un’importante mostra monografica ad uno dei più noti futuristi umbri della seconda generazione: Alessandro Bruschetti. Come per altri grandi eventi la mostra, Alessandro Bruschetti futurismo aeropittorico e purilumetria, è articolata in più sedi. A Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago, Perugia, saranno presentate opere datate fra il 1928 e il 1977 che ripercorrono tutto l’itinerario estetico dell’artista e l’evoluzione del suo linguaggio, mentre a Palazzo Baldeschi al Corso di Perugia, sede espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, si focalizzerà l’attenzione sull’ampio tema del Sacro, anch’esso declinato dall’artista in vari linguaggi. Questa mostra è la prima retrospettiva monografica dopo quella Antologica dedicatagli dalla Regione Umbria, a Perugia, seguita alla morte dell’artista avvenuta nel 1980. Il progetto scientifico è degli Archivi Gerardo Dottori.

Orario Mostra Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia:
Tutti i giorni 10-13, 15-19
INGRESSO GRATUITO

Per Informazioni e visite guidate:
Archivi Gerardo Dottori Perugia
tel. fax. 075 5725220 – 3383862938
info@gerardodottori.net - Sito Web: www.gerardodottori.net

Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia 075 5730233

Orario Mostra Palazzo della Corgna, Castiglione del Lago, Pg
Tutti i giorni 9,30- 10,30, 15,30-19
Tel. 075 951099

Corot, Picasso, Fattori, De Pisis, per la prima volta a confronto


DA COROT A PICASSO, DA FATTORI A DE PISIS
LA PHILLIPS COLLECTION DI WASHINGTON E LA COLLEZIONE RICCI ODDI DI PIACENZA

dal 15 settembre 2008 | palazzo baldeschi al corso | perugia


Dal 15 settembre 2008 al 18 gennaio 2009, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia propone, nella propria sede espositiva di Palazzo Baldeschi al Corso, un affascinante confronto tra due "gusti collezionistici", l'uno quello degli americani Duncan e Elisa Phillips "Da Corot a Picasso", l'altro del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi "Da Fattori a De Pisis".

Dagli Stati Uniti arriverà, infatti, una selezione di opere dei maggiori maestri dell'impressionismo e delle avanguardie europee del Novecento, tra cui Corot, Courbet, Manet, Monet, Bonnard, Van Gogh, Cezanne, Modigliani, Kandinsky, Braque, Picasso.
Nella mostra, presentata da Vittorio Sgarbi, questi grandi maestri saranno posti a confronto con i protagonisti dell'arte italiana tra Ottocento e Novecento tra cui Fattori, Sartorio, Carrà, Casorati, Campigli, De Pisis.

Con questa iniziativa la Fondazione celebra il Centenario della costituzione della Cassa di Risparmio di Perugia, di cui ha ereditato l'impegno sul versante sociale e del mecenatismo culturale.




giovedì 16 luglio 2009

Adesioni alla memoria del "Dott. Camillo Battista"



Proposta di adesione per intitolare il Reparto di Oncologia del Cardarelli alla Memoria del Dott. Camillo Battista.

Possa Dio donare a Maria, al dolcissimo Giuseppe, a Nadia, ad Achille, ai suoi meravigliosi genitori ed a tutti noi il conforto in questa vita e la speranza di incontrare Camillo in una vita migliore di questa.
G.T.

Prego coloro i quali condividono con me il desiderio di intitolare il Reparto di Oncologia del Cardarelli alla memoria del Dott. Camillo Battista (ci siamo già mossi concretamente in tal senso) di inviare la loro adesione (possibilmente sintetica) al seguente indirizzo e-mail: g.t@fastwebnet.it
Tutti possono inviare la loro adesione, all'indirizzo e-mail sopra evidenziato, con proprio nome
e cognome, oppure rispondendo a questo post, sarà mia cura trasmetterle al gruppo d'iniziativa.

Francesco Damiano.

giovedì 9 luglio 2009

Foto del Dott. Camillo Battista

Foto del Dott. Camillo Battista

Questa foto del Dott. Camillo Battista,
per gentile concessione della moglie,
è pubblicata per tutti coloro che lo amano.

A tutti coloro a cui ha dato la forza e speranza di vivere,
a tutti coloro che vivono.

Ciao Camillo, sei stupendo e come sempre "un gladiatore"
come da un post, cosi forte di sentimenti.
Da Franco, dai tuoi piccoli pazienti, dai tuoi angeli che ho conosciuto,
dai tuoi pazienti.

Grazie d'averti conosciuto, grazie d'essermi stato amico-fratello,
grazie d'averti sentito e baciato,
grazie a Dio d'averti fatto ed essere umano,
quando eri e sei un angelo.

Ciao Camillo, sei sempre per me e per tutti : UN ANGELO

Francesco Damiano

sabato 27 giugno 2009

Messa di suffragio per il Dott. Camillo Battista

Messa di suffragio

La messa di suffragio del Dott. Camillo Battista,
si terrà il giorno 14 Luglio 2009 alle ore 18,30,
presso la Parrocchia di San Giuseppe Calasanzio,
in Via delle Scuole Pie (Fuorigrotta-Napoli).

Tutti coloro che vogliono parteciparvi,
sono ben accettati a manifestare le loro
testimonianze.

Con l'autorizzazione della Dott.sa Maria.
Francesco Damiano.

giovedì 18 giugno 2009

Camillo Battista

Camillo Battista

Ieri alle 18,00 è mancato il Dott. Camillo Battista,
oncologo dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

Mio cognato Camillo era un Nobile d'animo, gentile, sincero, affettuoso, un Signore da tutti i punti di vista. Mio riferimento morale, mio idolo; era stato e sarà per sempre mio traguardo d'arrivo.
Mi viene a mancare stando lontani, tante circostanze non volute da noi ci hanno tenuto lontani,
avrei voluto stargli vicino in questi giorni, ma ho preferito lasciarlo stare con la sua famiglia ed al suo piccolo erede.

Nella sua breve carriera ha salvato tante vite dal cancro, bambini in particolare, mia madre che tanto lo stimava. Purtroppo non ha potuto salvare la sua.

Mi mancherà molto, ma molto, spero che mi aspetterà a braccia aperte e sorridente come sempre.

Ciao Camillo, ti voglio bene.

Francesco Damiano



La messa di suffragio del Dott. Camillo Battista,
si terrà il giorno 14 Luglio 2009 alle ore 18,30,
presso la Parrocchia di San Giuseppe Calasanzio,
in Via delle Scuole Pie (Fuorigrotta-Napoli).

BATTISTA CAMILLO
Data di nascita: 10/5/1957
Luogo di nascita: NAPOLI
Iscrizione all'Albo:
Medici - Chirurghi
Codice: 17942
Data di Laurea: 13/11/1981
Anno abilitazione: 1981
Titoli:
Specializzazione: ONCOLOGIA

Foto del Dott. Camillo Battista


mercoledì 17 giugno 2009

Castello Sforzesco: restauri per il progetto museologico

Castello Sforzesco: restauri per il progetto museologico


Prosegue il programma di interventi al Castello Sforzesco, con il restauro delle facciate esterne, la ridistribuzione degli spazi interni dell'ex Ospedale (Cortina S. Spirito), il restauro delle facciate della Cortina Sud, della Rocchetta e della Corte Ducale, oltre al recupero del Rivellino di Santo Spirito. L'annuncio proviene dall'assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini, dopo l'approvazione del 12 giugno di due progetti definitivi da parte della Giunta per restituire alla città un Castello completamente rinnovato e restaurato entro il marzo 2011, in previsione di una nuova ridistribuzione degli spazi museali per gli eventi di Expo 2015. Le opere saranno dirette e realizzate a cura dell'Area Tecnica del Comune, settore Tecnico per la Cultura.

Il nome del castello riporta al XV secolo, all'epoca di Francesco Sforza, che lo volle ricostruire a partire dal 1450, ma la sua origine è più antica: sorse infatti per volere di Galeazzo II Visconti nella seconda metà del Trecento. Per secoli è stato solo il simbolo del potere esercitato dai Signori di Milano e oggi invece sempre più un luogo dedicato alla cultura. Dopo aver recentemente recuperato e aperto al pubblico la "Strada coperta della Ghirlanda", gli amministratori meneghini vogliono farne il "museo dei musei". Con questo intervento il Castello è destinato a divenire un luogo in cui l'intrattenimento e l'educazione si uniranno in particolare per i giovani.

Tra i due i progetti approvati, il più oneroso, prevede una spesa di 9.052.000 euro e riguarda il restauro delle facciate della Corte Ducale, del Cortile della Rocchetta, della Cortina Sud, la copertura della Corte Ducale. Nell'ambito di interventi di restauro conservativo, tutti gli elementi costitutivi delle facciate, gli intonaci decorati e i dipinti murali che oggi sono fortemente degradati verranno stuccati e integrati nelle parti mancanti nonché puliti e protetti con speciali materiali. Si farà anche una revisione della copertura e il consolidamento della loggia della Corte Ducale e verranno riportate alla luce decorazioni pittoriche coperte ormai da troppi anni da intonaci moderni.

Il secondo progetto concerne invece il restauro delle facciate e degli spazi esterni dell'ex Ospedale (Cortina Santo Spirito), il rifacimento delle coperture e comporta un investimento di 1.109.600 euro.

Entrambi i progetti vanno ad integrarsi con la nuova illuminazione a luce bianca del semicerchio che si affaccia su Cairoli e sono interamente finanziati dalla Fondazione Cariplo, che con l'importante contributo (26 milioni di Euro) a favore del rinnovamento dei Musei del Castello Sforzesco vuole, da un lato, consolidare il tradizionale e costante impegno della Fondazione per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e storico milanese e lombardo, dall'altro, sostenere un progetto di particolare rilevanza culturale. Da questo punto di vista, il progetto si colloca sulla scia dei più grandi interventi di restauro, riqualificazione e valorizzazione realizzati negli ultimi anni; interventi tutti che hanno promosso per Milano non solo un arricchimento in termini monumentali, ma di offerta culturale. Nel caso specifico, i Musei del Castello Sforzesco possono vantare, oltre alla qualità dei tesori storici e artistici conservati, una tradizione unica di vocazione al "servizio educativo" per i cittadini, come è nella migliore tradizione dei Musei Civici.
Il nuovo progetto museologico si propone quindi di mantenere inalterata questa tradizione, anzi di potenziarla, potendosi avvalere di un completo rinnovamento, anche tecnologico, delle strutture e degli spazi dedicati, condotto con pieno rispetto per la storicità del complesso monumentale e dunque con rigoroso scrupolo filologico.

Il Castello Sforzesco è interessato altresì da un piano di risistemazione approvato lo scorso gennaio e firmato dal londinese David Chipperfield e dal ferrarese Michele De Lucchi. Anch'esso finanziato dalla Fondazione Cariplo, prevede un caffè con dehor nel cortile, un ristorante panoramico, nuovi allestimenti museali e una nuova torre di collegamento che apra ai turisti la passeggiata sulle 'merlate' del castello. I lavori dovrebbero partire il prossimo autunno.

Due mostre per Castelbasso progetto Cultura 2009


ALBERTO BURRI. EQUILIBRIO, STRUTTURA, RITMO, LUCE
QUI E' ALTROVE

"Castelbasso Progetto Cultura", manifestazione ormai riconosciuta tra le più importanti iniziative culturali italiane, si fa di nuovo portatrice di un nuovo evento culturale fatto di arte.
La Fondazione "Malvina Menegaz per le Arti e le Culture" , che da questo anno organizza la manifestazione, ospiterà nelle sale della sua sede a Palazzo Clemente, completamente restaurato e dotato dei dispositivi più aggiornati per una attività espositiva di alto livello, una importante mostra dedicata al Maestro Alberto Burri.
E' una esposizione che sicuramente richiamerà, come nel caso della precedente dedicata a de Chirico, un grande pubblico, ed è la prima di opere del maestro in Abruzzo e dunque, anche per questo, un avvenimento culturale particolarmente significativo per la Regione soprattutto nel momento in cui un evento come il terremoto ha fiaccato lo spirito e l'animo degli abitanti dell'intero territorio.
In quattro grandi sale saranno presentate oltre venti grandi opere delle fasi più importanti della ricerca dell'artista umbro, dai famosi "Sacchi" alle "Combustioni", legni e plastiche, dai "Cretti" fino ai "Cellotex" .

Dal 18 luglio si potrà visitare anche la mostra "qui e' altrove" , a cura di Francesco Poli e Francesca Referza e realizzata in collaborazione con l' "Associazione Amici per Castelbasso" , con installazioni di opere in alcuni punti appositamente individuati del borgo di Castelbasso e opere di 21 artisti, italiani e stranieri, la cui ricerca spazia dall'installazione al video alla fotografia. Per questa mostra, che ha lo scopo di registrare e mettere a confronto alcuni aspetti delle più recenti ricerche contemporanee del panorama italiano, ma non solo, sono stati selezionati e invitati artisti già riconosciuti tra i più interessanti dell'attuale scena artistica, accanto ad altri più giovani, sia anagraficamente che come esperienza. Gli artisti presenti: Francesco Arena, Gianni Caravaggio, David Casini, Loris Cecchini, Michele D'Agostino, Silvia Giambrone, Daniel Glaser & Magdalena Kunz, Angela Glajcar, Loredana Longo, Armando Lulaj, Marzia Migliora, Jacopo Miliani, Andrea Nacciarriti, Paolo Piscitelli, Arcangelo Sassolino, Eugenio Tibaldi, Nikola Uzunovski, Nico Vascellari, Eltjon Valle, Jelena Vasiljev, Italo Zuffi.

La mostra, è il primo evento di una nuova programmazione di arte contemporanea giovane che, a partire dal 2009 e fino al 2012, sarà ospitata dalla sede di Palazzo De Sanctis, già utilizzata per mostre personali e collettive di artisti del Novecento.



La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture organizza la manifestazione "Castelbasso Progetto Cultura 2009"

Alberto Burri. Equilibrio, struttura, ritmo, luce
Dal 21 giugno al 30 Agosto 2009
A cura di Francesco Poli
Palazzo Clemente a Castelbasso
Dal 21 giugno al 17 luglio dalle 16- 20
Festivi e Prefestivi: dalle 10-13/16.00-20.00 chiuso il lunedì
Orari: 19-24 tutti i giorni
Prezzo biglietto € 5,00

martedì 16 giugno 2009

fino al 19.VII.2009 Filippo de Pisis Bologna, Museo Morandi

Gli ultimi anni di un’intensa carriera, trascorsa in gran parte lontano dalla terra natia. La malinconia e il turbamento del ritorno alla patria. In una mostra che promette più di quel che mantiene...



Nata per coronare la proficua collaborazione tra la Gam di Ferrara e le istituzioni bolognesi di Mambo e l’ospitante Museo Morandi, l’esposizione dedicata al pittore ferrarese è stata pensata fra i capolavori permanenti dell’ormai tributatissimo Giorgio Morandi.
La scelta intende chiaramente stabilire un legame fra i due artisti; ma se si percepisce certo una correlazione più immediata fra il maestro bolognese e Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 - Milano, 1956) rispetto ai precedenti ospiti, i coniugi Becher, parallelamente il confronto risulta meno stimolante e ardito.
I due celeberrimi emilian-romagnoli ebbero rapporti già in vita, e certo il comune milieu culturale di provenienza facilitò la vicinanza negli esiti pittorici ed estetici. Guardando alle nature morte che sfilano silenziose, il parallelo si fa decisamente palpabile. Filippo de Pisis - Nudo seduto su una sedia - 1940 ca. - olio su carta - cm 32,5x23,1 - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, FerraraI malinconici vasetti dai colori smorzati, che custodiscono fiori altrettanto eterei, richiedono una modalità di contemplazione a cui i visitatori del Museo Morandi sono già avvezzi.
Un sentimento d’inquietudine esistenziale fa da trait d’union fra i lavori, filo conduttore che combacia con la tematica dell’approfondimento specifico che intende indagare l’esposizione, che si sofferma esclusivamente sul periodo compreso fra il rientro in Italia di de Pisis, avvenuto nel ’39, e la sua morte.
Un finale di vita emotivamente travagliato - emblematico il definitivo ricovero in clinica psichiatrica -, che determina un parallelo cambio di rotta nelle modalità espressive dell’artista, il quale passa alla scarsezza dei tratti, all’evanescenza acquosa dei colori, trasformati all’occasione in bruni cupamente smorzati.
Ne sono la prova la serie di disegni a tecnica mista che costituiscono la sezione più suggestiva del percorso. I nudi maschili, fugaci e instabili apparizioni di linee tormentate, sono la più alta manifestazione di questo accentuato espressionismo, di cui s’è scritto recentemente. Il sentimento drammatico dei disegni si ripercuote sull’intenso Ritratto di Allegro (1940), in cui spazi di colore inconsistente riempiono in maniera brusca i tratti già scarni del giovane.
Della più famosa produzione di vedute, affinata nella tecnica e nella poetica durante i soggiorni all’estero - attività che fece sostenere ad Arcangeli che de Pisis fosse “il più grande vedutista del secolo” - rimangono le riproduzioni dei luoghi a lui più familiari dopo il rientro in Italia: la milanese Via Omenoni (1942) e il Cortile di via Rugabella (1943), dove trasferì il suo studio d’artista.
Filippo de Pisis - Rose nel bicchiere - 1948 - olio su tela - cm 49x49 - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, Ferrara
Pur nell’oscurità dei toni, che fanno immaginare atmosfere crepuscolari, la pennellata è quella stessa sferzata, veloce e nervosa che aveva appreso durante le sue sedute en plein air parigine e londinesi.



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