martedì 20 ottobre 2009

Gianni Dorigo. Il pianeta delle Tempeste Frammenti d’immagini dal cinema dell’URSS

23 Ottobre 2009 - 6 Gennaio 2010


Giovedì 22 ottobre alle ore 18.00 apre a Firenze il nuovo spazio Sangallo ART Station con la mostra personale di Gianni Dorigo, Il Pianeta delle tempeste.

Il titolo della mostra è tratto dall’omonimo film, tradotto in italiano come “I sette navigatori dello spazio”, un piccolo cult girato nel 1962 da Klushantsev, è la prima pellicola di fantascienza russa giunta in Italia. Un titolo che manifesta una precisa intenzione: in questa come in altre precedenti occasioni espositive, infatti, Gianni Dorigo si è ispirato al cinema per realizzare 30 nuove opere dedicate alle pietre miliari dell’avanguardia russa e sovietica, dalla Corazzata Potemkin a Ivan il Terribile.

L’atteggiamento dell’artista nei confronti del cinema è vorace ma enciclopedico: il suo lavoro si può ben definire una traduzione delle sequenze cinematografiche concentrate nell’atto unico, lentissimo ma istantaneo, della pittura. Traduzione che però, come l’etimologia insegna, è anche tradimento: Dorigo non è un pubblicitario, anche se conosce a fondo i meccanismi della comunicazione di massa, e non è un grafico anche se insegna grafica. È un artista “totale” che usa la pittura, la scrittura, il colore, la fotocopia, l’immagine moltiplicata con tutta la sete bruciante di strumenti che può concedersi soltanto chi è in possesso di uno stile abbastanza forte da non scomporsi e non confondersi di fronte a qualunque avventura di linguaggio. Dorigo ha trovato la sua strada orientando la pittura in direzione della comunicazione di massa con le sue forme e i suoi codici; ma ha sempre ricompreso le immagini medianiche, di qualunque natura esse fossero, nelle forme e nei limiti propri della pittura. Un compito niente affatto facile che implica lo sforzo costante di rivolgere lo sguardo in più direzioni contemporaneamente: uno sforzo di leggerezza, di auto-ironia, di immancabile presenza al mondo.

Gianni Dorigo è nato a Ferrara il 30 settembre del 1953. vive e lavora a Firenze. Al suo attivo ha più di 30 mostre personali; la prima, nel 1974, è stata presentata da Antonio Bueno. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Lara Vinca Masini, Eugenio Miccini, Tommaso Paloscia, Claudio Cerritelli, Omar Calabrese, Luca Beatrice. Nel 1995 il Comune di Certaldo ha voluto dedicargli un’importante mostra antologica allestita a Palazzo Pretorio.

Mostra a cura di Martina Corgnati.

Catalogo trilingue (italiano, inglese, russo) in galleria, Cambi Editore.
Testi in catalogo di Martina Corgnati, Claudio Carabba, Andrej A. Tarkovskij e Andrea Ulivi (Istituto Internazionale Andrej A. Tarkovskij, Firenze) e un racconto di Marco Innocenti.

Inaugurazione giovedì 22 ottobre 2009 ore 18.00

Orari: Martedì – Sabato 10.00 – 13.00; 15.30 – 19.30; o su appuntamento
Chiuso Domenica e Lunedì

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