OTTO HOFMANN
fino al 14 febbraio 2010 | appartamento del doge | palazzo ducale | venezia
Genova ricorda i 90 anni dalla nascita del Bauhaus con un'ampia retrospettiva su Otto Hofmann (1907-1996), artista tedesco tra i più interessanti del gruppo che condivise quell'esperienza nella celebre scuola a Dessau.Sono esposte quattrocento opere - molte inedite - tra dipinti, disegni, fotografie, ceramiche, xilografie, documenti d'epoca e, vera rarità, i quaderni illustrati da Hofmann delle lezioni tenute da Kandinskij e Klee tra il 1928 e il 1930.
La mostra, ideata e curata da Giovanni Battista Martini, oltre a fornire un'occasione di approfondimento sugli aspetti interdisciplinari che caratterizzano il Bauhaus e le avanguardie artistiche nel secolo scorso, propone un percorso nel quale si intrecciano gli eventi personali dell'artista e quelli storici del Novecento: dalla nascita del nazionalsocialismo all'invasione della Russia, dalla divisione delle due Germanie alla costruzione del Muro.
Hofmann ha fatto proprio il linguaggio della pittura astratta e ne ha contemporaneamente rifiutato i dogmi a favore di una costante ricerca di libertà d'espressione dall'alto valore poetico e spirituale. Nella prima delle cinque sezioni si documenta la permanenza di Hofmann al Bauhaus dove tiene la sua prima mostra personale negli anni '30.
Un'apposita sala vede poi riunite le lettere, correlate da piccoli acquerelli di un'intensa e struggente bellezza, inviate dal fronte russo alla moglie e ad alcuni amici dal 1941 al 1946.
Ci sono quindi i lavori dell'immediato dopoguerra, realizzati al suo ritorno in Turingia, in un clima di sofferenza per le crescenti divergenze con la nuova classe dirigente comunista, a quelli del 1950-51 a Berlino Ovest, molti dei quali andati dispersi a causa della fuga dell'artista e ritrovati dopo la caduta del Muro.
In mostra anche le opere eseguite durante i lunghi soggiorni tra Parigi, Bruxelles, Cagnes, Berlino e quelle di Pompeiana, piccolo borgo della Riviera Ligure, dove trascorse gli ultimi vent'anni della sua vita, attratto dalla luce e dai colori del Mediterraneo.
In mostra anche una rassegna con 50 fotografie originali di molti artisti Bauhaus: László Moholy-Nagy, Lucia Moholy, Florence Henri, Walter Peterhans, Lux Feininger, Piet Zwart, Franz Roh, Greta Stern e naturalmente Hofmann. Per questi artisti c'è l'esigenza di definire la fotografia come un elemento autonomo, sia rispetto alla pittura, sia a un uso descrittivo e documentaristico. László Moholy-Nagy è il precursore e la figura chiave di questa nuova ricerca. Gli artisti Bauhaus elaborano l'immagine fotografica, creano rospettive inusuali, tagli insoliti, e ci restituiscono un'interpretazione del mondo circostante e della vita quotidiana collegata a nuovi codici visivi.
OTTO HOFMANN
La Poetica del Bauhaus
Dal 16 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010
Appartamento del Doge, Palazzo Ducale, Genova
Orari: dalle 9.00 alle 19.00, Lunedì chiuso
Biglietti: 9 euro intero - 6 euro ridotto - 3 euro scuole
Mercoledì ingresso a prezzo speciale 3 euro
Prenotazioni biglietteria di Palazzo Ducale: tel. 010 5574065
www.palazzoducale.genova.it
Ufficio Stampa Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
Camilla Talfani - Massimo Sorci - Isabella Bernardin
Tel. 010.5574012 - 74826 - 74071
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Immagine: Otto Hofmann, Komposition, 1932, olio su tela, Städtische Museen Jena, Kunstsammlung
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