Parma - dal 24 novembre al 29 dicembre 2012
Luca Compiani - Alberi
ATELIER34
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Borgo Felino 34 (43121) |
barbara.atelier34@gmail.com |
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Sabato 24 novembre si inaugura, presso l'Atelier34 di Barbara Lodi (borgo Felino, 34 Parma), la personale “ALBERI” di Luca Compiani che viene a quasi due anni di distanza dall'ultima esposizione. Il pittore parmense presenterà la serie dedicata appunto al tema degli alberi che caratterizza la sua produzione più recente.
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orario: martedì – giovedì – venerdì – sabato dalle 16 chiuso domenica, lunedì, mercoledì (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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vernissage: 24 novembre 2012. h 17 |
autori: Luca Compiani |
genere: arte contemporanea, personale
comunicato stampa
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Sabato 24 novembre si inaugura, presso l'Atelier34 di Barbara Lodi (borgo Felino, 34 Parma), la personale “ALBERI” di Luca Compiani che viene a quasi due anni di distanza dall'ultima esposizione. Il pittore parmense presenterà la serie dedicata appunto al tema degli alberi che caratterizza la sua produzione più recente. Gli alberi di Luca Compiani, come si legge dalla presentazione della prof.ssa Laura Schianchi, non sono resi realisticamente ma sono elementi che contribuiscono a creare “visioni liriche di un paesaggio naturale che è solo un pretesto per la creazione di un paesaggio dell'anima in cui la concezione del reale, del dato fisico, oggettivo, si trasforma appunto in rappresentazione di un paesaggio interiore.”
* La natura prima o poi emoziona e lfemozione si fa immagine sulla tela, unfimmagine dellfanima, un paesaggio contemplato e poi reinterpretato non con lfintenzione della resa naturalistica e puntuale, ma con il desiderio di fermare quellfemozione che dopo un attimo non e piu come prima, ma si trasforma, muta, repentinamente. Queste opere di L. C. appaiono immediatamente come visioni liriche di un paesaggio naturale che e solo un pretesto per la creazione di un paesaggio dell’anima in cui la concezione del reale, del dato fisico, oggettivo, si trasforma appunto in rappresentazione di un paesaggio interiore. Le trasfigurazioni del paesaggio naturale sono spesso velate da una sorta di leggera melanconia che trasmette al fruitore attento un senso di solitudine da non intendersi, pero come distacco dalla realta ma come dimensione riflessiva. Il viaggio che l’autore propone e quello di un possibile mondo in cui la natura lascia solo intravvedere le sue forme, non le svela pienamente e conduce chi guarda in atmosfere a tratti oniriche, in campagne solitarie, in cui e la sagoma di un albero a dare la chiave di lettura: il protagonista e certamente il paesaggio, l'albero, ma solo come occasione, passaggio verso una piu profonda riflessione. I soggetti non si affollano, non si sovrappongono poiche l'albero e quasi sempre elemento isolato, coprotagonista dell'ambiente che si delinea attorno a lui e che contribuisce a dare vita ad una natura che progressivamente si spoglia dei suoi mille particolari e rivela le sue forme essenziali, quelle che certo rimangono ancora identificabili, percepibili, ma che allo stesso tempo offrono la possibilita di partecipare ad una visione, la visione interiore dell'autore. Laura Schianchi
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