
Il prossimo, Eros 433, il primo Neo visitato da una sonda spaziale

Per domani, invece, è atteso il passaggio del secondo, Eros 433, il primo ad essere individuato nel 1898 fra i Neo (Near Earth Objects), corpi di piccole dimensioni che orbitano nel Sistema Solare a distanze ridotte dalla Terra. Eros 433 fu, inoltre, il primo ad esser visitato dalla sonda Near (Near Earth Asteroid Rendezvouz) Shoemaker nel 2000. Si prevede che questo secondo corpo celeste verrà a trovarsi a circa 30 milioni di chilometri dal nostro pianeta, senza pericoli d’impatto.
La massima luminosità sarà raggiunta il prossimo 3 febbraio e sarà visibile anche dall’Italia, con un telescopio o addirittura con un binocolo dalle 22.30, in direzione sud est nella costellazione del Sestante, sotto quella del Leone. Tali dati sono confermati da Masi, il quale aggiunge che la visibilità raggiungerà una magnitudo di 8,1, inferiore, dunque, rispetto a quella delle stelle visibili a occhio nudo (magnitudo 6 e magnitudo 2 per la stella polare), ma la sua luminosità sarà accentuata dalla vicinanza alla Terra, la maggiore sin dal suo ultimo passaggio nel 1975. Al prossimo, che avverrà nel 2056, sarà ancor più vicino e quindi luminoso.
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