MEIS FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL'EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOA
- Orario:
- Dal 29 aprile al 17 giugno martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 sabato dalle ore 21.30 alle ore 24.00 Aperture straordinarie: domenica 29 aprile, lunedi 30 aprile e martedì 1 maggio dalle ore 10.00 alle ore 21.00. In occasione della festa di Shavuoth sabato 26 e domenica 27 maggio chiuso.
- Vernissage:
- 29/04/2012 - ore 11.30
- Biglietti:
- ingresso libero
- Genere:
- fotografia
- La Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah è lieta di invitarLa all’inaugurazione della mostra «CHE BEL ROMANZO» Bassani e il Giardino dei Finzi Contini attraverso un mosaico di immagini e parole tratte da quotidiani, periodici e riviste del 1962. La mostra è curata da Raffaella Mortara (Consigliere Fondazione MEIS) e è realizzata in collaborazione con Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Milano), Istituto di Storia Contemporanea (Ferrara), RAI Teche (Roma) e Fondazione Giorgio Bassani (Codigoro, FE) e con il patrocinio della Fondazione Corriere della Sera.
La mostra, che resterà aperta dal 29 aprile al 17 giugno, celebra il 50° anniversario della prima pubblicazione del romanzo di Bassani. Un affascinante percorso che si snoda attraverso un mosaico di immagini e parole tratte dagli articoli scritti nel 1962.
Le recensioni del libro, per mano di grandi firme della letteratura italiana, le interviste televisive a Bassani e le foto di scena conservate nell’archivio di Lino Capolicchio (protagonista del film di Vittorio De Sica, liberamente tratto dal Giardino) ricostruiscono un interessante spaccato di storia del nostro Paese. La mostra, realizzata grazie al generoso contributo di Banca Generali, testimonia la vitalità della Fondazione MEIS e sfrutta gli spazi espositivi aperti al pubblico il 20 dicembre scorso.
Un omaggio dovuto che la Fondazione MEIS ha voluto dedicare all’autore ferrarese, senza contare che Il Giardino dei Finzi-Contini ebbe, fin dai primi giorni dalla sua pubblicazione, un grandissimo successo.
“Che bel romanzo!” dice fra sé il protagonista senza nome del Giardino dei Finzi-Contini nell’ultima frase che pronuncia, prima dell’Epilogo.
Questa esclamazione, quasi un incoraggiamento che l’autore si rivolge alla fine della sua fatica letteraria, offre lo spunto per indagare le reazioni di pubblico e critica al romanzo bassaniano.Un successo che emerge chiaramente dalla rilettura dei quotidiani e dei periodici del 1962. La mostra espone, nell’allestimento curato dall’Architetto Monica Bettocchi, più di un centinaio di citazioni, tratte da una raccolta di 65 articoli, selezionati dai più di trecento usciti dalla fine di febbraio del ’62. Le frasi che si susseguono, in ordine cronologico, nelle sale espositive del MEIS, accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, aprendo uno spaccato sulla società italiana di quegli anni. Le citazioni contengono gli aspetti più diversi dal plauso alla ciritca, dal quadro di costume al pettegolezzo (ad esempio le cronache del Premio Viareggio, illuminato dalla presenza di Sophia Loren), tralasciando la trama del Giardino, evidenziano tutte le qualità dell’opera di Bassani e delle grandi firme che hanno scritto le recensioni.
Compaiono così le opinioni, i sentimenti, i tipi psicologici, le intuizioni folgoranti che fotografano in poche righe o in uno scatto interi paesaggi sociali. A completare il quadro della mostra le immagini di scena dal set del film (regia di Vittorio De Sica, 1970), tratte dall’archivio privato di Lino Capolicchio, l’attore che impersonò Giorgio, il protagonista nella versione del romanzo adattata per il cinema.
Istantanee di un lavoro impegnato e importante, che portò alla vittoria dell’Oscar per il migliore film straniero nel 1972, a quarant’anni da questa data. Il cortile dell’edificio di via Piangipane ospiterà, inoltre, l’istallazione di un Giardino intitolato a Giorgio Bassani in cui i visitatori potranno sedersi e sfogliare le pagine del romanzo dello scrittore ferrarese e ascoltarne la versione radiofonica, gentilmente concessa dalle Teche RAI, immergendosi nei ricordi del protagonista e ripercorrendo la storia di Micòl.
Il giardino sarà accessibile al pubblico nel periodo di apertura della mostra e nel corso dell’estateLa mostra è realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, Ferara Arte e Fondazione Corriere della Sera e con il generoso contributo di Banca Generali.
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