Trieste - dal 26 luglio al 15 agosto 2012
Paolo Polenghi - Sensi
SALA COMUNALE D'ARTE
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Piazza Dell'Unità D'Italia 4 (34121) |
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Per approfondire la lettura delle sculture proposte, lo spettatore deve utilizzare non solo la vista, ma anche il tatto per carpirne la magia compositiva grazie al contatto con le forme e i diversi materiali utilizzati, e l'olfatto in quanto i legni utilizzati per alcune delle raffigurazioni femminili emanano un profumo evocativo di boschi incantati
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orario: 10-13 e 17-20 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 26 luglio 2012. ore 19 |
curatori: Elena Cantori |
autori: Paolo Polenghi |
telefono evento: +39 3287349711 |
genere: arte contemporanea, personale |
email: elena.cantori@virgilio.it |
web: www.paolopolenghi.it
comunicato stampa |
| Paolo Polenghi "Sensi"
VERNISSAGE
giovedì 26 luglio 2012 ore 19
Sala Comunale d'Arte di Trieste
Eleanor Roosevelt citava: il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni e in questa nuova mostra le sculture dell’artista triestino Paolo Polenghi, riportano i suoi “sogni” alla realtà trascinando il pubblico a percepire il suo immaginario mondo femminile con l’ausilio dei sensi. Il titolo di questa mostra vuole sottolineare che per approfondire la lettura delle sculture proposte, lo spettatore deve utilizzare non solo la vista, ma anche il tatto per carpirne la magia compositiva grazie al contatto con le forme e i diversi materiali utilizzati, e l'olfatto in quanto i legni utilizzati per alcune delle raffigurazioni femminili emanano un profumo evocativo di boschi incantati. Paolo Polenghi, all'inizio del suo percorso artistico, libera il suo impulso creativo dalla forma geometrica portandolo inizialmente a “dar corpo ai corpi” con un gesto dolce, morbido e armonioso grazie alla duttilità della creta/terra. Successivamente le sue creazioni diventano, via via, sempre più decise e incisive tramite l’utilizzo della fusione in bronzo, nel fuoco. Esempio perfetto sono le sue affascinanti teste di donna i cui prototipi in terracotta dai tratti delicati e dallo “sguardo non sguardo” esprimono composta tristezza, ma grazie alla fusione bronzea e alla successiva lucidatura evidenziano improvvisamente una suggestione di misteriose e ambigue emozioni. In questi ultimi anni l’artista è impegnato nell’esplorare un altro materiale “arcaico”, il legno, nel quale si legge la contrapposizione del gesto violento dell’utilizzo di un attrezzo quale la motosega e le forme longilinee e sinuose che ne escono, evocative di una donna sensuale, fiera del proprio animo e della propria femminilità. La mostra rimane aperta al pubblico sino al 15 agosto 2012. Si ringrazia inoltre per la collaborazione Marco Cecchini Independent Winery di Faedis (Udine) che ci delizierà con i suoi vini in occasione del vernissage.
Elena Cantori
Curatrice della mostra
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