Uno dei più lirici fra gli autori contemporanei. E' dedicata al fiorentino Piero Vignozzi la bella mostra che si inaugura giovedì 27 settembre nel nuovo spazio espositivo della Galleria Pananti Archivio del '900 di viale del Poggio Imperiale 32. Dopo l’importante esposizione di giugno “Alberto Burri, da una collezione romana”, ne approda a Firenze un'altra tutta da scoprire, in occasione del compleanno del Vignozzi. La mostra, presentata in catalogo da Silvio Balloni, si compone di 17 opere, scelte attraverso la poco prolifera ma accuratissima produzione dell'artista, eseguite dal 2003 al 2012, a ripercorrere attraverso queste memorabili 'pagine' come una sapida selezione, del suo diario più intimo. Pagine veramente salienti che sottolineano nel loro complesso, l'originalissimo percorso artistico e creativo del Maestro firentino. La mostra si svolgerà dal 27 settembre (l’inaugurazione sarà alle 18) al 25 ottobre. Vignozzi, come ampiamente dimostra la sua eccezionale biografia, e grazie alla stima divenuta nel tempo vero e proprio sodalizio con i maggiori poeti, scrittori, critici e storici dell'arte della nostra città - da Alfonso Gatto a Vasco Pratolini, da Luigi Baldacci a Renzo Federici, Mario Novi, Umberto Baldini, Raffaele Monti, Pier Carlo Santini, Tommaso Paloscia e Antonio Natali - è stato più volte celebrato nella nostra città - nel 1977 gli venne conferito il XXIII Premio Nazionale del Fiorino, Città di Firenze. Uno dei massimi riconoscimenti di quel tempo in Italia - ma questa esposizione, che ospita gli ultimi quadri di Vignozzi, ci regala un artista inedito. Le sue opere realizzate a matita, pastello e olio – caratteristica peculiare delle sue creazioni artistiche - sono intrise di malinconia e ci mostrano il suo mondo con accenti di lirismo elegiaco, commovente, svolto in una cifra di formale perfezione. “Ora come non mai valgono le parole di Vignozzi sul levare molte cose perché il quadro appaia, d’un colpo, agli occhi di chi guarda, e questo per spogliare la natura, in senso veramente cristiano, da ogni artificio, da ogni convenzione, da ogni falso accomodamento; nell’urgenza straziante di accedere al cuore delle cose, quel cuore piccolo ma grande racchiuso nelle immagini a corredo della nostra più intima esperienza, la storia di una vita – scrive Silvio Balloni nell'introduzione del catalogo -. Come Ungaretti che fu tra i suoi primi estimatori, Vignozzi è alla costante, dolorosa ricerca di un aese innocente, 'per pudore, torbido', tesoro d’impressioni mute, epifania dell’Umiltà”. Fra le opere in esposizione da segnalare: “Falce e lattina”, matita, pastello olio su carta intelata del 2011, “Foglie cadute”, matita, pastello olio su carta intelata, del 2011, “Paesaggio tra i rami di fico”, matita, pastello olio su carta intelata, del 2011 e “Camelia e tazzina bianca”, matita, pastello olio su carta, del 2012. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, ingresso gratuito, dal 27 settembre al 25 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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