venerdì 30 settembre 2011

DINAMISMO 26 di PETRUCCI


Giovedì 6 ottobre - ore 18.30

DINAMISMO 26 di PETRUCCI SELEZIONATA PER LA COLLETTIVA


www.pasqualepetrucci.it





giovedì 29 settembre 2011

Paolo Maggis

Napoli - dal 29 settembre al 10 novembre 2011
Paolo Maggis

THE APARTMENT
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Vico Belledonne A Chiaia 6 (80121)
info@theartapartment.com
www.theartapartment.com
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

La galleria the Apartment contemporary art è lieta di annunciare la prima personale a Napoli di Paolo Maggis, in concomitanza con la presentazione ufficiale del libro "Paolo Maggis" di Carlo Cambi Editore sui 10 anni di lavoro (2000-2010).
orario: Me/Ven 17.00-19.30, Sabato su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 29 settembre 2011. ore 19
editore: CARLO CAMBI
ufficio stampa: Barbara Migliardi
barbaramigliardi@hotmail.com
Tel.3388445238
curatori: Claudia Cosmo
autori: Paolo Maggis
genere: arte contemporanea, personale


La galleria the Apartment contemporary art è lieta di annunciare la prima personale a Napoli di Paolo Maggis, in concomitanza con la presentazione ufficiale del libro "Paolo Maggis" di Carlo Cambi Editore sui 10 anni di lavoro (2000-2010).

La mostra è a cura di Claudia Cosmo, giovane curatrice indipendente tedesca, di origini napoletane, che conduce con successo il programma radiofonico di arte e cultura presso la radio 1 Live di Colonia, Germania.

I Testi critici in catalogo sono in lingua originale : spagnolo, tedesco, italiano, con traduzioni in inglese.
Autori dei testi: Claudia Cosmo, curatrice della mostra, Marco Meneguzzo, Critico, Curatore e Docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Luca Doninelli , scrittore italiano, Aurelio Picca, scrittore e poeta italiano, e con un’intervista di Eleonor Solano, intervistatrice e giornalista del Barcelona Work Box-Barcelona.

Durante la presentazione del libro è prevista una lettura pubblica di Aurelio Picca: il noto romanziere, già vincitore del premio Alberto Moravia e Grinzane Cavour, attualmente in libreria con la “Fortuna è nostra” di Rizzoli, leggerà il Testo “Sarà Alì”, scritto per il catalogo di Paolo Maggis.


Alcune persone cambiano la vita delle persone, alcuni quadri rappresentano passaggi fondamentali nella vita di un artista: è la visione di Paolo Maggis, l’artista che con Small Town Boy è attualmente nel Padiglione Italiano della 54º Biennale di Venezia per la Regione Lombardia e che per la prima volta, da quando ha cominciato a dipingere, mette insieme i suoi lavori più “forti” degli ultimi 10 anni in un unico catalogo dal titolo "Paolo Maggis" e in un’unica mostra personale a Napoli, che inaugura il 29 settembre nella galleria the Apartment.
Opere “forti” perché rappresentano fasi di cambiamento e presa di coscienza, sia stilistica che umana; opere della lotta e dell’equilibrio, opere dove pittura e vita, immagine e linguaggio, vita e morte, si intersecano senza più distinzione.

“Sono i quadri che più di tutti mi hanno fatto fare dei passi in avanti, rappresentano dei passaggi, anche duri, che mi hanno cambiato la vita e il modo di fare arte”, spiega l’artista.

Milanese e poco più che trentenne, Paolo Maggis è già riconosciuto tra i maggiori talenti artistici europei. Ha esposto in diverse gallerie e musei di tutto il mondo, a partire da Berlino e Barcellona, due città diversissime in cui rispettivamente ha vissuto e vive attualmente. I suoi lavori sono stati in mostra in spazi pubblici e gallerie private in Italia, Spagna, Germania, Stati Uniti, China, Corea.

La personale di Paolo Maggis che passa in rassegna tutto il suo percorso stilistico e umano degli ultimi 10 anni sarà a Napoli, nella galleria the Apartment: tante le opere in esposizione che ritraggono i mille volti del genere umano, con le sue mille contraddizioni e sfaccettature, umanità tutta che l’artista dimostra di conoscere a fondo e di cui non poterne fare a meno.

In “Epilogue” il volto di un adulto è accarezzato da due mani paterne, quasi a voler compiere un atto di battesimo, di protezione, di un adulto verso un altro adulto; in “About a dream” vi è il desiderio incompiuto di un uomo che guarda il mare al di là di un cancello; in “Bath” vi sono due uomini in un bagno turco simile ad un altare sacrificale; nei ritratti e nelle tante opere in mostra luci ed ombre si accavallano in una sinfonia che è vita e morte allo stesso tempo. L’inquietudine, il lato oscuro del genere umano, è sfumato, spennellato, sovrapposto, energico, incontrastato. Netto. Il nero non cela più la sua malinconia, la tristezza e la fragilità escono allo scoperto, il disadattamento, la vergogna , sono visibili sotto la luce. Perché il tutto è tutto, anche il brutto.

Una particolare attenzione merita l’installazione “Birth”, una sequenza di nove quadri che rappresentano la nascita di una piccola vita, dove l’utero materno è in realtà un cosmo, un cielo. L’idea dell’artista, che potrebbe definirsi anti-abortiva, è che ogni nuovo essere può cambiare il mondo, renderci migliori, diventare una stella, sia che si tratti di grandi poeti o musicisti che hanno fatto la storia , che di persone comuni. Ogni vita nasce dall’universo e noi , così piccoli, non siamo nessuno per poter fermare la grandezza di una stella.
Per “Birth”, inoltre, lo scrittore Aurelio Picca ha scritto un testo che leggerà a Napoli in esclusiva, durante la presentazione del catalogo : “(…)E perfetti si crea quando ci si smemora che il mondo dipinto libererà il catrame delle tenebre in agguato attorno. Dunque, Lucifero non passerà se lo strappetto di colore fa mulinare il nero e esso stesso navigherà e sguazzerà nello spazio della pancia come la terra, le lancette degli orologi, le ruote delle supercar. Proprio identico il tracciare ellissi e mulinare degli astri che lo spermatozoo è quasi pulcino e poi coniglio che non c’è tempo per capire come il vomitarello di colore al centro è già uomo(…)”.

La tecnica utilizzata da Paolo Maggis é quasi sempre olio su tela, ad eccezione di “Birth” , che é olio e resina su tavola. A livellotecnico-pittorico i quadri non nascono piú dalla giustapposizione di colore , bensí dalla stratificazione di vari "livelli" che tendono ad una lettura orizzontale.

“Il mio tentativo é di sintetizzare immagine e linguaggio in una forma di equilibrio instabile dove nessuno dei due livelli prevalga e lo sguardo passi dal soggetto alla pittura costantemente. L'altro elemento checerco di evidenziare é la circolazione di energia e movimento in una sorta di indefinitezza dell'immagine. Questo tipo di sintassi è il prodotto di dieci anni di ricerca e di lotta continua tra questi due elementi, forma e contenuto”, spiega Paolo Maggis.

Per la curatrice della mostra, Claudia Cosmo: "L'avventura visiva inizia quando si riesce a separare la pelle del soggetto e dello stato d'animo dalla pelle della pittura e della materia. Paolo Maggis vuole spezzare la catena che ci vincola ad un approccio percettivo strettamente figurativo, per andare oltre e farci entrare nell'essenza della pittura”. “La realtà delle azioni quotidiane e delle certezze-continua- si dissolve nella luce scintillante della bellezza compositiva della pittura. Paolo Maggis rivela una realtà diversa dalla pura forma. La bellezza si mostra attraverso l'astrattezza della pittura superando così lo spettatore e sfuggendo i limiti della materia e del soggetto."



Alessandro Papari - Blessed

Napoli - dal 29/09/2011 al 05/11/2011

CHANGING ROLE - MOVE OVER GALLERY

Via Chiatamone 26
+39 08119575958

Papari,è un artista che ha pienamente compreso il suo ruolo nella contemporaneità, sa incrociare le sensibilità collettive e le esigenze territoriali; il suo lavoro non è decontestualizzato e avulso dall’ambiente nel quale vive,ma in piena autonomia ne coglie le emergenze per elaborarle sul piano espressivo e offrire una risposta.

Giovedì 29 settembre 2011, dalle ore 18.30, presso la galleria CHANGING ROLE/Napoli, inaugura la mostra “Blessed”, prima personale di Alessandro Papari a cura di Guido Cabib.

La serie “Blessed”(Benedetti) ,nasce a seguito di un episodio accaduto a NAPOLI nel giugno 2009 in Piazza Garibaldi a cui l’artista è stato presente. Nel corso della notte un uomo di origine marocchina, si era arrampicato sulla statua di Garibaldi, a Napoli, e in più momenti ha minacciato di lanciarsi nel vuoto, allarmando la piazza. Un gesto motivato probabilmente dai disagi economici legati al suo lavoro, e che ha mandato in tilt uno dei luoghi più trafficati della città.

Papari,è un artista che ha pienamente compreso il suo ruolo nella contemporaneità, sa incrociare le sensibilità collettive e le esigenze territoriali; il suo lavoro non è decontestualizzato e avulso dall’ambiente nel quale vive,ma in piena autonomia ne coglie le emergenze per elaborarle sul piano espressivo e offrire una risposta.

Partendo da quell’episodio ,l’artista ci mostra un mondo che ,pur essendo per lo più conosciuto, viene recepito dalla collettività come un problema,un rifiuto, una mancata accettazione; con le sue opere,ci restituisce un mondo di disadattati,figli del disagio sociale del disagio mentale- spesso tra loro correlati- ricavandone una materia prima per agire sulle contraddizioni e i conflitti del nostro tempo.

Con il suo “bestiario dell’umanità del terzo millennio”,immigrati,ladri,scippatori,grafitari ecc, restituisce all’arte la sua vocazione all’irrappresentabile,rovesciando la logica della rappresentazione,non la sua messa in scena o la sua rappresentazione,non rappresenta l’invisibile ma lo presenta. Tale presentazione si manifesta mediante “apparizioni”, che per loro natura sono fugaci e corrispondono a un’idea dell’opera d’arte come evento, come dispositivo di innesco di un processo o di un viaggio nell’invisibile.

Con “Blessed”,l’artista discosta il velo e ci mostra la verità che i nostri occhi ,civilizzati,educati,ma oscurati da tanto fragore mediatico,non ci fanno vedere. I dannati , diventano quello che realmente sono :eroi, nuovi ribelli, rivoluzionari per necessità , per bisogno . La nostra civiltà non ha ancora compreso realmente ,il grande dono che ci è stato dato: il corpo per vivere , la terra per nutrirsi. Guardiamo i nostri simili ,meno felici, al massimo con occhi ,vergognosamente ,lucidi di falsa ed a volte compiacente pena; non entriamo in empatia con i nostri simili,non guardiamo oltre , perché ci spaventa. I disperati che reagiscono all’indigenza,anche con atti illegittimi,lo fanno perché non hanno alternative,devono sopravvivere.

Gli occhi di Alessandro Papari si nutrono di verità e ce la restituiscono senza mezzi termini,diretta ,infallibile e sprezzante.

Alessandro Papari nasce a Napoli nel 1971.Dopo gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti della sua città, inizia a esporre nel 1991. Nel 1998 la prima personale alla Galleria Spazio Arte di Napoli.Successivamente espone in personali ed in collettive in Italia ed all’estero , in spazi pubblici e privati.Vince nel 2002 il Premio Morlotti .Vive e lavora a Napoli



mercoledì 28 settembre 2011

Campania Senses

Casoria - dal 28/09/2011 al 30/01/2012

CAM - CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM

Via Duca D'aosta 63a
+39 0817576167
sito web
Il nome della manifestazione è da supporto alla scelta di distinzione delle espressioni artistiche presentate, la sensorialità è infatti alla base dell’evento del CAM che vede coinvolti gli artisti campani con performance, installazioni, video, sound art, danza e fotografia.

Vernissage:
28/09/2011 - ore 19
Genere:
fotografia, arte contemporanea, performance - happening, collettiva, musica
Autori:
Nicola Di Caprio, Antonello Matarazzo, Iabo, Afterall, Rosaria Iazzetta, Angela Barretta, Lello Lopez, Renato Barisani, Betty Bee, Giovanni Calemma, Antonio De Filippis, Giuseppe De Marco, Giuseppe Desiato, Superteste , Di Guida & Vargas, Peppe Esposito, Bruno Estevan, Eugenio Giliberti, Barbara La Ragione, Pietro Lista, Gianni Molaro, Giacomo Montanaro, Gloria Pastore, Ivan Piano, Walter Picardi, Sebastiano Deva, Oreste Pipolo, Raffo, Clara Rezzuti, Emilio Rizzo, Roxy in the Box, Antonio Serrapica, Franco Silvestro, Sound Barrier, Vincenzo Starnone, Tony Stefanucci,Paula Sunday, Enrico Tomaselli
Curatori:
Vittorio Sgarbi
Patrocini:
del Comune di Casoria Assessorato alla Cultura. Iniziativa promossa dal PADIGLIONE ITALIA

ALLA 54. BIENNALE DI VENEZIA

per il 150° dell’Unità d’Italia

Note:
con il coordinamento di Antonio Manfredi

Dal 28 settembre (dalle ore 19.00) Casoria ospita l’iniziativa speciale del Padiglione Italia CAMPANIA SENSES al CAM, il museo di arte contemporanea che per l’occasione presenta l’evento con un titolo, unico caso tra le regioni, Campania Senses, a cura di Vittorio Sgarbi con il coordinamento di Antonio Manfredi e il patrocinio del Comune di Casoria. Il nome della manifestazione è da supporto alla scelta di distinzione delle espressioni artistiche presentate, la sensorialità è infatti alla base dell’evento del CAM che vede coinvolti gli artisti campani con performance, installazioni, video, sound art, danza e fotografia. L’humus territoriale ha dato vita ad opere che affrontano tematiche incisive e taglienti come il fascismo, il nazismo, il ruolo della donna, il sesso, la religione, la politica, la camorra e l’immigrazione. Problematiche che il CAM ha preso in analisi in più di una mostra e che rendono questo museo fuori dai convenzionali circuiti dell’arte. Anche per questo motivo Campania Senses è l’alternativa. La presenza di innumerevoli installazioni rende Campania Senses un evento frizzante e coinvolgente. Il soggetto principale delle opere è il fruitore, tutta la mostra è costruita per sollecitare la percezione dello spettatore che diviene parte integrante del lavoro artistico: senza il fruitore, Campania Senses non esiste. Renato Barisani, uno dei maggiori maestri dell’arte napoletana, scomparso recentemente, aveva aderito a CAMPANIA SENSES. In mostra l’opera che l’artista aveva scelto per l’evento e un omaggio video di Tony Stefanucci e del figlio Fabio Barisani.
Il 30 settembre apre le porte all’iniziativa speciale del Padiglione Italia l’ex tabacchificio Centola di Pontecagnano Faiano con una ricca selezione di artisti visivi.

ELENCO ARTISTI BIENNALE CAMPANIA SENSES CAM CASORIAAfterall (Silvia Viola e Enzo Esposito), Renato Barisani, Betty Bee, Angela Barretta, Giovanni Calemma, Antonio De Filippis, Giuseppe De Marco, Giuseppe Desiato, Nicola Di Caprio/Superteste (special guest: Y Liver from Paris), Di Guida & Vargas, Peppe Esposito, Bruno Estevan, Eugenio Giliberti, Iabo, Rosaria Iazzetta, Barbara La Ragione, Pietro Lista, Lello Lopez, Antonello Matarazzo, Gianni Molaro, Giacomo Montanaro, Gloria Pastore, Ivan Piano, Walter Picardi/Sebastiano Deva, Oreste Pipolo, Raffo, Clara Rezzuti, Emilio Rizzo, Roxy in the Box, Antonio Serrapica, Franco Silvestro, Sound Barrier, Vincenzo Starnone, Tony Stefanucci, Paula Sunday, Enrico Tomaselli.


lunedì 19 settembre 2011

Michele Giocoli - De rebus quae manent

Sarconi (PZ) - dal 19 al 25 settembre 2011
Michele Giocoli - De rebus quae manent

SALA CANONICA
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
- (85040)
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

"D. R. Q. P.” nasce come un esperimento su parte del ciclo artistico di Michele Giocoli, quello più recente, che lo ha portato dalla semplice bidimensionalità pittorica ad una sorta di bassorilievo. Ricercatore di forme, macchie, luci e ombre l’artista ha nella sua attività dei punti, anzi degli oggetti che appaiono come simbolici o fondanti della sua quotidiana ricerca del bello, oggetti che permangono

vernissage: 19 settembre 2011. ore 18.30
autori: Michele Giocoli
genere: arte contemporanea, personale
email: lgiocoli@hotmail.it


De rebus quae manent di Michele Giocoli
19-25 Settembre 2011

C/o Sala Canonica di Sarconi

Vernissage: 19 Settembre 2011, Ore 18.30



Catalogo on-line

http://issuu.com/giocoli/docs/giocoli




La mostra “De rebus quae manent” dell’artista Michele Giocoli, partita con successo da Montemurro il 17 luglio 2011, si sposta domani 19 Settembre a Sarconi presso la sala Canonica.

L'orario di apertura é fissato alle 18.30 alla presenza dell'artista, rimarrà a Sarconi sino al 25 Settembre. L'evento rientra nel progetto “Un Caffè Letterario itinerante per la Val d’Agri”, inaugurato il 25 marzo 2011 a Spinoso.






“D. R. Q. P.” nasce come un esperimento su parte del ciclo artistico di Michele Giocoli, quello più recente, che lo ha portato dalla semplice bidimensionalità pittorica ad una sorta di bassorilievo. Ricercatore di forme, macchie, luci e ombre l’artista ha nella sua attività dei punti, anzi degli oggetti che appaiono come simbolici o fondanti della sua quotidiana ricerca del bello, oggetti che permangono. Attività questa sicuramente anacronistica, in fondo un esteta oggi ha più senso se applicato al mondo della moda e della comunicazione, che al mondo dell’arte contemporanea, però lo spirito di Michele Giocoli ha una soliditità e una voglia diversa, ma soprattutto una sua etica tutta classica. La sua attività artistica é fatta di azioni quotidiane, ripetute nel tempo che poco a poco portano alla luce nuove visioni che dalla pittura giungono alla scultura, per poi arrivare sino all’antica pratica dell’intarsio, che rivisitato nella tecnica contemporanea al posto del legno e dei suoi colori delicati, diventa in plexiglass con toni forti e contrastanti. “De rebus quae permanent” é per una parte un richiamo al fare arte di prima mano, fatta di sapienza quasi artigianale e per l’altra é un modo per rafforzare le idee quasi pure che Giocoli individua nelle forme concentriche e calcolate, come quello di un filo raggomitolato meccanicamente o di una pigna cosí precisa nelle sue armoniose geometrie. All’interno di questa ricerca artistica lo stesso titolo in latino della mostra é un obbligo, un modo per chiarire ancora una volta un gioco di formule sedimentate nella pratica artistica che nonostante il loro costante e lento variare, permangono sempre diversi, ma costantemente presenti.

venerdì 2 settembre 2011

Venite…venite!

Napoli - dal 3 al 18 settembre 2011
Venite…venite!

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE PERICLITANTI
vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Salita Pontecorvo 39 (80135)
individua sulla mappa Exisat
individua sullo stradario MapQuest
Stampa questa scheda
Eventi in corso nei dintorni

Venite…venite!...a visitare le bellezze. Venite…venite!...a sentire il calore della gente. Venite…venite!...vi accoglieremo a braccia aperte. Venite…venite!...a vedere l’ arte. Il titolo della mostra vuole essere una riflessione sulla condizione attuale in cui versa la città di Napoli, con le sue strade sommerse dai rifiuti e violentata nell’ intimo dopo essere stata una delle mete del Grand Tour. Ma Napoli non è soltanto questo, c’ è un’ altra faccia della città che poco viene raccontata dai media, una città fatta di “gente” calorosa, di passione, di tradizione, di infinite bellezze paesaggistiche ed artistiche, di ottima cucina e quant’ altro possa essere ben gradito a chi cerca una commistione di cultura e magia. Nel senso più ampio questa mostra vuole anche essere un campanello per le istituzioni, affinché le terre, ovunque esse siano, non subiscano più tali violenze, siano rifiuti o scarichi di fabbriche. E proprio l’ arte in questo è un grande veicolo di comunicazione, in tutte le sue sfaccettature. Napoli accoglie, come sempre, gli artisti provenienti da qualsiasi parte del mondo e con qualsiasi espressione essi operino, perché cade, ma poi si rialza.
orario: 9.30 / 16.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 3 settembre 2011. h 17.00
catalogo: in galleria. a cura di Nicholas Tolosa
curatori: Roberto Esposito, Nicholas Tolosa
autori: Marika De Luca, Roberto Esposito, Beniamino Fabiano, Pasqualino Festa, Liuba Gabriele, Concetta Gioia,Davide Perella, Domenico Poggi, Andrea Sala, Nicholas Tolosa
telefono evento: +39 3338065981
genere: arte contemporanea, collettiva
email: accademiadeipartenopei@gmail.com



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...