lunedì 30 aprile 2012

Loris Cecchini - Aerial boundaries

Firenze - dal 30/04/2012 al 01/07/2012

CCCS - CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA

STROZZINA - PALAZZO STROZZI

Piazza Degli Strozzi 1
+39 0552776461
sito web

In occasione della Notte Bianca di Firenze del 30 aprile 2012, la Fondazione Palazzo Strozzi presenta la nuova installazione dell’artista italiano Loris Cecchini, appositamente pensata per il Cortile di Palazzo Strozzi: un insieme di grandi forme scultoree sospese che entreranno in dialogo con le misure perfettamente geometriche di questo luogo simbolo del Rinascimento fiorentino.

info-box

Orario:
L’opera rimarrà visibile nel cortile di Palazzo Strozzi sino al 1° luglio 2012, secondo gli orari di apertura del palazzo (tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00, il giovedì fino alle 23.00).
Vernissage:
30/04/2012
Genere:
presentazione
Autori:
Loris Cecchini
Email:
info@strozzina.it

In occasione della Notte Bianca di Firenze del 30 aprile 2012, la Fondazione Palazzo Strozzi presenta la nuova installazione Aerial Boundaries dell’artista italiano Loris Cecchini, ideata per il cortile di Palazzo Strozzi e curata da Franziska Nori, direttore del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina.

L’intervento di Loris Cecchini è costituito da un insieme di grandi forme scultoree sospese all’interno del cortile del palazzo, ognuna formata da centinaia di moduli specchianti. Tramite il loro assemblaggio l’artista crea una concatenazione di elementi che in alcuni punti si condensano formando nuovi volumi e in altri si dissipano lasciano spazi vuoti che rendono la scultura permeabile alla vista. Attraverso le molteplici superfici specchianti l’opera interagisce con la realtà che la circonda, riflettendo l’immagine dell’architettura rinascimentale, il cielo e la luce naturale filtrata dal cortile, ma anche lo spettatore stesso che dal basso volge il suo sguardo verso l’alto. Aerial Boundaries fornisce al pubblico diversi livelli di esperienza, individuale e collettiva. In un doppio movimento di costruzione e decostruzione, l’installazione gioca sull’incerto rapporto tra la geometria degli elementi e la perdita di un preciso rapporto di dimensioni e distanze.

Cecchini sviluppa l’installazione sulla base del concetto dei Solidi Platonici, fondamentale per la storia dell’arte e della filosofia occidentale, dall’Antichità al Rinascimento fino ad oggi: sono poliedri regolari, forme geometriche tridimensionali interpretate da Platone come simboli della perfezione matematica e concettuale che servivano come tramite conoscitivo tra i disordinati fenomeni naturali e la perfezione del mondo delle idee. Durante la storia della cultura occidentale i Solidi Platonici sono stati utilizzati dai filosofi antichi fino ai primi astronomi moderni come elementi basilari per la spiegazione della struttura cosmologica e hanno rappresentato una delle principali chiavi di lettura delle riflessioni filosofiche e artistiche neo-platoniche dell’Umanesimo quattrocentesco. Oggi li accoglie il cortile di Palazzo Strozzi, uno dei luoghi simbolo della tradizione del pensiero filosofico e artistico rinascimentale, per presentarli, attraverso la visione di un artista dei nostri giorni, al pubblico.

L’opera di Loris Cecchini si inserisce all’interno del programma di installazioni di arte contemporanea ideate dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per il Cortile di Palazzo Strozzi, che è la piazza-galleria del centro storico di Firenze, un luogo che la Fondazione Palazzo Strozzi, grazie a un vasto programma di eventi culturali, è riuscita a restituire alla città come spazio dinamico, centro di attività che si susseguono durante il corso di tutto l’anno. Tra gli artisti coinvolti dal CCC Strozzina, ricordiamo il cinese Wang Yu Yang (Artificial Moon, 2008), lo svizzero Yves Netzhammer (Inventory of Abstraction, 2009), il maestro italiano Michelangelo Pistoletto (Metrocubo d’Infinito in un Cubo Specchiante, 2010), il collettivo austriaco Numen/ForUse (Tape Florence, 2011).

Loris Cecchini è nato a Milano nel 1969, vive e lavora a Prato. Negli anni ottanta frequenta l’istituto d’Arte a Siena, per poi proseguire la sua formazione artistica, tra il 1989 e il ’91, all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra il 1991 e il ’94 completa gli studi presso l’Accademia di Brera, a Milano. Ha tenuto mostre personali in varie gallerie e spazi museali: Kunstverein di Heidelberg, Germania, 2001; Fondazione Teseco di Pisa, 2002; Quarter, Firenze, 2004; Palais de Tokyo, Parigi, 2004, 2006 e 2007; Shanghai Duolun MoMA, Cina, 2006; PS1 MoMA, New York, USA, 2006; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009, Musée d’art moderne, St.Etienne Metropole, Francia, 2010; Galleria Continua / Le Moulin, Boissy-le-Chatel, Francia, 2011; Fondazione Edorado Garrone, Genova, 2011. Tra le rassegne e mostre collettive: XIII Quadriennale di Roma, 1999; Video Virtuale-Foto Fictionale, Ludwig Museum, Colonia, Germania, 1999; Biennale di Taiwan, Taipei, 2000; 49° Biennale di Venezia, 2001; Ouverture, Palais de Tokyo, Parigi, 2002; Orizzonti, Forte Belvedere, Firenze, 2003; Object versus design, Musée d’art moderne, St.Etienne Metropole, Francia, 2004; VI Biennale di Shanghai, Cina, 2006; The Freak Show, Musée d’Art Contemporain, Lione, 2007; XV Quadriennale di Roma, 2008; The New Décor, Hayward Gallery Londra, 2010; In Context, Goodman Gallery Project Space, Johannesburg, Sud Africa; PastPresentFuture – Highlights from the UniCredit Group Collection, Yapı Kredi, Istanbul, 2010; L’arte della ricerca: cultura scienza evoluzione, MACRO Testaccio, Roma, 2010; La scultura italiana del XXI secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2010; The New Décor, The Garage Centre for Contemporary Culture, Mosca, Russia, 2010; Living Rooms, Château de Chamarande, Francia, 2010; Spaceship Earth, CoCA, Torun, Polonia, 2011; Posso errare ma non di core, GC.AC – Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone, 2011.

L’installazione è resa possibile dal sostegno di J.P. Morgan e grazie alla collaborazione dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi.



domenica 29 aprile 2012

17 Giugno 2009 - La dipartita del Dott. Camillo Battista

Dott. Camillo Battista
Napoli 10-05-1957
Napoli 17-06-2009

A tre anni dal suo viaggio in Paradiso, il ricordo della sua umanità e bontà ritorna forte in ogni persona che lo ha conosciuto, in tanti salvati dal male mortale, nei familiari che gli sono stati accanto, ma in particolare in tanti bambini, malati di leucemia, che oggi sono guariti.

Grazie Camillo d'essermi stato fratello.

Francesco Damiano

Primo Maggio al Mar a Ravenna con la mostra Testori e la grande pittura europea

Francis Bacon (Dublino, 1909 – Madrid, 1992), The man of military cap, 1947, tecnica mista su faesite, cm 110 x 85, Collezione privata, già Collezione Vittorio e Giuliana Olcese, Collezione Giuliana Olcese

Dopo le mostre dedicate a Roberto Longhi (2003), a Francesco Arcangeli (2005) e a Corrado Ricci (2008), il MAR Museo d'Arte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su figure di primo piano della critica d'arte, rendendo omaggio a: Giovanni Testori (1923-1993)

fino al 17 giugno 2012 | mar museo d’arte | ravenna

TESTORI E LA GRANDE PITTURA EUROPEA

La mostra, realizzata grazie al generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, si inserisce nella programmazione del museo dopo le vaste rassegne dedicate ai Preraffaelliti (2010), in collaborazione con l’Ashmolean Museum di Oxford, e Arte in Italia nel secondo dopoguerra (2011), sarà curata da Claudio Spadoni proseguirà fino al 17 giugno 2012.
Per l'occasione, oltre alla fondamentale collaborazione della Compagnia del Disegno di Milano, è stato costituito un prestigioso Comitato Scientifico composto da Andrea Emiliani, già direttore della Pinacoteca di Bologna, Mina Gregori, Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Ezio Raimondi, già Presidente dell’Istituto per i Beni Culturali, Alain Toubas e Claudio Spadoni.

Figura complessa - pittore, drammaturgo, giornalista, storico e critico d’arte Giovanni Testori si è distinto per il coraggio di scegliere strade anche impervie perché distanti da quelle “maestre” dell’ufficialità.
Il suo sguardo sulla pittura di realtà, intesa nella sua epidermica evidenza, mostra tutta la miseria e lo splendore della vita. La preferenza verso temi protesi all'esaltazione delle domande ultime - le Erodiadi o le teste del Battista del Cairo, le Crocifissioni di Gaudenzio Ferrari e del Sacro Monte di Varallo, le figure di Tanzio al pari di quelle di Bacon o Giacometti - ne segnalano la personalità eccentrica, il coraggio dei risvolti più scabrosi, l'affermazione prepotente e tutta organica, e dunque corruttibile, della carne.
Il percorso della mostra si articolerà in diverse sezioni dedicate ai vari periodi della storia dell’arte studiati dal critico milanese e agli artisti da lui amati, a partire dai suoi primi scritti su Manzù, Matisse, Morlotti, poi i francesi Courbet e Géricault; dagli approfondimenti e le riscoperte sulla linea della pittura di realtà in Lombardia del ‘500 (Gaudenzio Ferrari, Foppa, Savoldo, Romanino, Moretto) e del ‘600 (Moroni, Ceresa, Fra Galgario, Ceruti), i “manieristi” lombardo piemontesi (Cerano, Morazzone, Tanzio da Varallo, Daniele Crespi, Cairo) accompagnati da Caravaggio, sua grande passione dichiarata, passando attraverso l’attenzione a figure della Nuova Oggettività (Dix, Grosz, Radzwill), Nuovi Selvaggi (Fetting, Hodicke, Zimmer, Salomè) e Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler, Merkens), e artisti come Bacon, Giacometti, Sutherland, Sironi, Guttuso, Gruber, Marini, Vacchi, Varlin, Jardiel, Vallorz, Rainer – per citare alcuni nomi - per giungere fino a Cucchi e Paladino.

Di ognuno di questi artisti saranno esposte diverse opere, in alcuni casi quelle stesse scelte e possedute da Testori.
La rassegna presenterà anche un omaggio Testori con selezione di ritratti fra i tanti eseguiti da diversi pittori per lo studioso.
Catalogo Silvana editoriale con i contributi di: Marco Antonio Bazzocchi, Stefano Crespi, Davide Dall’Ombra, Marco Rosci, Claudio Spadoni, Alain Toubas, Marco Vallora e Elena Volpato.

________________________________________

Caravaggio, Courbet, Giacometti, Bacon
Miseria e splendore della Carne
Testori e la grande pittura europea
Fino al 17 giugno 2012

1° Maggio al MAR
aperture straordinarie: lunedì 30 e martedì 1°maggio
9.00 - 19.00 la biglietteria chiude alle ore 18.00
in occasione della mostra aperitivo al Museo realizzato dalla Caffetteria La Loggetta (nuova gestione)
tutti i venerdì dal 6 aprile al 15 giugno
ore 19.00 aperitivo + visita guidata alla mostra
tariffa unica €14 (non sono valide riduzioni, convenzioni e tariffe speciali)
Venerdì 9.00 - 21.00 la biglietteria chiude alle ore 20.00

visite guidate tutti i sabati e le domeniche, lunedì 30 e martedì 1°maggio ore 16.30 visita guidata alla mostra su prenotazione, ingresso con visita guidata € 12
Genitori e bambini: t
utti i sabati pomeriggio alle ore 16.00
La Sezione didattica propone visite guidate e laboratori per bambini dai 5 anni con le loro famiglie
tariffa bambini € 3
tariffa adulti € 7
Ogni appuntamento è articolato in un breve percorso guidato in mostra per proseguire poi nelle sale del laboratorio didattico dove genitori e bambini insieme potranno realizzare, sotto la guida di esperti operatori, le loro originali opere d'arte ispirandosi alle creazioni degli artisti.
La prenotazione è obbligatoria
In caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti la direzione si riserva di annullare gli appuntamenti

Disdetta: Si prega di comunicare la disdetta al Museo entro e non oltre il giorno prima della data fissata (se sabato o domenica entro il venerdì precedente alle ore 13).
Informazioni e prenotazioni visite guidate
tel. 0544 482487
www.museocitta.ra.it
scarica il pieghevole della mostra

Orari: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19 , chiuso lunedì
Ingresso: intero: 9 euro, ridotto: 7 euro
Enti organizzatori: Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna
Sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica Italiana
Patrocini: Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna
Sponsor ufficiale: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna
Con il contributo di: Coop Adriatica, EniPower, Cooperativa Muratori & Cementisti,C.M.C di Ravenna
Media Partner: Il Resto del Carlino
Sponsor tecnico: Unipol Assicurazioni – Assicoop Romagna Futura, Kartell Flagship Stor Ravenna
Si ringrazia: Ikea family - Rimini

MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel. +39.0544.482017 / 482775
fax +39.0544.212092
ufficio.stampa@museocitta.ra.it
www.museocitta.ra.it



Torna MIA – Milan Image Art Fair. La nuova fiera di foto e video a Superstudio Più. Succede a Milano

Dopo il grande successo di pubblico – più di 15.000 visitatori - e di vendite della prima edizione, torna MIA – Milan Image Art Fair, l’appuntamento ideato e diretto da Fabio Castelli riservato alla fotografia e alla video arte. Da Superstudio Più di Milano, 264 espositori provenienti dalle diverse parti del mondo presentano artisti internazionali secondo una formula innovativa: uno stand per ogni artista – ad ogni artista il suo catalogo

preview stampa - giovedì 3 maggio | ore 12.00 | inaugurazione giovedì 3 maggio | ore 18.00 | superstudio più | milano

264 sono gli espositori – gallerie, fotografi indipendenti, editoria specializzata e fotolaboratori, il 15% in più rispetto al 2011 –, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dall’Europa (Austria, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Regno Unito, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ungheria), dagli USA e dal Sud America, che presentano oltre 200 artisti nazionali e internazionali.

MIA Fair, che si avvale del patrocinio del Comune di Milano, del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano e del Patronato della Regione Lombardia, nasce con l’obiettivo di distinguersi dal tradizionale schema delle fiere italiane evidenziando il ruolo trasversale che la fotografia ha assunto tra i linguaggi espressivi del sistema dell’arte contemporanea. La sua formula, unica nel panorama fieristico italiano, propone uno stand per ogni artista – ad ogni artista il suo catalogo, offrendo al visitatore la possibilità di vedere più di 200 mostre personali.

La selezione è stata svolta dal comitato scientifico composto da: Studio 3/3 photography projects - Roma, studio di ricerca sull’immagine fotografica; Gigliola Foschi, curatrice e giornalista; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e curatore; Roberto Mutti, curatore e critico fotografico; Enrica Viganò, curatrice, critica fotografica e organizzatrice di eventi legati alla fotografia.

Molte sono le novità di MIA Fair 2012: al ricco programma culturale con workshop, incontri, fotolaboratori, conferenze e alla sezione dedicata ai libri d’artista e all’editoria di qualità, si affianca un padiglione interamente riservato alla fotografia fine art di moda dove, alcune tra le più importanti gallerie legate al mondo fashion di Milano, New York e Parigi, proporranno opere di artisti che hanno rivoluzionato le regole di questo particolare genere di arte. In questa sezione espongono le italiane Admira (Pasquale De Antonis e Ugo Mulas), Aforisma (Piero Gemelli), Archivio Alfa Castaldi, Kyo con la parigina Musée des Arts Derniers (Malick Sidibé); le statunitensi Cristinerose Contemporary Art (Rodney Smith), Danziger Gallery (Andy Warhol e Scott Schuman, fondatore del blog The Sartorialist), Edwynn Houk Gallery (Herb Ritts), Howard Greenberg Gallery (William Klein e Saul Leiter); la parigina Galerie Esther Woerdehoff (Michel Comte), la viennese PhotographersLimitedEdition (Albert Watson) e il fotografo londinese Uli Weber.
Dopo il grande riscontro del 2011 (il 50% degli autori che si erano presentati in modo autonomo, quest’anno sono proposti da gallerie,) è di nuovo attiva la sezione “Proposta MIA”, all’interno della quale si trovano i lavori degli artisti che operano senza il supporto di gallerie.

Alla loro prima edizione anche il premio Ferrarelle e il premio BNL – Gruppo BNP Paribas che, confermando l’interesse degli sponsor nello sviluppo dell’arte contemporanea in Italia, offriranno riconoscimenti ai talenti giunti al MIA Fair 2012 in maniera indipendente, il primo, e rappresentati da gallerie, il secondo. Il Premio Ferrarelle, rivolto a tutti gli artisti che espongono i propri lavori nell’ambito della sezione “Proposta MIA 2012”, prevede l’acquisto da parte dell’azienda dell’opera vincitrice per un ammontare di 10 mila Euro. Dal canto suo, BNL – Gruppo BNP Paribas andrà ad arricchire il patrimonio artistico della Banca che, ad oggi, vanta circa cinquemila capolavori, acquistando l’opera di uno degli artisti che esporrà le proprie fotografie tramite le gallerie.

Da segnalare, inoltre, i progetti speciali di MIA 2012. Lavazza propone una selezione di fotografie realizzate da Elliott Erwitt, nella mostra dal titolo Fifty Kids, una raccolta delle più belle immagini di bambini scattate dal fotografo in quasi un secolo di storia. Il progetto permetterà di sostenere l’associazione Adisco Sezione Piemonte – attiva nella raccolta fondi per la ricerca sul sangue cordonale per la cura di forme tumorali infantili – per costruire un nuovo reparto di day hospital e gli ambulatori dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, grazie alla vendita di questi scatti e del libro.

BMW presenta, con la curatela dell’Associazione Culturale Maurer Zilioli, le immagini di Hubertus Hamm, il fotografo tedesco che dirige le principali campagne pubblicitarie dell’azienda automobilistica. Il pubblico ha la possibilità di ammirare le fotografie di Hubertus Hamm prodotte su commissione e quelle che derivano da un progetto puramente artistico.

Lo spazio ipogeo di Superstudio Più accoglie due mostre. La prima, è una monografica di 100 opere dedicata a Gianfranco Chiavacci (Pistoia, 1936 – 2011) che, durante gli anni ’70, si accosta a un uso non convenzionale della macchina fotografica elaborando una riflessione tra l’artista stesso e la presenza ineludibile della tecnologia, adottata, quest’ultima, sia come strumento che come oggetto virtuale delle sue opere. La produzione fotografica di Chiavacci, caratterizzata da oggetti astratti che contengono un carattere bidimensionale, abbraccia non solo riflessioni concettuali sulla processualità fotografica ma anche ricerche sul movimento dell’oggetto nello spazio, sulla dimensionalità, sul colore e sulla definizione di tempo.

La seconda è un approfondimento sulla video arte con la mostra “Io ed Esso… ergo sum”, curata da Fortunato D’Amico, che presenta i lavori di Kinki Texas, artista visionario, Daniele Pignatelli, filmmaker di fama internazionale e Giuliana Cunéaz tra le più interessanti artiste di video in 3D.
La presenza di importanti media partner italiani – Corriere della Sera, ViviMilano, Arte, Artribune, Arskey, Exibart, Espoarte, Insideart – e internazionali come le riviste Eyemazing, Dienacht e Photobook Review (Aperture) testimoniano la qualità del progetto MIA. Il settore editoria di MIA intende offrire ai visitatori della fiera una visione sul mondo del libro fotografico che spazia dalla produzione dei grandi editori alle sperimentazioni delle piccole case editrici indipendenti, dal libro storico alle più raffinate produzioni a tiratura limitata senza escludere le nuove contaminazioni con la sfera del multimediale e l'universo del self-publishing.

All'interno di questo contesto, grande risalto viene dato agli aspetti culturali legati al libro fotografico attraverso incontri, presentazioni, book signing ed esposizioni fra cui spicca la mostra dedicata ai 20 migliori dummies (bozze, impaginati), selezionati a Parigi dalla giuria del Dummy Award all'interno del Kassel Photobook Festival, partner culturale della fiera fin dalla prima edizione.

La Provincia di Milano e la Regione Lombardia hanno messo a frutto le proprie sinergie organizzando mostre nei propri spazi espositivi per fare della città una vetrina aperta sul panorama fotografico contemporaneo e non.

_______________________________

MIA Fair – Milan Image Art Fair 2012
Preview stampa - giovedì 3 maggio, ore 12.00
dal 4 al 6 maggio 2012
Milano, Superstudio Più (Via Tortona, 27)

Orari:
Venerdì 4 maggio dalle 12.00 alle 22.00
Sabato 5 maggio dalle 11.00 alle 21.00
Domenica 6 maggio dalle 11.00 alle 20.00

Ingresso: Intero € 15,00. Ridotto € 12,00
Pass 2 giorni € 20,00
Bambini fino a 12 anni Free entry

Info: Segreteria Organizzativa MIA Fair
Via San Vincenzo 22 – 20123 Milano
Tel. / Fax +39.0283241412
info@miafair.it
www.miafair.it

Ufficio Stampa: CLP Relazioni Pubbliche
Tel. 02.36755700
press2@clponline.it

Che bel romanzo!

Ferrara - dal 29/04/2012 al 17/06/2012

MEIS FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL'EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOA

via Piangipane, 81
+39 0532769137

Bassani e il Giardino dei Finzi-Contini attraverso un mosaico di immagini e parole tratte da quotidiani, periodici e riviste del 1962. Un centinaio di citazioni, tratte da una raccolta di 65 articoli selezionati e le immagini di scena dal set del film tratto dal libro (regia di Vittorio De Sica, 1970).

Orario:
Dal 29 aprile al 17 giugno martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 sabato dalle ore 21.30 alle ore 24.00 Aperture straordinarie: domenica 29 aprile, lunedi 30 aprile e martedì 1 maggio dalle ore 10.00 alle ore 21.00. In occasione della festa di Shavuoth sabato 26 e domenica 27 maggio chiuso.
Vernissage:
29/04/2012 - ore 11.30
Biglietti:
ingresso libero
Genere:
fotografia


La Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah è lieta di invitarLa all’inaugurazione della mostra «CHE BEL ROMANZO» Bassani e il Giardino dei Finzi Contini attraverso un mosaico di immagini e parole tratte da quotidiani, periodici e riviste del 1962. La mostra è curata da Raffaella Mortara (Consigliere Fondazione MEIS) e è realizzata in collaborazione con Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Milano), Istituto di Storia Contemporanea (Ferrara), RAI Teche (Roma) e Fondazione Giorgio Bassani (Codigoro, FE) e con il patrocinio della Fondazione Corriere della Sera.

La mostra, che resterà aperta dal 29 aprile al 17 giugno, celebra il 50° anniversario della prima pubblicazione del romanzo di Bassani. Un affascinante percorso che si snoda attraverso un mosaico di immagini e parole tratte dagli articoli scritti nel 1962.

Le recensioni del libro, per mano di grandi firme della letteratura italiana, le interviste televisive a Bassani e le foto di scena conservate nell’archivio di Lino Capolicchio (protagonista del film di Vittorio De Sica, liberamente tratto dal Giardino) ricostruiscono un interessante spaccato di storia del nostro Paese. La mostra, realizzata grazie al generoso contributo di Banca Generali, testimonia la vitalità della Fondazione MEIS e sfrutta gli spazi espositivi aperti al pubblico il 20 dicembre scorso.

Un omaggio dovuto che la Fondazione MEIS ha voluto dedicare all’autore ferrarese, senza contare che Il Giardino dei Finzi-Contini ebbe, fin dai primi giorni dalla sua pubblicazione, un grandissimo successo.

“Che bel romanzo!” dice fra sé il protagonista senza nome del Giardino dei Finzi-Contini nell’ultima frase che pronuncia, prima dell’Epilogo.
Questa esclamazione, quasi un incoraggiamento che l’autore si rivolge alla fine della sua fatica letteraria, offre lo spunto per indagare le reazioni di pubblico e critica al romanzo bassaniano.

Un successo che emerge chiaramente dalla rilettura dei quotidiani e dei periodici del 1962. La mostra espone, nell’allestimento curato dall’Architetto Monica Bettocchi, più di un centinaio di citazioni, tratte da una raccolta di 65 articoli, selezionati dai più di trecento usciti dalla fine di febbraio del ’62. Le frasi che si susseguono, in ordine cronologico, nelle sale espositive del MEIS, accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, aprendo uno spaccato sulla società italiana di quegli anni. Le citazioni contengono gli aspetti più diversi dal plauso alla ciritca, dal quadro di costume al pettegolezzo (ad esempio le cronache del Premio Viareggio, illuminato dalla presenza di Sophia Loren), tralasciando la trama del Giardino, evidenziano tutte le qualità dell’opera di Bassani e delle grandi firme che hanno scritto le recensioni.

Compaiono così le opinioni, i sentimenti, i tipi psicologici, le intuizioni folgoranti che fotografano in poche righe o in uno scatto interi paesaggi sociali. A completare il quadro della mostra le immagini di scena dal set del film (regia di Vittorio De Sica, 1970), tratte dall’archivio privato di Lino Capolicchio, l’attore che impersonò Giorgio, il protagonista nella versione del romanzo adattata per il cinema.
Istantanee di un lavoro impegnato e importante, che portò alla vittoria dell’Oscar per il migliore film straniero nel 1972, a quarant’anni da questa data. Il cortile dell’edificio di via Piangipane ospiterà, inoltre, l’istallazione di un Giardino intitolato a Giorgio Bassani in cui i visitatori potranno sedersi e sfogliare le pagine del romanzo dello scrittore ferrarese e ascoltarne la versione radiofonica, gentilmente concessa dalle Teche RAI, immergendosi nei ricordi del protagonista e ripercorrendo la storia di Micòl.
Il giardino sarà accessibile al pubblico nel periodo di apertura della mostra e nel corso dell’estate

La mostra è realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e del Comune di Ferrara, Ferara Arte e Fondazione Corriere della Sera e con il generoso contributo di Banca Generali.

Universo

maicol e mirco - Universo

San Benedetto Del Tronto (AP) - dal 29 aprile al 24 giugno 2012
Universo

STUDIO ASSOCIATO DESIGN?

Via Gabriele D'Annunzio 36 (63074)
+39 0735584088
info@forsedesign.it,
www.forsedesign.it,


È difficile descrivere il percorso artistico di maicol e mirco e riuscire a suonare tutte le corde che riescono a toccare, evocare. L’opera di maicol e mirco è capace di raccontare la diversità in un modo talmente estremo da farci rendere conto che è quella che ogni giorno ci vergogniamo di mostrare
orario: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18
sabato e domenica su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 29 aprile 2012. ore 18.00
curatori: Dario Ciferri
autori: maicol e mirco
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
Domenica 29 aprile la Galleria Marconi, Design? Studio Associato e Marche Centro d’Arte presentano Universo mostra personale di maicol e mirco.
La mostra sarà inaugurata alle ore 18.00 presso gli spazi di Design? Studio Associato in via D’Annunzio n°36 a San Benedetto del Tronto. L’evento è a cura di Dario Ciferri.

La personale di maicol e mirco è il quarto appuntamento di Traditeci pure… ma non lasciateci soli, la rassegna di mostre che la Galleria Marconi organizza per la stagione 2011/2012, e fa parte degli eventi che si affiancano all’Expò di arte contemporanea Marche Centro d’Arte.
Grazie alla collaborazione con lo studio Design? la Galleria Marconi sbarca a San Benedetto del Tronto allestendo un nuovo spazio dedicato all'arte Contemporanea che si affianca a quello storico a Cupra Marittima. “Traditeci pure… ma non lasciateci soli!” è il nome del progetto nato dal fortunato incontro.
L’idea è quella di diffondere sul territorio regionale la passione per l’arte e il design, due mondi che spesso si toccano e giocano a dialogare tra loro. La Galleria Marconi continua così la sua operazione di promozione artistica all’esterno del proprio ambiente, sperimentando altri luoghi rispetto a quelli canonici. Design? Studio Associato si propone di superare i limiti di uno studio di architettura per diventare promotore di cultura e offrire nuove prospettive a chi frequenta i suoi spazi.
Accomunati dallo stesso spirito critico di ricerca, applicato alle arti visive, all’architettura e alla progettazione, la collaborazione vuole dare il via ad un nuovo percorso di studio e sperimentazione attraverso l’analisi e la rielaborazione della realtà che ci circonda.

“È un percorso, un’installazione che con disinvoltura passa da un linguaggio all’altro, mantenendo un’organicità generale nel lavoro.
È un percorso, parte dalla fantasia ed esplora mondi, spazi, ere, sogni, incubi.
È un percorso, un nuovo tassello in un viaggio artistico, che non si ripete mai ma resta sempre fedele a se stesso.
È difficile descrivere il percorso artistico di maicol e mirco e riuscire a suonare tutte le corde che riescono a toccare, evocare. Le loro opere a volte sembrano deliri, eppure siamo in presenza di una analisi lucida della contemporaneità, raccontata con tanta follia da permettere a chiunque di ritrovarcisi dentro. L’opera di maicol e mirco è capace di raccontare la diversità in un modo talmente estremo da farci rendere conto che è quella che ogni giorno ci vergogniamo di mostrare”. (Dario Ciferri)

Traditeci pure ci sono tante cose da vedere, l’arte è un fiume che accoglie, raccoglie sedimenta e spande. Guardate le mostre, cercate l’arte, visitate gallerie, musei, luoghi contaminati, senza preconcetti ma anche senza superficialità. L’importante è non farsi ingannare, lealtà e infedeltà camminano spesso insieme. Andate… ma non lasciateci soli.


On Sunday 29th April Marconi Gallery, Design? Associated Study and Marche Centro d’Arte present Universo sole exposition by Maicol and Mirco. The exhibition will open at 6 p.m. in the rooms of Design?Associated Study in 36 D'Annunzio St. San Benedetto del Tronto. The event is cured by Dario Ciferri.

Maicol and Mirco sole exposition is the fourth appointment of (Traditeci pure...ma non lasciateci soli) Be unfaithful well...but don't leave us alone, the series of expositions organized by Marconi Gallery for 2011/2012 season.
Thanks to the cooperation with Design? Marconi Gallery arrives to San Benedetto del Tronto and puts on a new space, dedicated to contemporary art which joins the historical one of Cupra Marittima. " Be unfaithful well... but don't leave us alone!" is the title of the project born from the fortunate meeting. The idea is to spread on the regional area the passion for art and design, two worlds often getting close and enjoying to mix. Marconi Gallery so goes on with its art promotion outside its traditional space, trying other spaces besides its usual ones. Design? Associated Study aims to go over the limits of an architectural study in order to become culture promoter and offering so new perspectives to the ones attending its spaces..
Sharing the same criticism for research about visual arts, architecture and design, the cooperation starts a new course of studying and experimentation analyzing and reworking our reality.

“It's a path, an installation which goes through different languages with ease, while keeping a general organic in the whole work.
It's a path, it starts from fantasy and explore worlds, spaces, ages, dreams, nightmares.
It's a path, a new piece in an art journey which never repearts but always remains true to itself.
It's difficult to describe maicol and mirco artistic path and succed in exploring all the aspects they can touch or evoke. Their works often seem like a delirium, neverthless we face a lucid analysis of the contemporaneity, told with so much crazyness to allow anyone to find himself inside them.
maicol and mirco work can tell dissimilarity in such an extreme way that it allows us to realize that it is what we are ashamed to show” . (Dario Ciferri)

Be Unfaithful to us well there are many things to see, art is a river receiving, gathering, recollecting, sedimening and spreading. Visits expositions, search for art, visit galleries, museums, contaminated sites, without any preconceptions but without any superficiality too. What's important is not being mistaken, loyalty and disloyalty often go together. Go...but don't leave us alone



sabato 28 aprile 2012

Elisa Bertaglia - Artisti preferiti

Elisa Bertaglia, "Alfa", 120x65 cm, tecnica mista su tela, 2010



Gianni Gronchi

L'ultima neve

Volterra (PI) - dal 28 aprile al 10 maggio 2012
Gianni Gronchi

CAFFE' DEI FORNELLI

Piazzetta Dei Fornelli 3/4 (56048)
+39 058880596
caffedeifornelli@virgilio.it.
www.caffedeifornelli.it


È una sfida estrema che prende le mosse dai limiti percettivi e d’uso del quotidiano. Visioni, oggetti silenti, scorci fotografici, boschi, rivelano il loro lato più enigmatico, suggestioni neo-mistiche in “tutti i colori del bianco”, verso esercizi di pensiero inesplorati
vernissage: 28 aprile 2012. ore 17.30
ufficio stampa: elena.capone@tiscali.it
autori: Gianni Gronchi
genere: fotografia, arte contemporanea, personale



comunicato stampa
Gianni Gronchi al Caffè dei Fornelli

il potenziale percepito nel minimo quotidiano



Gianni Gronchi al Caffè dei Fornelli: il potenziale percepito nel minimo quotidiano



È una sfida estrema che prende le mosse dai limiti percettivi e d’uso del quotidiano. Visioni, oggetti silenti, scorci fotografici, boschi, rivelano il loro lato più enigmatico, suggestioni neo-mistiche in “tutti i colori del bianco”, verso esercizi di pensiero inesplorati.

In un percorso espressivo, di ricerca, espositivo, direttamente contaminato e suggerito dagli spazi di allestimento, ritorna sulla scena espositiva l’artista Gianni Gronchi, fra fotografia, pittura, foto-scultura, e oltre lo stesso dadaismo, dopo l’evento collettivo di “Riluce” alla Rocca di Staggia (SI), e l’ambiguo ambiente, fra il privato e la galleria d’arte de “Il Cappello di Feltro” a Volterra, ora fa tappa nello spazio “sacro e profano” del culturale Caffè dei Fornelli, ancora a Volterra, nella nuova personale che sarà inaugurata sabato 28 aprile 2012, ore 17.30.

L’ultima neve fra il naturale e l’innaturale, di cui si rileva in fotografia, la geometria insinuante e che modifica la struttura formale del paesaggio consueto, studio di forma e di colore non-colore, rientra nel primo step, quel rigenerare il quotidiano, e le stesse colline vissute da dentro sono restituite con sguardo rinnovato. Mentre il fondamentale luogo del contesto espositivo, inteso non solo come spazio fisico, ma come identità attraversata da una rete relazionale, è il secondo asse portante dell’ultima ricerca.

Per l’artista prosegue così quell’indagine della forma che chiama in causa anche il vuoto, la luce pura esterna, e la genesi psicologica del colore. Esercizi esistenziali di semantica, curati nell’estetica contemporanea, sottile, suadente nelle coordinate del significato, di cui rivela silente i misteri, chiamando lo spettatore ad interagire, fra gli oggetti e con gli oggetti.

Amplificazione creativa di potenzialità, e la foto non è solo foto, ma anche improntata alla scultura, dialogante con tazze, bicchieri, ecc. trasfigurati da una nuova logica che sfida i limiti delle stesse categorie del pensiero. Inversioni del senso consueto d’uso, intromissioni potenti neo-mistiche in gesso, e attraverso liquidi presenti in contenitori solo apparentemente impossibili. Gianni Gronchi artista, insegnate all’Istituto d’Arte ed educatore, la cui propria identità sperimenta anche come non definitiva, è ancora – dalle sue parole – “perso in ogni occasione minima in cerca di bellezza massima”.

Anche pittura e fotografia sfidano la linea del confine semantico, con un “omaggio” installativo ad un bosco dipinto, “produttore” di nuova luce, del padre dell’artista.

La mostra, che rientra nella programmazione del Quindicinale “Caffèll'ARTE” ideato dal patron del Caffè Carlo Bigazzi, resterà aperta ai visitatori fino al 10 maggio 2012.

Info: Caffè dei Fornelli, Piazzetta dei Fornelli 3-4, tel. 058880596, caffedeifornelli@virgilio.it, www.caffedeifornelli.it/ (giovedì chiuso).



Elena Capone



Modigliani. Vita, morte e miracoli del controverso pittore diventano un musical. “Modì” al Teatro Leonardo di Milano

Era nato al Livorno nel 1884, e fin da giovanissimo aveva dimostrato una spiccata attitudine al disegno, e alla cagionevolezza di salute. Allievo di Giovanni Fattori e Silvestro Lega, nel 1906 si trasferì a Parigi, sviluppando lo stile unico e non ascrivibile a nessuna corrente che oggi conosciamo. Uno stile di vita dissoluto, uno studio prima a Montmartre e poi a Montparnasse e, nel 1918, l'amore della vita identificato in Jeanne Hébuterne, pittrice che dipinse insieme a "Modì”, com'era soprannominato Modigliani, gli ultimi due anni di vita del pittore, che morì a 35 anni in preda alla meningite. All'indomani della scomparsa del pittore, anche la compagna si suicidò, gettandosi nel vuoto e ponendo fine nella maniera più tragica possibile a una delle vicende artistiche riconosciute come le più "maledette” del Novecento.
Ora Modì rivive nell'omonimo spettacolo del compositore e regista Gipo Gurrado, in scena dal prossimo 2 maggio al Teatro Leonardo di Milano. «Modì è un musical che non ha nulla a che vedere con tutti gli altri musical. Come Modigliani, pur essendo un pittore, non aveva nulla a che vedere con tutti gli altri pittori» afferma Gurrado. «In fondo il mio Modigliani è una persona normale che affronta la vita precaria di chi cerca di vivere d'arte ieri come oggi» commenta ancora Gurrado. «Era difficile nella sua epoca, come lo è nella nostra: sta a noi artisti batterci e trovare motivazioni sempre diverse». Una piéce che in qualche modo riscrive il valore e la necessità di vivere il proprio sogno anche in epoche non facili, come poteva essere la Parigi del primi del '900. «Modì mette in scena, attraverso una partitura musicale continua, questa affascinante epopea lasciandone i contorni sfuocati e procedendo per macchie di colore, di ricordi, di atmosfere, proprio come un ritratto dipinto in uno squallido atelier parigino, riscaldato a malapena da una piccola stufa» chiude il regista. Una favola nera, moderna e contemporanea.




Luciano Pea - Iperborea - il mutevole enigma della pittura

Itaca,2009, 100x100 cm, olio su tela

Paitone (BS) - dal 28 aprile al 26 maggio 2012
Luciano Pea - Iperborea - il mutevole enigma della pittura

SPAZIO ARTE DUINA

Via Italia 1 (25080)
+39 030 6342296
info@spazioarteduina.it
www.spazioarteduina.it


Un suggestivo percorso espositivo una ventina di opere che tratteggiano l’universo pittorico di Luciano Pea, artista che utilizza un linguaggio espressivo che combina disciplina e lirismo, risolti in paesaggi dell’anima in cui la luce genera enigmatiche atmosfere palpitanti di vita
orario: Dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 28 aprile 2012. ore 18
ufficio stampa: info@esartcomunicazione.it
autori: Luciano Pea
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
Allo Spazio Arte Duina
dal 28 aprile 2012 al 26 maggio 2012

Luciano Pea
Iperborea - il mutevole enigma della pittura

Inaugurazione: sabato 28 aprile 2012 ore 18.00

In un suggestivo percorso espositivo una ventina di opere che tratteggiano l’universo pittorico di
Luciano Pea, artista che utilizza un linguaggio espressivo che combina disciplina e lirismo, risolti in paesaggi dell’anima in cui la luce genera enigmatiche atmosfere palpitanti di vita

Iperborea è il titolo dell’esposizione allestita allo Spazio Arte Duina che rimanda alla cultura classica greca e alla mitica terra dove regnavano perfezione e misura. Un luogo leggendario, avvolto dal mistero e che ha affascinato per secoli artisti e letterati.
Il mondo antico, le sue atmosfere potenti e trascendenti sono da sempre la fonte di ispirazione del lavoro di Luciano Pea che dipinge spazi e “sensazioni” in un ordine cercato per dare centralità alla luce e trascrivere
con essa il silenzio.
L’artista supera ogni limite naturalistico. Le sue opere ritraggono albe o tramonti, terrestri o lunari, paesaggi dell’anima dove emerge la luce in tutta la sua vibrante concretezza fisica. E’ un lavoro fatto di disciplina e costanza che comporta un esercizio quasi matematico nell’uso della pittura ad olio, in grado di creare mondi
evanescenti in cui si è avvolti da un velo di particelle minutissime, di umori e sensazioni; scenari allo stesso tempo vaporosi, impalpabili, definiti e precisi.
Il percorso espositivo vedrà l’esposizione di opere, alcune delle quali inedite, su tela e su carta che raccontano i suoi ultimi quattro anni di ricerca.
In occasione della mostra Pea ha realizzato un libro d’artista, numerato in dodici esemplari contenenti ognuno un’opera unica, accompagnata da una selezione di poesie che hanno particolarmente ispirato la sua produzione artistica.

Biografia

Luciano Pea nasce a Gottolengo (BS) nel 1961.
Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente insegna incisione e tecniche pittoriche alla Libera Accademia
di Belle Arti di Brescia. Il suo lavoro parte dalla pittura cinetica e programmata ed evolve fino ad arrivare alla dissoluzione delle
compattezza della pittura, dipingendo ciò che è infinitamente minuto, mobile e leggero. E’ attivo con esposizioni dalla fine degli
anni ’80 partecipando a esposizioni e manifestazioni nazionali internazionali .Artista legato alle tecniche della tradizione pittorica e
calcografica, è particolarmente attento alle qualità cromatiche e ai valori tonali. Il suo lavoro si sviluppa per “cicli” di opere influenzate soprattutto dalla letteratura, sia classica che moderna. Numerose sono le pubblicazioni di opere su cataloghi e libri d’arte, di notevole interesse quelle per le Edizioni l’Obliquo.

Luciano Pea-Iperborea

Il mutevole enigma della pittura

Paitone, Brescia, Spazio Arte Duina, via Italia 1

28 aprile 2012 – 26 maggio 2012

Inaugurazione: sabato 28 aprile 2012

Ingresso libero

Orari: Dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Per informazioni:

Tel. 030. 63. 42. 296
info@spazioarteduina.it
www.spazioarteduina.it

Ufficio Stampa:

tel +39 030.99.06.337
fax+39 030. 99.06.337
mobile +39 347.97.36.323
www.esartcomunicazione.it
info@esartcomunicazione.it



Enrico Lombardi - La pazienza dell'ombra

Pagani (SA) - dal 28 aprile al 28 maggio 2012
Enrico Lombardi - La pazienza dell'ombra

BACCARO ART GALLERY

Via Carmine 66 (84016)
+39 0815150877
info@baccaroartgallery.it
www.baccaroartgallery.it


La mostra, intitolata “La pazienza dell'ombra” , presentata in Catalogo da un pregevole testo del Prof. Carlo Sini, contiene 15 opere appartenenti a due cicli pittorici differenti: “Orti conclusi” e “Sentinelle del tempo”, il cui tema principale è l'ombra, metafora della nostra relazione col mondo.
orario: da Lunedì a Sabato ore 10.00 - 12.30 e 17.00 - 20.30 Domenica 10.00 - 12.30

(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 28 aprile 2012. h 19.00
catalogo: in galleria. Danilo Montanari Editore, presentazione Carlo Sini, Testo Enrico Lombardi
curatori: Baccaro Art Gallery
autori: Enrico Lombardi
patrocini: Comune di Bagnacavallo, Museo Civico delle Cappuccine Bagnacavallo.
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
Il 21 Gennaio è stata inaugurata la retrospettiva dell'artista David Hockney, alla Royal Accademy di Londra. A dominare la scena una scritta: “Ognuna delle opere in mostra è stata realizzata personalmente dall'artista”. Volontà del maestro settantatreenne è di muovere una critica a tutti quegli “artisti” che, preferendo servirsi di assistenti o manovalanze esterne per la realizzazione delle loro opere, hanno rinunciato alla parte manuale della creazione e, in particolar modo, al collega Damien Hirst, che non ha mai fatto mistero di questa sua pratica. “L'arte è di chi la fa con le sue mani” tuona nuovamente Hockney, sostenendo a gran voce l'idea romantica dell'artista che crea interamente la sua opera. Motivo di dibattito nel mondo dell'arte, l'affermazione ha portato ad un'accesa querelle tra gli artisti: da quale parte ci si dovrà schierare, qualora si senta la necessità di farlo? Dalla parte di chi come Hockney, rivendica l'importanza dell'atto creativo o di quelli che, fraintendendo Leonardo, o prendendolo troppo alla lettera, ritengono che “la pittura è cosa mentale”? Ad una questione così complicata e controversa, con la consapevolezza che, in realtà, si tratta di un falso problema, e che la vera pittura è sempre stata il risultato di un intreccio perfetto di progetto mentale e fisicità esecutiva, la Baccaro Art Gallery risponde con l'inaugurazione della mostra personale di un artista italiano, Enrico Lombardi, le cui opere, a nostro avviso, ben esemplificano il tentativo di ridare all'atto del dipingere questa ricchezza e molteplicità di dimensioni: quella teorico-concettuale-mentale e quella esecutiva- fisica-mnemonica.
La mostra, intitolata “La pazienza dell'ombra” , presentata in Catalogo da un pregevole testo di uno dei nostri massimi pensatori viventi , il Prof. Carlo Sini, contiene 15 opere recenti appartenenti a due cicli pittorici differenti, ma complementari : “Orti conclusi” e “Sentinelle del tempo”. In entrambe queste serie di opere il tema principale e ricorrente è l'ombra, come metafora del lato oscuro, della parte irrazionale e non controllabile e progettabile della nostra relazione col mondo. Questa ombra, divenuta tematica, invade forme e oggetti del paesaggio, rendendo tutto straniato e straniante, in un gioco paradossale e perverso di realtà e sua dissoluzione nello sguardo. Dopo aver partecipato, nel 2011, alla 54esima edizione della Biennale di Venezia, nominato dallo stesso Sini, Enrico Lombardi porta al nostro sguardo, in questa mostra, il risultato più maturo di questa sua ricerca di completezza del linguaggio pittorico, sempre dentro una sua continuamente rivendicata smarcatura dalle violenze del mercato e dalle mode del dibattito culturale. E rivendicando con forza l'aristocratica e quasi mistica solitudine del proprio percorso.



Stefania Sabatino - Time-Sensitive

Rinascita, olio su tela cm 70x100

Napoli - dal 28 aprile al 6 maggio 2012
Stefania Sabatino - Time-Sensitive

PALAZZO CARACCIOLO

Via Carbonara 112 (80139)


Una cornice d’epoca per delle opere d’arte contemporanea, dipinti olio su tela, che svelano la sensibilità della natura dell’artista, attraverso soggetti dalla forte corporeità, nudi di «esseri» che con le loro forme sinuose e avvolgenti, esprimono la loro urgenza di «esistere».
biglietti: free admittance
vernissage: 28 aprile 2012. ore 12.30 - 15.30
curatori: Maria Antonietta Roselli, Joanna Irena Wrobel
autori: Stefania Sabatino
genere: performance - happening, altro

comunicato stampa
TIME-SENSITIVE è il tema dell’esposizione e dell’istallazione dell’artista Stefania Sabatino, evento che si terrà nell’ambito di ’O Brunch: l’incontro a tavola del sabato di Palazzo Caracciolo, hotel della collezione MGallery del gruppo Accor, con la collaborazione dello chef Aldo Lanotte.
Per l’occasione la Sabatino, esporrà parte della sua produzione pittorica nello splendido Chiostro della carrozze di Palazzo Caracciolo, residenza trecentesca della famiglia Caracciolo e di illustri personaggi, oggi convertito in uno Hotel della collezione M Gallery del Gruppo Accor Hospitality.
Una cornice d’epoca per delle opere d’arte contemporanea, dipinti olio su tela, che svelano la sensibilità della natura dell’artista, attraverso soggetti dalla forte corporeità, nudi di « esseri » che con le loro forme sinuose e avvolgenti, esprimono la loro urgenza di « esistere » e il forte desiderio di comunicare.
Attraverso le particolari inquadrature paragonabili a delle zumate, l’artista sceglie e rappresenta particolari che lasciano intravedere quell’unicum che cerca; ed ecco apparire corpi o parti di essi, corpi dipinti con forti cromatismi, membra pervase da colori brillanti che si fondono e si sfumano tra loro, creando un divenire di suggestioni emotive, che s’impongono all’osservatore, e che richiamano e coinvolgono i sensi dei visitatori anche più distratti, per mostrare loro la strada da intraprendere per un lungo viaggio attraverso emozioni e significati simbolici.
Scuotiamo le nostre anime, colleghiamo nuovamente il nostro cuore con il nostro cervello ed usiamolo, perche come dice Voltaire:
«Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto!»
Questo è anche il tema dell’installazione che accoglierà i visitatori all’evento, dove ad una tavola apparecchiata siederanno ospiti inattesi, ospiti che avendo smesso di ascoltare il loro cuore, mostreranno agli occhi dei più quello che sono diventati, per aver dato sfogo ai loro istinti più bassi, danneggiando se stessi ed il loro prossimo.
Il corpo, l’istinto e il sentimento s’incontrano ad un tavolo per un brunch e si confrontano!
E voi sarete capaci di aprire i vostri cuori e confrontarvi?

Stefania Sabatino (1970), artista e docente di Disegno e Storia dell’Arte, è stata allieva del Maestro Carmine Di Ruggiero presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli dove ha conseguito la Laurea in Pittura e la specializzazione in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo.
Durante la sua vita artistica, affianca all’attività di pittrice quella d’illustratrice, realizzando illustrazioni per varie pubblicazioni, ma anche decoratrice, designer e scenografa, prova ne è la realizzazioni di alcune sue opere pittoriche, che ben sposa e arricchiscono, le esecuzione teatrali e musicali di opere come la “Traviata” e la “Tosca”.
Nel 1985 inizia il suo percorso espositivo, tra le più significative mostre collettive, si evidenzia la recente partecipazione al Padiglione Campano della 54 Biennale di Venezia e l’esposizione “Artisti dall’Italia Nel nostro Tempo” presso la Galleria Del Mese Fischer al Kunst Forum International ed ancora la presenza di suoi lavori alla mostra dedicata alla poetessa Alda Merini, tenutasi presso la Galleria d’Arte ART di Ancona, e tante altre ancora.; tra le mostre si evidenzia la personale : “Frammanti”presso il Museo Mineralogico Campano. Alcune delle mostre personali si sono tenute anche nelle storiche sedi di Villa Campolieto ad Ercolano, di Villa Bruno e Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano, presso le sedi dell’Istituto francese il Grenoble e a Palazzo Crispi a Napoli; e sempre a Napoli con la personale “Reflexes” abbinata all’omonima installazione, presso lo spazio espositivo dello studio d’arte Le Muse curate da Joanna Irena Wrobell e Maria Antonietta Roselli e con le stesse curatrici e con la presentazione di Ciro Cacciola si è cimentata nella personale “Travelling-corpi in movimento” dove al vernissage si è tenuta l’omonima performance.
Inoltre una sua creazione è stata selezionata ed ha partecipato alla mostra del libro d’artista tenutasi a Barcellona presso la Galleria RED03, curata da Enrichetta Cardinale e Marcella Sardon.
Negli anni, la sua ricerca artistica, si è evoluta e si è arricchita di nuovi mezzi espressivi. Nel suo lavoro si combinano la scultura e la pittura a tal punto da creare delle nuove espressioni: le “plasto-espansioni” così definite dal critico Angelo Calabrese.
Si è avvicinata alla scrittura creativa, realizzando creazioni che lei stessa definisce “pitto-poesie”, oppure cimentandosi in performance, che possono anche includere eventi di tipo "happening", con inserimento di azioni e testi di supporto all’opera o all’evento in corso,operazioni che hanno visto l’artista cimentantarsi con operazioni body painting eseguite dal vivo, unitamente a musica, danza e recitazione.
Hanno scritto di lei e delle sue opere per vari articoli, libri e cataloghi: Angelo Calabrese, Antonio Carosella, Marco Di Mauro, Massimo Duranti, Mario Guaraldi, Mario Maiorino, Vittorio Sgarbi, Federico Orsini, Domenico Orsini, Serenella Volpe ed altri.


Giorgio De Chirico - Il labirinto dei sogni e delle idee

Aosta - dal 28 aprile al 30 settembre 2012
Giorgio De Chirico - Il labirinto dei sogni e delle idee

CENTRO SAINT BENIN

Via Bonifacio Festaz 27 (11100)
+39 0165272687
u-mostre@regione.vda.it
www.regione.vda.it


La mostra presenta in Valle d'Aosta attraverso 40 dipinti a olio, 10 tempere e disegni, 15 grafiche, anche colorate a mano dall'autore, un'importante selezione di opere raramente esposte e provenienti da prestigiose collezioni private italiane, da raccolte pubbliche, dal MART di Rovereto e dal Museo Casa Rodolfo Siviero, che eccezionalmente hanno abbandonato la loro originaria collocazione per essere ammirate dal grande pubblico
orario: tutti i giorni 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 28 aprile 2012. ore 19
editore: SILVANA EDITORIALE
ufficio stampa: STUDIO ESSECI
curatori: Franco Calarota, Luigi Cavallo
autori: Giorgio De Chirico
genere: arte contemporanea, personale, disegno e grafica


comunicato stampa
L'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta propone, al Centro Saint-Bénin di Aosta, dal 29 aprile al 30 settembre prossimi, la mostra Giorgio De Chirico. Il labirinto dei sogni e delle idee - a cura di Luigi Cavallo con Franco Calarota - che, attraverso un'importante selezione di opere, alcune raramente esposte e provenienti da prestigiose collezioni private e museali, si pone come un'occasione unica per osservare da vicino e godere di capolavori del Maestro di solito non accessibili al grande pubblico.

Come ricorda Luigi Cavallo nel catalogo della mostra, Giorgio de Chirico (Volos 1888 - Roma 1978) "è il pittore più nuovo del vecchio mondo. Gettare uno sguardo sulla sua opera significa ripercorrere le avventure creative del XX secolo, fondamenta e confronti per il nostro tempo".
La mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta illustra il percorso all'insegna della Metafisica - intesa dal maestro come qualità eletta della pittura e non come caratteristica dei soggetti - che scorre lungo le diverse fasi stilistiche del suo lavoro: recupero della tradizione classica, suscitazioni surreali, riavvicinamento alla realtà attraverso le modulazioni del barocco e quindi l'invenzione di nuovi temi e di tecniche, dai Bagni misteriosi alla neometafisica. Capitoli che al loro apparire, nel sovrapporsi delle poetiche, hanno provocato polemiche in campo internazionale, le più accese per l'amore-odio che i surrealisti hanno avuto per De Chirico, riconosciuto l'iniziatore ideale del movimento francese.
Regge ancora la definizione di Ardengo Soffici che nel 1914 definì la pittura di De Chirico sulla rivista Lacerba come "una scrittura di sogni" e altri critici aggiunsero che quella "pittura di sogni" sembrava dipinta nel sogno. Negli anni i giochi culturali intorno a Giorgio de Chirico hanno provocato implicazioni filosofiche, letterarie, psicanalitiche. Le sue visioni utopiche hanno stimolato l'architettura e le sue atmosfere indefinite, arcane, il senso del tempo sospeso, dell'infinito che cala anche sulle cose quotidiane e comuni sono stati partecipati dalla narrativa moderna. De Chirico ha così disseminato con la pittura quantità di argomenti nelle più varie zone culturali e la prospettiva è quanto mai feconda: da qui anche il desiderio di rinnovare l'accostamento critico di un autore che in modo tanto completo rappresenta la nostra epoca, permette di attualizzare figurativamente il passato che si perpetua nel presente, una catena che consente all'uomo di rinnovarsi, di avventurarsi nel futuro sentendosi radicato in una vicenda secolare.

Giorgio de Chirico. Il labirinto dei sogni e delle idee presenta in Valle d'Aosta attraverso 40 dipinti a olio, 10 tempere e disegni, 15 grafiche, anche colorate a mano dall'autore, un'importante selezione di opere raramente esposte e provenienti da prestigiose collezioni private italiane, da raccolte pubbliche, dal MART di Rovereto e dal Museo Casa Rodolfo Siviero, che eccezionalmente hanno abbandonato la loro originaria collocazione per essere ammirate dal grande pubblico.

Nel catalogo, edito da Silvana Editoriale, sono presenti i testi di: Jacqueline Munck (curatrice del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris e della mostra più completa che sia mai stata realizzata sull'opera di Giorgio de Chirico e tenutasi nella sede del museo parigino nel 2009), Luigi Cavallo, Attilio Tori.

GIORGIO DE CHIRICO. Il labirinto dei sogni e delle idee. Aosta, Centro Saint-Bénin, 29 aprile - 30 settembre 2012. Mostra promossa e organizzata da: Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta. A cura di: Luigi Cavallo con Franco Calarota
Comitato scientifico: Jacqueline Munck, Luigi Cavallo, Franco Calarota e Roberta Perazzini.
Orario: tutti i giorni 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30

Produzione e organizzazione della mostra: Anonima Talenti Srl

Per informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Servizio attività espositive: tel. 0165.274401
E-mail: u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin - Via Festaz, 27: tel.0165.272687
Internet: www.regione.vda.it

In collaborazione con: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo - Padova
tel. 049.663499
gestione1@studioesseci.net
www.studioesseci.net



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...