Senza titolo, olio su tela cm 70x80
Lecce - dal 28 aprile al 26 maggio 2012
Antonio Carallo - Tra emozione e astrazione. Il paesaggio nella pittura
CHIESA DI SAN FRANCESCO DELLA SCARPA
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Piazzetta Giosuè Carducci (73100) |
Lecce |
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Le opere in mostra offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo "astratto", caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive il paesaggio, e quindi la natura, nel convergere, come sempre nell'artista, di ragione ed emozione, di ricerca analitica e di partecipazione
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orario: 9-13.30 / 16-19.00 (da lunedì a sabato; domenica chiuso) (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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vernissage: 28 aprile 2012. ore 19 |
catalogo: in galleria. Congedo Editore, Galatina. a cura di Luciano Caramel |
curatori: Michele Afferri, Luciano Caramel, Antonio Cassiano |
autori: Antonio Carallo |
genere: arte contemporanea, personale |
email: mikiaf96@libero.it
comunicato stampa |
| ANTONIO CARALLO Tra emozione e astrazione. Il paesaggio nella pittura.
a cura di Luciano Caramel Antonio Cassiano Michele Afferri
Catalogo a cura di Luciano Caramel Congedo Editore, Galatina formato: 21x29, 96 pagine a colori e b/n 75 tavole a colori
Lecce, Chiesa di San Francesco della Scarpa (Piazza Carducci)
28 aprile-26 maggio 2012
Inaugurazione: 28 aprile 2012, ore 19.00
Orari d’apertura: 9-13.30 / 16-19.00 (da lunedì a sabato; domenica chiuso)
Info: 0832-628708
Antonio Carallo (Neviano (Le), 1938-2011). Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, diplomandosi nel 1967 con Raffaele Spizzico. Alla ricerca pittorica, iniziata tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta del Novecento, Carallo abbina la docenza di Anatomia Artistica sia all’Accademia di Belle Arti di Lecce – dove insegna dal 1972 al 1988 prima e dal 1995 al 2005 poi – che all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove è docente dal 1989 al 1995. Le opere in mostra offrono la possibilità di entrare nella complessità del lungo lavoro del pittore attraverso la presentazione del periodo "astratto", caratterizzato da larghe e soffici campiture cromatiche dai margini non geometricamente definiti e in genere curvilinei libere in uno spazio aperto e luminoso, in cui resta sempre in filigrana e con allusioni non descrittive il paesaggio, e quindi la natura, nel convergere, come sempre nell'artista, di ragione ed emozione, di ricerca analitica e di partecipazione.
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