giovedì 28 febbraio 2013

Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo


Milano - dal 28 febbraio al 31 luglio 2013
Leonardo3 – Il Mondo di Leonardo

URBAN CENTER
Galleria Vittorio Emanuele II 11 (20121)
www.comune.milano.it/urban_center/index.html


La mostra con anteprime mondiali ed esperienze interattive.
Piazza della Scala – Ingresso Galleria Vittorio Emanuele II
vernissage: 28 febbraio 2013. ore 13 solo su invito
ufficio stampa: Alessandra Pozzi, Tel 338 5965789, pozzicomunicazione@gmail.com
STUDIO POZZI AP Via Paolo Frisi 3 Milano 20129, Tel 02 76003912
genere: documentaria
comunicato stampa 
La mostra in sintesi I
Anteprime mondiali
» Ricostruzione del modello fisico del Sottomarino Meccanico (in anteprima mondiale) e relativa
esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico della Macchina del Tempo (in anteprima mondiale) e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico della Libellula Meccanica (in anteprima mondiale) e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico della Macchina Volante di Milano (in anteprima mondiale)
» Ricostruzione del modello fisico del Cubo Magico (in anteprima mondiale)
» Postazione multimediale “Leonardo a Milano” (in anteprima mondiale)
» Postazione multimediale “Il Monumento Sforza” (in anteprima mondiale)
» Codice Atlantico virtuale in edizione completa di tutti i suoi fogli prima del restauro
» Restauro digitale dell’Ultima Cena e postazioni interattive (per la prima volta in mostra in Italia)

La mostra in sintesi II
» Ricostruzione del primo modello fisico funzionante della Clavi-Viola e relativa esperienza interattiva multimediale
» Manoscritto B , Codice Atlantico e Codice del Volo su postazioni interattive
» Ricostruzione del modello fisico del Leone Meccanico e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico del Pipistrello Meccanico e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico dell’Automobile-Robot e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico del Cavaliere-Robot e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico del Ponte Autoportante con sezione didattica dedicata a bambini e ragazzi
» Ricostruzione del modello fisico della Bombarda Multipla e relativa esperienza interattiva multimediale
» Ricostruzione del modello fisico della Barca a Pale
» Ricostruzione del modello fisico della Bombarda Multipla
» Ricostruzione del modello fisico della Doppia Gru
» Ricostruzione del modello fisico del Ponte Girevole
» Ricostruzione del modello fisico del Ponte a due piani
» Modello fisico di studio del moto alternato
» Ricostruzione della Città Ideale
» Riproduzioni di disegni di Leonardo realizzati a cura della Reale Commissione Vinciana
» Postazioni multimediali interattive dedicate a macchine e progetti di Leonardo
» Postazioni multimediali “Il Laboratorio di Leonardo” dedicate ai più piccoli
» Pannelli fisici con ricostruzioni 3D

Tutte le esperienze interattive sono realizzate nelle principali lingue straniere, per favorire la fruibilità dei contenuti anche al pubblico internazionale.

mercoledì 27 febbraio 2013

Daniel Pelletti - SMASH-ING COLOURS

AUGIAS - Acrilico su tela

Torino - dal 27 febbraio al 27 aprile 2013
Daniel Pelletti - SMASH-ING COLOURS

LA CONTEMPORANEA
Via Della Rocca 36 (10123)
+39 0110744659 , +39 0110744659 (fax)
info@lacontemporaneatorino.com
www.lacontemporaneatorino.com


La mostra dal titolo SMASH-ING COLOURS raccoglie una selezione di 20 opere attraverso cui l’artista si esprime utilizzando un linguaggio pittorico figurativo dai potenti toni cromatici.
orario: da lunedì a sabato dalle 16.30 alle 19.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 27 febbraio 2013. ore 19.00
curatori: Antonio NardoneChristiana Pecile
autori: Daniel Pelletti
genere: arte contemporanea, personale

comunicato stampa 
LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery, in collaborazione con la Galerie Antonio Nardone di Bruxelles, è lieta di presentare Mercoledì 27 febbraio alle ore 19.00 la prima personale italiana dell’artista Daniel Pelletti.

Daniel Pelletti, nato e cresciuto in Belgio, ma il cui cognome rivela amabili origine italiane, rappresenta esteriormente lo stereotipo del pittore d’altri tempi: il “Maestro” dalla zazzera grigia armato di pennelli e tavolozza, concentrato dinnanzi alla tela diligentemente posta sul cavalletto. A dispetto di questa immagine tradizionale però, egli utilizza sapientemente elementi della modernità che lo rendono inequivocabilmente “contemporaneo”. Le sue opere rappresentano una lettura originale, quasi psichedelica degli scenari classici: colori accesi, a momenti scioccanti, figure stilizzate, talora volutamente distorte, uno stile quasi rubato al fumetto, sensazionalistico e minuzioso al contempo. Si potrebbe dire “violento”, riferendosi alla sua forza espressiva che non passa inosservata e trasuda amore per la vita.
La tecnica si evidenzia con l’utilizzo della materia cromatica stesa seguendo le complesse direttive dei circuiti di comunicazione informatica, una sottile, quasi invisibile, rete posta al principio dell’intervento pittorico che guida e gestisce la distribuzione dei colori sulla tela. Le figure rappresentate, frammentate dall’articolato utilizzo degli acrilici che dominano la scena, sembrano così attraversate da una nervatura che rende le opere di Pelletti estremamente vitali. Il ritmo è febbrile, l’unione tra gli elementi è vivace e contrastante in virtù dei toni utilizzati, l’immagine globale si accosta al surreale per l’impossibilità di rientrare nei canoni della realtà. Luci ed ombre non sono resi dal virage graduale dei colori, ma è un confine netto a separali, cosicché l’immagine risulta frantumata pur mantenendo una compattezza formale, mai piatta, mai banale. Una visione caleidoscopica del mondo circostante.
Delle sue opere affascina la dinamicità sofisticata che acquista il soggetto seppur fissato in uno scenario di immobile rappresentazione, la prepotente sfida di chi non si accontenta di assumere lo status del reale tale per come si presenta, ma pretende di interpretarlo, destrutturandolo e ricostruendolo secondo la sua personalissima logica.
Il risultato è una giocosa rivisitazione in chiave Pop degli elementi urbani della Wallonie: lontano dai quieti e rilassanti bucolici scenari del Nord da cui proviene, con Daniel Pelletti si entra un mondo epico e fantasioso correndo il rischio di rimanere intrappolati in un insondabile magma di energia creativa.


Arcangelo - Da terra mia


Torino - dal 27 febbraio al 30 marzo 2013
Arcangelo - Da terra mia

GALLERIA EVENTINOVE
Via Della Rocca 36 (10123)
+39 3383758080 , +39 0118390013
galleriatorino@eventinove.it
www.eventinove.it


La Galleria eventinove è lieta di preentare una mostra personale del celebre artista campano Arcangelo;si tratta di un' esposizione di opere su carta selezionate che attraversano quasi un trentennio di attività, sono opere colme di tracce gestuali, di accenni figurativi, di scritte,di macchie.
orario: da martedì a sabato ore 11.00-19.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 27 febbraio 2013. ore 18.30
autori: Arcangelo
genere: arte contemporanea, personale

comunicato stampa 
La Galleria eventinove di Torino è lieta di presentare, nel mese di marzo, una mostra personale, interessante quanto unica, del celebre artista campano Arcangelo.
Un’ esposizione che raccoglie circa sessanta opere su carta selezionate dal primo ciclo di opere Terra mia del 1983 fino ad arrivare ad Ex-Voto, dell’estate 2012, attraversando così quasi un trentennio di attività.
L’opera di Arcangelo, infatti, procede da sempre in cicli pittorici che prendono spunto dalla sua vita, dalla sua terra, il Sannio, come per i cicli Terra mia, i Misteri, i Sanniti, Ex Voto, e da viaggi reali o immaginari come Tappeti persiani, Verso Oriente, Dogon, Segou e Beirut.
Sono carte dal riconoscimento e dal fascino immediato, cariche di segni, di simboli e di grafemi, con tonalità che variano da colori luminosi simulanti il calore delle terre del sud a cromie più cupe riprese dalla notte, opere colme “di tracce gestuali, di accenni figurativi, di colature di colore, di scritte e di macchie”, come le descrive in catalogo Ivan Quaroni che da anni segue il lavoro dell’artista.
Sono disegni che esprimono la forte personalità di un uomo diviso tra l’impulsività carica di passione per la sua arte e una forte sete di conoscenza; opere definite “la chiave indiscussa del suo lavoro”, individuabile nel senso di appartenenza per la terra, non solo meridionale, e per il genere umano.
Le carte di Arcangelo sono una parte fondamentale della produzione artistica dell’artista, talvolta assemblate in installazioni di macro dimensioni, forse ad esprimere l’espansione delle pagine di un diario tutto personale

Vasco Bendini - 1966 – 1967


Roma - dal 27 febbraio al 5 maggio 2013
Vasco Bendini - 1966 – 1967

MACRO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Via Nizza 138 (00198)
+39 06671070400 , +39 068554090 (fax)
macro@comune.roma.it
www.macro.roma.museum


La mostra, dedicata a Vasco Bendini (Bologna, 1922), pioniere dell’informale italiano, si snoda attraverso una selezione di opere realizzate in soli due anni (1966 e 1967) cruciali per l’arte italiana e per il percorso dell’artista. Sarà inaugurata il 27 febbraio, giorno di nascita dell’artista, per celebrare il suo novantunesimo compleanno e il suo rinnovato rapporto con la città.
orario: 11.00—19.00 da martedì a domenica
(19.00—21.00 libero accesso agli spazi non espositivi) 11.00—22.00 sabato
(la biglietteria chiude un'ora prima)
chiuso lunedì; 1 gennaio; 1 maggio; 25 dicembre
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: intero € 12,50
ridotto € 10,50, per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (con documento che attesti la residenza) intero € 11,50, ridotto € 9,50
vernissage: 27 febbraio 2013. ore 11.30
ufficio stampaZETEMA
curatori: Gabriele Simongini
autori: Vasco Bendini
genere: arte contemporanea, personale




martedì 26 febbraio 2013

Risultati Elezioni 2013 a Guardia Lombardi (AV)


Risultato dei voti dei maggiori Partiti Politici a Guardia Lombardi



Fonte: Ministero dell'Interno



venerdì 22 febbraio 2013

NEW LIFE - Forbici - Mariconti - Ravasio

Andrea Mariconti, Metafisica, olio e cenere su tela, 80x80 cm, 2008.

Varese - dal 23 febbraio al 13 aprile 2013
[NEW] LIFE - Forbici | Mariconti | Ravasio

PUNTO SULL'ARTE
Viale Sant'Antonio 59/61 (21100)
+39 0332320990
info@puntosullarte.it
www.puntosullarte.it


La ricerca di una Nuova Vita è il tema comune che emerge dalle opere degli artisti Jernej Forbici,Andrea Mariconti e Paola Ravasio che,con toni ed accenti modulati diversamente,evidenziano il disagio dell’umanità e contemporaneamente sottolineano accenni di ottimismo e lampi di nuova energia vitale.
orario: da martedì a venerdì ore 15.00-19.00; sabato ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00. Chiuso il lunedì.
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 23 febbraio 2013. ore 18.00-21.00
autori: Jernej ForbiciAndrea MaricontiPaola Ravasio
genere: arte contemporanea, collettiva

comunicato stampa 
Si inaugura sabato 23 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria PUNTO SULL’ARTE di Varese la mostra intitolata [NEW] LIFE.
Una mostra che, com’è ormai abitudine per le iniziative progettate dalla titolare della Galleria Sofia Macchi, vede protagonisti tre giovani e promettenti artisti: i pittori Jernej FORBICI (Maribor, 1980) e Andrea MARICONTI (Lodi, 1978) e la scultrice Paola RAVASIO (Varese, 1978).
La ricerca di una Nuova Vita è il tema comune che emerge dalle opere dei tre artisti che, con toni ed accenti modulati diversamente, evidenziano il disagio dell’umanità e contemporaneamente sottolineano accenni di ottimismo e lampi di nuova energia vitale.
Scrive in catalogo Daniela Croci Silvuni: “E’ la forza vitale che, indomita, rinasce sempre dalle sue ceneri. E’ un fiore che spunta in una landa tanto vasta quanto desolata dipinta da Jernej Forbici. E’ il guizzo luminoso che “colora” di vita ambienti monocromi dove tutto si compone in bianco e nero sulle tele di Andrea Mariconti. E’ la forma antropomorfa, quasi umana, ma non ancora uomo, che con disperata lotta vuole sciogliersi dai vincoli di una materia fredda, razionale ed incapace di emozioni e che imprigiona il bisogno di libertà che pervade le sculture di Paola Ravasio”.
Saranno presentate in mostra un centinaio di opere, tra dipinti, disegni e sculture, tra cui ottanta lavori inediti.
JERNEJ FORBICI: Una serie di paesaggi perduti, malinconici, che ci raccontano la bellezza del mondo e la sua distruzione per mano dell’essere umano. Dipinti realizzati con acrilico e olio che descrivono la natura morente con un linguaggio composto ed elegante, danno voce alla volontà di scoprire e sperimentare un intimo rapporto con il paesaggio attraverso la mescolanza del naturale e dell’artificiale di cui campagne e città sono già testimoni. Il giovane artista sloveno rappresenta l’agonia del nostro pianeta, in balia dell’arroganza dell’agire umano e della sua idea di modernità e progresso. – Nasce nel 1980 a Maribor (Slovenia). Nel 1999 si iscrive al College of Visual Arts in Ljubljana. Nel 2000 inizia a frequentare gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si laurea nel 2005 con il massimo dei voti. Segue successivamente il Biennio Specialistico con il Professor Carlo di Raco. Dal 2001 realizza numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e partecipa a biennali e fiere di tutta Europa, Canada e Stati Uniti. Vive e lavora tra Vicenza e Ptuj (Slovenia).
ANDREA MARICONTI: Pittura che non è solo materica, ma che evoca immagini plasmate da rapporti e contrasti tra luci ed ombre che definiscono i linguaggi di personalità vicine alla scultura. Andrea Mariconti crea materia pittorica capace di soddisfare non solo il bisogno di rappresentare, ma anche la necessità di toccare, quasi penetrare la superfice dipinta. Le sue opere dialogano costantemente con la memoria attraverso l’utilizzo di materiali di origine naturale, quali cenere, cera, petrolio e terra. L’unico colore che usa è il bianco. I soggetti ricorrenti della sua opera sono covoni di paglia, boschi e scogliere a picco sul mare. – Nasce nel 1978 a Lodi. Si laurea nel 2001 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, indirizzo Arti Visive, e nel 2006 in Scenografia e Discipline dello Spettacolo. Nel 2005 partecipa ad un workshop tenuto da Anselm Kiefer in occasione della preparazione dell’installazione presso l’Hangar Bicocca I Sette Palazzi Celesti. Dal 2003 espone regolarmente in Italia e viene presentato regolarmente nelle più importanti fiere d’arte contemporanea. Nel 2011 è vincitore del Premio UNESCO per l’Arte Contemporanea. Vive e lavora tra Cremona e Milano.
PAOLA RAVASIO: Le sculture della giovane artista varesina sono un concentrato di energia che si esprime attraverso la rappresentazione di muscoli in tensione e corpi aggrovigliati che di volta in volta cercano di liberarsi da strutture modulari e geometriche sempre differenti. Da questo costante mescolarsi di forme statiche e figure sinuose nasce un efficace gioco di contrasti, smussati tuttavia dalla levigatezza delle superfici. Opere di grandi e piccole dimensioni che colpiscono per la carica di tensione che possiedono; un concentrato di energia, vigore e personalità. – Nasce nel 1978 a Varese. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Frattini della sua città si trasferisce a Carrara dove apprende le tecniche di lavorazione del marmo presso lo studio artistico “Gemelli Lorenzini”. Tornata a Varese prosegue e amplia la propria ricerca presso lo studio-laboratorio di Pietro Scampini (1950) a Castronno VA. Realizza numerose mostre personali e collettive nel Nord Italia e in Canton Ticino, in Svizzera. Vive e lavora a Caronno Varesino, in provincia di Varese.
Saranno presenti gli artisti.
Courtesy Federico Rui Arte Contemporanea, Milano
Catalogo con testi di Daniela Croci Silvuni disponibile in Galleria.


IL SUCCESSO ITALIANO A PARIGI NEGLI ANNI DELL'IMPRESSIONISMO: LA MAISON GOUPIL


Rovigo - dal 22 febbraio al 23 giugno 2013
IL SUCCESSO ITALIANO A PARIGI NEGLI ANNI DELL'IMPRESSIONISMO: LA MAISON GOUPIL


PINACOTECA DELL'ACCADEMIA DEI CONCORDI - PALAZZO ROVERELLA
Via Giuseppe Laurenti 8/10 (45100)
+39 0425460093 , +39 042527993 (fax), +39 3483964685
info@palazzoroverella.com
www.palazzoroverella.com


Tornano per la prima volta insieme le opere degli artisti italiani della seconda metà dell'Ottocento, che lavorarono per la famosa Galleria Goupil di Parigi. Una Galleria che annoverava tra le sue fila pittori di diversa provenienza e formazione, francesi, italiani, spagnoli, ungheresi, una scuderia di artisti che, uniti da un comune progetto e sentimento, dipinsero scene di vita quotidiana e di genere, ambientate in eleganti interni o in ombrosi giardini, scene in costume, pompeiano o settecentesco, vedute urbane e paesaggi animati. Opere che divennero immediatamente popolari e apprezzate da critici e mercanti, creando e alimentando un gusto collezionistico di respiro europeo e internazionale, i cui effetti proseguiranno ben oltre gli inizi del Novecento.
orario: feriali 9.00-19.00; sabato 9.00-20.00; festivi 9.00-20.00. Chiuso i lunedì non festivi
(possono variare, verificare sempre via telefono)

vernissage: 22 febbraio 2013. ore 17.45. Teatro Sociale, Piazza Garibaldi
Corrado Augias sarà ospite alla cerimonia inaugurale
Dello scrittore e giornalista, grande conoscitore della capitale francese e delle sue vicende, è previsto un intervento speciale sul tema
"Quando Parigi era il centro del mondo"
editoreSILVANA EDITORIALE
ufficio stampaSTUDIO ESSECI
curatori: Paolo Serafini
genere: collettiva, arte moderna
web: ww.mostragoupil.com

comunicato stampa 
Tornano per la prima volta insieme le opere degli artisti italiani della seconda metà dell'Ottocento, che lavorarono per la famosa Galleria Goupil di Parigi. Una Galleria che annoverava tra le sue fila pittori di diversa provenienza e formazione, francesi, italiani, spagnoli, ungheresi, una scuderia di artisti che, uniti da un comune progetto e sentimento, dipinsero scene di vita quotidiana e di genere, ambientate in eleganti interni o in ombrosi giardini, scene in costume, pompeiano o settecentesco, vedute urbane e paesaggi animati. Opere che divennero immediatamente popolari e apprezzate da critici e mercanti, creando e alimentando un gusto collezionistico di respiro europeo e internazionale, i cui effetti proseguiranno ben oltre gli inizi del Novecento.
Grazie allo studio degli inventari e dei documenti conservati nel Museo Goupil di Bordeaux e al Getty Research Institute di Los Angeles, la mostra ricostruisce l'esatta consistenza delle opere dei circa cento artisti italiani che lavorarono per la Galleria, soffermandosi anche sul contesto storico, artistico e sociale che permise il formarsi di questo nuovo gusto borghese.
Negli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento, Goupil cavalcò con spregiudicata capacità la nascita del nuovo gusto borghese per il collezionismo d'arte. I nuovi ceti si avvicinavano alla pittura ricercando opere di grande qualità pittorica ed effetto e gli italiani erano proprio gli artisti che meglio rispondevano a queste esigenze. Con opere di piccolo formato, di grande impatto, piacevoli e di facile comprensione, che immediatamente divennero un modello da imitare.
Ogni casa francese ed europea doveva godere di un'opera d'arte, si trattasse di un dipinto originale o di una riproduzione fotografica o a stampa. Questo il programma perseguito da Goupil che acquistava un'opera, la riproduceva con le più diverse tecniche e la diffondeva ovunque, rendendola popolare nel mondo.
Quella proposta a Palazzo Roverella è una mostra come non si è mai vista. Nel senso letterale del termine, poiché propone una serie di opere che nessuno, se non i diretti proprietari, ha mai avuto modo di ammirare da molto, molto tempo.
Opere ritrovate in collezioni spesso lontanissime dall'Italia, inseguite dal curatore della mostra nei loro infiniti passaggi di mano, dal momento del loro acquisto presso la Galleria Goupil ad oggi. Basti dire, ad esempio, dello Sposalizio in Basilicata di Giacomo Di Chirico, ritrovato in Messico e qui esposto per la prima volta al pubblico dopo 136 anni. O Rhea di Raffaello Sorbi o Confidences di Giovanni Boldini, opere mai prima esposte.
Molti dei dipinti hanno ancora sul retro timbri e targhette originali della Galleria, e le opere saranno in continuo dialogo e confronto con le incisioni da esse tratte di proprietà del Musée Goupil di Bordeaux.
Goupil interveniva sulle opere già dalla loro creazione, imponendo agli artisti di fare delle modifiche e talvolta pure di cambiarne il titolo. Emblematico è il caso di una bellissima tela di Edoardo Tofano, Enfin.seuls!, che rappresenta una coppia che si abbraccia dopo che tutti gli invitati al matrimonio se ne sono andati. Per evitare il sapore malinconico di festa finita, Goupil ribatezzò l'opera Enfin. seuls! ad indicare l'attesa e la gioia dei novelli sposi nel trovarsi finalmente soli. E anche grazie a questo, il dipinto, riprodotto con le più svariate tecniche, divenne uno dei più famosi dell'epoca.
E ancora la meravigliosa tela La figlia di Jairo capolavoro di Domenico Morelli, esposta l'ultima volta a Parigi nel 1935. È anche una mostra piena di sorprese come il grande dipinto del maestro dell'orientalismo Alberto Pasini che Goupil espose al Salon parigino del 1873 che è stato diviso, in tempi antichissimi, in tre quadri, venduti ad altrettanti acquirenti.
Il percorso espositivo della mostra si apre con Giuseppe De Nittis, che visita Parigi per la prima volta nel 1867, assumendo presto il ruolo di caposcuola e apripista per altri artisti italiani. Di lui la mostra propone una serie di grandi capolavori dipinti per Goupil, quali La descente du Vésuve e La route de Naples à Brindisi del Museo di Indianapolis.
Anche Giovanni Boldini realizza per la Maison alcuni straordinari capolavori quali, solo per citare alcuni dei dipinti esposti, Grande route à Combs la Ville del Philadelphia Museum of Art, Promenade solitaire, Indolence e Suonatrice di lira, di collezioni private americane, e alcuni ritratti di grande formato: su tutti Martha Regnier, che verrà esposto insieme alla fotoincisione che ne trasse Goupil.
I pittori italiani ricordati nei registri della Maison Goupil sono circa cento e la mostra li documenta attraverso le opere da loro realizzate per la galleria parigina, per la prima volta qui organicamente riunite. Nel 1872 Francesco Paolo Michetti partecipa al Salon con due opere e la Maison Goupil acquista i suoi dipinti riproducendoli poi in incisioni. Molto apprezzate, specie dal collezionismo americano, sono inoltre le scene di interni pompeiani di Raffaello Sorbi. O ancora Antonio Mancini, che realizza per Goupil alcuni dei suoi massimi capolavori, concessi alla mostra di Rovigo da musei americani ed europei. Numerosi infine sono gli artisti napoletani e meridionali che trovano la via del successo a Parigi: Alceste Campriani, Federico Rossano e, su tutti, Domenico Morelli.


Paolo Guido - 13 Fortune


Roma - dal 23 febbraio al 2 aprile 2013
Paolo Guido - 13 Fortune

DOROTHY CIRCUS GALLERY
Via Dei Pettinari 76 (00186)
+39 067021179
info@dorothycircusgallery.com
www.dorothycircusgallery.com


Paolo Guido solo show

biglietti: free admittance
vernissage: 23 febbraio 2013. Dalle 19:00 alle 23:00
autori: Paolo Guido
genere: doppia personale, arte moderna


comunicato stampa 
Paolo Guido nasce a Lecce nel 1971, ha studiato e lavorato come grafico editoriale prima di dedicarsi interamente alla sua carriera di Artista.
Le sue opere digitali sono state esposte nella mostra “Would you be my Miracle” affianco ai leader mondiali della digital art, Ray Caesar e Natalie Shau, e la sua opera Titor è stata scelta come cover per l’album “Tradizione Elettrica” degli autori italiani Giorgio Baldi e Luca Fagella. Le sue opere pittoriche, oltre ad attirare l’attenzione delle più prestigiose gallerie internazionali della scena New Pop e New Surrealism, sono state esposte nel recente 2012, presso il museo casa del Conte Verde di Rivoli, durante la seconda edizione della
mostra “Pop Surrealism” curata dalla Dorothy Circus Gallery, galleria italiana che lo rappresenta.
L’arte di Paolo Guido ci accompagna alla riscoperta di una pittura squisitamente italiana, sia nei contenuti, sia nella tecnica che l’artista attinge dalla tradizione pittorica classica, dalle acqueforti, dalle incisioni, disegni in sanguigna e matite a punta rame e argento, tipici del 1500 e 1600. Le sue opere, attraverso uno sfumato di memoria Leonardesca e caratteristico delle illustrazioni dell’epoca, raccontano stagioni e momenti della vita contemporanea, con una saggezza e una religiosità ritrovate, ispirate da antiche leggende e misteriosi racconti di una storia popolare e vita contadina, illuminata dalle ombre del sole e dalle luci della
notte. I suoi personaggi, quasi elfi o folletti, sembrano usciti da magici tarocchi per ricordarci la preziosità del Tempo, il Nostro Tempo, da vivere goccia dopo goccia senza sprecarne, nel rispetto della terra e dei suoi frutti. Ci prendono per mano per farci spiare la nostra stessa intimità, come attraverso il buco della serratura di una porta magica e finalmente ci vediamo dall’esterno, troppo spesso di corsa, smarriti in una routine di una realtà frenetica e ipertecnologica che ci allontana dalla madre terra e dai valori dell’essere umano. Fanciulle dai capelli colore del grano, come fate o Madonne, avvolte dalle vigne argentate coltivate con cura, illuminano un paesaggio interiore popolato da simboli alchemici e profumi antichi… Teneri putti, dalle guance calde e lo sguardo astuto, interpretano eroi contemporanei e antiche divinità, insieme ai loro alter ego cartoni animati, in un immaginario dell’infanzia ormai mescolato e guidano i nostri occhi lungo sentieri dipinti incantati e incantanti.
La pittura di Paolo Guido propone una rilettura del “vedutismo” rinascimentale, come nell’arte del grande artista americano Mark Ryden, leader e icona del movimento pop surrealista, che a sua volta trae ispirazione dai capolavori di Leonardo, Giorgione, Tiziano… Paolo Guido con la sua serie 13 Fortune, composta da sei opere inedite olio su tavola e alcuni disegni, riprende il racconto di un paesaggio italiano mistico che oggi è ancora ovunque, seppure spolpato, immutato nella sua perfezione, possibile in ogni frammento di tramonto passato o alba a venire e nel suo DNA di Italia pulsante, forte come la carezza di un padre ad un bambino dopo una giornata di lavoro e sorridente come lo sguardo di un cane che aspetta vicino al fuoco acceso.


Alessia Iannetti - Daphne Descends


Roma - dal 23 febbraio al 2 aprile 2013
Alessia Iannetti - Daphne Descends

DOROTHY CIRCUS GALLERY
Via Dei Pettinari 76 (00186)
+39 067021179
info@dorothycircusgallery.com
www.dorothycircusgallery.com


mostra personale

biglietti: free admittance
vernissage: 23 febbraio 2013. Dalle 19:00 alle 23:00
autori: Alessia Iannetti
genere: doppia personale, arte moderna


comunicato stampa 
La mostra Daphne Descends
Ad occhi chiusi e piedi bagnati la pelle sfiorata da foglie fresche sulle guance, entriamo nella luce per rifugiarci nella penombra, mentre le labbra conservano il profumo del silenzio. È la quiete dell’alba, dell’inizio di ogni cosa quando i sogni e i pensieri si rifugiano in un giardino di carta e le pagine della storia volano al vento come farfalle. La mostra Daphne Descends prende il titolo dalla canzone degli Smashing Pumpkins e ripercorre il mito di Apollo e Daphne.
Dieci opere inedite, dalla cifra stilistica inconfondibile, realizzate in grafite, acquarello e china su tavola e su carta, ci guidano attraverso l’estasi di una surreale fusione con la natura.
La fanciulla si trasforma in albero, le radici le scorrono sotto la pelle, spezzano l’incarnato diafano, sul corpo della bella bambola di porcellana, appaiono le crepe come su un guscio… Una metamorfosi si sta compiendo, è l’unico modo per salvarsi, per sopravvivere a quell’Amore fatto di cenere, e restituire ad esso altra vita, nascondendosi dentro un ricordo mai stato, da custodire in segreto, nel silenzio dove diventa leggero e volatile.
Ora l’amore è sublimato, è l’eterno fantasma di se stesso e può durare per sempre al centro di un universo originario e incontaminato, come in una leggenda, un mito, o una fiaba.

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Per Alessia e i suoi disegni...di notte e di giorno
La morfologia del disegno filtra e seduce lo sguardo, attraversa i pori della carta o le vene del legno. Si scioglie tra rosei marshmellow zuccherini e arterie pulsanti tra Ovidio, Carroll e la figlia perduta di Elisabeth Siddal. Le foglie del bosco sono fitte e sospese nei fogli di Alessia tra la cieca bellezza dei volti e la consapevolezza di ferite suturate da stormi di colibrì multicolori.
È importante che il tempo non ci indichi la fine del libro e si perdano così le date dal calendario dei sogni dove il desiderio bucolico di Daphne si sottrae alle bramosie della carne inverandosi nel desiderio di una purezza ineffabile e assoluta come nelle verità dell’infanzia quando il libro della vita volta inesorabilmente ... pagina!
Omar Galliani, Udine 3 Febbraio 2013.

Gabriella Morbin - Vis à Vis


Roma - dal 22 febbraio al 7 marzo 2013
Gabriella Morbin - Vis à Vis

ARCHE' - ARTE NEL TEMPO
Via Del Pellegrino 59 (00186)
archeneltempo@gmail.com


La Galleria Arché - Arte nel Tempo presenta la personale della pittrice Gabriella Morbin che esporrà una nuova serie di ritratti realizzati con tecniche ad olio e acquarello. Fisionomie, espressioni e volti che sembrano sospesi nello spazio e nel tempo come fossero un ricordo o un sogno...
orario: da Martedì a Sabato: 11/13,30 - 16/19,30
Lunedì: 16/19,30
Domenica e Lunedì mattina chiuso
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 22 febbraio 2013. ore 18,30
catalogo: in galleria.
curatori: Stefano Minutillo Turtur
autori: Gabriella Morbin
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
La Galleria Arché presenta la mostra personale della pittrice Gabriella Morbin che esporrà la sua ultima produzione con tecniche ad olio e acquarello

Eros. Contemporary ART

Carla Battaglia - Passione

Pisa - dal 23 febbraio al 6 marzo 2013
Eros. Contemporary ART

CENTROARTEMODERNA
Lungarno Mediceo 26 (56127)
+39 050542630 , +39 050542630 (fax)
info@centroartemoderna.com
www.centroartemoderna.com


l' "Eros" e l'arte contemporanea si incontrano in questa nuova mostra dal respiro internazionale curata da Massimiliano Sbrana.
orario: 10-12 e 16-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 23 febbraio 2013. h 18,00
curatori: Massimiliano Sbrana
autori: Stefano BallantiniCarla BattagliaLuciano Borin,Maria Cristina MartinelliSiberiana di CoccoDolfoKenneth EngblomAlisa GabrielleWalter GiomiDonata Imperio,Roberta LovinoMònica Pèrez PèrezTiziana PrestiMauro RigacciSonia SimoneschiLaura Tosca
patrocini: GAMec CentroArteModerna di PISA
genere: arte moderna e contemporanea, arte contemporanea, collettiva, arte moderna

comunicato stampa 
EROS - Contemporary ART

Inaugurazione Sabato 23 Febbraio 2013 ore 18,00

dal 23 Febbraio al 6 Marzo 2013

a cura di Massimiliano Sbrana

Artisti presenti : Alisa Gabrielle, Stefano Ballantini, Carla Battaglia, Luciano Borin, Siberiana Di Cocco, Dolfo, Kenneth Engblom , Walter Giomi, Donata Imperio, Roberta Lovino, Maria Cristina Martinelli, Mònica Pèrez Pèrez, Tiziana Presti, Mauro Rigacci, Sonia Simoneschi, Laura Tosca

Promosso da: GAMeC CENTROARTEMODERNA di PISA

Sede : GAMeC CentroArteModerna - Lungarno Mediceo, 26 Pisa - www.centroartemoderna.com - tel. 050542630

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EROS - Contemporary ART

Si inaugura Sabato 23 Febbraio 2013 alle ore 18,00 presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sul Lungarno Mediceo al numero 26) la mostra "EROS - Contemporary ART" , curata da Massimiliano Sbrana, che cercherà di fare maggior luce sul tema dell'Eros nell'arte, nell'intento di valorizzare la realtà artistica contemporanea italiana ed internazionale.

Ecco l'elenco degli artisti seleziona per questa mostra:
Alisa Gabrielle, Stefano Ballantini, Carla Battaglia, Luciano Borin, Siberiana Di Cocco, Dolfo, Kenneth Engblom , Walter Giomi, Donata Imperio, Roberta Lovino, Maria Cristina Martinelli, Mònica Pèrez Pèrez, Tiziana Presti, Mauro Rigacci, Sonia Simoneschi, Laura Tosca

In tempi come questi, infatti, le immagini che quotidianamente ci arrivano dai media rischiano di cancellare l'essenza dell'eros, intesa come arte del corpo allo stato puro, quello che riguarda la fisicità finisce così per diventare “impuro” e secondario, alimentando quell'erotismo occulto che storicamente trova nell'arte una via di fuga dalle costrizioni della realtà sociale.
Perché dunque Eros e Art? Perché l’arte è anzitutto seduzione, fascino, stimolo in grado di muoverci nella nostra interezza, corpo e mente. Ha un tale potere espressivo che su di noi produce innegabilmente un effetto erotico. È sempre stato così, dall’alba dei tempi. Basta entrare in un museo, o andare al cinema, ascoltare la radio, che l’eros, in quanto tematica, è ancora centrale nell’arte tout-court. C’è ovunque sessualità, desiderio, provocazione. E non importa che sia arte antica o moderna, occidentale piuttosto che africana o asiatica: questo è un elemento che accomuna tutte le culture e le epoche del mondo.

Altre informazioni disponibili al più presto sul sito: www.Centroartemoderna.com Per appuntamenti tel 050542630 o email: mostre@centroartemoderna.com

La mostra proseguirà fino al 6 Marzo 2013. (ingresso libero).

Orari: 10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 24 Febbraio 2013 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Ufficio stampa:
Massimiliano Sbrana
mobile +39 3393961536
e-mail mostre@centroartemoderna.com

Si autorizza la pubblicare testi e immagini relativi alla mostra IN OGGETTO. Si dichiara che per le immagini e per i testi contenuti nel predetto comunicato non esistono VINCOLI SIAE NE' VINCOLI DI ALCUN TIPO. -


Mauro Patrini - Monocromie


Perugia - dal 23 febbraio al 23 marzo 2013
Mauro Patrini - Monocromie

TAC ARTE CONTEMPORANEA
Via Guglielmo Marconi 15 (06121)
+39 3478555092
tac.contemporanea@libero.it


La personale di Mauro Patrini presenta, per la prima volta nel centro Italia, la produzione più recente dell’artista lombardo che ha reso l'antica tecnica della scagliola contemporanea.
orario: dal martedì al sabato: 16,30-20.00;
altri orari su appuntamento

(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 23 febbraio 2013. ore 18.30
catalogo: a cura di Cristina Marinelli
curatori: Cristina Marinelli
autori: Mauro Patrini
patrocini: fondazione Perugiassisi 2019
genere: arte contemporanea, personale

comunicato stampa 
Attraverso una sintassi minimale, Patrini muta un’emanazione del tempo passato in espressione contemporanea, plasmando silenti forme primarie. Cubi e parallelepipedi si fanno presenza estetica, manifestazione tangibile di un lavoro meditato.
Quelle di Patrini sono opere da “accarezzare”. Solo toccando la superficie levigata e perfetta di questi spigolosi volumi, emerge nel fruitore lo stupore e la consapevolezza della materia che li compone: la scagliola. Una tecnica antica, che sembra appartenere ad un passato polveroso e remoto, a cui l’artista ha dato nuova vita.
Agendo per sottrazione, dalla natura puramente decorativa dello stucco marmo, Patrini giunge a un’espressione fisica e tangibile del fluire del suo pensiero, che si fa monocromo.

Durante l’inaugurazione la cantina Senatore Vini, eccellenza del panorama vitivinicolo del Cirò, offrirà la degustazione di una selezione dei suoi prodotti.



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