mercoledì 17 aprile 2013

Xavier Bueno - Petrolio


Roma - dal 17 aprile al 29 settembre 2013
Xavier Bueno - Petrolio

MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
Via Ostiense 106 (00154)
+39 0639967800 , +39 065748030
www.centralemontemartini.org


Dal 18 aprile al 29 settembre 2013 sarà in esposizione per la prima volta all’ex centrale elettrica di Roma l’inedito ed imponente dipinto del pittore spagnolo

vernissage: 17 aprile 2013.
curatori: Tommaso Strinati
autori: Xavier Bueno
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
Per la prima volta sarà in esposizione l'inedito ed imponente dipinto del pittore spagnolo, capolavoro di arte industriale, di oltre sette metri di lunghezza per circa tre in altezza.

L'opera racconta, come in una sequenza cinematografica, la filiera produttiva del petrolio: dalla localizzazione del sito alla costruzione dei pozzi, dall’estrazione alla raffinazione. Tutto avviene attraverso un concatenarsi d’immagini sospese in una luce rarefatta dove si susseguono, con la logica del fregio rinascimentale, momenti diversi e distinti tra loro.

Saranno presenti il curatore TOMMASO STRINATI e LUCA BELLOTTI, responsabile rapporti istituzionali di Energy Trading Italia, società leader nell’approvvigionamento, shipping e vendita di gas naturale, energia elettrica ed energie rinnovabili che ha voluto restituire al pubblico un dipinto inusuale e carico di fascino in uno dei più straordinari siti d’archeologia industriale in Italia, la Centrale Montemartini, dove sino a pochi decenni fa si produceva energia elettrica per tutta la Capitale.






Alessandro Docci - Mimetismo Urbano


Milano - dal 17 aprile al 9 maggio 2013
Alessandro Docci - Mimetismo Urbano

SPAZIO TADINI
Via Niccolò Jommelli 24 (20131)
+39 022619684 , +39 3479632515
ms@spaziotadini.it
www.spaziotadini.it


Mostra Personale di Alessandro Docci
orario: Apertura dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.

(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 17 aprile 2013. h 18:30
autori: Alessandro Docci
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
via Niccolò Jommelli, 24 www.spaziotadini.wordpress.com
Apertura dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.
Tel.0226829749

PRESENTA
Dal 17 aprile (inaugurazione ore 18.30) al 9 maggio 2013:

MIMETISMO URBANO
di Alessandro Docci


Alessandro Docci ripensa al contesto urbano in chiave ludica e creativa cercando e trovando nell’assetto urbanistico di alcune città una visione immaginaria che restituisce all’abitare umano un riferimento con il mondo animale. La città, nonostante l’apparente lontananza dall’ambiente naturale, assume sembianze che non si discostano da ciò che si conosce in natura. Docci, forte di questa intuizione si trasforma in un cacciatore e, come nelle favole, trova, nella planimetria di ciascuna città, un animale imprigionato per la sua “tavola” in ogni città. Così nella planimetria aerea di Milano scopriamo un’aquila, in quella di Roma una lupa, in quella di Cagliari un passero, in quella di Firenze una cavalletta, in quella di Campobasso un Capriolo e così via.
Le mostre di Spazio Tadini dedicate alla città non potevano mettere da parte questo artista fuori dal coro che ha elevato lo sguardo dalla terra al cielo e, grazie alle occasioni offerte da Google Maps è riuscito a fare un ritratto nuovo di ogni città, ma soprattutto ha giocato con il loro aspetto estraendolo da un contesto ricco di accenti negativi (l’edificazione e abusivismo selvaggio etc) per ricollocarlo nel piacere della costruzione, dell’inventiva, della creatività di cui l’uomo non può privarsi perché strumento di crescita evolutiva. Docci ha riguardato le planimetrie delle città con gli occhi di un bambino volando attraverso le mappe di Google e dopo la scoperta del primo animale, si è trasformato in un cacciatore insaziabile tanto da produrre una cinquantina di tele: mimetismo urbano.
“Volevo onorare un’importante data storica come quella dei 150 anni dell’Unità di Italia scoprendo realtà nascoste all’interno di un tessuto urbano di cui raramente si va oltre l’evidenza – racconta il pittore Alessandro Docci- così è nata la mostra e credo che solo l’arte è in grado di farci osservare le cose in modo differente”.

Alessandro Docci è nato a Desio (MB) nel 1951. Dal 1990 si dedica interamente alla pittura, imponendo il suo talento innovativo e visionario capace di cogliere, nelle piccole cose di ogni giorno, impressioni ricche di inattese sfumature.
Per ulteriori informazioni: www.spaziotadini.wordpress.com - Melina Scalise cell.3664584532 ms@spaziotadini.it; tel. 0226829749






MarbaF - Fusioni visive


Cosenza - dal 17 al 28 aprile 2013
MarbaF - Fusioni visive

MUSEO DELLE ARTI E DEI MESTIERI DELLA PROVINCIA DI COSENZA
Corso Bernardino Telesio 17 (87100)
Cosenza


le opere dei MarbaF nascono dalla forte esigenza di far dialogare in modo non convenzionale due arti quali la pittura e la fotografia in una fusione visiva. Due espressioni d'arte che si attraggono a distanza per fondersi in quelle che sono le loro opere, un binomio estetico, che guarda ad un astrattismo quasi "figurativo" non puramente icastico e descrittivo, bensì allusivo e poetico, atto a liberare la mente, al di fuori e al di sopra di qualsiasi legame e qualsiasi vincolo.
orario: Ore 10/13 – 16/20.
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 17 aprile 2013. h 18
autori: Marbaf
genere: arte contemporanea, personale
email: info@marbaf.com



comunicato stampa 
Sin da piccoli impariamo a vedere, a distinguere forme ed associarle a determinati oggetti, ma spesso non riusciamo ad accorgerci del “particolare”. Ciò che intendiamo dire è che se solo provassimo ad inserire un qualsiasi soggetto in una griglia ed estraessimo ogni singolo quadratino della stessa ci accorgeremmo che ognuno di quei quadretti è un piccolo astratto, e l’insieme di tutti ci conduce alla forma finale riconoscibile e catalogabile. E’ proprio questo che ci ha indotto ad affermare l’idea che non necessariamente l’astratto è “frutto” della fantasia e creatività della mente umana, ma è parte di una realtà che non sfugge all’occhio umano ma alla consapevolezza di averlo visto e classificato.
Quindi le opere dei MarbaF nascono dalla forte esigenza di far dialogare in modo non convenzionale due arti quali la pittura e la fotografia in una fusione visiva. Due espressioni d'arte che si attraggono a distanza per fondersi in quelle che sono le loro opere, un binomio estetico, che guarda ad un astrattismo quasi "figurativo" non puramente icastico e descrittivo, bensì allusivo e poetico, atto a liberare la mente, al di fuori e al di sopra di qualsiasi legame e qualsiasi vincolo.
E' un astrazione che guarda a un reale che non sempre viene percepito perchè non frutto dell'osservare. Un gioco illuminante e rivelatore di particolari inaspettati sulla natura di ciò che guardiamo. Il tutto scaturisce da un accostamento casuale delle due arti che si richiamano a vicenda per movimenti e cromatismo, generando un dialogo di continuità tra l’espressione astratta della pittura e quella descrittiva della fotografia, al fine di evidenziare quei dettagli che ci circondano, che albergano nella nostra memoria visiva durante il tam tam giornaliero a cui spesso non riusciamo a dare il giusto risalto; quei particolari che in sé costruiscono un mondo e che richiamano quell’ astrattismo che così tanto indecifrabile non è. In alcuni casi le fotografie ritraggono qualcosa di inverosimilmente reale ed equivocabile, particolari, dettagli e ritagli che lasciano, spesso, libera l’interpretazione e la fantasia dell’osservatore che può così dare spazio alla propria immaginazione alla ricerca di un qualcosa di riconoscibile, esistente, concreto, palpabile.
Questo lavoro nient’altro è che la manifestazione del mondo che si agita intorno a noi, l’insieme di due realtà possibili che quando s’incontrano superano le rispettive barriere, le loro nature, rendendo visibile l’astratto e astratto il visibile.





martedì 16 aprile 2013

Marco Rubiero - Tra sogno e realtà

 Marco Rubiero "SONYA" tecnica mista su tavola sabbiata, cm 88 x 81, 2012 

Tortoreto (TE) - dal 16 aprile al 30 giugno 2013
Marco Rubiero - Tra sogno e realtà

PIZIARTE
Via Sardegna 3 (64018)
Lido
+39 3392780866 , +39 3394935925
info@piziarte.net
www.piziarte.net


Marco Rubiero è artista delle idee, dei
sentimenti.., artista che mette a nudo i segreti pensieri, che svela le
ipocrisie e infrange le “maschere”.
orario: da martedì a sabato ore 16 - 20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 16 aprile 2013. ore 19
curatori: Manuela CucinellaPatrizia Alice Cucinella
autori: Marco Rubiero
genere: arte contemporanea, personale





comunicato stampa 
Nel testo che accompagna la mostra, CARLA PETRELLA scrive:

Stucchi, gessi, collage di tele di yuta e ancora..giornali e stoffe, per
accogliere su tele, dipinte con tecnica mista, corpi di donna che
esulano dalla bellezza fine a se stessa per narrare momenti di vita
quotidiana, spesso fugaci e raramente “vissuti “.

Freddi toni fanno da cornice a forme plastiche, sensuali, accattivanti,
morbidi corpi di donna che raccontano la favola della vita, stretta tra sogno e realtà, verità e menzogna, ipocrisia e inganni...

E' questa l'opera di Marco Rubiero, artista delle idee, dei
sentimenti.., artista che mette a nudo i segreti pensieri, che svela le
ipocrisie e infrange le “maschere”.

Il nodo centrale dell'intera opera si sviluppa nel dissidio vita/forma, in
un flusso costante ed abissale per cui la forma, spesso maschera, diventa
unico strumento per “stare” nella vita, costringendoci ad un ruolo
illusorio.

L'artista, con grande abilità, affida alle sue donne il compito
di rivelare una realtà a lungo celata e accompagna lo spettatore nel
viaggio verso quella consapevolezza, necessaria per recuperare ciò che
resta della sua identità e per sconfiggere convenzioni e consuetudini.

Ogni opera ci parla con il linguaggio dell'anima, ci inviata a liberarci
dalle convinzioni, paure, sensi di colpa, condizionamenti: siamo noi
stessi “ vittime e carnefici”, prigionieri di un “faro di luce”.

L'insieme dei dipinti di Marco Rubiero, costituisce invece un vero saggio che
l'artista ci consegna con “scrittura” densa, ma chiarissima: in un paese
“spaesato”, nel presente disorientamento, vale la pena cominciare a
ri-pensare quanto si è pensato!

Concretezza, corpo, passione,un forte richiamo ad un femminile ri-pensato e
soprattutto liberato: un corpo di donna che è forma che si dissolve nella sostanza,
un corpo di donna che cattura i sensi che lentamente si fanno da parte per dar voce
all'esile sussurro dell'animo: “ Ogni uomo mente, ma dategli un a maschera e sarà
sincero ?” (Oscar Wilde)
================
Piziarte a.c.

Via Sardegna 3

64018 Tortoreto Lido (TE)

Associata ANGAMC

Tel: 339 / 4935925 oppure 335 / 7712492






Elliott Erwitt - Retrospettiva

 California, USA. 1955. © Elliott Erwitt / Magnum Photos


Torino - dal 16 aprile al primo settembre 2013
Elliott Erwitt - Retrospettiva

MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA - PALAZZO MADAMA
Piazza Castello (10124)
+39 0114433501
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
www.palazzomadamatorino.it


L’esposizione è l’occasione per far conoscere al pubblico una selezione di 136 fotografie in bianco e nero, scelte
fra quelle che hanno consacrato Elliott Erwitt come uno dei più grandi fotografi di fama mondiale. Il percorso
è composto da tre sezioni, ciascuna delle quali è incentrata su un tema significativo all’interno del vasto
repertorio iconografico del fotografo, nel quale ricorrono frequentemente immagini di bambini, animali domestici,
personaggi famosi, scatti pubblicitari, scorci di città, visitatori di musei, ecc.
orario: Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
Ultimo ingresso ore 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00
Ultimo ingresso ore 18.00
Chiuso il lunedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: Intero: 8 € (nel prezzo del biglietto è compresa
l’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 13 e i 18 anni; aziende convenzionate;
(nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida).
vernissage: 16 aprile 2013. h 12 per la stampa
editoreSILVANA EDITORIALE
autori: Elliott Erwitt
note: conferenza stampa:
martedì 16 aprile ore 12.00, Camera delle Guardie (primo piano), Palazzo Madama
genere: fotografia, personale




comunicato stampa 
Dal 17 aprile al 1 settembre 2013 la casa editrice d’arte Silvana Editoriale organizza, insieme alla celebre agenzia
fotografica Magnum Photos, una ricca retrospettiva dedicata al fotografo della commedia umana Elliott
Erwitt, ospitata nella Corte Medievale di Palazzo Madama a Torino. La mostra nasce in collaborazione con il
Comune di Torino e la Fondazione Torino Musei.
L’esposizione è l’occasione per far conoscere al pubblico una selezione di 136 fotografie in bianco e nero, scelte
fra quelle che hanno consacrato Elliott Erwitt come uno dei più grandi fotografi di fama mondiale. Il percorso
è composto da tre sezioni, ciascuna delle quali è incentrata su un tema significativo all’interno del vasto
repertorio iconografico del fotografo, nel quale ricorrono frequentemente immagini di bambini, animali domestici,
personaggi famosi, scatti pubblicitari, scorci di città, visitatori di musei, ecc.
Elio Romano Erwitt nasce nel 1928 a Parigi da genitori russi di origine ebraica, trascorre l’infanzia a Milano fino
al 1939, quando la famiglia emigra negli Stati Uniti a causa del fascismo. In America decide di cambiare il suo
nome in Elliott (“Hello Elio” suonava come uno scioglilingua) e inizia a interessarsi alla fotografia frequentando
la Hollywood High School di Los Angeles, mentre contemporaneamente lavora in un laboratorio che realizza
stampe autografate per i fan delle stelle del cinema. Membro di Magnum Photos dal 1953 – fu proprio Robert
Capa, socio fondatore dell’agenzia, a invitarlo a farne parte –, da oltre sessant’anni racconta la vita quotidiana
e quella mondana con lucidità e arguzia.
“Si tratta di reagire a ciò che si vede, senza preconcetti – afferma – si possono trovare immagini da fotografare
ovunque, basta semplicemente notare le cose e la loro disposizione, interessarsi a ciò che ci circonda
e occuparsi dell’umanità e della commedia umana”.
Erede della tradizione fotografica che rese celebre Henri Cartier-Bresson, basata sull’abilità compositiva e
sull’istintiva sensibilità nel “cogliere l’attimo”, Elliott Erwitt è riuscito a emergere con originalità nel panorama
della fotografia del Novecento grazie a un piglio molto personale con cui è riuscito a raccontare il genere
umano in tutte le sue manifestazioni, con distacco e realismo.
Il suo sguardo sottolinea con delicatezza il carattere comico, insolito o ridicolo di alcuni aspetti della vita,
con una predilezione per gli scatti rubati, presi per strada, spesso all’insaputa dei soggetti ripresi. “Una forma
di espressione fotografica sempre più difficile”, ha dichiarato Erwitt.
ELLIOTT ERWITT
Retrospettiva
Le opere in mostra svelano la sottile ironia con cui ha saputo cogliere le piccole contraddizioni del reale e lo humour
con cui si è divertito a svelare il doppio gioco del caso, come è evidente nella serie “Museum Watchers”
o negli scatti dedicati ai cani – uno dei suoi soggetti preferiti – indagato in maniera spesso esilarante.
L’esposizione di Palazzo Madama rappresenta una delle più ricche restrospettive dedicate a Elliott Erwitt degli
ultimi anni, e senza dubbio offre una visione della fotografia che ancora oggi ha molto da raccontare.
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione di fotografie del percorso espositivo e un
contributo della giornalista e critica fotografica Angela Madesani.





Veronica Botticelli - Sono tutto quello che vedo


Roma - dal 16 aprile al 23 maggio 2013
Veronica Botticelli - Sono tutto quello che vedo

ANNAMARRACONTEMPORANEA
Via Di Sant'Angelo In Peschiera 32 (00186)
info@annamarracontemporanea.it
www.annamarracontemporanea.it


La mostra si struttura principalmente su due registri: da una parte le lamiere, dove dalla
struttura metallica monocroma emergono immagini che caratterizzano la ricerca artistica di
Veronica Botticelli; dall’altra le tele, contraddistinte dal colore che prevale sul segno.
orario: da martedì a sabato, dalle ore 15.30 alle 19.30, su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 16 aprile 2013. h 18.30
catalogo: in galleria. cat. Gangemi, testi di Giorgia Calò e Valentina Casacchia
curatori: Giorgia Calò
autori: Veronica Botticelli
genere: arte contemporanea, personale


comunicato stampa 
Martedì 16 aprile alle ore 18.30, annamarracontemporanea inaugura la mostra personale di
Veronica Botticelli, intitolata Sono tutto quello che vedo, curata da Giorgia Calò.

La mostra si struttura principalmente su due registri: da una parte le lamiere, dove dalla
struttura metallica monocroma emergono immagini che caratterizzano la ricerca artistica di
Veronica Botticelli; dall’altra le tele, contraddistinte dal colore che prevale sul segno. Dunque
l’uso del colore e del non-colore come mezzi paritetici per avvicinarsi all’essenza della realtà,
per raccontare ciò che vede l’artista e rielaborarlo mediante l’alternanza tra la superficie dura
e fredda del ferro, e la tela su cui emergono strati di colore turchese.

A queste due sezioni si aggiungono le carte, un’altra parte del complesso sistema pittorico di
Veronica Botticelli. Si tratta di disegni di piccolo formato realizzati su buste postali
ministeriali dove ancora una volta l’artista ritrae alcuni soggetti, simboli ossessivi di un suo
personale mondo fatto di macchine, biciclette e divani. Oggetti decontestualizzati dal loro
ambiente originale, per essere riproposti in chiave diversa. In questo modo le figure si fondono
e confondono nella densità del tratto, l’oggetto viene isolato, alienato dal suo habitat per
vivere in un articolato sistema di segni dettati dall’istinto e dall’immaginazione dell’artista.

Nella ricerca di Veronica Botticelli, infatti, l’effetto di leggerezza pittorica e di spontaneità
visiva nasce, oltre che dalla realtà, anche da un lavoro sulla memoria e sull’immaginazione.
Come ha affermato la stessa artista “Lo spazio della mia pittura è uno spazio mentale. È il
dialogo che io instauro con ricordi, tracce, musica, colori e passaggi che mi hanno interessato
nella vita. Il pubblico c’è o se n’è appena andato. Io sono lì, nello sfondo, sempre. A luci un po’
spente. A dire in ogni caso e malgrado tutto”. Dunque la poesia di Veronica Botticelli è fatta
tutta di colore e pensiero in una figurazione che diviene astratta nella sua risoluzione
apparentemente concreta e tangibile, laddove fondamentale per l’artista è l’urgenza di
raccontare qualcosa più che riproporre pedissequamente la realtà. Come scrive Valentina
Casacchia in uno dei testi pubblicati nel catalogo edito da Gangemi, “molte delle opere di
Veronica Botticelli hanno una piccola didascalia sparsa sulla tela. (…) ciò che conta, anche
qui, è come l'autore firma se stesso, come cerca di riconoscersi in quello che ha appena
compiuto”.

La mostra rimarrà aperta fino al 23 maggio 2013.





Emilio Notte


Napoli - dal 16 al 30 aprile 2013
Emilio Notte

STUDIO49 VIDEOARTE
Via Lungo Gelso 49 (80132)
studio49napoli@gmail.com


Lo Studio49 continua il suo viaggio nel passato, facendo così conoscere i grandi Artisti della scuola napoletana.
orario: da lunedì a sabato ore 10-13 e 17-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 16 aprile 2013. ore 17.30
curatori: Luigi GrossiIlaria Sabatino
autori: Emilio Notte
genere: serata - evento, personale

comunicato stampa 
Lo spazio STUDIO49 VideoArte prosegue il suo percorso tra gli Artisti che hanno segnato la storia dell’Arte Napoletana, dopo gli artisti Vincenzo Montefusco, Vincenzo Gemito e Antonio Bresciani, segue la mostra in ricordo dell’artista Emilio Notte, in cui sarà presentata una preziosa raccolta di opere da collezioni private.


Testo a cura di Ilaria Sabatino






lunedì 15 aprile 2013

Mario Raciti - Opere 1962-2012

 Mario Raciti, Senza titolo, 1961, cm73x100

Milano - dal 15 aprile al 9 giugno 2013
Mario Raciti - Opere 1962-2012

MUSEO DIOCESANO
Corso Di Porta Ticinese 95 (20123)
+39 0289420019 , +39 0289420019 (fax)
info@museodiocesano.it
www.museodiocesano.it


La mostra, curata da Paolo Biscottini, presenta 60 opere che ripercorrono 50 anni di attività dell’artista milanese e si concentra su due nuclei di dipinti e carte - il primo del 1962, l’altro del 2012 - in grado di indicare le affinità e le differenze all’interno di un percorso creativo lungo mezzo secolo, durante il quale Raciti ha declinato varie tematiche, pur mantenendo uno sviluppo razionale delle stesse.
orario: dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso.
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: Intero € 8; Ridotto e convenzioni € 5, Scolaresche € 2; Comitive e gruppi (min 15 max 25) € 6
Il biglietto consente la visita, fino al 2 giugno, alla mostra VINCENZO FOPPA. I TRE CROCIFISSI
vernissage: 15 aprile 2013. h 18
catalogo: in galleria. ediz. Museo Diocesano
ufficio stampaCLP
curatori: Paolo Biscottini
autori: Mario Raciti
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa 
Dal 16 aprile al 9 giugno 2013, al Museo Diocesano di Milano si tiene il nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, con la prima antologica a Milano di Mario Raciti.

La mostra, curata da Paolo Biscottini, presenta 60 opere che ripercorrono 50 anni di attività dell’artista milanese e si concentra su due nuclei di dipinti e carte - il primo del 1962, l’altro del 2012 - in grado di indicare le affinità e le differenze all’interno di un percorso creativo lungo mezzo secolo, durante il quale Raciti ha declinato varie tematiche, pur mantenendo uno sviluppo razionale delle stesse.

Il percorso espositivo si apre con gli esordi figurativi degli anni ’60, durante i quali Raciti s’immerge in un mondo incantato, di favola, in cui i segni si vanno organizzando in immagini plastiche e allungate, spesso verso l'alto o dentro l'orizzonte e le opere sono caratterizzate da titoli che parlano di antenne, di sonde, di giostre, di teleferiche, di tunnel.
Accanto al nucleo di Eden - presentato per la prima volta - questi lavori si contraddistinguono per la loro carica ironica e per la loro affinità con il disegno infantile, con le sue rappresentazioni del mondo, e che rendono, con forza straordinaria, l'atteggiamento proprio di quella irripetibile età della vita, quando gli occhi sono sgranati, aperti a ogni incontro e a ogni emozione.

Nel decennio successivo, Raciti approda a quelle che lui stesso chiama “Presenze-Assenze”, quindi, negli anni '80, alle “Mitologie” infine ai “Misteri” degli anni '90. Intorno a questi, dal 2000 elabora “Mani mine e misteri” - il ciclo dei “Why” (‘Perché’) che rievocano l'interrogazione del Cristo sulla croce e quello dei “Fiori del profondo” che ricorda il mito di Proserpina nell'Ade che comunica con la madre Demetra, facendo nascere sulla terra i fiori a primavera.
Del 2012 appartiene il secondo nucleo di grandi tele, anch'esse inedite, nelle quali i fiori si sono trasformati in dardi.
Accompagna la mostra un catalogo edito dal Museo Diocesano.

Mario Raciti è nato a Milano il 19 aprile 1934. Nonostante la passione per il disegno e la pittura si sia manifestata fin dall'infanzia e dall'adolescenza, e l'artista sia stato tentato di seguire l'altro suo grande interesse, quello per la musica, Raciti frequenta Giurisprudenza, ma dopo la laurea e soli due anni di esercizio della professione di avvocato, ritorna definitivamente alla pittura. Tiene la mostra personale d'esordio alla Galleria Il Canale di Venezia nel 1964, alla quale fanno seguito numerose esposizioni in spazi pubblici e privati (espone ripetutamente nelle gallerie Morone 6, Annunciata e Bergamini di Milano), in Italia e all'estero. Invitato a due edizioni (1973 e 1986) della Quadriennale di Roma, nel 1986, la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Nel 1988 al PAC di Milano si tiene una mostra, seguite dalle antologiche a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (1998) e a Palazzo Magnani di Reggio Emilia (2010).






domenica 14 aprile 2013

Pier Augusto Breccia / Massimo Scarfagna - Spazi e Colori del Sacro

Pier Augusto Breccia

Orvieto (TR) - dal 14 aprile al 16 giugno 2013
Pier Augusto Breccia / Massimo Scarfagna - Spazi e Colori del Sacro

EX CHIESA DI SAN GIACOMO
Piazza Duomo (05018)


Due artisti contemporanei di livello
internazionale, il pittore Pier Augusto Breccia e lo scultore Massimo Scarfagna,
hanno infatti eccezionalmente deciso di unire i propri linguaggi per celebrare il tema
eucaristico come in un “canto a due voci”
orario: dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 14 aprile 2013. ore 16.30
autori: Pier Augusto BrecciaMassimo Scarfagna
genere: arte contemporanea, doppia personale
email: giada.scarfagna@gmail.com

comunicato stampa 
“Spazi e Colori del Sacro” - Una partecipazione testimoniale dell'arte
contemporanea alla celebrazione del tema eucaristico
Fra gli eventi celebrativi del Giubileo Eucaristico Diocesano promossi dalla Curia
Vescovile e dal Comune di Orvieto per l'anno 2013, la mostra dal titolo “Spazi e
colori del Sacro” si propone come un evento artistico-religioso di straordinaria
originalità e di profonda spiritualità. Due artisti contemporanei di livello
internazionale, il pittore Pier Augusto Breccia e lo scultore Massimo Scarfagna,
hanno infatti eccezionalmente deciso di unire i propri linguaggi per celebrare il tema
eucaristico come in un “canto a due voci”. Nella piccola Chiesa di S.Giacomo, in
Piazza Duomo, dal 14 aprile al 16 giugno p.v. saranno esposte alcune loro opere di
particolare contenuto religioso, in un allestimento d'insieme che le farà di fatto
apparire come un'opera unica. Al centro sarà disposta la monumentale scultura dello
Scarfagna, intitolata “L'ultima cena”, composta di 15 pezzi in legno d'ulivo, cipresso
e cedro del Libano. Tutt'intorno saranno disposti 8 dipinti di Breccia , altrettanto
monumentali, ispirati al tema dell'Eucarestia, fra cui l'opera dal titolo “Resurrexit”,
stabilmente situata nell'atrio del Policlinico A.Gemelli di Roma, inaugurata e
benedetta dal Papa Giovanni Paolo II nell'Anno Santo 2000 e gentilmente prestata
dall'Università Cattolica del S.Cuore al Comune di Orvieto per questa occasione.
La scultura dello Scarfagna sarà accompagnata da una speciale edizione del libro “Il
tredicesimo calice”, originariamente pubblicato in lingua Olandese dalla teologa
Annie Coppens-Baeten e curato nella versione italiana da Zaira Margiacchi.
A tutti i visitatori sarà distribuito un depliant informativo con un'introduzione e una
nota biografica degli Artisti, oltre ad una breve presentazione del Sindaco di Orvieto
Antonio Concina e del Segretario del Comitato Eucaristico Diocesano don Stefano
Puri. Altro materiale informativo sarà disponibile per consultazione nella sede della
mostra. L'inaugurazione avverrà domenica 14 aprile p.v. alle ore 16,30 con la
partecipazione degli Artisti. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 16 giugno
dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 20.
Ingresso libero.






sabato 13 aprile 2013

Croce Taravella


Roma - dal 13 aprile al 4 maggio 2013
Croce Taravella

GALLERIA LOMBARDI
Via Urbana 8a (00184)
+39 064744143
galleria_lombardi@libero.it


Mostra personale
orario: martedì-sabato 10:3013:00 16:3019:30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 13 aprile 2013. h 18
autori: Croce Taravella
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
MOSTRA PERSONALE DI CROCE TARAVELLA

DAL 13 APRILE AL 4 MAGGIO

INAUGURAZIONE SABATO 13 APRILE 2013 ORE 18:00

Galleria Lombardi - Via Urbana 8/a 00184 Roma

Tel.0689020603 - 3389430546 - galleria_lombardi@libero.it

Orario: martedì-sabato 10:3013:00 16:3019:30

da LA PITTURA VA IN CITTA’ di LAURA CHERUBINI

…Il procedimento che Croce Taravella usa per queste vedute di città è lungo ed
elaborato: “ Prendo la lastra di alluminio preparandola per la campitura di colore,
inizio a incidere con frese meccaniche, e con punte da incisione. Dopo con le spatole
riempio le incisioni con inchiostri da stampa e poi inizio a pulire tutto. Poi con grandi
rulli inizio a stendere il colore. E’ come se l’opera fosse una grande matrice, solo
che invece di stampare continuo l’opera”. Il quadro è pittura, incisione, scultura,
oggetto. Il processo seguito per ottenerlo dichiara il fine che l’artista persegue: una
stratigrafia di materie che tende simultaneamente allo spessore e alla trasparenza…

Galleria Lombardi – Urbana Centro Studi, Via Urbana 8a, 00184, Roma
+39 3389430546 – galleria_lombardi@libero.it






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