sabato 26 marzo 2011

Ttozoi - L’estetica delle Muffe

luce trame vita


Napoli - dal 25 marzo al 30 aprile 2011
Ttozoi - L’estetica delle Muffe

ART 1307
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Eventi in corso nei dintorni

Il retaggio dai movimenti Gutai, Fluxus, Action painting, Spazialismo, porta ad essere il duo TTozoi il vero erede del movimento “informale” che ha dominato tutto il ‘900
orario: da Martedì a Sabato su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 25 marzo 2011. ore 18,30/22,00
catalogo: in galleria.
curatori: Emanuale Emblema, Cynthia Penna
autori: Ttozoi
genere: arte contemporanea, personale



Dopo l’esordio al Castel dell’Ovo di Napoli nel Marzo 2010, si è aperto e ormai strutturato un cammino denso di produzione e significato per il duo TTozoi. Un percorso professionale velocissimo che segue il corso della loro stessa arte; che si dipana in un istante; la stessa istantaneità e repentinità del gesto che getta materia sulla tela: tutto si risolve nello spazio di un gesto; il tempo di una mano che affronta, aggredisce, accarezza la tela. Il retaggio dai movimenti Gutai, Fluxus, Espressionismo astratto, Action painting, Spazialismo, porta ad essere il duo Ttozoi il vero erede del movimento “informale” che ha dominato tutto il ‘900. Ed è così che vogliamo presentare questa mostra che ci piace pensare in termini ”di eredità”.
Le opere dei nostri saranno affiancate da quelle dei grandi predecessori informali a cominciare da due importanti esponenti del movimento giapponese Gutai: Shimamoto e Sumi per passare all’informale francese con Mathieu e finire al movimento italiano con Turcato, Vedova e il nostro campano Emblema.
Una carrellata tra storia e attualità a suggellare un’eredità pesante che il duo TTozoi ha voluto cogliere e far rivivere attraverso un procedimento nuovissimo e mai realizzato nelle arti visive: la creazione di un ‘opera pittorica attraverso la formazione e lo sviluppo di “muffe” sulla tela. Non si tratta qui di prendere a prestito una terminologia come il grande Burri fece negli anni ’50 per la realizzazione di alcune sue tele, bensì trattasi di una vera produzione di muffa sulla tela attraverso un procedimento complesso che unisce la gestualità dell’informale, la padronanza della materia gettata sulla tela, un’incubazione della stessa in cassa di plexiglass, un tempo di attesa in cui la Natura interviene anch’essa ad espletare il suo ruolo sull’opera.
Le “muffe” di TTozoi sono un processo creativo dell’uomo cui si affianca un processo creativo autonomo della Natura che, come in tutti i processi creativi di Questa, scivola dalle mani e dalla volontà umana, non è più gestibile da essa.
A quel punto all’artista rimane solo una scelta risolutiva: una volta messo in moto il processo creativo della Natura, lo può solo “Arrestare” anche qui in maniera inesorabile e definitiva, “uccidendolo”. Il “salvataggio” che l’artista opera in questo caso, è un salvataggio estetico: il momento topico è determinato dall’estetica “in purezza”, vale a dire dal momento preciso e sincronico in cui il processo creativo della Natura si fonde col processo creativo della mente umana e conduce di nuovo quella stessa mano ad operare un nuovo gesto di interruzione, di uccisione del procedimento naturale. La creazione della “bellezza” diviene così un percorso di vita e di morte: non vi è estetica senza vita, non vi è estetica senza morte. L’opera d’arte nasce, insomma, da una magia alchemica che coinvolge uomo e Natura.
I TTozoi, come alchimisti del 21° secolo, scardinano il sistema tradizionale di pittura, così come avevano fatto nel 20° i loro predecessori del movimento Informale, al fine di inaugurarne un altro in cui si instaura un nuovo rapporto di forze, costituito dal procedimento “naturale” che incide direttamente sull’opera d’arte e all’interno di essa. Un alternarsi di fisicità e razionalità, intelletto e corporeità. Un alternarsi incessante e sistemico tra uomo e Natura in un nuovo rapporto esistenziale che determina l’estetica e produce Bellezza.



Marco Demis - Altari

Marco Demis, "senza titolo", Olio su tela cm 80 X 100, 2011


Vitulano (BN) - dal 26 marzo al 25 maggio 2011
Marco Demis - Altari

GIAMAART STUDIO
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+39 3398628853 , +39 3389565828
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Eventi in corso nei dintorni

La galleria GiaMaArt studio presenta “altari” mostra personale di Marco Demis che raccoglie un ciclo di opere recenti, insistendo sul motivo delle sue aristocratiche vergini dalla pelle nivea e dagli eleganti abiti retrò.
orario: da Martedì a Sabato ore 17-20 e per appuntamento.
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 26 marzo 2011. ore 19.00
catalogo: in galleria. edizioni GiaMaArt studio, testo di Ivan Quaroni
curatori: Ivan Quaroni
autori: Marco Demis
genere: arte contemporanea, personale


Sabato 26 marzo, la galleria GiaMaArt studio presenta “altari” mostra personale di Marco Demis che raccoglie un ciclo di opere recenti, insistendo sul motivo delle sue aristocratiche vergini dalla pelle nivea e dagli eleganti abiti retrò.
Il suo non è un lavoro attorno all’identità - poiché le sue bambole ne sono prive – e nemmeno sulla serialità. Piuttosto, esse svolgono la funzione di simulacri, idoli che non rimandano ad alcun significato ulteriore.
Baudrillard definisce il simulacro (eidôlon) una “verità che nasconde il fatto che non ne ha alcuna", mentre a proposito delle sue bambole Marco Demis parla di una “intima fissità, priva di referente”.
Nella pittura di Marco Demis la propensione tonale si sposa con la tradizione del disegno, secondo una linea che da Botticelli approda fino a Modigliani. Le figure disegnate dall’artista sono, infatti, perfettamente contornate, con linee che impediscono al soggetto di sconfinare atmosfericamente nello spazio circostante. Si tratta di una sensibilità che risponde all’esigenza di mantenere i soggetti nel campo dell’idealità, in una dimensione impalpabile, epifanica.
Il meccanismo attorno al quale ruota il linguaggio di Demis è quello dell’evocazione, intesa come pratica che sottende un’impalpabile rete di connessione tra le cose, qualcosa che “chiama” l’invisibile nella struttura del visibile. Evocazione significa, infatti, “chiamare fuori” o meglio “chiamare da fuori” qualcosa che suscita un senso d’insopprimibile nostalgia. Come gli altari e le are sacrificali, le immagini dipinte dall’artista sono soglie dimensionali, ambiguamente sospese tra il mondo materiale e quello immateriale. In questo limen non vi è possibilità di narrazione, ma solo pura potenzialità. Guardando queste figure ci è impossibile immaginare un racconto, delineare un episodio. Demis sembra occultare ogni traccia biografica, ogni segno di vissuto, congelando la rappresentazione in una sfera perfetta quanto l’Empireo dantesco. E tuttavia, questo regno d’immobilità ieratica sembra subire ora una lieve increspatura. Qualcosa finalmente imprime un moto ai corpi. Una sottile vibrazione percorre le linee degli idoli e le posture divengono più plastiche, sinuose, le figure si ammorbidiscono e infine si avverte, come nel mito di Pigmaglione, un anelito a trasmutare il simulacro in carne viva.


venerdì 18 marzo 2011

I Tammaro - Tre Generazioni a Confronto

Antonio Tammaro - Giallo Napoli



Napoli - dal 18 al 26 marzo 2011
I Tammaro - Tre Generazioni a Confronto


AISTETIKA'
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Via Domenico Cimarosa 23 (80127)
Vomero
aistetika@hotmail.com
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Eventi in corso nei dintorni

Aistetikà ospita nel suo spazio espositivo una mostra di pittura dedicata a tre artisti (nonno, figlia e nipote) che espongono i propri lavori mettendo a diretto confronto tre generazioni diverse, ma legate da un unico vincolo che le caratterizza e le segna nel tempo: l'arte.
orario: matt. 11-13 ; pom. 17-19 ; chiuso sab e dom
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 18 marzo 2011. ore 18
curatori: Sergio Valerio Garzia
autori: Antonella Giordano, Antonio Tammaro, Tamara Tammaro
note: Finissage party: sabato 26 marzo ore 18
genere: arte contemporanea, collettiva


I Protagonisti della Mostra.

Antonio Tammaro.
Lo scultore e pittore Antonio Tammaro vive e lavora a Grosseto, ma nasce a Napoli il 26 luglio 1915. Nel 1937 si classifica primo per la scultura alla mostra Nazionale dei Littoriali di Trieste, e nel 1938 è presente alla mostra del Bicentenario dell'Accademia di Napoli con un'opera, ora patrimonio del museo di Capodimonte.
Dal 1952 al 1956 insegna al liceo Artistico di Napoli che lascia per dedicarsi a tempo pieno alle sue ricerche artistiche. L'impegno e l'entusiasmo con cui si vota al suo lavoro lo portano ad acquistare in breve una fama nazionale. Partecipa alla Quadriennale romana del 1955 e alla Biennale veneziana del 1956. Da allora le sue opere di pittura e scultura sono esposte in mostre in tutta Italia. Nel 1992 viene premiato da Argan con il Premio Petroselli per la pittura.

Tamara Tammaro.
Tamara Tammaro, figlia di Antonio, nasce a Roma nel 1943, dove compie i suoi studi all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia delle Belle Arti. Con i titoli conseguiti insegna disegno professionale all'Istituto d'Arte Boccioni di Napoli. Nella sua carriera artistica ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, mentre molte delle sue opere sono acquisite presso importanti collezioni pubbliche e private.

Antonella Giordano.
La giovane artista è nipote di Antonio e figlia di Tamara. Oltre che pittrice, è animatrice e curatrice di eventi, aggregando intorno a sè numerosi artisti. Rosario Pinto la descrive come "personalità ricca e vibratile.. una pittura friabile e profondamente godibile, presieduta da una qual sorta di ispirazione astrattizzante... attraverso una nervosa e scattante fulmineità di certi bagliori luministici, che conferiscono intensità spirituale ad una linea intrigantemente saettante..."

Luigi De Micco

curatore SERGIO VALERIO GARZIA
pubbliche relazioni CARMEN PALMIERI
accoglienza MARTINA RUFFO
marketing FLAVIA GARZIA


domenica 6 marzo 2011

Anna Boschi - Post Scriptum

Anna Boschi, part. IL VOLO DEL POETA, 2005


Forlì () - dal 6 al 22 marzo 2011
Anna Boschi - Post Scriptum

ORATORIO DI SAN SEBASTIANO
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Piazza Guido Da Montefeltro 249 (47100)
+39 0543712317 , +39 054330892 (fax)
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Eventi in corso nei dintorni

Questa mostra, nell'edizione del Centenario dell'8 Marzo, consegna ad una grande artista come Anna Boschi, il testimone di una rappresentazione che vede nel femminile l'elemento di distinzione e valore anche in campo artistico.
orario: tutti i giorni dalle 15,30 alle 19 (lunedì chiuso)
sabato e domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19
Martedì 8 marzo: aperta dalle 15 alle 19.
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 6 marzo 2011. ore 11
curatori: Angelamaria Golfarelli
autori: Anna Boschi
patrocini: dell’Assessorato alle Pari Opportunità e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì
note: Voluta e promossa come ogni anno dall'UDI in occasione della Festa della Donna
genere: arte contemporanea, personale
email: anna.boschi@teletu.it


Voluta e promossa come ogni anno dall'UDI in occasione della Festa della Donna, questa mostra, nell'edizione del Centenario dell'8 Marzo, consegna ad una grande artista come Anna Boschi, il testimone di una rappresentazione che vede nel femminile l'elemento di distinzione e valore anche in campo artistico.
Il titolo della mostra trae il suo significato da una locuzione latina che sta per “dopo lo scritto” e che, per nulla casuale, sottolinea l'importanza che questa postilla ha, a conclusione di una lettera, di uno scritto. Come specifica la curatrice infatti, “ciò che colpisce di più, è che, quando lo si scrive, chi lo fa non vuole indicare in realtà una dimenticanza, ma piuttosto quel qualcosa che si vuole evidenziare, confidando che segnalato come ultima informazione, non venga ignorato. Quasi un sottolineare con garbo e discrezione che a quelle ultime parole sono consegnate tutte le speranze di quanto ci sta veramente a cuore”. Ed è in questo senso che questa mostra agisce la sua reale accezione, attraversando il percorso artistico di Anna Boschi, in un periodo che va dal 1990 al 2010. Passando dalle serie Uni-versi alle serie Scritture, con soste volute sul Volo del Poeta e sull'Omaggio al poeta, (dedicato a Guillermo Deisler) fino ai lavori che manifestano senza equivoci i NO alla violenza, ai soprusi, alle discriminazioni.




sabato 5 marzo 2011

Ángel Serrano Aroca - Il sogno di Julia

Il sogno di Julia, cm 40x40, acrilico su tela


Cosenza - dal 5 al 25 marzo 2011
Ángel Serrano Aroca - Il sogno di Julia

GALLERIA D'ARTE LE MUSE
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Piazza Santa Teresa 8 (87100)
+39 098471412 , +39 098422018 (fax)
info@gallerialemuse.it
www.gallerialemuse.it
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Eventi in corso nei dintorni

L’Artista tramite la pittura cerca di rappresentare l’infanzia come una tappa essenziale dello sviluppo delle persone.Il mare influenza notevolmente la sua pittura forse per la provenienza da Valencia,città Mediterranea.
orario: da lunedì a sabato 10–13 e 17–20
domenica: 11–13

(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 5 marzo 2011. ore 18
curatori: Myriam Peluso
autori: Ángel Serrano Aroca
genere: giovane arte, personale



Ángel Serrano Aroca, nato a Valencia (Spagna) nel 1975, pittore, incisore e dottore in Ingegneria Chimica. Serrano comincia a disegnare e dipingere molto giovane.
A soli 6 anni vince il primo premio del concorso di disegno del Comune di Valencia - El Corte Inglés.
Ha studiato musica presso il Centro Musicale di Benimaclet ed il Conservatorio José Iturbi di Valencia.
Parla spagnolo, italiano, inglese e francese.
Finora, ha esposto le sue opere in musei e fiere di Spagna, Italia e Svizzera, come: Istituto Valenciano di Arte Moderno (IVAM), Museo Gustavo Maeztu di Navarra, Fondazione Fran Daurel di Barcellona, Museo Ibercaja Carmon Aznar (MICAZ) di Zaragoza, Museo del Presente di Rende, etc.
Attualmente, vive e lavora tra Cosenza (Italia) e Valencia (Spagna).



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