sabato 27 giugno 2009

Messa di suffragio per il Dott. Camillo Battista

Messa di suffragio

La messa di suffragio del Dott. Camillo Battista,
si terrà il giorno 14 Luglio 2009 alle ore 18,30,
presso la Parrocchia di San Giuseppe Calasanzio,
in Via delle Scuole Pie (Fuorigrotta-Napoli).

Tutti coloro che vogliono parteciparvi,
sono ben accettati a manifestare le loro
testimonianze.

Con l'autorizzazione della Dott.sa Maria.
Francesco Damiano.

giovedì 18 giugno 2009

Camillo Battista

Camillo Battista

Ieri alle 18,00 è mancato il Dott. Camillo Battista,
oncologo dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

Mio cognato Camillo era un Nobile d'animo, gentile, sincero, affettuoso, un Signore da tutti i punti di vista. Mio riferimento morale, mio idolo; era stato e sarà per sempre mio traguardo d'arrivo.
Mi viene a mancare stando lontani, tante circostanze non volute da noi ci hanno tenuto lontani,
avrei voluto stargli vicino in questi giorni, ma ho preferito lasciarlo stare con la sua famiglia ed al suo piccolo erede.

Nella sua breve carriera ha salvato tante vite dal cancro, bambini in particolare, mia madre che tanto lo stimava. Purtroppo non ha potuto salvare la sua.

Mi mancherà molto, ma molto, spero che mi aspetterà a braccia aperte e sorridente come sempre.

Ciao Camillo, ti voglio bene.

Francesco Damiano



La messa di suffragio del Dott. Camillo Battista,
si terrà il giorno 14 Luglio 2009 alle ore 18,30,
presso la Parrocchia di San Giuseppe Calasanzio,
in Via delle Scuole Pie (Fuorigrotta-Napoli).

BATTISTA CAMILLO
Data di nascita: 10/5/1957
Luogo di nascita: NAPOLI
Iscrizione all'Albo:
Medici - Chirurghi
Codice: 17942
Data di Laurea: 13/11/1981
Anno abilitazione: 1981
Titoli:
Specializzazione: ONCOLOGIA

Foto del Dott. Camillo Battista


mercoledì 17 giugno 2009

Castello Sforzesco: restauri per il progetto museologico

Castello Sforzesco: restauri per il progetto museologico


Prosegue il programma di interventi al Castello Sforzesco, con il restauro delle facciate esterne, la ridistribuzione degli spazi interni dell'ex Ospedale (Cortina S. Spirito), il restauro delle facciate della Cortina Sud, della Rocchetta e della Corte Ducale, oltre al recupero del Rivellino di Santo Spirito. L'annuncio proviene dall'assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini, dopo l'approvazione del 12 giugno di due progetti definitivi da parte della Giunta per restituire alla città un Castello completamente rinnovato e restaurato entro il marzo 2011, in previsione di una nuova ridistribuzione degli spazi museali per gli eventi di Expo 2015. Le opere saranno dirette e realizzate a cura dell'Area Tecnica del Comune, settore Tecnico per la Cultura.

Il nome del castello riporta al XV secolo, all'epoca di Francesco Sforza, che lo volle ricostruire a partire dal 1450, ma la sua origine è più antica: sorse infatti per volere di Galeazzo II Visconti nella seconda metà del Trecento. Per secoli è stato solo il simbolo del potere esercitato dai Signori di Milano e oggi invece sempre più un luogo dedicato alla cultura. Dopo aver recentemente recuperato e aperto al pubblico la "Strada coperta della Ghirlanda", gli amministratori meneghini vogliono farne il "museo dei musei". Con questo intervento il Castello è destinato a divenire un luogo in cui l'intrattenimento e l'educazione si uniranno in particolare per i giovani.

Tra i due i progetti approvati, il più oneroso, prevede una spesa di 9.052.000 euro e riguarda il restauro delle facciate della Corte Ducale, del Cortile della Rocchetta, della Cortina Sud, la copertura della Corte Ducale. Nell'ambito di interventi di restauro conservativo, tutti gli elementi costitutivi delle facciate, gli intonaci decorati e i dipinti murali che oggi sono fortemente degradati verranno stuccati e integrati nelle parti mancanti nonché puliti e protetti con speciali materiali. Si farà anche una revisione della copertura e il consolidamento della loggia della Corte Ducale e verranno riportate alla luce decorazioni pittoriche coperte ormai da troppi anni da intonaci moderni.

Il secondo progetto concerne invece il restauro delle facciate e degli spazi esterni dell'ex Ospedale (Cortina Santo Spirito), il rifacimento delle coperture e comporta un investimento di 1.109.600 euro.

Entrambi i progetti vanno ad integrarsi con la nuova illuminazione a luce bianca del semicerchio che si affaccia su Cairoli e sono interamente finanziati dalla Fondazione Cariplo, che con l'importante contributo (26 milioni di Euro) a favore del rinnovamento dei Musei del Castello Sforzesco vuole, da un lato, consolidare il tradizionale e costante impegno della Fondazione per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e storico milanese e lombardo, dall'altro, sostenere un progetto di particolare rilevanza culturale. Da questo punto di vista, il progetto si colloca sulla scia dei più grandi interventi di restauro, riqualificazione e valorizzazione realizzati negli ultimi anni; interventi tutti che hanno promosso per Milano non solo un arricchimento in termini monumentali, ma di offerta culturale. Nel caso specifico, i Musei del Castello Sforzesco possono vantare, oltre alla qualità dei tesori storici e artistici conservati, una tradizione unica di vocazione al "servizio educativo" per i cittadini, come è nella migliore tradizione dei Musei Civici.
Il nuovo progetto museologico si propone quindi di mantenere inalterata questa tradizione, anzi di potenziarla, potendosi avvalere di un completo rinnovamento, anche tecnologico, delle strutture e degli spazi dedicati, condotto con pieno rispetto per la storicità del complesso monumentale e dunque con rigoroso scrupolo filologico.

Il Castello Sforzesco è interessato altresì da un piano di risistemazione approvato lo scorso gennaio e firmato dal londinese David Chipperfield e dal ferrarese Michele De Lucchi. Anch'esso finanziato dalla Fondazione Cariplo, prevede un caffè con dehor nel cortile, un ristorante panoramico, nuovi allestimenti museali e una nuova torre di collegamento che apra ai turisti la passeggiata sulle 'merlate' del castello. I lavori dovrebbero partire il prossimo autunno.

Due mostre per Castelbasso progetto Cultura 2009


ALBERTO BURRI. EQUILIBRIO, STRUTTURA, RITMO, LUCE
QUI E' ALTROVE

"Castelbasso Progetto Cultura", manifestazione ormai riconosciuta tra le più importanti iniziative culturali italiane, si fa di nuovo portatrice di un nuovo evento culturale fatto di arte.
La Fondazione "Malvina Menegaz per le Arti e le Culture" , che da questo anno organizza la manifestazione, ospiterà nelle sale della sua sede a Palazzo Clemente, completamente restaurato e dotato dei dispositivi più aggiornati per una attività espositiva di alto livello, una importante mostra dedicata al Maestro Alberto Burri.
E' una esposizione che sicuramente richiamerà, come nel caso della precedente dedicata a de Chirico, un grande pubblico, ed è la prima di opere del maestro in Abruzzo e dunque, anche per questo, un avvenimento culturale particolarmente significativo per la Regione soprattutto nel momento in cui un evento come il terremoto ha fiaccato lo spirito e l'animo degli abitanti dell'intero territorio.
In quattro grandi sale saranno presentate oltre venti grandi opere delle fasi più importanti della ricerca dell'artista umbro, dai famosi "Sacchi" alle "Combustioni", legni e plastiche, dai "Cretti" fino ai "Cellotex" .

Dal 18 luglio si potrà visitare anche la mostra "qui e' altrove" , a cura di Francesco Poli e Francesca Referza e realizzata in collaborazione con l' "Associazione Amici per Castelbasso" , con installazioni di opere in alcuni punti appositamente individuati del borgo di Castelbasso e opere di 21 artisti, italiani e stranieri, la cui ricerca spazia dall'installazione al video alla fotografia. Per questa mostra, che ha lo scopo di registrare e mettere a confronto alcuni aspetti delle più recenti ricerche contemporanee del panorama italiano, ma non solo, sono stati selezionati e invitati artisti già riconosciuti tra i più interessanti dell'attuale scena artistica, accanto ad altri più giovani, sia anagraficamente che come esperienza. Gli artisti presenti: Francesco Arena, Gianni Caravaggio, David Casini, Loris Cecchini, Michele D'Agostino, Silvia Giambrone, Daniel Glaser & Magdalena Kunz, Angela Glajcar, Loredana Longo, Armando Lulaj, Marzia Migliora, Jacopo Miliani, Andrea Nacciarriti, Paolo Piscitelli, Arcangelo Sassolino, Eugenio Tibaldi, Nikola Uzunovski, Nico Vascellari, Eltjon Valle, Jelena Vasiljev, Italo Zuffi.

La mostra, è il primo evento di una nuova programmazione di arte contemporanea giovane che, a partire dal 2009 e fino al 2012, sarà ospitata dalla sede di Palazzo De Sanctis, già utilizzata per mostre personali e collettive di artisti del Novecento.



La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture organizza la manifestazione "Castelbasso Progetto Cultura 2009"

Alberto Burri. Equilibrio, struttura, ritmo, luce
Dal 21 giugno al 30 Agosto 2009
A cura di Francesco Poli
Palazzo Clemente a Castelbasso
Dal 21 giugno al 17 luglio dalle 16- 20
Festivi e Prefestivi: dalle 10-13/16.00-20.00 chiuso il lunedì
Orari: 19-24 tutti i giorni
Prezzo biglietto € 5,00

martedì 16 giugno 2009

fino al 19.VII.2009 Filippo de Pisis Bologna, Museo Morandi

Gli ultimi anni di un’intensa carriera, trascorsa in gran parte lontano dalla terra natia. La malinconia e il turbamento del ritorno alla patria. In una mostra che promette più di quel che mantiene...



Nata per coronare la proficua collaborazione tra la Gam di Ferrara e le istituzioni bolognesi di Mambo e l’ospitante Museo Morandi, l’esposizione dedicata al pittore ferrarese è stata pensata fra i capolavori permanenti dell’ormai tributatissimo Giorgio Morandi.
La scelta intende chiaramente stabilire un legame fra i due artisti; ma se si percepisce certo una correlazione più immediata fra il maestro bolognese e Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 - Milano, 1956) rispetto ai precedenti ospiti, i coniugi Becher, parallelamente il confronto risulta meno stimolante e ardito.
I due celeberrimi emilian-romagnoli ebbero rapporti già in vita, e certo il comune milieu culturale di provenienza facilitò la vicinanza negli esiti pittorici ed estetici. Guardando alle nature morte che sfilano silenziose, il parallelo si fa decisamente palpabile. Filippo de Pisis - Nudo seduto su una sedia - 1940 ca. - olio su carta - cm 32,5x23,1 - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, FerraraI malinconici vasetti dai colori smorzati, che custodiscono fiori altrettanto eterei, richiedono una modalità di contemplazione a cui i visitatori del Museo Morandi sono già avvezzi.
Un sentimento d’inquietudine esistenziale fa da trait d’union fra i lavori, filo conduttore che combacia con la tematica dell’approfondimento specifico che intende indagare l’esposizione, che si sofferma esclusivamente sul periodo compreso fra il rientro in Italia di de Pisis, avvenuto nel ’39, e la sua morte.
Un finale di vita emotivamente travagliato - emblematico il definitivo ricovero in clinica psichiatrica -, che determina un parallelo cambio di rotta nelle modalità espressive dell’artista, il quale passa alla scarsezza dei tratti, all’evanescenza acquosa dei colori, trasformati all’occasione in bruni cupamente smorzati.
Ne sono la prova la serie di disegni a tecnica mista che costituiscono la sezione più suggestiva del percorso. I nudi maschili, fugaci e instabili apparizioni di linee tormentate, sono la più alta manifestazione di questo accentuato espressionismo, di cui s’è scritto recentemente. Il sentimento drammatico dei disegni si ripercuote sull’intenso Ritratto di Allegro (1940), in cui spazi di colore inconsistente riempiono in maniera brusca i tratti già scarni del giovane.
Della più famosa produzione di vedute, affinata nella tecnica e nella poetica durante i soggiorni all’estero - attività che fece sostenere ad Arcangeli che de Pisis fosse “il più grande vedutista del secolo” - rimangono le riproduzioni dei luoghi a lui più familiari dopo il rientro in Italia: la milanese Via Omenoni (1942) e il Cortile di via Rugabella (1943), dove trasferì il suo studio d’artista.
Filippo de Pisis - Rose nel bicchiere - 1948 - olio su tela - cm 49x49 - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, Ferrara
Pur nell’oscurità dei toni, che fanno immaginare atmosfere crepuscolari, la pennellata è quella stessa sferzata, veloce e nervosa che aveva appreso durante le sue sedute en plein air parigine e londinesi.



lunedì 1 giugno 2009

ARTE Dal 7 giugno la 53. Esposizione Int.le d'Arte






Sarà aperta al pubblico da domenica 7 giugno a domenica 22 novembre 2009, ai Giardini, all’Arsenale, e in vari luoghi di Venezia, la 53. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Fare Mondi // Making Worlds // Bantin Duniyan// 制造世界 // Weltenmachen // Construire des Mondes // Fazer
Mundos…, diretta da Daniel Birnbaum. La vernice avrà luogo nei giorni 4, 5 e 6 giugno 2009. Due Leoni d’oro alla carriera verranno assegnati agli artisti Yoko Ono e John Baldessari – fra le più importanti personalità nell’arte del nostro tempo.

Countdown Biennale: tutti a Venezia, senza lasciare a casa la giacca...

Tutti a Venezia la prima settimana di giugno, ma che tempo farà? Dopo l'ondata di calore che ha investito l'Italia la settimana scorsa e lo spettacolare dietrofront di queste ore, dovuto al consolidamento di una bolla anticiclonica nel nord dell'Europa e al transito dalle nostre parti di un nucleo depressionario continentale, a partire dalla seconda decade del mese è atteso un controribaltone afro-mediterraneo. Per la serie “che fine ha fatto l'anticiclone azzorriano?”. In questo frangente, in un quadro di generale instabilità residuale, la rimonta dell'estate avverrà progressivamente, a partire dal centro-sud per quanto riguarda le temperature, mentre al nord della Penisola prevarranno giornate soleggiate ma gradevoli, almeno fino a venerdì. Una situazione interlocutoria che nelle prossime ore vedrà convogliare sul Triveneto masse d'aria relativamente secca e fresca, perché l'alto Adriatico verrà a trovarsi sul bordo del suddetto campo di alta pressione in fase di slittamento verso ovest. Insomma, valori massimi inferiori ai trenta gradi, cieli anche tersi e umidità sotto il livello di guardia. Con annuvolamenti da cambio di circolazione soltanto nel weekend. Qualcosa di paragonabile all'atmosfera della Biennale 2005. Che vuol dire scarpinate per le calli veneziane senza l'assillo della bottiglietta d'acqua.



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