sabato 4 maggio 2013

Ezio Gribaudo - Small one


Torre Pellice (TO) - dal 4 al 26 maggio 2013
Ezio Gribaudo - Small one

DB PROJECT
Via Arnaud 31 (10066)
+39 347 6472690
db.project@libero.it


L’esposizione, intitolata Small One,
ha come oggetto opere di piccole
dimensioni (13 per 17,5 cm)
nelle quali i temi e i soggetti più
esplorati dall’autore – pensiamo al
vitalismo mitico in perenne bilico
tra l’essere per la carne e una
levità originaria – trovano
rinnovata intensità e dinamismo
compositivo.
Laura Scaramozzino

vernissage: 4 maggio 2013. h 17.30
autori: Ezio Gribaudo
genere: arte contemporanea, personale










Diego Gabriele - Fondi neri


Livorno - dal 4 al 10 maggio 2013
Diego Gabriele - Fondi neri

IL MELOGRANO
Via Giovanni Marradi 62/68 (57126)
info@ilmelograno.eu
www.ilmelograno.eu


Diego Gabriele usa i cartoni, sui quali disegna con gesso e acrilici con tratti sintetici, fumettistici. Dopo “Ma sono Nude” e “Mentre guardi” ecco il ciclo “Fondi Neri”. Le sue tenerissime "pupe" dagli occhi tondi e furbetti sono ora disincantate e hanno una drammaticità intensa e toccante.
orario: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 20.00. Chiusi nelle mattine della domenica e del lunedì.
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 18.00
autori: Diego Gabriele
genere: arte contemporanea, personale






comunicato stampa 
Diego Gabriele è nato nel 1981. Attivo nel campo del Live Painting, fa parte del gruppo di artisti “Improponibile”. Ha esposto a Firenze, Milano, Berlino, Genova, New York. Ha collaborato tra l’altro con Pitti Immagine e disegnato per il famoso negozio L'Eclaireur a Parigi. Usa materiali di riciclo, cartoni sui quali disegna con gesso e acrilici e ha tratti sintetici, fumettistici. L’attenzione è rivolta al mondo femminile e le sue “pupe” sono tenerissime. Gli occhi parlano e raccontano ogni cosa, svelandoci segreti birichini ma anche storie forti o passionali. Sono volti infantili e furbetti, che si assicurano la nostra simpatia. Dopo “Ma sono Nude” e “Mentre guardi” il giovane artista presenta il ciclo “Fondi Neri”. Molto bianco e qualche accenno di rosso o azzurro: il cartone questa volta è nero e ben si adatta alla nuova drammaticità delle espressioni. Le ragazze di Diego Gabriele, ammiccanti, giocose, con grandi occhi tondi, sono adesso più mature, consapevoli. Sorprese nel buio non nascondono una rassegnata disillusione, un mesto disincanto, la stanchezza di chi non può condividere l’infinito che ha in cuore. Nel vuoto che le circonda non riescono più a sorridere, neanche con lo sguardo.






Normanno Soscia - Personale


Latina - dal 4 al 30 maggio 2013
Normanno Soscia - Personale

LARANAROSSA GALLERY
Via Giuseppe Parini 27 (04100)
+39 3478403135
infoersiliasarrecchia@gmail.com
www.ersiliasarrecchia.it


Opere dominate da personaggi mitologici, giocolieri, personaggi quasi felliniani, ma anche soggetti vicini alla quotidianità. Attraverso sapienti giochi cromatici, a volte con toni pastello, altre con cromie sgargianti e colori quasi innaturali, ci introduce alle dinamiche di coppia e al complicato
orario: da martedì a sabato ore 17.30 - 19.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 18.00
catalogo: in galleria. a cura di Paolo Levi, Mondadori, € 35,00
curatori: Ersilia Sarrecchia
autori: Normanno Soscia
genere: arte contemporanea, personale





comunicato stampa 
laranarossaGALLERY e' lieta di ospitare l'artista Normanno Soscia che esporrà una selezione delle sue opere piu' recenti.
Apertura sabato 4 maggio ore 18.00.
Saranno presenti l'artista Normanno Soscia, la fisarmonicista Giuliana Soscia che si esibirà in una performance musicale e lo scrittore Renato Gabriele che presenterà le opere del Maestro.

Nato nel 1938 ad Itri, dove vive e lavora.
Fin da giovanissimo ha cominciato a delineare un proprio stile basato sull’elaborazione fantastica della ricca realtà che lo circonda. Le sue opere sono ispirate al mondo contadino, alle sue leggende, alle sue storie, alle fantasie e alle tradizioni popolari. Opere dominate da personaggi mitologici, giocolieri, personaggi quasi felliniani, ma anche soggetti vicini alla quotidianità. Attraverso sapienti giochi cromatici, a volte con toni pastello, altre con cromie sgargianti e colori quasi innaturali, ci introduce alle dinamiche di coppia e al complicato intreccio delle relazioni umane.
Tra le varie pubblicazioni che parlano del suo lavoro c'e una monografia edita da Mondadori a cura di Paolo Levi.






Giuseppe Menozzi - Dimensioni di spiritualità

 Giuseppe Menozzi, Pentimento, 2005. Tecnica mista su tavola, 50x40 cm.

Firenze - dal 4 al 30 maggio 2013
Giuseppe Menozzi - Dimensioni di spiritualità

SIMBOLI ART GALLERY
Via Di San Giuseppe 6r (50122)
simboliart@libero.it


La mostra, curata e presentata dal prof. Giammarco Puntelli, comprende una selezione di 25 dipinti (olii e tecniche miste su tavola e su tela) dell'artista, dalla fine degli anni Ottanta agli ultimi anni, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico in questa occasione.
orario: lunedì 16.30-20 / da martedì a domenica 10-13 e 15-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 17.30
catalogo: in galleria.
curatori: Giammarco Puntelli
autori: Giuseppe Menozzi
genere: arte contemporanea, personale


comunicato stampa 
Il 4 maggio prossimo alla Simboli Art Gallery di Firenze si inaugura la mostra personale di Giuseppe Menozzi (Mirandola 1956) dal titolo Dimensioni di spiritualità.

La mostra, curata e presentata dal prof. Giammarco Puntelli, comprende una selezione di 25 dipinti (olii e tecniche miste su tavola e su tela) dell'artista, dalla fine degli anni Ottanta agli ultimi anni, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico in questa occasione.

La mostra ripercorre i tre importanti cicli in cui si è configurata, negli ultimi venticinque anni, la vivace attività artistica del pittore emiliano, il quale ha fatto del colore usato in senso lirico e delle forme perennemente in bilico tra figurazione e astrazione, un tratto caratteristico del suo linguaggio espressivo dalla forte valenza spirituale.

Il primo ciclo, denominato "I Cavalieri dell'Apocalisse", è un percorso denso di sentimenti contrapposti come la sofferenza e la speranza, la gioia e il dolore, sempre segnato, però, dal significato spirituale della luce. Nei dipinti appartenenti a questo ciclo, figure nude indefinite si muovono come danzando e, in alcuni casi, volteggiando quasi come fossero sospinti da un alito di vento, in un'atmosfera rarefatta, estatica e gioiosa, dove i vibranti colori sembrano rincorrersi, intrecciarsi e mutare di continuo, fino a convergere in un'esplosione di luce, che quasi sempre si ritrova al centro dell'opera.

Nei dipinti appartenenti al secondo ciclo, intitolato "L'Evento", i toni diventano molto più drammatici. Le figure sembrano scomparire sotto l'azione di forze violente, ancora una volta dettate dall'emozione, e cariche, perciò, di sensazioni e di sentimenti diversi e contrapposti: la fatica, la sofferenza, la consolazione e la speranza. Le superfici delle opere appaiono dense, magmatiche e brulicanti. Dall'ammasso caotico di tracciati di colori sgocciolanti e materici, stesi sulla tela dall'artista con vibrante vitalità, si aprono squarci di rosso cupo e profondo: sono sprazzi di luce, momenti di estasi spirituale che si distaccano con forza e lucidità dal groviglio confuso e tormentato emblema della sofferenza della carne.

Nel terzo ciclo, quello della "Luce", il cammino dell'artista trova il suo approdo nel segno del Tau, un simbolo di spiritualità importante, legato alla dimensione dell'eterno e del sacro, che, quasi sempre dipinto di bianco, emerge con evidenza nelle opere, staccandosi nettamente dal caos stratificato dei frammenti di figure e di colori sottostanti. È un simbolo, quello del Tau, che vuole indicare, come una luce calda e nitida, la via da seguire. Improvvisamente tutto sembra più chiaro: adesso tutto sembra avere un ordine preciso che si manifesta sulla superficie pittorica con gli ampi piani di colore uniforme, solitamente bianco, che copre parte del magma pulsante di colore e materia.
In questo ciclo l'artista ha superato l'armonia formale e la forza dei contenuti drammatici delle due precedenti fasi, approdando alla serenità di chi sa di aver compiuto, dopo una profonda riflessione, una scelta sofferta, ma importante e giusta.







Jan Muche

 Jan Muche, "Schaukel", 2011, 250x200 cm

Cremona - dal 4 maggio all'undici giugno 2013
Jan Muche

INTERNO18
Via Eugenio Beltrami 18 (26100)
info@galleriainterno18.it
www.galleriainterno18.it


Muche, allievo di Karl Horst Hödicke, con il suo lavoro eredita magistralmente il percorso di ricerca della pittura tedesca e in particolare di quella berlinese, attestandosi come uno dei suoi maggiori rappresentanti.
orario: martedì – sabato ore 10.30–12.30 e 15.30-19.30
domenica ore 15.30–19.30

(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 18.00
autori: Jan Muche
genere: arte contemporanea, personale




comunicato stampa 
INTERNO18 presenta la mostra personale di Jan Muche.
Dal 4 maggio all’11 giugno saranno esposte circa 20 opere, di medio e grande formato, appartenenti alla produzione più recente dell’autore.
Allievo di Karl Horst Hödicke, con il suo lavoro eredita magistralmente il percorso di ricerca della pittura tedesca e in particolare di quella berlinese, attestandosi come uno dei suoi maggiori rappresentanti.
Attinge all’estetica dei film noir, al costruttivismo e al Bauhaus per realizzare spazi immaginari caratterizzati da scorci prospettici audaci e al limite della distorsione. Tutto è degno di rappresentazione e non esiste contrapposizione fra astrazione e figurazione.
Le opere in mostra, concepite con un atteggiamento pittorico che Klaus Theweleit definisce garage-style, sono “scatole temporali compresse”, un repertorio di motivi che tralasciano il naturalismo e la narrazione per approdare ad uno spirito costruttivista, dove pittura e realtà appaiono raffigurazioni senza contenuto.
Le planimetrie industriali, gli apparati tecnologici e le strutture in acciaio si sviluppano attraverso la fusione e la giustapposizione di sfumature, campiture e moduli cromatici. Le composizioni sono espressione di una tendenza grafica e geometrica unita all’uso diretto del colore.
Muche, esploratore d’immagini ed osservatore attento dei “rifiuti visivi” prodotti dalla contemporaneità e dai suoi media, porta la personale ricerca creativa ad un risultato estetico “altro” rispetto alla tradizione in cui, di fatto, opera: quella riconducibile ai Maestri Hödicke e Baselitz.
Jan Muche è nato a Herford (Germania) nel 1975. Vive e lavora a Berlino.






Carla Accardi - Omaggio alla Signora dell’arte italiana

 serie parentesi olio su tela 1982

Caserta - dal 4 maggio al 16 giugno 2013
Carla Accardi - Omaggio alla Signora dell’arte italiana

NICOLA PEDANA ARTE CONTEMPORANEA
Via Don Bosco 7 (81100)
ilcaravaggiopn@libero.it


Accardi con la sua pittura ha contribuito all'affermazione dell'astrattismo in Italia, imponendosi a partire dal secondo dopoguerra. Si tratta di un evento di straordinaria rilevanza, un omaggio alla Signora dell’arte italiana.
orario: martedì/sabato 10-13 e 16.30-20; venerdì 16.30-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 19
catalogo: in galleria. . a cura di Teresa Lucia Cicciarella, Grafica Nappa, Aversa 2013
curatori: Teresa Lucia Cicciarella
autori: Carla Accardi
patrocini: Comune di Caserta
genere: arte contemporanea, personale


comunicato stampa 
In esposizione alla Galleria Nicola Pedana Arte Contemporane di Caserta tredici opere realizzate dall’artista Carla Accardi a partire dagli anni Sessanta fino ad arrivare a quelle più recenti.
In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo, edito da Nicola Pedana Arte Contemporanea / Grafica Nappa, Aversa 2013. Il volume contiene i testi di Enzo Battarra e Teresa Lucia Cicciarella, oltre alle riproduzioni delle opere esposte. La grafica è di Teresa Orazio - doppiorizzonte.com.
Le opere dell’Accardi saranno in mostra alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea fino al 16 giugno prossimo.
La mostra è patrocinata dal Comune di Caserta.
Nel testo la curatrice così scrive: “Dai segni luminosi tracciati sul trasparente sicofoil fino alle tele e alle tempere su carta, il percorso d’esposizione getta uno sguardo sulla lunga e feconda carriera dell’artista nata a Trapani nel 1924 e romana d’adozione, promotrice e protagonista indiscussa della sperimentazione artistica. Un’opera, quella dell’Accardi, che ha ampiamente oltrepassato i confini italiani, dalla prima partecipazione alla Biennale di Venezia (1948) seguita al significativo debutto sulla scena nazionale con il gruppo Forma 1 (1947), promosso nella Capitale con i colleghi Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo e Turcato. Il successivo confronto con il critico Michel Tapié, teorico dell’Informale, ha fatto seguito a una ricerca già incentrata, da parte dell’Accardi, sul segno, elemento di definitiva liberazione della pittura dal vincolo classico di riproduzione del reale, e maturazione della scelta operata, tra la metà degli anni Quaranta e i primi Cinquanta, a favore dell’astrazione. Questa, riconosciuta come forma d’espressione moderna, sincera, rispondente alle richieste e alla sensibilità di un mondo emergente a stento dalle macerie del secondo conflitto mondiale, si era precisata e sintetizzata nel biennio 1953-’54 divenendo segno grafico, seme nato – come poi dichiarato dall’artista nel 1982 – dalla volontà di fare tabula rasa, eliminando tutto il superfluo e concentrando colore e forma su un elemento base che varia, si aggrega e struttura in maniera sempre nuova”.
“Ho sempre usato la pittura come un’ispirazione di antipittura, è un desiderio di contraddizione”, ha dichiarato l’Accardi in un’intervista nel 2004, dicendo di una contraddizione che è urgenza vitale, principio di un’espressione energica e svincolata da barriere e forme preconcette. La luce mediterranea tesa fino al limite del colore fluorescente, gli accostamenti squillanti e le vibrazioni cromatiche, padroneggiano lo spazio pittorico tratteggiando la firma, unica e inconfondibile, della Carla Accardi sulla quale tanto è già stato detto e scritto dai protagonisti della grande critica, eppure tanto è ancora da vedere e da sentire.
La curatrice poi aggiunge: “Il titolo della mostra, trae infine spunto da quella vitalità che, come ricorda il critico Germano Celant (2011, riportato da Rachele Ferrario, 2012) si conferma essere “la parola chiave della biografia di Carla Accardi”. Una biografia inscindibile dalla ricerca e dal lavoro creativo esplicitato il suo riferimento alla sezione aurea, antico canone ritmico sotteso alla matematica come alle arti”.






Gaetano Orazio - Ermafrodita Imperfetto


Bergamo - dal 4 maggio al primo giugno 2013
Gaetano Orazio - Ermafrodita Imperfetto

GALLERIA TRIANGOLOARTE
Via Jacopo Palma Il Vecchio 18 (24128)
+39 035403374 , +39 035403374 (fax)
triangol3@triangoloarte.191.it


Continua il percorso dell'artista nella sua attenta osservazione della natura e della nostra madre terra. In questo ciclo i lavori sono ispirati alle "riflessioni" attorno ad una pozza d'acqua.
orario: da lunedì a sabato 10-12.30 e 16-19.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. dalle 18 alle 22
autori: Gaetano Orazio
genere: arte contemporanea, personale





comunicato stampa 
"Sguardi alla sorgente della vita: una pozza d'acqua, riflessi di cielo, i pensieri si fanno luce, le forme si modificano, dal fango appare un Lombrico. Che bella creatura, mangia e digerisce, silenzioso conoscitore, la nostra madre terra: di null'altro bisognoso. E' definito ermafrodita imperfetto . Ho deciso, da oggi sarò un uomo di luce, imperfetto, ma di luce!". Gaetano Orazio






Doriano Scazzosi - Panis Vitæ

 Vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte

Bergamo - dal 4 al 19 maggio 2013
Doriano Scazzosi - Panis Vitæ

CENTRO CULTURALE SAN BARTOLOMEO
Largo Bortolo Belotti 1 (24121)
+39 035242705


I dipinti percorrono la vicenda terrena di Gesù, dall’Ultima Cena alla Resurrezione.
Sono opere di grande effetto scenografico che hanno l’ambizione di suggerire un
percorso di riflessione e di ricerca, intrecciando sollecitazioni visive e forme di
meditazione testuale
orario: Tutti i giorni, festivi compresi:
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore
catalogo: in galleria.
ufficio stampa: pressoffice@yesplease.biz
curatori: Angelo PiazzoliTarcisio Tironi
autori: Doriano Scazzosi
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa 
EVENTO ESPOSITIVO ITINERANTE, DAL 4 MAGGIO AL 20 OTTOBRE 2013:
BERGAMO, ROMANO DI LOMBARDIA, PRESEZZO
Panis Vitæ – una mostra realizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco, con
opere di Doriano Sc***osi – delinea un percorso di riflessione e di ricerca,
intrecciando sollecitazioni visive e forme di meditazione testuale
La Fondazione Credito Bergamasco presenta una mostra itinerante che toccherà,
durante il suo tragitto, tre tappe diverse: il Centro Culturale San Bartolomeo a
Bergamo, il Museo d’Arte e Cultura Sacra a Romano di Lombardia e il Palazzo
Furietti Carrara a Presezzo.
La formula è già stata collaudata in passate iniziative di successo, dalla Genesi di
Mario Paschetta alla Via Vitæ di Angelo Celsi. Il meccanismo è il medesimo e
procede dall’idea di affermare una nuova forma di mecenatismo.
La Fondazione Credito Bergamasco ha coinvolto, in questa occasione, Doriano
Sc***osi, pittore milanese nato nel 1960. Un artista dalle spiccate propensioni
figurative che ha interpretato il tema della Passione di Cristo, tramite la sua
mutazione escatologica in Panis Vitæ.
I dipinti percorrono la vicenda terrena di Gesù, dall’Ultima Cena alla Resurrezione.
Sono opere di grande effetto scenografico che hanno l’ambizione di suggerire un
percorso di riflessione e di ricerca, intrecciando sollecitazioni visive e forme di
meditazione testuale.
Non solo chi conosce bene i Vangeli sarà richiamato a riflettere sulle soluzioni
figurative adottate da Sc***osi. Colpisce il fatto che l’artista (influenzato dal mondo
della fotografia e della video arte) abbia rappresentato se stesso in alcuni momenti
delle storie sacre, culminanti nella Crocifissione. In molti degli episodi salienti il
protagonista è assente. Tocca ai testimoni (animati e inanimati) trasmettere il senso
stupefatto dell’accaduto.
Tutte le opere, di grande formato, sono state dipinte per l’occasione. Il format sarà
condiviso dalla Fondazione Creberg con tre istituzioni culturali diverse, appartenenti
al suo territorio e con le quali ha avviato da anni percorsi di collaborazione. Un modo
per immaginare una nuova forma di mecenatismo, condivisa.


SEDI E DATE DELLA MOSTRA “Panis Vitæ – Opere di Doriano
Sc***osi”
Bergamo
Centro Culturale San Bartolomeo
4 maggio – 19 maggio 2013
Tutti i giorni, festivi compresi:
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.30
Romano di Lombardia
Museo di Arte e Cultura Sacra – Sala Alberti
25 maggio – 28 luglio 2013
Sabato, domenica e festivi:
dalle ore 9.30 alle ore 12.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Presezzo
Palazzo Furietti Carrara
21 settembre – 20 ottobre 2013
Venerdì: dalle 19.00 alle 21.30
Sabato e domenica:
dalle 9.30 alle 12.30
dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso libero
Catalogo in distribuzione gratuita
Organizzazione
Fondazione Credito Bergamasco (Bergamo)
Curatori
Angelo Piazzoli – Tarcisio Tironi






Dante Selva - Opere inedite

"Tramonto con due barche"
cm. 50x34,8
olio su tavola
1962

Avigliana (TO) - dal 4 al 26 maggio 2013
Dante Selva - Opere inedite

ARTE PER VOI - DANTE SELVA OFFICINA D'ARTE
Piazza Conte Rosso 1 (10051)
+39 3338710636 , +39 3392523791
lcastagna@artepervoi.it


Dipinti e incisioni
orario: sabato e domenica: 15:00-19:00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 4 maggio 2013. ore 16:00
curatori: Luigi CastagnaPaolo Nesta
autori: Dante Selva
patrocini: Città diAvigliana
genere: personale, arte moderna

comunicato stampa 
Comunicato stampa


Titolo mostra: Opere inedite

Tipologia: Dipinti e grafiche

Artista: Dante SELVA

Luogo: Galleria “Arte per Voi”
Piazza Conte Rosso, 1 – 10051 Avigliana (TO)

Organizzazione: Associazione culturale “Arte per Voi” - Avigliana (TO)

Patrocinio: Città di Avigliana

Vernissage: sabato 4 maggio 2013 ore 16,00

Durata: dal 4 al 26 maggio 2013

Orario di apertura: sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00

A cura di: Luigi Castagna e-mail: lcastagna@artepervoi.it
e
Paolo Nesta e-mail: paolnest@tin.it

Testo critico di: Paolo Nesta

Sito web: http://www.artepervoi.it/


Dante Selva. Opere inedite

Sul seguito della mostra dello scorso anno e restringendone il campo di ricerca al periodo che va dal 1950 al 1963, proponiamo un'altra tranche di opere, altrettanto inedite, del maestro.
In tutto 21 dipinti, perché comprendenti, sul retro di un paio di loro, due rilievi, del 1963: Le Vergini folli e le Parche ridenti.
Le esposizioni postume, realizzate tra il 1979 e il 1983, già avevano proposto un’ ampia selezione di rilievi, una tecnica compositiva, progressivamente messa a punto e continuamente aggiornata da Selva, prima di tutto dal punto di vista degli esiti delle formule chimiche adottate; i rilievi, o “plastic”, come preferiva chiamarli nei primi anni Sessanta, non sono dunque un novità assoluta e anche in anni recenti non sono mancate le occasioni per parlarne e per mostrarne qualcuno.
Nelle prossime mostre troveremo modo di farne oggetto di presentazione più sistematica e altrettanto dovrà valere per un certo nucleo di opere, caratterizzate da specifiche ed intense valenze tematiche, in chiave di denuncia esistenziale, politica e sociale, soprattutto dagli anni Cinquanta in poi.
Sarà poi la volta dei disegni – che ammontano ad alcune migliaia.
Intanto, accanto a questa selezione di dipinti, riproponiamo una scelta di opere grafiche, calcografiche e linoleografiche, che già furono oggetto di catalogazione nel 2004, che oggi, per la verità, appare frutto di un’azione incompiuta, come evidenziano nuovi materiali, emersi dall’archivio; in più, manca ancora all’appello il ragguardevole capitolo dei “monotipi”.
Per ora, nell’ambito degli inediti, accanto ad altri Nocchi Fioriti, compaiono in mostra dipinti appartenenti alla serie delle Strutture, (prossima, anzi temporalmente contigua, ma deliberatamente ben distinta dal coevo filone dei maestri dell’astrattismo) e a quella dei Tramonti, articolati ed abbinati a fiori, relitti e barche. Anche in questo caso magistralmente trattenuti sulla soglia della dissoluzione ‘informale’.
Alcune Nature morte, in taluni casi intitolate dal maestro “nature in silenzio”, sono accostate ai soggetti delle Città, che abbiamo già avuto modo di vedere inseriti in un percorso tematico, che dalle raffigurazioni di “paesi”, (come allora si era soliti denominare i soggetti di paesaggio), ancora negli anni Trenta, trapassa, attraverso la tragedia della seconda guerra, in quello delle rovine delle città e, più tardi, appena oltre la coloratissima parentesi della veduta di Burano, si ricompone nelle Città bianche (dove ancora una volta il maestro sfugge alle facili chimere dell’astrattismo).

Paolo Nesta


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