Pangea, 2011 - tecnica mista su tela - cm 170x100
Trieste - dal 12 al 29 aprile 2012
Elvio Zorzenon - La dimensione del sogno
SALA COMUNALE D'ARTE
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Piazza Dell'Unità D'Italia 4 (34121) |
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La rassegna propone una quindicina di opere realizzate dall’artista monfalconese a tecnica mista su tela prevalentemente dal 2007 in poi
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orario: feriale e festivo 10-13 / 17-20 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 12 aprile 2012. ore 18 |
curatori: Marianna Accerboni |
autori: Elvio Zorzenon |
telefono evento: +39 3356750946 |
genere: arte contemporanea, personale |
email: marianna.accerboni@gmail.com |
web: www.mariannaaccerboni.com
comunicato stampa |
| LA DIMENSIONE DEL SOGNO: MOSTRA PERSONALE DEL PITTORE ELVIO ZORZENON ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE
Giovedì 12 aprile 2012 alle ore 18.00 a Trieste alla Sala Comunale d’Arte (Piazza dell’Unità d’Italia 4) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale del pittore Elvio Zorzenon, intitolata “La dimensione del sogno”. La rassegna, che sarà introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni, propone una quindicina di opere realizzate dall’artista monfalconese a tecnica mista su tela prevalentemente dal 2007 in poi e rimarrà visitabile fino al 29 aprile (orario: feriale e festivo 10-13 / 17-20). L’incipit dell’espressionismo è generalmente simbolizzato dall’Urlo di Munch - scrive Marianna Accerboni - ma di quel linguaggio, cui liberamente si riferisce la pittura di Zorzenon, l’artista friulano ci offre un’interpretazione più mediterranea e solare, che scioglie e sdrammatizza l’emotività nordica al calore di una luce più morbida e intensa: una texture incisiva ma equilibrata, come lo è in fondo il suo temperamento, e che rappresenta una sorta di “alfabeto personale” del pittore, ci consegna, attraverso un intreccio di segni vitali e un cromatismo brillante, un’interpretazione dinamica, in divenire della realtà. Una pittura sempre aperta a soluzioni nuove, che riflettono il caleidoscopio seducente e forse inesauribile delle emozioni e dell’intuizione poetica di Zorzenon; nonché quell’istintiva voglia di sperimentare che promana dalla sua indole, ma che coincise fortunatamente anche con la stagione d’oro del dopoguerra, in cui il desiderio di rinascita sfociò e si espresse in Italia in interessanti filoni d’avanguardia, raccolti - conclude Accerboni - a Trieste in quella fucina di talenti che fu l’Istituto d’Arte “Nordio” degli anni cinquanta e sessanta, ricca di insegnanti e di idee stimolanti, prima culla dell’artista. Elvio Zorzenon, una delle figure più rappresentative della pittura informale del Friuli Venezia Giulia, nato ad Aquileia (Udine) nel 1939, può considerarsi a tutti gli effetti triestino d’adozione, avendo frequentato l’Istituto d’Arte di Trieste, a contatto con alcuni tra gli esponenti più impegnati nelle nuove ricerche estetiche quali Miela Reina, Bruno Chersicla, Enzo Cogno, che, alla metà degli anni '60, condividendone l'esperienza, lo introducono nel gruppo Arte Viva, in cui erano confluite le tensioni al rinnovamento, il desiderio di libertà, la voglia di contestazione di quegli anni. Nella prima metà degli anni '60 tale movimento diede origine agli anni raggianti della cultura giuliana. Agli iniziali interessi del gruppo - animato in principio dal maestro Carlo de Incontrera - si affiancarono in seguito quelli di altri giovani pittori, architetti, scenografi, fotografi. Zorzenon, che nel frattempo si era dedicato anche alla realizzazione di molti affreschi, esordisce a Roma nel 1962 con una pittura di energico impatto visivo, caratterizzata dallo splendore di forme e colori, che caratterizza la sua prima personale tenuta alla Sala Civica di Monterotondo (RM), cui seguono moltissime altre, nel mezzo secolo di pittura che ne scandirà il percorso artistico e che lo vedrà partecipare a concorsi in Italia ed all'estero, ove riscuote ampi consensi, premi (più volte 1º classificato in varie rassegne) e segnalazioni. Tra le più recenti personali del maestro va ricordata l'esposizione a Villa Manin di Codroipo (UD) del 2004 e, tra le collettive, la mostra del 2009 alla sede del Palazzo del Consiglio Regionle FVG a Trieste.
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