Chieti - dal 27 aprile al 15 luglio 2012
De Chirico. L’apocalisse e la luce
FONDAZIONE CARICHIETI - PALAZZO DE MAYO
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La rassegna, incentrata su una tematica poco indagata, e spesso sconosciuta dell’opera del Maestro, quella religiosa, offre al pubblico e agli studiosi una nuova e sorprendente chiave di lettura dell’opera dechirichiana
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biglietti: free admittance |
vernissage: 27 aprile 2012. ore 18 |
catalogo: in galleria. |
ufficio stampa: KU.RA ROSI FONTANA |
curatori: Giovanni Gazzaneo, Elena Pontiggia |
autori: Giorgio De Chirico |
note: Conferenza e Anteprima Stampa 27 aprile 2012 ore 11 |
genere: arte contemporanea, personale, disegno e grafica
comunicato stampa |
| La Fondazione Carichieti apre la stagione 2012 del Museo Palazzo de’ Mayo con una mostra significativa e originale: “De Chirico. L’apocalisse e la luce”, in programma dal 27 aprile al 15 luglio 2012.
Del Maestro della metafisica si conoscono bene l’opera e i capolavori. Poco indagata è, invece, la tematica religiosa, che si sviluppa negli anni Quaranta, a partire dalle incisioni per l’Apocalisse, e prosegue negli anni successivi con una ricerca sconosciuta, e spesso inedita, dagli esiti complessi e problematici.
Il percorso della rassegna, ideata da Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione, prodotta dalla Fondazione Carichieti, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, e curata da Giovanni Gazzaneo e Elena Pontiggia, offre dunque al pubblico e agli studiosi una nuova e sorprendente chiave di lettura dell’opera dechirichiana.
Cinquantacinque le opere esposte a Palazzo de’ Mayo. Il percorso espositivo parte idealmente dall’Apocalisse: un’ opera permeata di una poetica decisamente “poco apocalittica – come scrive Elena Pontiggia nel saggio in catalogo – e caratterizzata da atmosfere di tranquilla serenità, di candore fanciullesco, di stilemi iconografici più fantasiosi che raccapriccianti”.
Del capolavoro della grafica dechirichiana saranno in mostra sia le venti litografie realizzate nel 1940 e pubblicate nel 1941, rilegate in volume, sia le ventidue litografie acquarellate a mano dal Maestro dell’edizione del 1977. Accanto ad esse figurano dipinti che spaziano dal Buon samaritano e San Tobia e i viandanti, entrambi del 1939 all’ Annunciazione del 1954 al Tondo Doni da Michelangelo, 1975, una delle ultime opere dell’artista.
Culmine dell’esposizione è La salita al Calvario, il capolavoro sacro di de Chirico: una tela monumentale realizzata nel 1947 e per anni conservata gelosamente dal Maestro nella sua abitazione. Restaurata per l’occasione dalla Fondazione Carichieti, arriva in prestito straordinario dalla chiesa di San Francesco a Ripa di Roma, dove è collocata sulla tomba di de Chirico. Provengono infine dalla Galleria di Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi, il Gesù divino lavoratore (1951) e quattro disegni inediti (1949), mentre dell'Istituto delle Suore Clarisse di Rieti è il prestito della Crocifissione del 1950.
In occasione dell’esposizione di Chieti, oltre al catalogo della mostra, introdotto da monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, verrà presentato anche il catalogo ragionato dell'opera sacra di de Chirico, a cura di Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione e in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Il testo, che per la prima volta affronta l’argomento in maniera sistematica e criticamente approfondita, presenta oltre centocinquanta opere, molte delle quali inedite o di rara pubblicazione. Entrambi i volumi sono pubblicati da Silvana Editoriale.
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