martedì 10 aprile 2012

Paolo Cavinato - Behind the Curtains

Milano - dal 10 aprile al 9 giugno 2012
Paolo Cavinato - Behind the Curtains

THE FLAT - MASSIMO CARASI

Via Paolo Frisi 3 (20129)
+390258313809 , +39 0258313809 (fax), +39 022155325
carasi-massimo@libero.it
www.carasi.it


Behind the Curtains, una mostra che trascende il concetto di spazialità per indagare il rapporto tra pieno e vuoto.
Utilizzando una varietà di linguaggi espressivi, Paolo Cavinato crea spazi multi-sensoriali, dove confluiscono immagini della realtà, immagini mentali e proiezioni emotive.
orario: dal martedì al sabato ore 14.00 - 19.30 / festivi su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 10 aprile 2012. dalle ore 18.30
curatori: The Flat Massimo Carasi
autori: Paolo Cavinato
note: In occasione di MiArt
venerdì 13 aprile orario galleria dalle ore 14 alle 22

In occasione di Porta Venezia In Design Liberty
dal 17 al 22 aprile
orario galleria dalle ore 11 alle 20

genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
“Il primo fatto notevole intorno allo spazio visivo è il suo vuoto, un vuoto attraverso cui gli oggetti si muovono o in cui stanno[…]. L’uomo prende conoscenza del vuoto che lo circonda e gli conferisce una forma fisica e un’espressione”. S. Giedion

The Flat presenta la seconda personale di Paolo Cavinato

Behind the Curtains

Una mostra che trascende il concetto di spazialità per indagare il rapporto tra pieno e vuoto.

Utilizzando una varietà di linguaggi espressivi, Paolo Cavinato crea spazi multi-sensoriali, dove confluiscono immagini della realtà, immagini mentali e proiezioni emotive.

La sua ricerca iniziata con la rappresentazione dello spazio fisico si propone la meta di dare una ipotetica forma all’assoluto, trascinando lo sguardo dello spettatore in una serie di circostanze visive.

Si tratta, in alcuni casi, di spazi sinestesici vivibili o attraversabili, in cui i sensi vengono sollecitati e mescolati o amplificati; ed, in altri casi, di una sorta di limbo, tra finito e infinito.

Lo spazio diventa così un divenire continuo, un Vuoto. Da ciò che è mutevole, sospeso, eternamente passeggero, Paolo Cavinato approda alla rappresentazione dell’assoluto con una sorta di mantra geometrico infinitesimale.


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