giovedì 17 gennaio 2013

New Future


Bologna - dal 17 gennaio al 17 febbraio 2013
New Future

MUSEO DI PALAZZO POGGI
Via Zamboni 33 (40126)
+39 0512099398 , +39 0512099402 (fax)
museopoggi.organizzazione@unibo.it
www.museopalazzopoggi.unibo.it


L'esposizione presenta i lavori di tredici giovani artisti visivi provenienti dal W.E.Y.A. World Event Young Artist, prestigioso festival svoltosi a Nottingham (UK) nel settembre 2012 che ha celebrato l'incontro di mille talenti creativi provenienti da tutto il mondo d'età compresa tra i 18 e i 30 anni nell'ambito del programma delle Olimpiadi Culturali.
Il progetto espositivo rientra in ART CITY Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera 2013.

vernissage: 17 gennaio 2013. h 18.00.
curatori: manuela valentini
autori: Tzion Abraham HazanAkram Al HalabiMuna AmareenIgor BošnjackKarmil CardoneFabrizio Cotognini,Zoe GiabouldakiAlexandros KaklamanosJessica Lloyd-JonesGiulia ManfrediMoussa SarrLaura SkocekMartin Vongrej
genere: arte contemporanea, giovane arte, collettiva

comunicato stampa 
Dal 18 gennaio al 17 febbraio 2013 gli spazi del piano nobile di Palazzo Poggi, splendido edificio
settecentesco sede del Museo di Arte e Scienza, accolgono tredici interventi site-specific
realizzati da giovani artisti nell'ambito della mostra collettiva New Future promossa da Visioni
Future, MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna e BJCEM.
Il progetto espositivo, a cura di Manuela Valentini, è stato appositamente prodotto per ART CITY
Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosse da Comune di Bologna e BolognaFiere che
dal 25 al 27 gennaio 2013 affianca la trentasettesima edizione di Arte Fiera con l'obiettivo di
valorizzare il patrimonio storico-artistico della città di Bologna attraverso le incursioni dei linguaggi
contemporanei.
In un affascinante dialogo con la storia del palazzo che all'inizio del Settecento fu tramutato in un
efficientissimo centro di ricerca, produzione e diffusione del sapere scientifico, opere d'arte
contemporanea convivono con le preziose collezioni permanenti del Museo costituite da esemplari di
minerali, reperti archeologici e strumenti per lo studio delle scienze e dell’anatomia, esposti nelle
sale affrescate da alcuni grandi pittori del passato come Pellegrino Tibaldi e Prospero Fontana.
Una mostra nella mostra quindi, che incoraggia il visitatore a muoversi liberamente attraverso le
stanze del percorso espositivo, in una “caccia al tesoro” di opere inaspettate in luoghi inaspettati.
Realizzata con la collaborazione di Fondazione Morra Greco, Nomas Foundation, Alma Mater
Studiorum Università di Bologna, e il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, Bm:ukk Bundesministerium fur Unterricht, Kunst und Kultur (Ministero di
Istruzione, Arte e Cultura della Federazione Austriaca) e Regione Basilicata, l'esposizione presenta
i lavori di tredici giovani artisti visivi provenienti dal W.E.Y.A. World Event Young Artist,
prestigioso festival svoltosi a Nottingham (UK) nel settembre 2012 che ha celebrato l'incontro di
mille talenti creativi provenienti da tutto il mondo d’età compresa tra i 18 e i 30 anni nell'ambito del
programma delle Olimpiadi Culturali.
All’interno di un percorso d’indagine e di sostegno alle pratiche artistiche delle nuove generazioni
nei paesi del Mediterraneo sviluppato da BJCEM Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del
Mediterraneo, la curatrice Manuela Valentini ha selezionato per il pubblico italiano tredici artisti
promettenti per le arti visive con un'attenzione rivolta in particolare a questa area geografica:
Akram Al Halabi (Siria), Muna Amareen (Giordania), Igor Bošnjack (Bosnia & Erzegovina),
Karmil Cardone (Italia), Fabrizio Cotognini (Italia), Zoe Giabouldaki (Grecia), Tzion Abraham
Hazan (Israele), Alexandros Kaklamanos (Grecia), Jessica Lloyd-Jones (UK), Giulia Manfredi (Italia), Laura Skocek (Austria), Moussa Sarr (Francia) e Martin Vongrej (Slovacchia).
La culla di alcune tra le più antiche civiltà del Pianeta unisce terre che a volte risultano più vicine per
questioni geografiche che per mentalità. Con l’obiettivo di attivare relazioni sfruttando la potenza
comunicativa dell’arte, New Future non si limita a costituire un ponte tra le diverse culture, ma
punta a generare processi in evoluzione e situazioni più ampie che vanno ben oltre alla semplice
rappresentazione dell’opera d’arte.
Si tratta infatti di una mostra che non intende dedicarsi esclusivamente a tematiche scientifiche nel
confronto con il contesto espositivo del Museo di Palazzo Poggi, ma piuttosto porre il visitatore
davanti ad interrogativi e osservazioni riguardanti problematiche di natura economica,
politica e sentimentale, senza tralasciare le questioni di attualità.
Per definizione, l’arte contemporanea parla al presente dell’oggi, ponendosi come missione la
progettazione e la costruzione del domani. Tuttavia, il futuro procede di pari passo con la sete di
rinnovamento che caratterizza da sempre la natura umana. Se una mostra ha luogo nella novità in
cui passato, presente e futuro s’incontrano, questa collettiva intende rappresentare proprio quel
punto di intersezione, nella speranza di compiere un piccolo passo verso un futuro carico di nuove
idee.
Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha espresso il suo riconoscimento
all'iniziativa con una lettera inviata agli organizzatori: “Esprimo vivo apprezzamento per l'evento,
realizzato d'intesa con la Biennale des jeunes créatures de l'Europe et de la Méditerranée e con il
Museo d'Arte Moderna di Bologna, che intende sostenere e promuovere il talento di nuovi
protagonisti dell'arte contemporanea. Nell'attuale congiuntura, che purtroppo non sempre favorisce
la progettualità culturale, iniziative come questa, volte ad avvicinare un ampio pubblico a innovative
e interessanti esperienze artistiche di diversi Paesi, costituiscono un contributo significativo per
meglio conoscerne e valutarne la qualità e la ricchezza creativa”.
“Siamo consapevoli di quanto sia difficile per i giovani artisti far conoscere il proprio lavoro al
grande pubblico – osserva Aldo Colella, Presidente di Visioni Future. Per questo la nostra
Associazione è da tempo impegnata a sostenere la giovane creatività nell’area europea e del
Mediterraneo che si segnala come molto valida e feconda. Se oggi possiamo annunciare con
orgoglio l’inaugurazione di questo evento è anche grazie al prezioso aiuto che ci hanno fornito le
Istituzioni nazionali, europee e le Fondazioni, le quali ancora una volta hanno dimostrato una grande
fiducia nel nostro operato. I miei ringraziamenti vanno quindi al MAMbo, all’Università di Bologna e
alle Fondazioni Morra Greco e Nomas”.
“Un’occasione, per gli artisti selezionati di godere di una fortissima visibilità, la conferma per Visioni
Future della validità della propria mission, la risposta al bisogno di nuove forme di incontro dei
giovani creativi – aggiunge Annibale Berlingieri, componente del comitato scientifico di Visioni
Future. Un grazie di cuore all’impegno personale di Manuela Valentini, membro, come me, del
comitato scientifico di Visioni Future, che ha reso tutto questo possibile”.
“All’interno del sempre più articolato e complesso sistema dell’arte contemporanea, questa mostra
rappresenta sicuramente un’occasione importante per creare e stabilire un contatto tra un pubblico
di professionisti e collezionisti con artisti emergenti di sicuro interesse – sottolinea Emiliano
Paoletti, segretario generale di BJCEM. E’ proprio nell’ottica di un avvicinamento dei giovani talenti

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