sabato 19 gennaio 2013

Vittorio D’Augusta - Il giardino e la guerra


Rimini - dal 19 gennaio al 10 marzo 2013
Vittorio D’Augusta - Il giardino e la guerra

FAR - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Piazza Cavour (47900)
+39 0541704416 , +39 0541704421
www.riminifar.it


La mostra propone l’ultima produzione dell’artista di origine fiumana che elabora, tra memoria e rinnovamento espressivo, gli esiti ultimi della sua lunga esperienza di ricerca artistica, tra le più feconde del
panorama riminese e nazionale
orario: 10-13 / 16-19,30 chiuso il lunedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 19 gennaio 2013. h 18
autori: Vittorio D’Augusta
genere: arte contemporanea, personale
email: annamaria.bernucci@comune.rimini.it


comunicato stampa 
VITTORIO D’AUGUSTA

Il giardino e la guerra

FAR Fabbrica Arte Rimini / Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea
Rimini piazza Cavour
19 gennaio- 10 marzo 2013

Inaugurazione sabato 19 gennaio 2013 ore 18
Orario: 10-13 / 16-19,30 chiuso il lunedì; ingresso libero – Info: 0541 704416 www.riminifar.it

La FAR, Fabbrica Arte Rimini, apre la sua stagione espositiva 2013 con l’inaugurazione il 19 gennaio alle ore
18 a Rimini (Palazzo del Podestà, Piazza Cavour) della mostra di Vittorio D’Augusta dal titolo Il giardino e
la guerra. La mostra propone l’ultima produzione dell’artista di origine fiumana che elabora, tra memoria e
rinnovamento espressivo, gli esiti ultimi della sua lunga esperienza di ricerca artistica, tra le più feconde del
panorama riminese e nazionale.

Il tema affronta i tratti salienti e le ragioni storiche delle proprie origini, tocca i momenti della diaspora e della
guerra, spartiacque doloroso tra vita e distruzione. “Ma al di là di sottili indizi di storie che compaiono nelle
sue tele, in questi cinquant’anni di attività artistica, è innegabile che il vero oggetto della pittura di Vittorio
D’Augusta sia sempre stato la pittura stessa” scrive Sabrina Foschini nel testo di presentazione della mostra .
Il giardino e la guerra evocati dal titolo sono “ciò che cresce, veglia e fiorisce” messo di fronte e in contrasto
con “ciò che spezza, sradica, distrugge”. Il tutto raccontato nella pittura gestuale di Vittorio D’Augusta che
trova respiro in tele di grande formato e di forte impatto visivo.
“E se giardino e guerra rappresentano un ossimoro di sensi e parole-continua la Foschini-il comune
denominatore, il nucleo sottinteso di questi temi generali è proprio la casa, attorno a cui mani pazienti
ricoverano dei semi, e sopra cui la guerra concentra la sua volontà di distruzione”.

Vittorio D’Augusta è nato a Fiume nel 1937 e dal 1948 risiede a Rimini. Da quella città di confine, che
nell'arco di un secolo è stata asburgica, dannunziana, italiana, titina e croata, e da Rimini, città dalle profonde
trasformazioni, ha tratto l'attitudine a rifiutare la rassicurante stabilità delle teorie definitive e a considerare
valore l'elasticità del pensiero "mobile", capace di attraversare ipotesi contraddittorie. Come egli stesso ha
scritto, questa concezione ossimorica dell'arte gli ha permesso di rinunciare a coerenze formali, rimanendo
però fedele a due principi: l'idea che la pittura sia il termine di paragone con cui si confronta ogni pensiero,
l'idea che ogni gesto del dipingere, per quanto radicale, possa sempre complicarsi in digressioni che ne
mettano a rischio la rotta prefissata e che implicano un'aspettativa fatalista, o romantica, per ciò che potrà
accadere, e forse accadrà, dentro la pittura.
D’Augusta giunge alla notorietà nei primi anni Settanta sulla scorta di una arte analitica e ambientale.
Successivamente ha fatto parte del gruppo dei Nuovi Nuovi teorizzato da Renato Barilli.
Come ha scritto Giovanni Maria Accame, D'Augusta ha instaurato un rapporto con l’arte,"nella dilatazione
e trasformazione dei suoi confini sollevando i problemi di una differente pratica della pittura e della sua
immagine".

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