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lunedì 7 gennaio 2013
Omaggio a Renato Barisani
Renato Barisani (Napoli, 1918). Dopo il diploma in scultura all'Istituto d'Arte di Napoli, tra il 1937 e il 1939 frequenta l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Monza (I.S.I.A.), seguendo i corsi di Pagano, Pica, Marini e Semeghini. Nel 1941 si diploma in scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1948 espone alla Quadriennale d'Arte a Roma, partecipando anche alle edizioni del 1965 e del 1986. Nel 1949 aderisce e partecipa alle mostre del Gruppo Sud alla galleria Blu di Prussia; mentre dal 1950 al 1955 costituisce il Gruppo Napoletano Arte Concreta assieme a Venditti, De Fusco e Tatafiore, muovendosi nell'ambito di una ricerca astratto-geometrica di respiro internazionale e partecipando alle più importanti rassegne organizzate dal MAC milanese. Dal 1953 ha inizio l'interesse per il design e realizza una serie di gonne dipinte.
Dalla metà degli anni Cinquanta sperimenta nuovi materiali come il perspex e il plexiglas (1954), dà avvio alla sua ricerca sui fotogrammi (1954) - che riprenderà anche successivamente -, alla progettazione dei primi gioielli (1956) e a una produzione in cui sono inseriti elementi materici artificiali e naturali (1957). Dal 1960 al 1963 aderisce alla "Nuova Scuola Europea di Losanna" fondata da George Kasper. Nel 1962 e, poi, nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia.
Dal 1964 si dedica anche alla decorazione della ceramica. Alla fine degli anni Sessanta realizza lavori in formica e in plexiglas, mentre nei primi anni Settanta impiega il neon per costruire sculture e altri oggetti luminosi. Dal 1975 al 1980 aderisce al gruppo napoletano Geometria e Ricerca con De Tora, Di Ruggiero, Riccini, Tatafiore, Testa e Trapani.
Gli anni Ottanta sono segnati da un'intensa sperimentazione di tecniche e materiali: colori a olio, spray, acquerello, pastello, vinavil, carte e cartoni, fotocopie, sagome di legno con cui realizza collages. Nel 1993 gli viene assegnato il prestigioso premio Pollock dalla Krasner-Pollock Foundation di New York. Nel 1999 realizza un grande mosaico e una scultura monumentale per la stazione di Salvator Rosa della metropolitana di Napoli. Altre sculture in metallo di grandi dimensioni sono state realizzate per il Museo all'aperto di Ripe San Ginesio (1999), Castel dell'Ovo a Napoli (2000), la stazione della metropolitana di Piazza Quattro Giornate a Napoli (1967-2000), per i Comuni di San Giorgio a Cremano (2001), Giffoni Sei Casali (2003) e Casoria (2004).
Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni pubbliche.
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