Carla Battaglia, tecnica mista su masonite
Barletta (BA) - dal 21 febbraio al 7 marzo 2012
Come velluto su tela
Come velluto su tela
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I colori si adagiano come velluto su tela per comunicare attraverso il metodo più antico del mondo | |
orario: Lun. – ven. 10.30 - 12.30/ 17.30 - 20.30 chiuso domenica. Sabato solo su prenotazione. (possono variare, verificare sempre via telefono) | |
biglietti: free admittance | |
vernissage: 21 febbraio 2012. ore 18.00 | |
curatori: Anna Soricaro | |
autori: Azzurra Abeille, Carla Battaglia, Barbara Pecorari,Silvia Rossi | |
patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis | |
genere: arte contemporanea, collettiva Azzurra Abeille, Carla Battaglia, Barbara Pecorari, Silvia Rossi sono le tessere prescelte per tappezzare di velluto lo spazio su cui distendere lo sguardo, come stare a guardare una danza in cui perdersi. Azzurra Abeille intreccia una trama di colore con linee ricurve che si dipanano diversamente sul supporto. Parabole in continuo movimento, ondeggianti, che inquadrano spazi sulla tela in cui il colore prende spazio e vita divenendo protagonista insieme alla materia, sfavillante e raggiante, in cui l’osservatore si perde alla ricerca di un dove. Carla Battaglia inquadra con delicatezza, sobrietà, leggerezza ‘colori aggrinziti’. L’astrazione è fondamentalmente risultato di impulsi gestuali prodotti da grandi impatti morali: la preziosità della Battaglia sta nel riuscire a mantenere sempre il giusti equilibrio, la delicatezza di come agire, la sobrietà di restare in piedi e cercare di darsi una spiegazione. Barbara Pecorari si avvale di una innovazione espressiva geniale e imponente per esprimere la maestosità di una mente che sa districarsi tra insolita figurazione e leggiadra astrazione. Piccole opere d’arte intrise di un leggero sfavillio ondulante che diviene giovane spessa materia su linee fluttuanti di colore. Per Silvia Rossi l’incontro tra astrazione e figurazione diviene innovativo e geniale perchè la giovane artista libera la gestualità numerica da larghe losanghe di colore come piedi danzanti su una musica perenne. Toni soavi, leggiadri si mescolano a blu e rossi fugaci ed intensi in un iter che è continua sperimentazione. |
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