venerdì 27 luglio 2012

Roberto Coda Zabetta - Verdade

tavola drago - smalto su tavola - anno 2012 - 31x31x7 cm

Capri (NA) - dal 28 luglio al 2 settembre 2012
Roberto Coda Zabetta - Verdade

CERTOSA DI SAN GIACOMO

Via Certosa (80073)
+39 0818376218
www.polomusealenapoli.beniculturali.it


Sabato 28 luglio alle ore 19.00 negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la
direzione di Rossana Muzii, l’Associazione Culturale ArteAs presenterà la mostra personale di Roberto
Coda Zabetta dal titolo “VERDADE” a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco

vernissage: 28 luglio 2012. h 18
ufficio stampa: NORA COMUNICAZIONE
curatori: Guilherme Bueno, Maria Savarese, Maurizio Siniscalco
autori: Roberto Coda Zabetta
genere: arte contemporanea, personale



comunicato stampa
ROBERTO CODA ZABETTA
VERDADE
“Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”
Art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, 10 Dicembre 1948
a cura di Guilherme Bueno | Maria Savarese | Maurizio Siniscalco
Museo della Certosa di San Giacomo, Capri
28 luglio – 2 settembre 2012
Sabato 28 luglio alle ore 18.00 negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la
direzione di Rossana Muzii, l’Associazione Culturale ArteAs presenterà la mostra personale di Roberto
Coda Zabetta dal titolo “VERDADE” a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco.
L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di
Maurizio Siniscalco.
La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Istituto Italiano di
Cultura di Rio de Janeiro e della UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta 27 lavori
inediti, in anteprima assoluta italiana, che verranno successivamente presentati al MAC - Museu de Arte
Contemporânea de Niterói a Rio de Janeiro dal 30 settembre al 3 novembre 2012.
“VERDADE” (“VERITÁ”) prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più
spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al
1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti
coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza.
Dopo due anni di polemiche e dibattiti, il 21 settembre scorso, la Camera dei Deputati brasiliana ha approvato
l’istituzione della "Comissão da Verdade" con lo scopo di “esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti
umani” avvenute tra il 1964 e il 1988 e di “rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e
permettere la riconciliazione nazionale”.
Le opere sono divise in due sezioni: Tables, dodici opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui
sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, piccoli bronzi e preziose terrecotte, reliquie appartenute agli
stessi desaparecidos ed, all'interno, ritratti dipinti velocemente con ancora i segni della matita a fare da
sfondo.
Accanto ad essi, Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi
uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia: in tutte queste opere Roberto Coda Zabetta
non racconta mai la morte, ma una verità contemporanea con la speranza di poter trovare un dialogo sincero.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Ad Est dell’Equatore con testi di Guilherme Bueno, Maria
Savarese e Maurizio Siniscalco, e foto di Salvino Campos.
Cenni biografici
Roberto Coda Zabetta nasce a Biella nel gennaio del 1975. Qui frequenta inizialmente l’Istituto Tecnico
Sperimentale, per poi completare gli studi presso l’Istituto d’Arte di Roma. Nel 1995, conosce Aldo Mondino, di
cui dal 1996 al 2000 è assistente di studio. Dal 1997 inizia a partecipare a mostre e ad alcuni concorsi per
giovani artisti, sia in Italia che all’estero. Identità anonime (2000) è il suo primo catalogo, dedicato ai bambini
morti nel genocidio in Ruanda. Nel 2001 si stabilisce a Milano. In questi anni vengono pubblicati: In Coda
(2003), PPP e Colors (entrambi nel 2004).
Tra il 2005 e il 2006 si ricordano due importanti mostre: a Palazzo Venezia e al Teatro India, a Roma.
Seguono mostre personali e partecipazioni a mostre collettive in spazi pubblici e privati, da cui scaturisce un
forte movimento di critica attorno al suo lavoro. Esce in questi anni il catalogo curato da Robert C. Morgan:
Psichic Persona. Subito dopo parte per Parigi e Londra dove vivrà per un anno e dove frequenterà alcuni corsi
alla Saint Martin School. Fondamentale in questo soggiorno è la conoscenza di David Roberts, Martin Holman
e Laura Petrillo.
Inizia la serie dedicata all’Oriente. Nell’aprile 2008 la Indonesian National Gallery gli dedica una personale che
verrà seguita da mostre a Singapore, Hong Kong e Beijing. Viene pubblicato Koi Dan Trinacria.
Torna in Italia e si stabilisce nel suo nuovo studio in un piccolo borgo marchigiano.
Nel 2009 inaugura con una personale il Festival Dei Due Mondi di Spoleto a Palazzo Collicola.
Nel 2010 Milano gli dedica una personale molto importante a Palazzo Reale, Nuvole Sacre. Successivamente
verrà spostata al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli. Nel 2011 si svolgono, nei primi mesi dell’anno, due
mostre: Proibito, alla Langgang Art Foundation a Jakarta e ex voto, presso lo Spazio Culturale Antonio
Ratti/Ex Chiesa di San Francesco a Como.
Roberto Coda Zabetta è stato insignito dei più significativi premi italiani - Premio Passaggi a Nord-Ovest
Fondazione Pistoletto, Premio Arte-Fiera di Bologna, Premio Giovani Artisti Miart 2003 e 2004, finalista
Premio Cairo Communications - e selezionato per la Dena Foundation al Centre International d'Accueil et
d'Echanges des Récollets di Parigi e per il BP Portrait Award 2006 di Londra.



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