sabato 1 settembre 2012

Maurizio Donzelli - Metamorfosi

Venezia - dal 31 agosto al 19 novembre 2012
Maurizio Donzelli - Metamorfosi

PALAZZO FORTUNY

Campo San Beneto (San Marco) 3958 (30124)
+39 0415209070 , +39 0415223088 (fax), +39 0415200995
fortuny@fmcvenezia.it
www.museiciviciveneziani.it


La mostra consente un approccio esaustivo agli elementi poetici del lavoro di Maurizio Donzelli, da sempre concentrato su alcuni punti focali dell’operazione artistica: il concetto del disegno, la rivelazione dell’immagine, l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione dell’opera, la relazione tra luce e colore.
Si tratta di poli d’interesse che Donzelli ha sempre affrontato, attratto, gioiosamente ipnotizzato dalla felicità dell’esecuzione e dalla qualità completa dell'opera.

vernissage: 31 agosto 2012.
catalogo: in galleria. pubblicato dalla casa editrice MOUSSE (Milano)
curatori: Andrea Viliani
autori: Maurizio Donzelli
genere: arte contemporanea, personale
email: info@galleriaminini.it
web: www.galleriaminini.it


comunicato stampa
La mostra consente un approccio esaustivo agli elementi poetici del lavoro di Maurizio Donzelli, da sempre concentrato su alcuni punti focali dell’operazione artistica: il concetto del disegno, la rivelazione dell’immagine, l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione dell’opera, la relazione tra luce e colore.
Si tratta di poli d’interesse che Donzelli ha sempre affrontato, attratto, gioiosamente ipnotizzato dalla felicità dell’esecuzione e dalla qualità completa dell'opera.
Il disegno è lo strumento intellettuale e tecnico con il quale Donzelli mette a confronto la riflessione artistica e filosofica con i temi dell’immaterialità e la temporaneità dell’immagine, con il suo carattere di analogia o, più in generale, di trasfigurazione e trasformazione.
Un altro strumento al quale Donzelli affida una funzione concettuale è lo specchio (Mirror, nella sua poetica) inteso come lente di osservazione, alterazione e ridefinizione della percezione in una continua dinamica temporale.
La mostra di Palazzo Fortuny presenta per la prima volta sia i Mirrors che gli acquerelli raccolti nei cicli intitolati Disegni del Quasi e Talisman.
I saloni di questo museo sono un contesto appropriato per esplorare l'organica articolazione della pratica artistica di Donzelli, la sensibilità dei suoi lavori, incanalata lungo due binari tanto autonomi quanto correlati. Su una prima linea d’indagine troviamo i grandi tappeti in lana e seta, annodati in Nepal, che trasferiscono la tematica del disegno nella dimensione orizzontale e sviluppano il concetto di specchio e il problema della relazione tra colore e luce nella dimensione della luminescenza. Parallelamente, in mostra possiamo ammirare alcuni degli arazzi Jacquard, realizzati nelle Fiandre, appositamente realizzati per questo progetto, che mettono in atto una ricerca epifanica dell'immagine con una grazia stupefacente, un rispetto per i contenuti possibili e una maturità rispetto alla tradizione storica che li sospende nel tempo.
In relazione alla tradizione storica, il fatto che la mostra di Donzelli sia ospitata nella casa/museo Fortuny accentua la suggestione di un importante collegamento della cultura di “Venezia porta dell’oriente”, luogo d’incontri e di scambi di saperi, di tecniche e manualità, da sempre vincolate alla cultura visiva, percepibili in maniera quasi tattile/olfattiva nel luogo dove nel secolo scorso ha abitato e lavorato Mariano Fortuny.

Il catalogo, intitolato Metamorfosi, è pubblicato dalla casa editrice MOUSSE (Milano), con testi del curatore, Andrea Viliani, e di Daniela Ferretti, Vito Calabretta, Valerio Terraroli, Mariuccia Casadio, Massimo Minini e Maurizio Donzelli


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