Milano - dal 30 ottobre al 12 novembre 2012
Marcello Diotallevi - Lettere da Citera
STUDIO D'ARS
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L’artista parte da un nudo femminile fotografico, ne fa una fotocopia in bianco e nero, poi tesse sul nudo, cioè sulle parti scoperte di una persona che può esser anche semi spogliata, un reticolo di lettere a macchina.
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orario: da lunedì a venerdì ore 16-19.30, giovedì su appuntamento anche 21-23 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 30 ottobre 2012. ore 18 |
curatori: Grazia Chiesa |
autori: Marcello Diotallevi |
genere: arte contemporanea, personale
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comunicato stampa
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Come nelle Lettere da Citera, che esercitano un fascino nel fruitore, tramutando ogni immagine di pelle in una miriade di caratteri di macchina da scrivere: l’impressione che si riceve è che un braccio, un viso, una gamba, un seno, un collo, i quali appartengono strutturalmente alla persona di una donna, si estrapolino dal loro contesto carnale per assumere una incredibile quanto fascinosa suggestione dattilografica, come se questi dettagli scrivessero a macchina l’esibizione amorosa. L’artista parte da un nudo femminile fotografico, ne fa una fotocopia in bianco e nero, poi tesse sul nudo, cioè sulle parti scoperte di una persona che può esser anche semi spogliata, un reticolo di lettere a macchina. E quale comunicazione più immediata, più visiva e insieme più scritta, di una pelle che racconta se stessa in una missiva? Di queste lettere dall’isola dell’amore imbucate da Venere al solitario dadaista di Fano è stata fatta una mostra alla Stamp Art Gallery di San Francisco. Il bianco e nero è ritmato con una forte astrazione dell’immagine figurale, dove il bianco è riciclato di una pelle di lettere e il nero di tutto il circostante che non serve o meglio che serve soltanto a sparire per dare spicco al messaggio. Marcello Venturoli (Roma, 1996)
Marcello Diotallevi è nato nel 1942 a Fano. Ha vissuto a Roma dal 1946 al 1974 dove, per un decennio, ha esercitato l’attività di restauratore presso il Laboratorio di restauro in Vaticano. Ha inizio in quegli anni anche la sua attività artistica all’insegna dell’irrequietezza. Nei primi anni Settanta si occupa di grafica e inizia a scrivere. Sul finire degli anni Settanta hanno inizio le sue incursioni nell’area della Mail Art e della Poesia Visiva. In oltre quarant’anni di costante attività ha collaborato con suoi interventi a libri e riviste nazionali e internazionali. Nel 2007 è invitato al 52° Biennale di Venezia. Dal 1974 abita a Fano. Contatti: via Veneto 59 t. 0721 808851 - email: dio.maramao@hotmail.it |
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