Roma - dal 5 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013
Raccontare l'antico: Terra, Acqua e Fuoco
MUSEO DELLA CIVILTA' ROMANA
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Piazza Giovanni Agnelli 10 (00144) |
+39 0654220919 |
info.civiltaromana@comune.roma.it |
www.museociviltaromana.it |
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La mostra metterà in relazione due aspetti apparentemente distanti fra loro, ma legate a filo doppio dall’energia della creazione: l’arte dell’Encausto di Michele Paternuosto e quella materica fittile di Gaston Primon. Una sintesi stimolante tra la sapienza tecnica degli antichi - l’uso delle argille, terre colorate, bronzo, smalti e la sensibilità moderna - si rispecchia nei temi e nei contenuti contemporanei.
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orario: martedì a domenica ore 9.00-14.00 (la biglietteria chiude 1 ora prima). (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 5 ottobre 2012. h 11 |
curatori: Michele Paternuosto, Gastone Primon |
genere: arte antica
comunicato stampa
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La mostra metterà in relazione due aspetti apparentemente distanti fra loro, ma legate a filo doppio dall’energia della creazione: l’arte dell’Encausto di Michele Paternuosto e quella materica fittile di Gaston Primon. Una sintesi stimolante tra la sapienza tecnica degli antichi - l’uso delle argille, terre colorate, bronzo, smalti e la sensibilità moderna - si rispecchia nei temi e nei contenuti contemporanei.
L’arte dell’Encausto di cui Michele Paternuosto è maestro e fine conoscitore è la tecnica pittorica per eccellenza carica di valori morali, materiali e immateriali. L'Encausto si rivolge a tutti i popoli, soprattutto ai posteri per la consegna dell’immortalità dell’ingegno artistico dell’uomo, vedi le pitture parietali e decorazioni pompeiane, quelle romane, i famosi ritratti Egiziani del Fayumm e per finire il grande fascino che ha esercitato sul grande Leonardo. La tecnica dell’Encausto fa uso nella sua componente principale cere e fuoco e racchiude in se tutte le discipline pittoriche quali: affresco buono, tempera, gouache, acquarello e olio. Si possono adoperare i seguenti supporti: intonaco fresco ancora molle composto di grassello di calce, pozzolana, sabbia e polvere di marmo, segue intonaco secco, legno, marmo, tela, carta, cotto e altro. Per i valori immateriali basti pensare che per acquistare un dipinto ad encausto su tavola (si suppone di modeste dimensioni) gli antichi imperatori e ricchi romani pagavano centinaia di migliaia di Sesterzi e secondo Plinio anche milioni di Sesterzi, da questo si può dedurre quanto piacere donava all’animo umano la pittura e in special modo l’Encausto.
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