Sergio Scatizzi, Terre, 1965. Olio su tela, 40x50 cm.
Firenze - dal 20 ottobre al 30 novembre 2012
Sergio Scatizzi - Lo sguardo del tempo (Opere scelte 1960-2009)
SIMBOLI ART GALLERY |
Via Di San Giuseppe 6r (50122) |
simboliart@libero.it |
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In questa retrospettiva del grande maestro fiorentino Sergio Scatizzi (1918-2009) si potranno ammirare 30 opere selezionate (olii su tavola e su tela) dagli anni Sessanta agli anni Duemila.
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orario: lunedì 16.30-20 e da martedì a domenica 10-13 e 15-20 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: free admittance |
vernissage: 20 ottobre 2012. ore 18.00 |
catalogo: in galleria. a cura di Emanuele Greco |
curatori: Emanuele Greco, Gabriele Greco |
autori: Sergio Scatizzi |
genere: arte moderna e contemporanea, personale |
comunicato stampa
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Il 20 ottobre prossimo, nel giorno in cui il maestro avrebbe compiuto novantaquattro anni, alla Simboli Art Gallery di Firenze si inaugura la mostra personale di Sergio Scatizzi (1918-2009), dal titolo Lo sguardo del tempo (Opere scelte 1960-2009). La retrospettiva comprende una selezione di 30 dipinti (olii su tavola e su tela), prevalentemente paesaggi e nature morte, dagli anni Sessanta agli anni Duemila, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico in questa occasione. La mostra ripercorre le tappe fondamentali degli ultimi cinquant'anni della lunga e vivace attività artistica del maestro fiorentino, il quale ha fatto dell'uso materico e vigoroso, ma allo stesso tempo sensibile e raffinato, del colore – eredità della sua personalissima fase di avvicinamento all'Informale tra gli anni Cinquanta e Sessanta –, un tratto caratteristico della sua poetica. Tra le opere più rappresentative che si potranno ammirare in esposizione, si segnalano: il materico olio su tavola intitolato Frutti del 1961; lo splendido dipinto Terre del 1965, appartenente alla famosa serie delle "Terre" dei primi anni Sessanta; e una delicata Natura morta del 1970. Per quanto riguarda i paesaggi toscani, altra tematica assai cara al maestro, si troveranno in mostra alcuni significativi esempi, per la maggior parte appartenenti alla sua ultima grande stagione artistica, compresa tra gli anni Ottanta e gli anni Duemila, tra cui si ricordano: Campi d'estate del 1988; Paesaggio in Maremma del 1999; Dopo il temporale del 2002 e Verdi colline del 2005. La mostra è stata organizzata grazie alla preziosa collaborazione con lo Studio d'Arte Moderna Il Fiore di Montecatini Terme, Archivio Generale Ufficiale del maestro Sergio Scatizzi.
Sergio Scatizzi nasce il 20 ottobre 1918 a Gragnano, nella provincia di Lucca. Trascorre gli anni della prima giovinezza in Valdinievole e nella campagna lucchese. Tredicenne soggiorna a Napoli dove si interessa agli esiti della scuola di Posillipo. Nel 1936 a Roma frequenta Mafai, Stradone, Cavalli e Antonietta Raphaël. A Parigi, conosce Colette, Maurice de Vlaminck e Paul Léautaud. Al suo ritorno, soggiorna in Valdinievole dove dipinge paesaggi. Dal 1939 inizia la lunga amicizia con lo scrittore Giovanni Comisso e con Filippo De Pisis. A Bologna, nel 1942, conosce Giorgio Morandi. L’anno dopo conosce Ardengo Soffici. Nel 1949 tiene la sua prima personale di soli paesaggi presso la Libreria Ariel di Montecatini, con presentazione in catalogo di Alfiero Cappellini. Nel 1950 espone alla XXV Biennale di Venezia. Nello stesso anno conosce Carlo Carrà. Nel 1955 si trasferisce definitivamente a Firenze dove instaura rapporti con il vivace mondo culturale della città. Conosce Ottone Rosai, Capocchini, Marcucci, Tirinnanzi, Pregno ed i critici Carlo Ludovico Ragghianti e Pier Carlo Santini. Nel 1956 espone alla Galleria L’Indiano. L’anno seguente è alla Galleria La Medusa di Roma, presentato in catalogo da Luigi Baldacci. Nel 1958 tiene una grande mostra alla Strozzina di Firenze. Nel 1961 espone alla Galleria L’Indiano, con presentazione di Michelangelo Masciotta. L’anno successivo, sempre alla Galleria L’Indiano, presenta le sue Terre volterrane, un ciclo di lavori che rappresenta il suo personale avvicinamento alla poetica dell’Informale. Questa scelta lascerà fertili tracce in tutta la sua attività pittorica, fino agli ultimi anni. Nel 1965 partecipa alla IX Quadriennale di Roma. Nel 1967 viene insignito del XVIII Premio Internazionale del Fiorino e della Città di Firenze. L’anno seguente tiene la sua prima mostra americana all’Asheville Art Museum, North Carolina (USA). Il 1969 è l’anno della sua mostra antologica alla Biennale del Fiorino. Dal 1970 al 1975 tiene numerose mostre personali in diverse città italiane. Nel 1976 viene organizzata una vasta antologica presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, curata da Pier Carlo Santini, dove vengono esposte opere fino ad allora rimaste inedite. È del 1982 l’antologica di opere dell’artista in Palazzo Strozzi a Firenze. Il catalogo è presentato da Carlo Ludovico Ragghianti. Durante tutti gli anni Ottanta tiene numerose mostre personali in importanti gallerie italiane. Nel 1991 espone Le carte dipinte alla Galleria Moutinas di Los Gatos, in California (USA). Nel 1994 espone al Columbus Centre di Toronto (Canada) con prefazione di Antonio Paolucci. È del 1997-1998 la mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, dedicata al periodo informale con presentazione in catalogo di Antonio Paolucci, Carlo Sisi, Franco Zabagli, Raffaele Monti e Carlo Falciani. Gli anni Duemila iniziano con importanti mostre personali a Firenze, Lucca, Pietrasanta, Milano e Montecatini Terme. Nel 2006 tiene un’importante personale a Firenze: Sergio Scatizzi – Immagini presso il Salone delle Reali Poste – Piazzale degli Uffizi, con presentazione di Antonio Paolucci, Ornella Casazza e Raffaele Monti. Nel 2009 tiene la sua ultima mostra Il Barocco informale di Sergio Scatizzi alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti – Quartiere d’Inverno, con presentazione di Cristina Acidini, Giuseppe Cantelli e Simonella Condemi.
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ATTENZIONE: Gli ultimi due quadri che appaiono nella notizia riportata, non fanno parte assolutamente della mostra in corso a Firenze. L'unico quadro realmente presente è il primo (Trre, 1965), gli altri due no. Pregherei l'autore della notizia di togliere i due quadri non presenti. Grazie.
RispondiEliminaIl direttore di Simboli Art Gallery Firenze
Abbiamo aggiornato il post. Cordiali saluti.
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