domenica 24 giugno 2012

Femi Vilardo - Another place another code

Femi Vilardo - tecnica mista su tela - dittico cm. 100x50

Trieste - dal 23 giugno al 18 luglio 2012
Femi Vilardo - Another place another code

LUANA RICCOBON CONCEPT STORE

Via Di Torre Bianca 14/b (34132)
+39 040 3720782
info@luanariccobon.com
www.luanariccobon.com


S’inaugura sabato 23 giugno dalle 20 alle 23 nell’elegante spazio Luana Riccobon Hair & Boutique di Trieste (via Torrebianca 14/b) la personale della pittrice triestina Femi Vilardo intitolata Another place another code, che sarà presentata sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni: in mostra una ventina di opere realizzate dall’artista dal 2009 a oggi a tecnica mista, soprattutto acrilico, smalti e bitume.
orario: lun 13 - 20, mart 10 - 18, merc e giov 15 - 22, ven 15 - 20, sab e dom chiuso
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 23 giugno 2012. h 20
curatori: Marianna Accerboni
autori: Femi Vilardo
genere: arte contemporanea, personale


comunicato stampa
Come accade sempre, anche in questo caso la mostra di Femi Vilardo - scrive Marianna Accerboni - è concepita come una sorta di opera o installazione totale, volta, con equilibrio e istintiva eleganza a rapire il fruitore e a condurlo in un universo di silenzio e di riflessione, lontano, anzi lontanissimo, dal fragore contemporaneo. La pittrice, da colta autodidatta, si è formata andando ripetutamente a bottega da vari maestri e tuttora si esercita con passione nel disegno, che considera alla base di ogni esperienza artistica: alla Scuola Libera di Figura del Museo Revoltella tenuta da Nino Perizi e nello studio del pittore stesso, negli atelier di Marino Cassetti, Paolo Cervi Kervischer e Roberto Tigelli e alla Scuola Libera dell’acquaforte Carlo Sbisà con Mirella Schott Sbisà e Franco Vecchiet.
Traendo ispirazione dalla natura e dal fascino di vecchie case in Croazia, Vilardo sa raccontare un mondo senza fretta, lontano dal contesto caotico e superficiale, votato soprattutto all’esteriorità, in cui tutti oggi siamo immersi, per addentrarci nella dimensione del silenzio, realizzata attraverso una pittura d’inclinazione informale, il cui baricentro è però costituito da un’immagine fotografica, ripresa dall’artista stessa, elaborata al computer e poi stampata su tessuto.
Su tale supporto Vilardo declina, attraverso interventi ad acrilico, arricchiti da smalti, bitume e altri materiali, garze e carte increspate, l’espressione del suo universo ideale, sospeso tra un filosofico contesto informale e la dolcezza, forse imprescindibile, del dato naturale. In tal modo l’artista si colloca - sotto il profilo espressivo e stilistico - in una posizione di coerenza con la più avanzata avanguardia contemporanea, oggi nuovamente sensibile anche al dato figurativo. Elementi preziosi e fondamentali della sua pittura - conclude Accerboni - sono poi le vibrazioni di luce, che pervadono ogni attimo del suo percorso creativo e del suo affascinante ritmo compositivo, atarassico e straordinariamente sintonico con quello della vita delle origini.


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