giovedì 2 settembre 2010

Fino al 14.X.2010 Berend Strik Napoli, Blindarte

Tagliare, strappare, incollare ma anche cucire, come nel caso Beren Strik (Nijmegen, 1960; vive ad Amsterdam). L'intervento sul tessuto, cavallo di battaglia di numerosi artisti del secolo scorso, riveste nei lavori dell'olandese un carattere affettivo, intimista, nordico, lontano dal furore iconoclasta delle avanguardie. Un tentativo se non altro di ricucire - almeno sul piano platonico - un rapporto con la pittura su tela. L'atto di cucire spogliato dal suo freddo involucro di arte applicata si configura allora come un gesto caldo, conciliatorio.
Le stitched photograph di Strik sono lì a dirci che l'artista non vuole concedersi nessuno strappo con la tradizione. Una buona metà delle stampe cromogeniche, basate sul tradizionale processo di sviluppo da negativo a positivo, sono state ricucite su tela prima di subire ulteriori interventi ad ago e filo.
Il cucito sembra assolvere a due funzioni principali, talvolta sperimentate sulla stesso supporto, dando vita a una forma di decorativismo accattivante, fantasioso, sintetico come le fibre lucide applicate su stampa.

Il cucito si configura allo stesso tempo come un gesto astrattizzante che reinventa la morfologia delle immagini, come nel cielo pezzato di One Eyed Architecture, ma anche come un gesto referenziale che segue talvolta in modo docile alcuni dettagli del soggetto, isolandoli dalla trama principale della stampa. Si veda nel secondo caso il vecchio trombettista di Trumpets, quasi un soggetto da secentismo fiammingo-olandese ritratto in un ambiente domestico, segnato da una matassa di cuciture che seguono senza ghirigori la linea di contorno degli oggetti di scena.
Il patchwork grigio e nero che getta nel buio alcune porzioni della villetta attrezzata e soleggiata dell'interessante Israeli House sembra invece un riferimento alle tante zone d'ombra nei rapporti fra israeliani e palestinesi. Nel dittico The face in the building or History crying la sovrapposizione della stampa colorata del sontuoso interno di una sinagoga con le tessiture policromatiche di Strik producono alla vista un cortocircuito psichedelico di forme e colori, accentuato dalla foggia vagamente spiraliforme della trama.

Dulcis in fundo la presenza provvidenziale di un assemblaggio della serie delleViolated depiction, esposte in massa da Jack Tilton a New York, dovrebbe scoraggiare la critica nostrana nell'affibbiare a Strik il patentino di "artista delle stampe cucite".

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dal 24 giugno al 14 ottobre 2010
Berend Strik - Transfixed Stitched Photographs
BlindArte Contemporanea
Via Caio Duilio, 4/d (zona Fuorigrotta) - 80125 Napoli
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 16-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0812395261; fax +39 0815935042;
info@blindarte.com;www.blindarte.com

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