Filippo de Pisis, Chiesa di Cortina, 1937, olio su tela, cm. 91x69.
Cortina D'Ampezzo (BL) - dal 6 dicembre 2012 al 2 aprile 2013
Collezione del Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi”.
MUSEO D'ARTE MODERNA MARIO RIMOLDI
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Corso Italia 69 (32043) |
+39 0436866222 |
museo@regole.it |
www.musei.regole.it |
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esposizione di una parte della collezione Rimoldi, rinnovata e riallestita. Una delle raccolte private più importanti d’Italia.
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orario: tutti i giorni 10- 12.30 e 16- 19.30. Chiusura il lunedì, tranne le aperture straordinarie: 24 e 31 Dicembre 2012; 21 Gennaio 2013; 11 e 18 Febbraio 2013; 1 Aprile 2013. 25 Dicembre 2012 e 1 Gennaio 2013 apertura solo 16-19.30 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
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biglietti: ingresso intero cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo €8; ingresso ridotto cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo: €5; ingresso famiglia cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo €15 |
vernissage: 6 dicembre 2012. |
catalogo: Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Mario Rimoldi - Catalogo generale delle opere, a cura di Federi |
curatori: Alessandra De Bigontina |
autori: Massimo Campigli, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Renato Guttuso, Alis Levi, Marino Marini, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Anton Zoran Music,Ottone Rosai, Alberto Savinio, Gino Severini, Mario Sironi,Emilio Vedova |
genere: arte moderna e contemporanea, collettiva
comunicato stampa
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Il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi è stato inaugurato nel 1974 a seguito della cospicua donazione pervenuta alle Regole d’Ampezzo da parte di Rosa Braun, vedova di Mario Rimoldi, collezionista di Cortina d’Ampezzo. Artisti come de Pisis, de Chirico, Sironi, Campigli e Music, frequentatori della conca ampezzana, instaurano con il collezionista una fruttuosa amicizia. Nel 1941, quando si apre a Cortina la prima Mostra Internazionale del Collezionista, la collezione di Mario Rimoldi è già delineata: spiccano gli splendidi de Pisis, i Morandi, i Semeghini, i Rosai, i Campigli, i Sironi, il Garbari, il Severini, il Tosi e il Guidi. Nel dopoguerra entrano nella collezione le opere sperimentali di artisti già rappresentati con quadri figurativi. Il collezionista s’interessa ad artisti legati al filone figurativo e all’ambiente veneto, come Cadorin, Cesetti, Saetti, Tomea e Depero, con aperture anche verso nuovi movimenti che si vanno formando fuori dal Veneto. La collezione si arricchisce de La Zolfara di Guttuso e di opere dei protagonisti della nuova sperimentazione, come Corpora, Crippa, Dova, Morlotti, Music, Santomaso, Vedova. Scopre anche artisti stranieri, come Kokoschka, Leger, Villon, Zadkine, e si accosta ai protagonisti delle neoavanguardie, agli astratti degli anni Cinquanta. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dichiarato la collezione di interesse culturale per essere l’esito di un’attività collezionistica sviluppatasi in un cinquantennio e tale da costituire uno degli insiemi più significativi in Italia per l’arte del XX secolo; per la presenza di alcuni capolavori di autori come Savinio, Garbari, Depero, Guttuso e di alcuni consistenti nuclei che risultano imprescindibili per lo studio di de Pisis, Sironi, De Chirico, Semeghini, Tomea, Tosi, Campigli. Nell’esposizione permanente spiccano la Chiesa di Cortina e il Soldatino francese di de Pisis, le Bagnanti di Carena, lo Squero di San Travaso di Semeghini, la Zolfara di Guttuso, il San Sebastiano di Garbari, l’Ile des charmes di Savinio e il Concerto di Campigli. E’ funzione del museo conservare, valorizzare e promuovere la collezione, divulgare la figura del collezionista Mario Rimoldi e promulgare l’interesse per l’arte del Novecento italiano. Il museo collabora con prestiti a mostre temporanee di importanti istituzioni in Italia e all’estero.
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