venerdì 9 novembre 2012

Antonio Gallina


Castelfranco Veneto (TV) - dal 10 novembre al 2 dicembre 2012
Antonio Gallina

CASTELLANO ARTE CONTEMPORANEA
Via Roma 38 (31033)
+39 3480302605
info@castellanoartecontemporanea.com
www.castellanoartecontemporanea.com


Antonio Gallina collabora con la Galleria dal 2010.
La mostra non ha un titolo, così come le sue opere, perché il suo vocabolario è assolutamente senza artifici, il suo dentro è immediatamente proiettato sulla tela.L'artista sarà presentato da Vittorio Caracuta.
orario: Martedì/sabato: ore 10 -13 e 16 – 20
Domenica 2 dicembre 16 – 20

(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 10 novembre 2012. ore 17
catalogo: in galleria. Tommaso Gallina
curatori: Luigina Mazzocca
autori: Antonio Gallina
genere: arte contemporanea, personale



 

comunicato stampa 
Antonio Gallina è nato ad Asolo nel 1935 (TV), dove risiede.
Frequenta la facoltà di economia e commercio a Venezia e l’ambiente artistico veneziano degli anni 50/60. Segue in quegli anni i corsi di pittura con i maestri Renato Nesi e Juti Ravenna.
Già dal ‘54 partecipa alle Esposizioni Provinciali d’Arte Contemporanea al Palazzo dei Trecento a Treviso e nel ‘57 alla Biennale d’arte Triveneta a Padova. Numerose le personali e collettive in Italia fino gli anni ’70. Dopo un lungo periodo di sosta, riprende a dipingere attenendosi alla tradizione veneta del paesaggio di Cadorin. È attratto anche da Mondrian per le campiture piatte, matematiche, ma è sempre la sua Asolo che emerge. Quel paesaggio sempre uguale, ma sempre diverso, quel paesaggio che vede come in sogno: piatto, scomposto in modo irregolare, come se lo si osservasse da una veduta aerea.

Dal testo critico di Vittorio Caracuta, poche parole per descrivere l’arte astratta di Antonio Gallina:
…quel che ci sentiamo di dire, è di porsi davanti alle opere di Antonio Gallina con occhi puri e ingenui, con l’animo disposto all’emozione, all’inizio senza particolari sovrastrutture ideologiche ed interpretative, per lasciarci cogliere innanzi tutto dalla vivacità e dalla genialità con cui l’artista riproduce davanti ai nostri occhi, con pochi e semplici tratti formali, combinati ai colori-masse, ai macropixel della sensibilità, gli stati aurorali della percezione e così godere della stessa gioia voyeuristica del colore, irriflessa ed immediata, e delle stesse seduzioni sentimentali ed affettive che hanno guidato la sua mano, quasi come per vivida scrittura automatica. Scaturiranno poi le riflessioni con i sensi ed i significati più complessi, i quali la capacità visionaria dell’autore è comunque in grado di evocare, e scopriremo allora che un messaggio possibile esiste, perfino di natura appercettiva ed evocativa, consustanziato com’è con l’essere profondo di ogni uomo e con l’essere caleidoscopico del tempo della vita.

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