venerdì 23 novembre 2012

Ugo Nespolo - Sic et simpliciter


Perugia - dal 24 novembre 2012 al 12 gennaio 2013
Ugo Nespolo - Sic et simpliciter

GALLERIA ARTEMISIA
Via Alessi 14/15 (06122)
+39 0755720578
www.artemisiagallery.it


La Galleria Artemisia presenta una personale dedicata ad Ugo Nespolo, tra i maggiori artisti italiani e attuale Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Saranno presenti sculture, tele e puzzle, con alcune tra le opere più famose dell'artista torinese.
orario: da martedì a sabato 10-13/16,30-19,30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 24 novembre 2012. h 17.30
catalogo: in galleria.
curatori: Cesare Pippi
autori: Ugo Nespolo
genere: arte contemporanea, personale

comunicato stampa 
L’opera Sic et Simpliciter che fornisce il titolo all’esposizione racchiude in sé e nel suo nome molto dell’idea dell’arte di Nespolo.
L’arte va sdrammatizzata, i miti rielaborati, le opere rese leggere, gioiose, soffici; bisogna rendere l’arte un naturale complemento delle attività umane, utilizzare con semplicità tutti i mezzi di espressione; anche la comunicazione e la pubblicità possono essere affrontate senza che l’arte ne risulti impoverita o negata.
Gli artisti formatisi negli anni sessanta fornirono ogni loro gesto di significati culturali ed esistenziali, l’estetica non poteva essere disgiunta dai valori etici, ma diversamente dalla maggioranza di loro, Ugo Nespolo non si concentrò sui temi politici e ideologici; lui si confrontò con il mondo e con i travolgenti avvenimenti di quegli anni non con la durezza, lo scontro, la rabbia, ma con l’ironia, l’allegria, la gioia, strumenti linguistici poco conosciuti nell’arte di allora.
Il ruolo di Nespolo nelle vicende della storia dell’arte italiana della seconda parte del ventesimo secolo fu di primaria importanza. I primi anni sessanta rappresentano la fine di un lungo periodo e l’inizio di un grande cambiamento. Fu una fase storica di straordinarie trasformazioni politiche, economiche, partecipative, intellettuali, di moda, di stile, di gusti, con il mondo dell’arte che condivise tali mutamenti e spesso li anticipò. I temi della comunicazione di massa, la cultura “popolare”, misero definitivamente in discussione la centralità dell’arte figurativa e plastica sostituendola con nuovi temi e forme d’espressione. Nespolo, cresciuto e formatosi a Torino in un clima di tradizione culturale ed intellettuale senza pari in Italia e in un contesto pronto a recepire tutti i fermenti di quegli anni, fece il suo esordio avvicinandosi all’Area Concettuale, ma mostrando subito fortissime capacità analitiche e una notevole attenzione a seguire essenzialmente l’intuizione personale.
Furono gli anni della Pop Art americana e delle sue varianti nazionali in Europa, dell’Arte Cinetica, della Minimal Art, di Fluxux, dell’Arte Povera. Nespolo fiancheggiò tali movimenti, ne recepì ed elaborò le istanze, ma non fu mai tra i loro iscritti ufficiali. Nespolo fu sostanzialmente sempre un passo avanti con le sue opere e poco dopo con il Cinema Sperimentale d’Artista. Artisti amici come Enrico Baj, Luciano Fontana e Michelangelo Pistoletto furono i suoi attori sui generis. La macchina da ripresa venne usata anch’essa liberamente e con intenzioni principalmente ludiche, ma con mirabile accortezza e padronanza.
Nespolo s’impadronì quindi di tutte le tecniche e materiali e costruì sempre più compiutamente la sua cifra linguistico-simbolica attraverso il puzzle; decisiva fu la sua scoperta: creazione, distruzione, incastro, ricreazione; smontaggio, rimontaggio; opere precarie, incerte, instabili, così e semplicemente. Sic et simpliciter l’arte è gioco e allegria.

Cesare Pippi


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