genere: arte contemporanea, personale
comunicato stampa
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Svizzera, Cina, Ghana, Madagascar e Singapore sono solo alcune delle nazioni che compongono l’affascinante viaggio di Maria Rebecca Ballestra: l’artista ligure presenta Journey into Fragility alla Galleria Quattrocentometriquadri di Ancona, una mostra curata da Federica Mariani, che inaugura sabato 10 novembre alle ore 19. Il progetto ideato dall’artista è un viaggio attraverso i cinque continenti che documenta l’attuale condizione dell’ecosistema mondiale, partendo dallo studio della Carta di Arenzano per la Terra e per l’Uomo, un documento di principi sull’emergenza ambientale scritto nel 2001 ad Arenzano, dall’intellettuale Massimo Morasso e firmato da più di duecento poeti di tutto il mondo tra cui vari premi Nobel e Pulitzer. La Carta si compone di dodici tesi finalizzate a ripensare in modo costruttivo il tema della crisi ambientale, ricodificando collettivamente il senso e il modo di abitare la terra. Maria Rebecca Ballestra con le sue fotografie, installazioni e video ha rielaborato visivamente questo prezioso documento attraverso un viaggio di un anno e mezzo (febbraio 2012 - giugno 2013), diviso in 12 tappe distribuite nei cinque continenti. Per ogni parte del viaggio sono organizzati workshop, conferenze e dibattiti in collaborazione con organizzazioni umanitarie, curatori e gallerie. La mostra ad Ancona è concepita come una selezione delle opere più rappresentative delle prime cinque delle dodici tappe del viaggio, rappresentando la parte centrale del progetto prima dell’evento finale parallelo alla LV Biennale d'Arte di Venezia, dove verranno discussi i risultati raggiunti paese per paese, proposte nuove soluzioni e valutate opportunità future. Le opere che compongono questa esposizione raffigurano l’essenza e la bellezza di una Terra sofferente a causa delle azioni dell’uomo, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, Maria Rebecca Ballestra ipotizza una nuova direzione “eco-logica” di straordinaria attualità e di sorprendente efficacia comunicativa stimolando la riflessione del pubblico sulla fragilità del Pianeta e l’incombente necessità di un rapido cambiamento del nostro stile di vita. Il progetto Journey into Fragility ha come partner l’Archivio d’Arte Contemporanea (AdAC) dell’Università degli Studi di Genova, KalArt una piattaforma svizzera di cultura ed arte contemporanea e RANDOM, associazione dedicata alla mobilità internazionale e promozione di arte e cultura. I partner culturali del progetto sono la Galleria Alberta Pane di Parigi che da sempre sostiene l’artista, l’Associazione per la Terra e per l’Uomo che si impegna per la diffusione e la conoscenza del Manifesto, il MUCAS museo del caos di Genova, NKA Foundation che si occupa di design, produzione artistica e mobilità internazionale, Matreska un’associazione di artisti indipendenti, Metropolart Cities & Artists specializzato nell’arte contemporanea e nella promozione dei giovani artisti emergenti, Xenia progetto di residenza per artisti. Artribune, neonata testata di arte e cultura contemporanea, è media partner del progetto.
Sponsor della mostra alla galleria Quattrocentometriquadri di Ancona è Aliante Energie Rinnovabili di Senigallia.
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° ° ° LA MOSTRA E’ APERTA FINO AL 26 NOVEMBRE 2012 QUATTROCENTOMETRIQUADRI gallery, via Magenta 15, Ancona
INGRESSO LIBERO ORARI Giovedì e venerdì 18.30–20.00 Sabato 11.00-13.00 e 18.30-20.00 In altri orari su appuntamento
INFORMAZIONI www.quattrocentometriquadri.eu gallery@quattrocentometriquadrieu / +39 3934522197
MARIA REBECCA BALLESTRA
Statement Il lavoro di Maria Rebecca Ballestra si fonda sulla rielaborazione e sulla reinterpretazione di tematiche sociali, politiche ed ambientali e sulla sintesi dei codici etno-culturali appresi durante numerose residenze d’artista realizzate in paesi geograficamente e culturalmente lontani. Il viaggio è la sua principale fonte d’ispirazione: la riflessione sulla storia, sulle tradizioni antiche e sulle usanze attuali dei diversi paesi del mondo sono uno strumento per relativizzare le differenze culturali che dividono gli uomini, per fuggire dalla prospettiva eurocentrica e per offrire ai suoi interlocutori nuovi punti di osservazione attiva e critica. Attraverso un linguaggio immediato e un uso non sofisticato della tecnologia Rebecca Ballestra alterna, con disinvoltura, fotografie digitali, light-boxes, video ed installazioni multimediali. Le opere di Maria Rebecca Ballestra spesso nascono come progetti site e context specific e si servono dello spazio che li accoglie per potenziare la loro valenza comunicativa ed emozionale. Le tematiche a cui le opere si ispirano sono forti, complesse ed attuali: la denuncia delle leggi per la detenzione preventiva (Prisoner, realizzata per Agorà, Bordighera 2005), del traffico illegale di bambini e di organi (Cannibalism, Castello Sforzesco, Milano 2005), della mercificazione del corpo (Post Mortem Human Resources, Taiwan 2005), del consumo delle risorse naturali e del Earth Overshoot Day (The Weight of the Human Being, Loggia dei Mercanti, Genova 2007), etc. I temi su cui riflette sono legati al doppio come emblema della circolarità dello sguardo, all’eco-sostenibilità e all’inquinamento e, più recentemente, al post-umano, al confine tra Natura e Scienza e tra naturale e artificiale. La sua ultima produzione, infatti, è orientata verso la percezione del futuro in relazione ai cambiamenti climatici e ai molteplici interventi dell’uomo all’interno dell’ambiente naturale e al senso di precarietà e di inquietudine che caratterizza questo nuovo millennio.
Di Alessandra Piatti
Biografia Maria Rebecca Ballestra_ Artista e fotografa si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze e studia presso la Facultad de Bellas Artes di Granada (Spagna). Dal 1994 espone in mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Frequenta seminari e workshop in diversi paesi europei ed extraeuropei e presso sedi prestigiose, tra cui il Museo Archeologico di Rethymno (Grecia), la Fondazione Picasso di Malaga (Spagna), il Museo della Ceramica di Barcellona (Spagna). Nel 2003 è stata selezionata per partecipare alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Nello stesso anno ha vinto una residenza per artisti presso il Museo d’Arte Contemporanea Europos Parkas di Vilnius in Lituania. Nel 2005 è stata selezionata per partecipare all’Artist Residence Program del Taipei Artist Village (Taiwan) sostenuta del progetto ministeriale Movin’ up per la mobilità dei giovani artisti. Nel 2006 è stata selezionata per l’Artist residence program presso il Gozo Contemporary (Malta), nel 2007 per il Global Arts Village (Delhi-India) e nel 2008 per il CEAC (Chinese European Art Center) di Xiamen – China, e per l’Open Art Residency (Eretria – Grecia). Nel 2010 ha partecipato alla residenza Sowing Seeds nel villaggio di SAR (Rajahstan) in India. Diversi suoi lavori sono conservati in collezioni private e pubbliche, fra cui quelle del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, della Fondazione DARS di Milano, delle scuole San Carlo di Torino. E’ attualmente rappresentata dalla galleria Alberta Pane di Parigi.
Esposizioni Personali (dal 2007): 2012 Progetto itinerante in 12 tappe nei cinque continenti Journey into Fragility (www.journeyintofragility.com) , promosso da ADAC (Archivio di Arte Contemporanea dell’Università di Genova), Kalart (Switzerland), Galleria Alberta Pane (France), Maqroll (Italy) and Ramdom (Italy) 2011Changing Perspective, serie di mostre personali, installazioni e progetti site specific curati da Paola Valenti in collaborazione con Alessandra Piatti e Daniela Legotta (Genova): Post Human Garden – Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce , Eyes on Asia – Museo delle Culture del Mondo Castello d’Albertis , The Weight of the Human Being, Sala Dogana di Palazzo Ducale , The Future is near. The Future is now! Galleria UnimediaModern, There’s plenty of room at the botton, Genoa Port Center 2010 The Future is near. The future is now!, Kernot Art Gallery, Parigi, a cura di Luca Bochicchio; 2008Kisses from China!, Kernot Art Gallery, Parigi, a cura di Paola Valenti; Incontri: Arte Giovane al Museo, Palazzo Borea D'Olmo (Sanremo) a cura di Leo Lecci e Paola Valenti; 2007 Recent Works, Kernot Art Gallery, Parigi, a cura di Alberta Pane;
Esposizioni Collettive (selezione dal 2007): 2012 Centenario Docks Dora, evento culturale organizzato da SAL – Spazio AdLbitum per celebrare i 100 anni di Docks Dora , Rolli Days,Palazzo Tobia Pallavicino (Genova), presentata da UnimediaModern Gallery 2011 Al Ghaib Aesthetic of the Disappearance, Maraya Art Center (Sharjah – UAE) – Stux Gallery (New York – USA) curated da Gaia Serena Simionati, Art Price Duchessa di Galliera, 2011 – 1956, Un percorso tra I linguaggi del contemporaneo in Liguria, Contemporary Art Museum Villa Croce (Genoa –Italy) curata da Anna Lercari 2010 Docks en Ciel, Chic Art Fair, La Cité de la Mode et du Design, Parigi, a cura di Adrien Pasternak; Sunday's Screening, Kernot Art Gallery, Parigi; Qui vive, Biennale di Mosca, a cura di Daria Pyrkina; Video Appart, Parigi – Dubai, a cura di Mamia Bertche; Mashrab – Maghrab, Contemporary Art Exhibition, Heritage House Gallery - Dubaï (U.A.E.); La Grande Abbuffata. Scarti, Scorie e Sprechi. Risorse Energetiche?, Castello della Lucertola di Apricale, a cura di Ko.Ji.Ku; 2009 Sowing Seeds, Kaman Art Gallery, Jodhpur, India, a cura di Nilesh Shidhpura; Phodar Biennial '09, Pevlen, Bulgaria, a cura di Antoan Bozhinov, con il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Sofia; Intersection-Correlation, Berlino, a cura di Turn-Berlin; La Grande Abbuffata: Scorie, Scarti, Sprechi. Risorse energetiche?, Auditorium dei Musei di Strada Nuova di Genova, a cura di Ko.Ji.Ku; 2008 Quadriennale di Scultura di Riga (Lettonia), organizzata dal Ministero della Cultura Lettone e da MMIC (Centre for Art Management and Information), con il sostegno dell'Ambasciata Italiana a Riga; 21th Instants Video, Marseille, organizzato dal Ministero della Cultura Francese, dal Regional Council (PACA), dalla città di Marsiglia e dalla Comunità Europea;Urban Jealousy, 1st International Roaming Biennial, Istanbul, a cura di Amirali Ghasemi e Serhat Koksal; Tracing love, Magacine Gallery, Belgrado, a cura di DEVE; Kaléidoscope de la création émergente, Le Laboratoire (Paris-France), Espace Beaurepaire (Paris-France), Le Syndicat Potentiel, (Strasbourg), La Winerie (Bordeaux) a cura di Helene Mugnier e Adrien Pasternak; Rencontre Monaco-Japon, Auditorium Ranieri III (Montecarlo, Principato di Monaco); Arrivi e Partenze. Italia, Mole Vanvitelliana, Ancona, a cura di Alberto Fiz e Walter Gasperoni;Nature et Artifice, Salle du 4, Montecarlo, Principato di Monaco; 2007 Forging Time, Kernot Art Gallery, Parigi, a cura di Adrien Pasternak;Art for Prabhat, Global Artist Village, Delhi, India; Biennale di Arte Plastica, Fondazione Rafael Boti, Cordoba; Doppiogioco, Loggia della Mercanzia, Genova, a cura di Francesca Serrati.
Federica Mariani_ Classe 1982 (Senigallia -AN), nel 2006 consegue la laurea specialistica all'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi di ricerca sulla Fototeca ASAC della Biennale di Venezia, dopo un'esperienza Londra si stabilisce in Francia dove frequenta il Master in Management dei Beni e delle Attività Culturali alla European School of Management, nella capitale francese lavora per il Centro d'Arte Digitale Le Cube e la Galleria Alberta Pane, dove sposa la filosofia di sostenere i giovani artisti. Attualmente lavora nel Social Media Team della Fondazione Marche Cinema Multimedia. Nelle Marche sta portando avanti una crociata per sviluppare l'humus dell'arte contemporanea cura mostre e collabora all’organizzazione di eventi e festival multidisciplinari, coniugandoli con l'attività di ufficio stampa. È giornalista dal 2006, scrive recensioni di mostre e realizza interviste sul mondo underground degli artisti emergenti per la rivista Equpèco e per Artribune.
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