venerdì 16 novembre 2012

Pietra Barrasso - Natura tra cromie e luce


Potenza - dal 15 al 30 novembre 2012
Pietra Barrasso - Natura tra cromie e luce

PINACOTECA PROVINCIALE
Via Lazio (85100)
+39 0971469477
www.provincia.potenza.it


Pietra Barrasso porta in Basilicata le sue ultime opere, che rappresentano l’approdo di una ricerca artistica volta a fondere figurazione e astrazione da una parte e materia e luce dall'altra
orario: dal martedì al sabato 9.00-14.00 / 16.00-19.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: free admittance
vernissage: 15 novembre 2012. ore 18
ufficio stampa: informazioni@in-arte.org
autori: Pietra Barrasso
patrocini: Provincia di Potenza
genere: arte contemporanea, personale
email: eventi@in-arte.org

 Pietra Barrasso, Guardando il mare, 2011, acrilico su tela, cm 100x100




comunicato stampa 
Pietra Barrasso, lo scintillìo della luce

di Angela Delle Donne

La produzione artistica di Pierina Barrasso, in arte Pietra, si connota fortemente per il tratto deciso
e per la consistenza materica del colore. I toni caldi primeggiano e, di volta in volta, si alternano
ai toni delicati del verde e ai toni intensi del blu. L’artista campana porta con sé un’esperienza
pluridecennale, che si è consolidata nel tempo attraverso incontri proficui con personalità
artistiche e della critica d’arte e sodalizi con musei e gallerie, anche oltreoceano.
Il figurativo essenziale del dato floreale piano piano è venuto meno, per dare spazio alla
pennellata, che si traduce in vortici di colore, tratti ondulatori e fasce ben distese e delineate.
La vitalità delle sue opere traduce in arte gli aspetti positivi della natura umana; il perdersi
del confine tra un colore e l’altro, tra una pennellata e l’altra, rimanda prepotentemente alla
complessità della dimensione umana, che richiede introspezione e fiducia per essere compresa.
Nell’opera Fascio di luce la tela è attraversata da una folgorazione di gialli; dall’alto verso il basso,
perfettamente nel mezzo, il colore scivola fino alla fine e non c’è possibilità di sfuggire a tale forza
espressiva. Tutto il resto rimane dietro – si tratta comunque di colori intensi e materici –, ma il
fascio centrale diventa lo spazio di luce sotto il quale posizionarsi per poter guardare e per potersi
relazionare con se stessi. E se anche l’opera non è posta frontalmente, ma in basso rispetto al
nostro sguardo, oppure in alto, ecco il fascio di luce ancora lì: la scia si espande per continuare al
di fuori dell’opera, per essere seguita ovunque, per condurci in ogni direzione al di là delle nostre –
talvolta ristrette – riflessioni.
La tela Onde luminose ci restituisce la medesima riflessione: qui è la purezza del bianco a
condurre i passi della mente; l’occhio è costretto a osservare la scia, non riesce a concentrarsi
su altro, poiché la striscia verticale si pone al disopra di tutto il resto. In Riflessi di luce la fascia
accentratrice nasce da un vortice, ma assume presto la sua forma e ci rivela ancora una volta
tutta la forza vitale. Non possiamo sottrarci alla traccia luminosa che unisce l’espressività di Pietra
Barrasso con il mondo esterno.

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