mercoledì 7 novembre 2012

HOMO FABER Il ritorno del fare nell’arte contemporanea


Milano - dal 7 novembre 2012 al 6 gennaio 2013
HOMO FABER Il ritorno del fare nell’arte contemporanea

CASTELLO SFORZESCO
Piazza Castello (20121)
+39 0288463700


L’importante rassegna espone un consistente nucleo di lavori realizzati da oltre trenta artisti contemporanei, noti a livello nazionale e internazionale, le cui opere dialogano con i tesori del Castello Sforzesco collocati nelle sale della Rocchetta, che comprendono le Civiche Raccolte d’Arte Applicata e il Museo degli Strumenti Musicali.
orario: da martedì a domenica h 9.00 - 17.30, accesso consentito fino h 17.00 chiuso lunedì (compresi
festivi)
(possono variare, verificare sempre via telefono)

biglietti: con il biglietto della visita ai Musei del Castello Sforzesco intero € 3, ridotto € 1,50,
gratuito: visitatori fino al compimento dei 18 anni e studenti scuole superiori
vernissage: 7 novembre 2012. ore 18.00
editoreALLEMANDI
ufficio stampaIRMA BIANCHI
curatori: Mimmo di Marzio
autori: Alighiero BoettiMichaël BorremansMario CeroliMat CollishawVanni CuoghiFulvio Di PiazzaNathalie Djurberg,DTaoBertozzi e CasoniFederico GuidaGiovanni Iudice,Liu JianhuaTitus KapharJavier MarínMarco Mazzoni,Beatriz MillarElena MonzoWangechi MutuMoataz Nasr,Davide NidoLuigi OntaniGrayson PerryAlfredo Rapetti MogolMarkus SchinwaldRaqib ShawSissiCarlo Steiner,Lee Sung KuenTarshitoPascale Marthine TayouFrancesco VezzoliKehinde Wiley
note: Conferenza stampa: mercoledì 7 novembre, ore 12.00 – Sala della Balla
genere: arte contemporanea, collettiva

comunicato stampa 
Promossa dal Comune di Milano - Cultura, Moda, Design, Castello Sforzesco, Palazzo Reale, con il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, organizzata da Opera D’Arte, apre dall’8 novembre al 6 gennaio nelle sale della Rocchetta del Castello Sforzesco, la mostra Homo Faber. Il ritorno del fare nell’arte contemporanea.

L’importante rassegna espone un consistente nucleo di lavori realizzati da oltre trenta artisti contemporanei, noti a livello nazionale e internazionale, le cui opere dialogano con i tesori del Castello Sforzesco collocati nelle sale della Rocchetta, che comprendono le Civiche Raccolte d’Arte Applicata e il Museo degli Strumenti Musicali.

L’obiettivo della mostra, curata Mimmo Di Marzio in collaborazione con Nicoletta Castellaneta, mette in relazione il presente con il passato e sottolinea il legame concettuale e formale che si istituisce fra le opere realizzate a partire dal Medioevo e i linguaggi dell’arte contemporanea. I caratteri che accomunano le creazioni artistiche messe a confronto sono la dedizione alla tecnica e la conoscenza dei materiali, entrambi aspetti che mettono in luce l’avvicinamento dell'arte odierna al recupero della manualità.
Emerge, dunque, nell’artista contemporaneo la volontà di riscoprire e tradurre con espressioni artistiche attuali il ruolo di “Homo faber”, artigiano ed esperto conoscitore dei materiali, attento al primato della tecnica sul concetto, intento a dimostrare la predominanza dell’uomo sulla materia. La consapevolezza dell’importanza che assume “il fare” si traduce in opere dagli innovativi linguaggi che contrastano, comunicano e insieme si riconciliano con il fascino dell’antichità, rappresentato dalle collezioni permanenti del Castello.

Scrive il curatore Mimmo Di Marzio: “Artisti contemporanei nazionali e internazionali fanno incursione nel Castello Sforzesco con opere, appartenenti a linguaggi estremamente diversi, da cui emergono il primato della tecnica e della manualità. La mostra prende, infatti, in considerazione l’opera in sé, nella sua essenzialità, svincolata da ogni contrapposizione dettata dall’appartenenza all’arte figurativa o concettuale”.

L’innovativo percorso offre al pubblico lavori realizzati tramite diverse forme artistiche: disegno, pittura, scultura, installazione, opere site specific e video.



Gli artisti in mostra sono: Bertozzi e Casoni, Alighiero Boetti, Michael Borremans, Mario Ceroli, Mat Collishaw, Vanni Cuoghi, Fulvio Di Piazza, Nathalie Djurberg, DTao, Federico Guida, Giovanni Iudice, Liu Jianhua, Titus Kaphar, Javier Marin, Marco Mazzoni, Beatriz Millar, Alfredo Rapetti Mogol, Elena Monzo, Wangechi Mutu, Moataz Nasr, Davide Nido, Luigi Ontani, Grayson Perry, Markus Schinwald, Raqib Shaw, Sissi, Carlo Steiner, Lee Sung Kuen, Tarshito, Pascale Marthine Tayou, Francesco Vezzoli e Kehinde Wiley.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici di Mimmo Di Marzio e Nicoletta Castellaneta pubblicato da Edizioni Allemandi & C.


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