genere: doppia personale
comunicato stampa
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L’associazione AIPS, Associazione Italiana Paralisi Spastica, presieduta da Angelo Catanzaro, organizza la terza edizione del ciclo di mostre “Lo Slancio”, dedicate a grandi pittori del Novecento che nel corso della loro vita hanno dovuto confrontarsi con la disabilità fisica, la quale non li ha preclusi dall’eccellere nel loro mestiere d’artista. Dopo le passate edizioni dedicate ad Hans Hartung e Mattia Moreni, il progetto culturale e sociale di quest’anno si prospetta essere uno dei più importanti e completi degli ultimi anni a livello nazionale. È al via, infatti, il grande progetto culturale Zigaina e Pasolini – Quando l’arte non può diventare moda -, che sotto la curatela di Enzo Spadon vedrà esposte presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino più di 50 opere dei due artisti, di cui 12 disegni di Pier Paolo Pasolini, per la prima volta presentati a Torino ed in Piemonte. Due artisti e amici sinceri, anzi, usando le parole stesse di Pasolini “ontologici l’uno per l’altro”, nonché sodali nel concepire l’arte e quindi la vita stessa. Dobbiamo a Zigaina la decifrazione più esaustiva dell’opera di Pasolini: egli è riuscito a rivelare aspetti inediti dell’opera-vita dell’artista, come la tesi dell’organizzazione meticolosa della sua morte, decifrando il linguaggio criptico delle sue opere. Questo lavoro di ricerca è stato molto apprezzato in Germania, tanto da far conseguire a Giuseppe Zigaina l’alta onorificenza di Accademico di Germania (mentre in Italia la stessa teoria è molto osteggiata da una gran parte di intellettuali e accademici). Nei soggetti di Zigaina, legati fin dal principio alla realtà della laguna di Grado, sono sempre vive le osservazioni dei terreni, dei boschetti lungo gli argini delle ceppaie, dei gelsi, dei vigneti e dei girasoli. Il suo realismo, caratterizzato da una forte carica espressionista, si evolve, anzi, si trasforma metamorficamente in un linguaggio sempre più visionario, liberandosi progressivamente dalle modalità di rappresentazione figurativa e spaziale. L’esperienza pittorica di Pasolini appartiene, invece, indissolubilmente alla sua multiforme e vitale forma espressiva. E’ parte del suo percorso, anche se quello meno conosciuto dal pubblico. Dichiara inoltre Zigaina: «Ha sempre dipinto da poeta... Fin da quando l’ho conosciuto nell’immediato dopoguerra ha sempre sperimentato le più strane tecniche pittoriche, adoperando e mescolando tra loro i materiali più strani...»
La rassegna unisce pittura, disegno, disabilità, letteratura, cinema (tramite la Rassegna cinematografica pasoliniana presso il Cineteatro Baretti di Torino) ed il teatro. Esordirà, infatti, lo spettacolo Ruppeppè, che il drammaturgo e teatrante torinese Dino Mascia, insieme alla sua Compagnia, metterà in scena in concomitanza con l’esposizione pittorica. Il protagonista dello spettacolo, enigmatico e provocatore, è liberamente ispirato alla figura di Pasolini.
I testi critici relativi alla mostra saranno elaborati da Francesco Poli, da Angelo Mistrangelo, Zeno Birolli, e si avvarranno, per la stesura della prefazione, della straordinaria partecipazione di Gianni Vattimo. Il catalogo, inoltre, userà un carattere ad alta leggibilità per le persone affette da dislessia, ideato dalla Casa Editrice Angolo Manzoni.
Cenni Biografici sul binomio PASOLINI – ZIGAINA
Giuseppe Zigaina conosce Pier Paolo Pasolini nel 1946, con il quale instaura un rapporto cardine d’amicizia e di collaborazione, proseguito fino alla tragica scomparsa dello scrittore e ancora oltre, grazie ai saggi critici dedicati alla sua opera. Nel 1949 collabora con 13 disegni al libro di poesie Dov’è la mia patria, edito da Academiuta di Casarsa. È Pasolini che nel 1955, in occasione della personale romana del pittore alla Galleria del Pincio, dedica a Zigaina il poemetto Quadri friulani, poi apparso nella raccolta Le ceneri di Gramsci, Milano 1957. Nel 1968 Zigaina collabora al film di P. P. Pasolini Teorema; nel 1971 a Decameron. Del 1978 è lo studio di Zigaina: Pasolini e la morte: mito alchimia e semantica del nulla lucente. Scrive ancora Pasolini tra enigma e profezia. Pubblica nel 1992 Pasolini e l’abiura; nel 1995 Hostia: trilogia della morte di P.P. Pasolini e la raccolta di racconti autobiografici Verso la laguna. Marsilio pubblica il pamphlet Un’idea di stile: uno stilo, opera riassuntiva degli studi su Pasolini.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Mitofusina 2 di Luisa Perrero, Associazione sulla Parola Onlus, Editrice Angolo Manzoni. Il Presidente della Repubblica Napolitano in occasione dell’iniziativa ha conferito all’associazione la gran medaglia al merito per il decennale dell’Aips (2003 – 2013). Con il Patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Comune di Venaria Reale, Circoscrizione 1. Partner: Circolo dei Lettori, Teatro della Concordia, Cineteatro Baretti, Teatro Stabile di Torino. Main Sponsor: Reale Mutua Società di Assicurazioni, Eutelsat Italia srl, Spaini & Partners.
La Compagnia Dino Mascia presenta RUPPEPPÈ Spettacolo teatrale originale liberamente ispirato alla vita ed alle opere di Pier Paolo Pasolini
All’interno di questa iniziativa la Compagnia Dino Mascia realizzerà la messa in scena dello spettacolo teatrale originale Ruppeppè, che vedrà convergere al suo interno momenti di poesia, prosa, musica lirica e popolare con aree di Verdi, Rossini e Puccini portando avanti un gioco dissacrante e provocatorio sospeso tra l’essere adulto e bambino, tra ironica commedia e tragedia, tra amore sacro ed amor profano.
Lo spettacolo non ha personaggi veri e propri, bensì compaiono tre idee, che sono i reali personaggi di questa pièce ambientata nel territorio dell’anima degli artisti, nell’insolito contesto di un decadente cinema di periferia. Questa cornice popolare, sporca e laida troverà corrispondenze con il tormentato animo del protagonista, che verrà esplorato e indagato per restituire al pubblico alcuni dei significati più profondi dell’opera-vita di uno dei più amati e criticati scrittori del Novecento.
Testo e regia: Dino Mascia Interpreti: Dino Mascia, Roberta Indiogia, Siria Capellano, Francesca Russo e Valentina Procopio (cantanti), Alice Enrici (soprano), Enrico Messina (pianoforte), Michele Ruggiero (chitarra) Scenografie: Alessandro Falanga e Gianmario De Stefanis Direzione tecnica: Fabrizio Farolfi
PROGRAMMA COMPLETO RASSEGNA
Sabato 9 marzo – Vernissage /Conferenza Stampa al Museo Regionale di Scienze Naturali di Via Giolitti, 36 ore 17.00 Sabato 9 marzo - Presentazione / spettacolo dell’intero progetto culturale presso il “Circolo dei Lettori” - Via Giambattista Bogino 9, Torino ore 21. Ingresso libero Lunedì 8 aprile Prima proiezione della Rassegna Cinematografica con il Film – Il Decameron – al Cineteatro Baretti, Via Baretti, 4 Torino ore 21 Lunedì 15 aprile Seconda proiezione della Rassegna Cinematografica con il Film – Medea - al Cineteatro Baretti, Via Baretti, 4 Torino ore 21 Venerdì 19 aprile - Prima nazionale dello spettacolo teatrale – Ruppeppè - presso “La Cavallerizza” - Cavallerizza Reale - Via Verdi 9, Torino ore 21 Lunedì 22 aprile – Terza ed ultima proiezione della Rassegna Cinematografica con il Film – Salò o le 120 giornate di Sodoma. Cineteatro Baretti, Via Baretti,4 Torino ore 21 Mercoledì 1 maggio – Cerimonia di chiusura con replica dello spettacolo presso “Teatro della Concordia” di Venaria (TO) - Corso Giacomo Puccini, Venaria Reale (To) ore 21
La rassegna cinematografica al Cineteatro Baretti ha un biglietto d'ingresso di 5 euro, mentre il biglietto dello spettacolo teatrale ha un costo di 6 euro.
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